Chiese della Comunità della Vallagarina

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Questa voce include tutte le chiese cristiane situate entro i confini della Comunità della Vallagarina, nella provincia autonoma di Trento (ad esclusione di quelle del comune di Rovereto, elencate alla voce chiese di Rovereto).

Gli edifici sono elencati in liste suddivise per comune; includono quasi centocinquanta chiese consacrate (sebbene non tutte officiate regolarmente), a cui si aggiungono oltre quaranta cinquanta e una quindicina di edifici sconsacrati, in rovina, scomparsi o altrimenti non più attivi. Gli edifici di culto consacrati appartengono tutti alla confessione cattolica e fanno parte dell'arcidiocesi di Trento.

Comune di Ala[modifica | modifica wikitesto]

Esterno Interno Nome Periodo storico Ubicazione Informazioni
Chiesa di Santa Cecilia XII-XIII secolo Chizzola,
contrada Santa Cecilia
45°49′28.05″N 10°59′52.89″E / 45.824459°N 10.998024°E45.824459; 10.998024
Risalente probabilmente al XII o al XIII secolo, venne forse ampliata nel XV secolo. Venne occupata da soldati veneti dopo la battaglia di Calliano, così come da truppe italiane durante la seconda guerra mondiale (situazione da cui uscì danneggiata e depredata)[1].
Chiesa del Sacro Cuore XX secolo Marani,
via delle Scuole
45°46′49″N 11°01′04.9″E / 45.780278°N 11.018028°E45.780278; 11.018028
Costruita tra il 1918 e il 1922, con le offerte raccolte per la memoria delle vittime della prima guerra mondiale[2].
Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano Fondata XV secolo, edificio odierno XX secolo Serravalle,
via Bronzetti
45°48′50.22″N 11°00′47.08″E / 45.813951°N 11.013077°E45.813951; 11.013077
Parrocchiale. Costruita intorno al 1483, venne riedificata alla fine del XIX secolo, entro il 1894. L'edificio venne in gran parte distrutto dai bombardamenti durante la prima guerra mondiale, rendendo necessaria la sua quasi totale ricosrtruzione[3].
Chiesa di San Francesco d'Assisi XVII secolo Ala,
piazza San Giovanni XXIII
45°45′24.59″N 11°00′02.26″E / 45.756831°N 11.000627°E45.756831; 11.000627
Chiesa del convento cappuccino; l'intero complesso venne stato costruito tra il 1608 e il 1611. Tra il 1796 e il 1801 chiesa e convento vennero requisiti dall'esercito austriaco e adibiti a ospedale militare, e poi soppressi nel 1810 per le disposizioni giuseppine; i monaci fecero ritorno nel 1815. Nel 1886-88 venne rifatto il presbiterio e altri rimaneggiamenti seguirono nel 1890. Il complesso venne colpito dai bombardamenti nella prima guerra mondiale e, soprattutto, nella seconda, quando il convento andò totalmente distrutto e la chiesa rimase gravemente danneggiata. A fine conflitto il complesso venne ricostruito e restaurato[4].
Chiesa dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista,
o chiesa di San Giovanni
Fondata XIV secolo Ala,
piazza San Giovanni
45°45′24.08″N 11°00′16.16″E / 45.75669°N 11.00449°E45.75669; 11.00449
Una prima cappella, dedicata al solo san Giovanni Battista e annessa a un ospizio dei lateranensi, è attestata nel 1342; l'edificio è stato più volte ampliato, e le fattezze attuali sono dovute ad un intervento della fine dell'Ottocento[5][6].
Chiesa di San Giuseppe Fondata XVIII secolo, edificio odierno XIX secolo Località Prabubolo
45°46′48.94″N 11°02′34.94″E / 45.78026°N 11.04304°E45.78026; 11.04304
Una prima cappella sul sito, dedicata a san Giuseppe, venne eretta nel 1739 dalla famiglia Gresta; la proprietà passò poi ai Pizzini, che l'ampliarono nel 1852, e poi la ricostruirono totalmente nel 1867. Dal 2003, tutto il maso è di proprietà della parrocchia di Santa Maria Assunta di Ala[7][8].
Chiesa di San Lorenzo Fondata XV secolo, edificio odierno XIX secolo Ronchi
45°44′20.9″N 11°04′00.4″E / 45.739139°N 11.066778°E45.739139; 11.066778
Una prima chiesa venne consacrata nel 1499; questa fu ricostruita nel 1889-92, e nel 1908 venne rialzato il campanile[9].
Chiesa di Santa Lucia XIII-XIV secolo Santa Lucia
45°47′50.3″N 11°00′56.1″E / 45.797306°N 11.015583°E45.797306; 11.015583
Costruita alla fine del XIII secolo o all'inizio del XIV; la prima citazione è del 1456. Tra il XVII e il XVIII secolo venne ampliata la navata verso ovest e trasformato in sagrestia l'antico presbiterio. Durante la prima guerra mondiale venne requisita per scopi bellici e adibita a scuderia rimuovendo il tetto, causando gravi danni; i lavori di riparazione seguirono nel 1922-23[10].
Chiesa di Santa Margherita Fondata XIII secolo, edificio odierno XIX secolo Santa Margherita,
