Dripetrua

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Dripetrua in un manoscritto del De mulieribus claris nel XV secolo

Dripetrua (I secolo a.C.66 a.C.) fu una principessa pontica, figlia di Mitridate VI del Ponto.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata con l'iperdontia, Dripetrua era figlia di Mitridate VI e di Laodice, sua sorella e moglie.[1] Secondo lo storico Ammiano Marcellino, Dripetrua era gravemente malata durante la terza guerra mitridatica e fu lasciata nella fortezza di Sinora sotto la protezione dell'eunuco Menofilo. Quando le forze romane guidate da Mallio Prisco assediarono la fortezza, Menofilo uccise la principessa per evitarle la cattura da parte dei romani e successivamente si suicidò.[2]

Boccaccio la cita nel De mulieribus claris, in cui la ricorda erroneamente come regina di Laodicea.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Adrienne Mayor, The Poison King: The Life and Legend of Mithradates, Rome's Deadliest Enemy, Princeton University Press, 27 marzo 2011, p. 277, ISBN 978-0-691-15026-0. URL consultato il 15 luglio 2020.
  2. ^ (EN) Adrienne Mayor, The Poison King: The Life and Legend of Mithradates, Rome's Deadliest Enemy, Princeton University Press, 27 marzo 2011, p. 330, ISBN 978-0-691-15026-0. URL consultato il 15 luglio 2020.
  3. ^ (EN) Stephen Kolsky, The Genealogy of Women: Studies in Boccaccio's De Mulieribus Claris, P. Lang, 2003, p. 51, ISBN 978-0-8204-6183-0. URL consultato il 15 luglio 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ammiano Marcellino, Storie, XVI.7-10