Elisabetta Fiorillo

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Elisabetta Fiorillo (Caserta, 1957[1]) è un contralto e mezzosoprano italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver iniziato giovanissima gli studi di canto con Virginio Profeta, Elisabetta Fiorillo entrò nel 1980 nel coro del Teatro San Carlo di Napoli come contralto, presentando al concorso d'ammissione la cavatina di Arsace dalla Semiramide di Gioachino Rossini. Lasciato il coro dopo due anni di permanenza, si dedicò quindi al perfezionamento della propria tecnica vocale con il maestro Ettore Campogalliani, il quale concepì il dubbio che la giovane possedesse in effetti una voce da soprano: "accanto a Romeo dei Capuleti e Azucena, - avrebbe raccontato in seguito la Fiorillo - studiammo pure i ruoli di Norma, Aida e Margherita del Mefistofele",[2] e comunque la cantante ebbe poi anche modo di cimentarsi eccezionalmente "nei personaggi sopranili di Lucia e Violetta".[3]

Dopo aver anche frequentato la Scuola di musica di Fiesole e l'Accademia verdiana con Carlo Bergonzi[4] la sua consacrazione si ebbe nel 1983 quando conseguì la vittoria nel concorso "Mattia Battistini" di Rieti. Nell'ambito della stagione prodotta da Franca Valeri e Maurizio Rinaldi in connessione con il concorso, alla Fiorillo fu affidato il ruolo di Ulrica in Un ballo in maschera,[4] la prima di una lunga serie di interpretazioni che avrebbero fatto del personaggio della maga uno dei suoi maggiori cavalli di battaglia. Dopo di allora s'è fatta apprezzare in tutto il mondo "per le sue qualità di mezzosoprano drammatico, spiccatamente verdiano", allargando gradualmente il suo repertorio ai ruoli principali scritti dal compositore bussetano per mezzosoprano e contralto: oltre all'Ulrica del debutto, Azucena (Il trovatore), la Principessa d'Eboli (Don Carlo), Amneris (Aida), Mrs Quickly (Falstaff)[5] nonché, occasionalmente, anche Preziosilla (La forza del destino), Fenena (Nabucco) e Federica (Luisa Miller).

Ha cantato praticamente in tutte le piazze italiane maggiori e in moltissime delle minori, nonché all'estero: soprattutto in Germania (Deutsche Oper di Berlino, Staatsoper di Amburgo, Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera, Semperoper di Dresda), Spagna (Teatro Real di Madrid, Liceu di Barcellona, Teatro Arriaga di Bilbao, Teatro Campoamor di Oviedo) e Francia (Opéra di Nizza, Opéra du Rhin di Strasburgo, Opéra di Montecarlo), ma anche altrove, dal Festival di Salisburgo, al Covent Garden di Londra alla Otsu Biwako Hall di Tokio.[5]

Ha interpretato il Requiem di Verdi sotto la direzione di Giuseppe Sinopoli e di Riccardo Muti (in tournée con il Teatro alla Scala di Milano).

Fermo restando il carattere assolutamente predominante della produzione verdiana, sono comunque diventate parte del repertorio stabile della Fiorillo anche Cavalleria rusticana (Santuzza) e La Gioconda (sia come Laura sia nella parte della Cieca), ed ha inoltre cantato nei Dialoghi delle Carmelitane (Madame de Croissy) a Trieste, in Norma (Adalgisa) a Dresda, nel Roberto Devereux (Sara)[5] e nell'Anna Bolena (Giovanna Seymour)[6] a Oviedo, nonché nell'Arlesiana (Rosa Mamai) al Teatro Rendano di Cosenza,[7] e nell'Adriana Lecouvreur (Principessa di Bouillon) a Barcellona.[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Per il luogo di nascita, cfr. Lidia Luberto, L'artista, la scienziata e l'imprenditrice. Otto marzo, tre storie in rosa esemplari, «Corriere del Mezzogiorno Archiviato l'11 marzo 2011 in Internet Archive.», Caserta, Cronaca, 8 marzo 2011; per l'anno preciso di nascita, cfr. Beghelli/Talmelli, p. 142.
  2. ^ E. Fiorillo, Il contralto non è morto!, in Beghelli/Talmelli, pp. 183-186.
  3. ^ Beghelli/Talmelli, p. 142. Del resto ancora nel 2008, collaborando alla redazione al volume sul contralto nell'Ottocento, la Fiorillo si è prestata a registrare appositamente, oltre che brevi stralci della cavatina di Arsace e dell'aria «Oh de' verd'anni miei» dall'Ernani di Verdi, eseguita nell'originale chiave baritonale (sic!) al modo di Marietta Alboni, anche la parte finale della cabaletta di chiusura della Sonnambula di Bellini, «Ah, non giunge uman pensiero», sia pure abbassata di un semitono "come dovevano fare molti dei contralti [ottocenteschi] che si avvicinarono a quest'opera" (ibidem, p. 143). Queste registrazioni della Fiorillo si possono ascoltare nel CD allegato al libro.
  4. ^ a b Zoppi, p. 2
  5. ^ a b c Arena di Verona - Biografia Archiviato il 26 gennaio 2012 in Internet Archive..
  6. ^ Cosme Marina González, Cuatro grandes voces llevan al éxito a «Anna Bolena» en Oviedo, «ABC (Madrid)», 9/10/2000. La Fiorillo viene definita dall'autore della recensione "un prodigio vocal".
  7. ^ Comunicato stampa 07-12-2004 Archiviato il 22 febbraio 2014 in Internet Archive., Comune di Cosenza
  8. ^ José Mª Irurzun, Barbara Frittoli's Adriana Lecouvreur Unforced, Seen and Heard International Archiviato il 23 giugno 2013 in Internet Archive., 4 giugno 2012

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN61247983 · ISNI (EN0000 0003 7405 9980 · LCCN (ENno2004004786 · GND (DE135310563 · BNE (ESXX5262581 (data) · BNF (FRcb14636292v (data) · J9U (ENHE987007324725505171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2004004786