piazza Santa Margherita
45°47′51.36″N 11°01′32.11″E / 45.797599°N 11.025587°E45.797599; 11.025587
Parrocchiale. Fondata, assieme ad un ospedale, nel 1214; nel 1854-57 l'edificio venne ricostruito ad eccezione del campanile, unico elemento superstite del complesso originario[11].
Chiesa di Santa Maria Assunta Citata XII secolo, edificio odierno XVII secolo Ala,
via Livio Ortombina
45°45′20.56″N 11°00′24.23″E / 45.755711°N 11.006731°E45.755711; 11.006731
Parrocchiale. La prima citazione è del 1178; venne ricostruita nel 1501, e poi di nuovo tra il 1614 e il 1698. Nel 1916 venne danneggiata da una granata che esplose all'interno, e quindi riparata[12].
Chiesa di San Martino Citata XIV secolo, edificio odierno XVIII secolo Pilcante,
piazza Vittorio Veneto
45°46′05.8″N 11°00′02.6″E / 45.768278°N 11.000722°E45.768278; 11.000722
Parrocchiale. Citata per la prima volta nel 1319; dopo il 1735 vennero aggiunte alcune cappelle laterali, ma dal 1742 l'edificio venne integralmente demolito e ricostruito ad eccezione del presbiterio; i lavori terminarono nel 1756 (quando vennero completati il campanile e la sagrestia), salvo per la facciata che venne completata solo nel 1776. Nel 1817 venne aggiunto il piccolo campanile a vela[13].
Chiesa di San Nicolò Citata XIV secolo, edificio odierno XVIII secolo Chizzola,
via Canestrini
45°48′31.47″N 11°00′31.54″E / 45.808741°N 11.008762°E45.808741; 11.008762
Parrocchiale. La prima chiesa di Chizzola viene citata nel 1319; nel 1756-64 venne costruita quella nuova, e i due edifici coesistettero fino al 1783, quando la vecchia chiesa venne demolita. Nei secoli successivi, la nuova chiesa venne sottoposta varie volte a restauri e ristrutturazioni. Nel 1919 venne danneggiata da una bomba austriaca e abbandonata fino al 1919, periodo in cui subì anche sacrilegi; venne riparata entro il 1929.[14].
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo in Bosco,
o chiesa di San Pietro in Bosco
Fondata IX-X secolo, edificio odierno XI secolo Località Sdruzzinà
45°44′49.93″N 10°59′24.17″E / 45.747204°N 10.990046°E45.747204; 10.990046
Un primo luogo di culto sul posto venne fondato nel IX o nel X secolo, e riedificato probabilmente verso la seconda metà dell'XI secolo; tra il XI e il XII secolo venne eretto il campanile, poi sopraelevato cent'anni più tardi. Solo nel 1348 si ha la prima citazione scritta della chiesa; nel 1574 venne rimaneggiata la facciata, mentre tra il 1668 e il 1681 vengono svolti importanti lavori, con la ricostruzione del presbiterio, la suddivisione della navata in due campate e l'aggiunta del portico e della sagrestia[15].
Chiesa di San Rocco XVIII secolo Località Sega
45°41′42.7″N 10°58′30.4″E / 45.695194°N 10.975111°E45.695194; 10.975111
Costruita nel 1733-34[16].
Chiesa della Santissima Trinità XVIII secolo Muravalle
45°44′52.4″N 11°02′16.7″E / 45.747889°N 11.037972°E45.747889; 11.037972
Costruita nel 1700, ampliata nel 1789[17].
Chiesa (o santuario) di San Valentino Citata XIV secolo, edificio odierno XVI secolo Località San Valentino
45°46′56.85″N 11°01′45″E / 45.782459°N 11.029167°E45.782459; 11.029167
La prima citazione è relativa ad una consacrazione avvenuta nel 1329, probabilmente a seguito di importanti lavori di ampliamento -se non di rifacimento- della chiesa che già esisteva; un'altra consacrazione, con le medesime condizioni, è documentata nel 1501. Seguono varie modifiche nei secoli successivi: la costruzione del campanile nel 1586, quella del presbiterio e della sagrestia e la sopraelevazione della navata centrale tra il 1638 e il 1656, la realizzazione della facciata nel 1761, l'ampliamento della chiesa e l'erezione di un nuovo campanile nel 1763. Nel 1915 venne adibita ad ospedale militare; riaperta al culto nel 1922, venne nuovamente requisita per scopi bellici dalle armate tedesche nella seconda guerra mondiale, e utilizzata come deposito di munizioni e stalla per i cavalli; alla fine del conflitto, riprese le funzioni ecclesiastiche, venne demolita la sagrestia a sud-est e sostituita con un porticato facente funzioni di sacrario per i caduti sul passo Buole[18].
Chiesetta "ai morti alpini" XX secolo Presso il rifugio Scalorbi sul passo Pelagatta
45°42′36.43″N 11°08′22.85″E / 45.71012°N 11.13968°E45.71012; 11.13968
Situata a ridosso del confine con la provincia di Vicenza, a 1850 metri di quota, è dedicata alla memoria degli Alpini morti sulle cime del Carega; la data di costruzione è incerta, successiva alla seconda guerra mondiale (forse verso il 1953)[19].
