Virginia (moglie di Lucio Volumnio Flamma)

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Xilografia di Virginia ad opera di Johann Zainer

Virginia o Verginia (IV secolo a.C.III secolo a.C.) fu la moglie del politico e militare romano Lucio Volumnio Flamma Violente e viene ricordata come modello proverbiale di castità e modestia nell'antichità romana e nel Medioevo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlia del patrizio Aulo Verginio, nel 296 a.C. Virginia sposò il plebeo Lucio Volumnio Flamma Violente, che era stato console l'anno primo. Successivamente, a Virginia fu impedito l'accesso ai riti della dea Pudicitia, dato che le altre matrone le avevano rinfacciato di essersi sposata con un uomo di classe inferiore.[1]

Virginia rivendicò il suo diritto di partecipare ai riti, affermando di essere una donna casta e virtuosa. Così, Virginia decise di dedicare una parte della propria casa a Vicus Longus al culto di Pudicitia e invitò donne plebee ad unirsi a lei nella venerazione della dea.

Per il suo mirabile esempio di umiltà e castità Boccaccio la ricorda in un capitolo del De mulieribus claris.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Livy's History of Rome, su mcadams.posc.mu.edu. URL consultato il 13 luglio 2020.
  2. ^ (EN) Anne Dawson Hedeman, Translating the Past: Laurent de Premierfait and Boccaccio's De Casibus, Getty Publications, 2008, p. 87, ISBN 978-0-89236-935-5. URL consultato il 13 luglio 2020.

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