Cappelle
Cappella della Madonna Addolorata,
o della Madonna di Strà, o cappella dei ferrovieri
XIX secolo Ala,
viale 4 Novembre
45°45′27.2″N 10°59′45.9″E / 45.757556°N 10.996083°E45.757556; 10.996083
La costruzione prese avvio nel 1868 e venne terminata verso la fine del secolo; all'interno della cappella si trova un frammento d'affresco raffigurante l'Addolorata, recuperato da un'edicola votiva costruita nel XVI secolo nella vicina località Sabbioni e demolita nel 1857. Gli epiteti di "cappella dei ferrovieri" o "di Strà (strada)" sono dovuti al fatto che l'edificio sorge in prossimità della ferrovia del Brennero[20].
Cappella (o chiesetta) di Sant'Anna XVIII secolo Pilcante,
piazza Vittorio Veneto
45°46′06.6″N 11°00′02.9″E / 45.7685°N 11.000806°E45.7685; 11.000806
Costruita nel 1710 come oratorio della confraternita del Santissimo Sacramento; dedicata appunto al Santissimo, l'intitolazione a sant'Anna è documentata dal 1762[21].
Cappella della Santa Croce XX secolo Ronchi
45°44′22.82″N 11°04′03.08″E / 45.739673°N 11.067522°E45.739673; 11.067522
Cappella cimiteriale, costruita nel 1925[22].
Cappella della Santa Croce Fondata XVIII secolo, edificio odierno XX secolo Chizzola,
località Villetta
45°48′21.5″N 11°00′40.6″E / 45.805972°N 11.011278°E45.805972; 11.011278
Costruita nel 1727, andò completamente distrutta durante la prima guerra mondiale; venne riedificata nel 1926-29, un po' più piccola dell'originale e leggermente più a sud[23].
Cappella del Crocifisso XIX secolo Ala
45°45′28.41″N 10°59′59.43″E / 45.757891°N 10.999842°E45.757891; 10.999842
Cappella cimiteriale, costruita nel 1870[24].
Cappella di San Giovanni Battista Fondata XVIII secolo, edificio odierno XX secolo Località Revolto
45°41′45.8″N 11°07′07.13″E / 45.696055°N 11.118646°E45.696055; 11.118646
Una prima cappella, dedicata a Maria Vergine Dolente, venne eretta nel 1798-99 su iniziativa di tal Giacomo Scarpetta, che aveva in gestione quella che era allora l'osteria Revolto[25]. Entrambe le strutture erano in territorio trentino, a ridosso del confine con il regno lombardo-veneto, e vennero distrutte da una valanga nel 1866, dopodiché l'osteria (l'odierno rifugio Revolto) venne riedificata dall'altra parte del confine[26]. La struttura odierna, intitolata al Battista, venne eretta nel 1951-52 per volontà di monsignor Luigi Piccoli, cappellano della sezione veronese dell'ANA[27].
Cappella della Madonna del Carmine XX secolo Pilcante
45°46′11.42″N 11°00′05.25″E / 45.769839°N 11.001458°E45.769839; 11.001458
Cappella cimiteriale, costruita nel 1900[28].
Cappella della Madonna del Rosario XIX secolo Località Pozzo di Mezzo
45°45′53.4″N 11°01′43.53″E / 45.764833°N 11.028758°E45.764833; 11.028758
Costruita per volontà di Domenico de Pizzini di Hohenbrunn nel 1886[7][29].
Cappella dei Santi Simone e Giuda Documentata XVI secolo Località Pozzo Basso
45°45′54.65″N 11°01′15.78″E / 45.765181°N 11.021049°E45.765181; 11.021049
Già esistente nell'anno 1585, storicamente di proprietà della famiglia Taddei; venne ricostruita nel 1708[29][7].
XX secolo Passo Buole
45°46′38″N 11°05′05.8″E / 45.777222°N 11.084944°E45.777222; 11.084944
Cappella eretta nel 1964 in memoria dei caduti della prima guerra mondiale[7][30].
Chiese sconsacrate, abbandonate o scomparse
Chiesa di San Giovanni Nepomuceno,
o chiesetta di San Giovannino
XVIII secolo Ala,
via della Roggia
45°45′30.67″N 11°00′21.6″E / 45.758519°N 11.006°E45.758519; 11.006
Costruita nel 1749; sconsacrata, ospita la sede della banda sociale di Ala[31][32].
Cappella di San Giuseppe,
o dell'Immacolata
XVIII secolo Località Pozzo Alto/Altofonte
45°45′35.4″N 11°02′00.9″E / 45.759833°N 11.033583°E45.759833; 11.033583
Fatta costruire dalla famiglia Pizzini, proprietaria del maso, tra il 1725 e il 1728; inizialmente dedicata all'Immacolata, venne riconsacrata a san Giuseppe nel 1750 e rimaneggiata nel corso dell'Ottocento (lavori a cui si deve l'aspetto attuale); trasformata in fienile nel corso del Novecento, la struttura è ora abbandonata, come tutto il maso[7][33][34].
Cappella di San Marco XX secolo Sotto la cima Selvata del Coni Zugna, presso il passo Buole
45°46′55.88″N 11°04′33.85″E / 45.78219°N 11.07607°E45.78219; 11.07607
Costruita in piena prima guerra mondiale, probabilmente nel 1917, dalla brigata Venezia; dopo la fine del conflitto è caduta in rovina e la sua posizione è andata persa; i pochi resti sono stati ritrovati da volontari dell'associazione Memores nel 2017[35].

Comune di Avio[modifica | modifica wikitesto]

Esterno Interno Nome Periodo storico Ubicazione Informazioni
Chiesa di Sant'Antonio Abate XIV secolo Sabbionara,
località Sant'Antonio
45°44′38″N 10°57′04.3″E / 45.743889°N 10.951194°E45.743889; 10.951194
Costruita per volontà della famiglia Castelbarco tra il 1319 e il 1322; nel 1775 venne ribaltato l'orientamento della chiesa, demolendo l'antica abside[36].
Chiesa di San Bernardino Fondata XV secolo, edificio odierno XIX secolo Sabbionara,
piazza Conciliazione
45°44′24.5″N 10°57′16.45″E / 45.74014°N 10.95457°E45.74014; 10.95457
Parrocchiale. Inizialmente costruita nel 1457 per volontà della famiglia Vassalini, in un luogo diverso dall'attuale; la struttura odierna venne edificata nel 1835-45, e venne dotata di campanile nel 1888[37].
Chiesa di San Biagio Fondata XVI secolo, edificio odierno XIX secolo Borghetto sull'Adige,
via XXVII Maggio
45°41′54.87″N 10°55′38.35″E / 45.698576°N 10.92732°E45.698576; 10.92732
Parrocchiale. Costruita verso il 1538, riedificata nel 1742-50[38].
Chiesa di San Carlo Borromeo XVII secolo Sabbionara,
via Foss
45°44′36.1″N 10°57′14.22″E / 45.74336°N 10.95395°E45.74336; 10.95395
Costruita nel 1613 come mausoleo per la famiglia Meschini; nel 1663 venne rialzato il campanile. Gravemente danneggiata durante la prima guerra mondiale, durante la quale era stata adibita a deposito, venne restaurata appena dopo il conflitto. Nel 1953 venne realizzata la sagrestia attuale, mentre quella vecchie venne demolita per allargare la strada[39].
Chiesa di San Domenico XVIII secolo Località Campei o Campiglio
45°44′54.15″N 10°58′51.37″E / 45.748374°N 10.980935°E45.748374; 10.980935
Fatta costruire nel 1746-49 ad opera della famiglia Brasavola, venne benedetta nel 1762 e quindi resaurata nel 1921[40][41].
Chiesa di San Giuseppe XVIII secolo Vò Destro
45°44′11.49″N 10°57′30.57″E / 45.736524°N 10.958492°E45.736524; 10.958492
Costruita nel 1756-57 per volontà di don Antonio Turrini, venne restaurata nel 1896 e nel 1912[42].
Chiesa dell'Immacolata Citata XII secolo Avio,
via Valle dei Molini
45°43′56.58″N 10°55′46.54″E / 45.732383°N 10.929594°E45.732383; 10.929594
Antica chiesa pievana, citata per la prima volta nel 1145; nel 1445 venne dotata di campanile e nel 1462 venne sottoposta a un importante restauro. Nel 1759-61 vennero allungate le navate laterali e aperti diversi accessi all'edificio; nel 1891 venne aggiunto il protiro. Venne occupata per scopi bellici durante la prima guerra mondiale, a cui seguì un restauro[43].
Chiesa di San Leonardo,
o di San Leonardo in Sarnis
Documentata XII secolo, edificio odierno XIX secolo Tra Borghetto sull'Adige e Masi d'Avio
45°42′15.89″N 10°55′51.69″E / 45.704414°N 10.931024°E45.704414; 10.931024
Piccola chiesa facente parte della tenuta dei marchesi Guerrieri Gonzaga; la prima costruzione è databile alla fine del XII secolo (ma forse di molto precedente), mentre l'edificio odierno è dovuto ad una ricostruzione effettuata verso il 1835[44].
Chiesa della Madonna della Neve, o della Madonna della Neve e dei Santi Giacomo e Carlo Borromeo Citata XIV secolo, edificio odierno XVII secolo Monte Baldo,
località Corno della Selva
45°44′28.37″N 10°53′21.98″E / 45.741215°N 10.88944°E45.741215; 10.88944
Una prima chiesa con annesso romitorio, forse posta in un luogo diverso, è documentata dal 1307; l'edificio venne ricostruito nel 1625[45][46].
Chiesa di Santa Maria Assunta XVII secolo Avio,
via Canonica, 10
45°44′07.2″N 10°56′29″E / 45.735333°N 10.941389°E45.735333; 10.941389
Parrocchiale. Costruita tra il 1651 e il 1670 al posto della preesistente chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano, della quale ereditò il campanile che venne sopraelevato nel 1706 e poi ancora nel 1787; tra il 1911 e il 1914 vennero apportate diverse modifiche alla struttura, tra cui l'ampliamento del presbiterio, la realizzazione della loggia fuori dalla sagrestia e la trasformazione in cappella di un locale prima adibito a deposito[47].
Chiesa di San Nicolò Citata XII secolo, edificio odierno XVIII secolo Vò Sinistro,
via San Nicolò
45°44′04.01″N 10°57′28.7″E / 45.734447°N 10.957973°E45.734447; 10.957973
Parrocchiale. Citata per la prima volta nel 1183, venne probabilmente ricostruita nel 1512, e una seconda volta nel 1756-57. La volta è stata gravemente danneggiata da un terremoto nell'ottobre 2011[48].
Chiesa di Sant'Orsola, o delle Sante Orsola e Angela Merici XVIII secolo Avio,
via Campagnola 5
45°44′01.86″N 10°56′15.3″E / 45.733849°N 10.937583°E45.733849; 10.937583
Costruita nel 1760-61, annessa ad un convento di orsoline sorto pochi anni prima. Il convento venne soppresso nel 1811 e la chiesa è ora di pertinenza di una casa di riposo[49][50].
Chiesa di San Valentino e di San Vincenzo Ferreri XVIII secolo Mama di Sopra
45°42′18.28″N 10°55′17.56″E / 45.705079°N 10.921544°E45.705079; 10.921544
Parrocchiale. Costruita nel 1747 per volontà dei padri domenicani; il campanile venne aggiunto nel 1924-25[51].
Chiesa di San Vigilio in Agro Citata XIII secolo Sabbionara,
via Pozza
45°44′35.87″N 10°57′33.56″E / 45.743297°N 10.959322°E45.743297; 10.959322
Chiesa cimiteriale, documentata per la prima volta nel 1203; l'edificio venne ampliato nel Cinquecento, e poi ancora nel Settecento (quando venne costruita la sagrestia e rifatto il presbiterio)[52].
Cappelle
Cappella della Madonna di Caravaggio, o della Madonna del Carmine, o "Santella dei Vigneti" citata XVII secolo Sabbionara,
località Sant'Antonio
45°44′33.99″N 10°56′57.55″E / 45.742774°N 10.949319°E45.742774; 10.949319
Documentata prima del 1662, venne costruita inglobando una preesistente edicola votiva, probabilmente per iniziativa della confraternita della Madonna del Carmine che aveva sede nella pieve di Avio[53].
Cappella (od oratorio) del Santissimo Sacramento XIX secolo Avio,
piazza Vittorio Emanuele III
45°44′05.82″N 10°56′27.81″E / 45.734949°N 10.941058°E45.734949; 10.941058
Costruita tra il 1820 e il 1850[54].
Cappella di Santo Stefano XIX secolo Masi d'Avio
45°42′44.28″N 10°56′15.34″E / 45.712299°N 10.937595°E45.712299; 10.937595
Costruita, assieme ad un edificio scolastico, per volontà di tal Arcadio Scudierio, tra il 1899 e il 1901[55].
Vò Sinistro
45°43′58.58″N 10°57′27.94″E / 45.73294°N 10.95776°E45.73294; 10.95776
Cappella cimiteriale[56].
Chiese scomparse
Chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano XVI secolo Avio Costruita verso il 1521, e dotata di campanile nel 1575; venne demolita nel 1651 per far spazio alla nuova chiesa di Santa Maria Assunta (tranne il campanile, che passò alla chiesa nuova)[47].

Comune di Besenello[modifica | modifica wikitesto]

Esterno Interno Nome Periodo storico Ubicazione Informazioni
Chiesa di Sant'Agata Fondata XIII secolo, edificio odierno XVI secolo Besenello,
via De Gasperi
45°56′32.49″N 11°06′34.66″E / 45.942358°N 11.109629°E45.942358; 11.109629
Parrocchiale. Edificata probabilmente intorno al 1205 sotto il dominio dei De Beseno, a servizio dei militari di castel Beseno; nel Cinquecento venne aggiunta una cappella laterale, che fu poi uno dei pochi elementi risparmiati dalla totale ricostruzione avvenuta durante il XVI secolo. Nel 1891 la chiesa venne allungata demolendo la vecchia facciata, della quale venne reimpiegato il portale[57][58].
Chiesa (o cappella) di Sant'Andrea XVII secolo Dietrobeseno
45°55′30.13″N 11°07′14.61″E / 45.925037°N 11.120724°E45.925037; 11.120724
Costruita nel 1640 o '49 da tal Andrea Fridel detto Portner[59][60].
Chiesa di San Giovanni Bosco XX secolo Compet,
località al Dosso
45°55′41.28″N 11°07′18.65″E / 45.928134°N 11.121846°E45.928134; 11.121846
Costruita nel 1939 a servizio degli abitanti di Compet, su un terreno donato da tal Giuseppe Martari[59].
Chiesa della Madonna del Rosario di Pompei XX secolo Dietrobeseno
45°55′40.83″N 11°07′04.03″E / 45.928007°N 11.117787°E45.928007; 11.117787
Già parrocchiale di Dietrobeseno, costruita nel 1922-23[59][61].
Chiesa di Santa Marina Fondata XIII secolo Besenello,
via Trento
45°56′29.32″N 11°06′41.2″E / 45.941477°N 11.111445°E45.941477; 11.111445
Fondata probabilmente nel corso del Duecento e ampliata nel Quattrocento[62].
Chiesa della Santissima Trinità XX secolo Località Scanuppia
45°57′05.21″N 11°07′30.19″E / 45.951447°N 11.125052°E45.951447; 11.125052
Costruita nel 1957, al posto di un precedente luogo di culto che venne poi inglobato in un'abitazione privata[63].
Cappelle
Cappella del Crocifisso Besenello,
via De Gasperi
45°56′33.86″N 11°06′32.55″E / 45.942738°N 11.109042°E45.942738; 11.109042
Cappella cimiteriale, costruita nel 1920[59].
Cappella dell'Immacolata di Lourdes XX secolo Besenello,
via Trento
45°56′30.2″N 11°06′38.76″E / 45.941722°N 11.110766°E45.941722; 11.110766
Costruita nel 1924, come ringraziamento alla Vergine di Lourdes per aver risparmiato il paese dagli eventi della prima guerra mondiale[64].
Cappella della Madonna degli Anzelini,
o della Madonna dei Gotardi
XX secolo Località Scanuppia
45°57′07.61″N 11°07′32.58″E / 45.952114°N 11.125716°E45.952114; 11.125716
Costruita verso il 1914 su iniziativa dei fratelli Giuseppe e Vigilio Anzelini, a servizio degli ospiti estivi di Scanuppia[65].
Cappella della Madonna del Carmelo XVIII secolo Besenello,
via Roma
45°56′30.5″N 11°06′36.9″E / 45.941806°N 11.11025°E45.941806; 11.11025
Costruita tra il 1700 e il 1716; il portico era forse preesistente, e fungeva da porta d'accesso per la cittadina[66].

Comune di Brentonico[modifica | modifica wikitesto]

Esterno Interno Nome Periodo storico Ubicazione Informazioni
Chiesa di Sant'Anna XVII secolo Saccone,
via 24 Maggio
45°47′46.92″N 10°58′23.64″E / 45.796366°N 10.973234°E45.796366; 10.973234
Parrocchiale. Costruita tra il 1668 e il 1689; nel 1864 venne aggiunto un oratorio[67].
Chiesa di Sant'Antonio di Padova XVII secolo Lungo la strada tra Crosano e Molini di Ala
45°48′51.06″N 10°59′01.68″E / 45.814183°N 10.9838°E45.814183; 10.9838
Costruita nel 1666-67[68].
Chiesa di San Carlo Borromeo XVII secolo Sorne
45°48′28.6″N 10°57′11″E / 45.807944°N 10.953056°E45.807944; 10.953056
Eretta come oratorio nel 1615-16; nel Settecento venne aggiunta la sagrestia[69].
Chiesa di San Clemente Citata XVI secolo Castione,
via San Clemente
45°50′15.4″N 10°57′10.4″E / 45.837611°N 10.952889°E45.837611; 10.952889
Parrocchiale. Documentata a partire dal 1537, è probabilmente più antica. Venne ricostruita tra il 1558 e il 1601. A seguito di danni subiti durante la prima guerra mondiale, vennero rifatti la sagrestia, la facciata e il campanile; con lo stesso intervento venne aggiunto anche un pronao, che crollò nel 1956[70].
Chiesa di San Giacomo Maggiore Citata XVI secolo, edificio odierno XVII secolo San Giacomo
45°47′57.4″N 10°55′14.5″E / 45.799278°N 10.920694°E45.799278; 10.920694
Documentata nel 1595, anno in cui versava in stato di degrado; venne quindi ricostruita entro il 1656, con dedicazione ai santi Filippo e Giacomo[71].
Chiesa della Madonna del Carmine XX secolo Corné,
piazza Padre Ilario Dossi
45°48′30.4″N 10°58′14.5″E / 45.808444°N 10.970694°E45.808444; 10.970694
Parrocchiale. Costruita nel 1903-04 per sopperire all'aumento della popolazione locale. Nel 1948-51 venne aggiunto il campanile[72].
Chiesa di Santa Maria Maddalena Citata XV secolo Prada,
via Gardesani
45°48′04.01″N 10°57′26.46″E / 45.801113°N 10.957349°E45.801113; 10.957349
Parrocchiale. Chiesa di epoca tardomedievale, attestata per la prima volta nel 1456; nella prima metà del XVI secolo venne dotata di sagrestia, e nel 1828 venne sottoposta ad alcuni lavori di ampliamento[73].
Chiesa di San Matteo XX secolo Polsa,
via Monte Baldo
45°46′59.53″N 10°56′30.1″E / 45.783203°N 10.941694°E45.783203; 10.941694
Costruita nel 1973-80 per volontà dei fratelli Galassi, fondatori del villaggio turistico di Polsa[74].
Chiesa della Natività di Maria XVII secolo Cazzano,
via Umberto I
45°49′01.6″N 10°58′10.81″E / 45.81711°N 10.96967°E45.81711; 10.96967
Costruita nel 1612, apparentemente attorno ad una preesistente edicola votiva che era dedicata alla Madonna delle Grazie. La prima intitolazione della chiesa non è documentata; dal 1718 è dedicata a Santa Maria del Frassino, e dal 1762 alla Natività di Maria. Nel 1893 venne dotata di sagrestia[75].
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo Fondata VIII-X secolo, edificio odierno XVI secolo Brentonico,
via Roma
45°49′00.4″N 10°57′17″E / 45.816778°N 10.954722°E45.816778; 10.954722
Parrocchiale. Antica chiesa pievana della frazione di Vigo, citata per la prima volta nel 1145 ma risalente ad un periodo compreso tra il VIII e il X secolo, cui risale la cripta tuttora esistente. Questo edificio venne ricostruito in forme romaniche nel XIII secolo, e poi riedificato una seconda volta tra il 1583 e il 1593.[76].
Chiesa di San Rocco Fondata XVI secolo, edificio odierno XVII secolo Brentonico,
via San Rocco
45°49′12.2″N 10°57′32.5″E / 45.820056°N 10.959028°E45.820056; 10.959028
Una prima chiesa venne edificata forse verso il 1502 (ma nel 1549 risultava ancora incompleta); venne ricostruita nel 1630 come ex voto dopo la peste del 1630, e nel 1768 venne aggiunto il campanile[77][78].
Chiesa di San Romedio XVII secolo Brentonico-Fontechel,
via Ottone Brentari
45°48′59.6″N 10°56′54.1″E / 45.816556°N 10.948361°E45.816556; 10.948361
Costruita tra il 1630 e il 1650[79].
Chiesa di San Valentino XX secolo San Valentino,
via de la Pizzagrola
45°46′55.56″N 10°54′42.99″E / 45.782099°N 10.911942°E45.782099; 10.911942
Costruita nel 1968[80].
Chiesa di San Zeno Citata XIII secolo, edificio odierno XVIII secolo Crosano,
via San Zenone
45°49′13.13″N 10°58′34.62″E / 45.820314°N 10.976282°E45.820314; 10.976282
Parrocchiale. Documentata per la prima volta nel 1285, venne rimaneggiata nel 1530-32 (con l'ingraadimento della canonica) e verso il 1601 (ampliamento, e costruzione del campanile). L'interno edificio venne riedificato tra il 1729 e il 1737[81].
Cappelle
Cappella di San Rocco XVII secolo Castione
45°50′11.97″N 10°57′29.26″E / 45.836658°N 10.958129°E45.836658; 10.958129
Costruita entro il 1685, come ex voto a san Rocco a seguito della peste del 1630; dopo il 1855 venne costruito il coro, come ulteriore ex voto poiché il paese venne risparmiato dall'epidemia di colera di quell'anno; un terzo ampliamento seguì nel 1945-47, di nuovo come ex voto, stavolta perché il paese venne preservato dagli ultimi scontri della seconda guerra mondiale[82].
XIX secolo Crosano
45°49′15.47″N 10°58′39.57″E / 45.820964°N 10.977659°E45.820964; 10.977659
Cappella cimiteriale. Edificata nel 1895 per volontà di un tal Bortolo Giovanazzi, come cappella funeraria per sé e per i sacerdoti locali[83].
Prada
45°47′55.72″N 10°57′22.36″E / 45.798811°N 10.95621°E45.798811; 10.95621
Cappella cimiteriale.
Chiese sconsacrate o scomparse
Chiesa di San Bartolomeo XVII-XVIII secolo Brentonico,
via Mantova
45°48′59.53″N 10°57′16.45″E / 45.816537°N 10.954569°E45.816537; 10.954569
La struttura odierna sorse come oratorio della confraternita dell'Immacolata nel 1650 o 1750, sul sito di una chiesa più antica dedicata a san Bartolomeo. L'edificio ebbe vita travagliata: sequestrato dal governo nel 1807-11, dal 1830 venne adibito a filanda; cessata questa attività venne venduta all'asta, e l'allora parroco don Pietro Casetti ne approfittò per acquistarla, restaurarla e riconsacrarla, perché fungesse da sede per la confraternita dei figli e delle figlie del Sacro Cuore di Gesù, oltre che come punto d'incontro per le processioni delle quarantore. Caduta velocemente in abbandono, venne recuperata nel 1898 da don Giacomo Riolfatti, che la fece nuovamente restaurare nel 1900-02, intitolandola a san Bartolomeo in memoria della chiesa di Fano, la cui pala d'altare venne qui trasferita. La prima guerra mondiale e altri avvenimenti comunque portarono nuovamente alla sconsacrazione della chiesa, che ad oggi è adibita ad officina meccanica[84][85].
Chiesa di San Bartolomeo Esistente nel XVII secolo Fano
Chiesa del paese di Fano; venne distruttra da una frana nel 1648, assieme a tutta la frazione; venne recuperata solo la pala d'altare, oggi conservata nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo[86].
Chiesa di Santa Caterina da Siena Presso il castello di Dosso Maggiore La data di costruzione è ignota, ma sicuramente venne fatta erigere dai Castelbarco; una volta caduto in rovina il vicino castello, anche la chiesa venne abbandonata, e all'inizio dell'Ottocento era già sfasciata. I ruderi vennero atterrati nel 1825, e sul luogo venne eretta una croce in pietra commemorativa[86].
Chiesa di San Matteo Citata XVI secolo Corné,
piazza Padre Ilario Dossi
45°48′31.5″N 10°58′16.2″E / 45.80875°N 10.971167°E45.80875; 10.971167
Una chiesetta medievale è documentata nel 1525; essa venne riedificata nel 1535 e subì importanti ampliamenti anche nel 1737; ora è sconsacrata[87][88].

Comune di Calliano[modifica | modifica wikitesto]

Esterno Interno Nome Periodo storico Ubicazione Informazioni
Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano XV secolo Calliano,
via III Novembre
45°56′01.11″N 11°05′40.02″E / 45.933643°N 11.094449°E45.933643; 11.094449
Costruita verso il 1480, a spese dei coniugi Giacomo e Maddalena Tanner. È stata rimaneggiata varie volte in seguito; si ricordano in particolare gli interventi della fine del Settecento (quando la chiesa venne chiusa al culto prima di essere restaurata) e nel 1951 (riparazioni di danni causati da un bombardamento americano)[89].
Chiesa di San Lorenzo Fondata XV secolo, edificio odierno XVIII secolo Calliano,
via Valentini
45°56′06.6″N 11°05′41.1″E / 45.935167°N 11.09475°E45.935167; 11.09475
Parrocchiale. Una prima cappella venne costruita per volontà di Sigismondo d'Austria tra il 1492 e il 1500, come ringraziamento per aver vinto la battaglia di Calliano del 1487. Questo edificio venne sostanzialmente ricostruito nel 1570-80, e dotato di campanile nel 1641-45. La chiesa venne riedificata una seconda volta nel 1723-25 perché troppo piccola; il nuovo campanile venne portato a termine nel 1777. Nel 1832 venne rifatta la facciata, e nel 1873-74 vennero aggiunti degli ambienti ad uso di sagrestia. L'edificio venne danneggiato durante entrambi i conflitti mondiali.[90].
Cappelle
Cappella della Santa Croce XIX secolo Calliano,
via Castel Beseno
45°56′15.03″N 11°05′55.68″E / 45.937509°N 11.098799°E45.937509; 11.098799
Cappella cimiteriale, costruita nel 1882[91].

Comune di Isera[modifica | modifica wikitesto]

Esterno Interno Nome Periodo storico Ubicazione Informazioni
Chiesa di Sant'Anna Fondata XV secolo, edificio odierno XVIII secolo Reviano,
via Gasperini
45°53′28.94″N 11°00′24.13″E / 45.891373°N 11.006702°E45.891373; 11.006702
La chiesa originale, che sorse durante il XV secolo, venne riedificata entro il 1537. Tra il 1708 e il 1735 l'edificio venne interamente rifatto ad eccezione dell'abside[92].
Chiesa dei Santi Innocenti XV secolo Patone,
via Roma
45°54′07.89″N 11°00′00.68″E / 45.902191°N 11.000189°E45.902191; 11.000189
Parrocchiale. Menzionata per la prima volta nel 1523, la chiesa venne costruita probabilmente nel XV secolo; la dedicazione originale era a san Vittore, cambiata poi in favore dei santi Innocenti entro il 1581. Nel 1670-75 la chiesa venne allungata sacrificando il vecchio presbiterio; un ulteriore ingrandimento verso nord si ebbe nel 1766[93].
Chiesa di San Martino Citata XV secolo, edificio odierno XVIII secolo Lenzima,
piazza San Martino
45°52′42.49″N 10°59′33.94″E / 45.878469°N 10.992761°E45.878469; 10.992761
Parrocchiale. Citata nel 1482, ma alcuni studi suggeriscono un'origine anteriore fino al XIII secolo. L'edificio pressoché totalmente ricostruito nel 1764-67, conservando solo il presbiterio originale. Nel 1909-12 la navata venne allungata di una campata, comportando la ricostruzione della facciata (di quella vecchia venne reimpiegato il portale). Nel 1921-25 venne aggiunta la cappella laterale della Madonna di Lourdes[94].
Chiesa di San Pancrazio Fondata XVI secolo, edificio odierno XVIII secolo Marano,
via Fabio Filzi
45°53′48.05″N 11°00′50.75″E / 45.896681°N 11.014096°E45.896681; 11.014096
Parrocchiale. Il primo edificio venne costruito forse all'inizio del XVI secolo, un po' più a nord dell'attuale, vicino al rio di San Rocco, ed è citato nel 1537. Questa struttura era gravemente degradata all'inizio del Seicento, e venne quindi ricostruita nel 1610-19. La chiesa risulta di nuovo in pessime condizioni verso il 1700. Essa viene quindi abbattuta e, entro il 1728, viene eretta la chiesa odierna; di questa vennero poi ricostruiti l'abside, il presbiterio e la sagrestia nel 1865-67, e nel 1909-10 viene ampliata la navata rifacendo la facciata[95].
Chiesa di San Rocco XV secolo Folaso,
via Carpené
45°53′12.65″N 11°00′04.78″E / 45.886848°N 11.001327°E45.886848; 11.001327
Citata per la prima volta nel 1537, venne costruita probabilmente durante il XV secolo. Intorno al 1682 l'edificio venne ampliato, se non addirittura ricostruito; un secondo ampliamento, che comportò tra l'altro il rifacimento della facciata, si ebbe nel 1750-68[96].
Chiesa di San Rocco Fondata XIX secolo, edificio odierno XX secolo Presso Lenzima
45°52′33.7″N 10°59′37.1″E / 45.876028°N 10.993639°E45.876028; 10.993639
Costruita nel 1861-63 a scioglimento di un voto fatto in occasione delle epidemie di colera del 1835 e del 1853. La cappella venne fatta saltare in aria con una carica di esplosivo da soldati austriaci durante la prima guerra mondiale, e venne ricostruita a conflitto concluso, nel 1922; nel 1959 venne aggiunto il portico[97].
Chiesa di San Vincenzo Fondata XII secolo, edificio odierno XVII secolo Isera,
piazza San Vincenzo
45°53′07.5″N 11°00′34.14″E / 45.885418°N 11.009484°E45.885418; 11.009484
Parrocchiale. Una prima cappella sul luogo sorse probabilmente nel XII secolo, e venne dotata di campanile nel XIII secolo; nel 1309 si ha la prima citazione documentale dell'edificio. Il campanile venne ingrandito, assumendo le forme attuali, tra il 1601 e il 1605; tra il 1655 e il 1683 venne invece ricostruita la chiesa, che versava in stato di degrado. Nei secoli successivi la struttura è oggetto di restauri e interventi di lieve entità, con l'eccezione della costruzione del coro in controfacciata nel 1802[98].
Cappelle
Cappella di Santa Barbara XV secolo Isera,
piazza San Vincenzo
45°53′06.63″N 11°00′34.5″E / 45.885175°N 11.009582°E45.885175; 11.009582
Costruita probabilmente nella seconda metà del XV secolo, la prima citazione risale al 1537[99].
Cappella della Madonna Presso il rifugio Biaena
45°53′02.19″N 10°58′15.19″E / 45.883942°N 10.970887°E45.883942; 10.970887
Cappella della Madonna Immacolata XX secolo Patone,
via Belvedere
45°54′15.1″N 11°00′01.2″E / 45.904194°N 11.000333°E45.904194; 11.000333
Edificata nel 1921[100].
Cappella dei caduti,
o chiesetta alpina
XX secolo Bordala
45°54′48.56″N 10°59′24.36″E / 45.91349°N 10.9901°E45.91349; 10.9901
Costruita nel 1964 su iniziativa dell'ANA di Isera in memoria dei caduti in montagna[101].
Isera,
località Agro
45°53′20.1″N 11°00′45.3″E / 45.888917°N 11.012583°E45.888917; 11.012583
Cappella cimiteriale.
Chiese sconsacrate o scomparse
Chiesa della Sacra Famiglia XX secolo Lenzima,
piazza San Martino
45°52′42.49″N 10°59′33.94″E / 45.878469°N 10.992761°E45.878469; 10.992761
Chiesa dell'istituto Villa Maria della Misericordia, gestita dalle piccole suore della Sacra Famiglia; tutto il complesso venne costruito nel 1951-52 dopo che le strutture precedenti erano state devastate dai bombardamenti nella prima guerra mondiale[102][103]; la struttura è stata chiusa nel 2017, e la sede spostata a Calliano[104].

Comune di Mori[modifica | modifica wikitesto]

Esterno Interno Nome Periodo storico Ubicazione Informazioni
Chiesa di Sant'Agata Fondata X-XI secolo Corniano
45°52′10.5″N 10°57′40.9″E / 45.869583°N 10.961361°E45.869583; 10.961361
La chiesa, che risulta la più antica tuttora agibile nell'intera valle, venne costruita nel tra il X e il XI secolo; venne ristrutturata nel Trecento e ampliata, raggiungendo le forme attuali, nel Quattrocento[105].
Chiesa di Sant'Agnese Citata XVI secolo Tierno,
via Sant'Agnese
45°50′43.4″N 10°58′38.3″E / 45.845389°N 10.977306°E45.845389; 10.977306
La prima citazione di quella che allora era una cappella risale al 1537; l'edificio viene restaurato più volte a partire dalla seconda metà dell'Ottocento[106].
Chiesa di Sant'Anna Documentata XVI secolo Valle San Felice,
via Sant'Anna
45°52′06.6″N 10°56′03.9″E / 45.8685°N 10.934417°E45.8685; 10.934417
Costruita certamente prima del 1561. A metà Novecento l'edificio era abbandonato da anni e in parte interrato: alla situazione venne posto rimedio, tra il 1948 e il 1950, dalla popolazione locale, che la risistemarono e riaprirono al culto[107].
Santuario dell'Annunciazione della Beata Maria Vergine,
o santuario di Montalbano
XVI secolo Località Montalbano
45°51′21.2″N 10°58′50.2″E / 45.855889°N 10.980611°E45.855889; 10.980611
Costruito nel 1556 presso il luogo dove sorgeva l'antico Castel Albano, e ampliato nel 1755-60[108].
Chiesa di Sant'Antonio Citata XVI secolo, edificio odierno XVII secolo Manzano,
via Corgnano
45°51′57.1″N 10°57′15.11″E / 45.86586°N 10.954198°E45.86586; 10.954198
Parrocchiale. Una cappella sul luogo è citata nel 1537, e venne ampliata o ricostruita assumendo le forme attuali entro il 1641. Nel 1917 venne bombardata, e uno degli altari andò distrutto[109].
Chiesa di Sant'Antonio Abate Citata XVI secolo, edificio odierno XIX secolo Sano
45°50′47.94″N 10°57′05.02″E / 45.846651°N 10.951394°E45.846651; 10.951394
Una prima chiesa è citata a partire dal 1580; l'edificio venne riedificato entro il 1891, mantenendo, di quello precedente, solo la cappella laterale e la cuspide del campanile[110].
Chiesa di Sant'Apollonia XVII secolo Presso Manzano
45°51′42.62″N 10°57′20.7″E / 45.86184°N 10.95575°E45.86184; 10.95575
Costruita entro il 1646 per volontà del nobile locale Paolo Vettori, viene citata per la prima volta nel 1683[111].
Chiesa di San Bernardino da Siena Citata XVI secolo, edificio odierno XIX secolo Ravazzone
45°51′45.7″N 10°59′36.3″E / 45.862694°N 10.993417°E45.862694; 10.993417
Una prima chiesa è documentata durante il XVI secolo, leggermente più a nord dell'attuale; un evento calamitoso (frana o alluvione) costrinse a ricostruirla nel luogo attuale nel 1833-36, riadattando una preesistente ad uso agricolo[112].
Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano XVI secolo Varano
45°52′53.27″N 10°56′13.86″E / 45.881463°N 10.937182°E45.881463; 10.937182
Una prima cappella, citata nel 1537, venne costruita plausibilmente nei primi decenni del Cinquecento; nel corso del XVII secolo venne rialzata la navata, ed entro il 1728 venne costruita una sagrestia[113].
Chiesa dei Santi Felice e Fortunato Fondata VIII-X secolo Valle San Felice
45°52′03.46″N 10°56′21.79″E / 45.867627°N 10.939385°E45.867627; 10.939385
Parrocchiale. Un primo edificio di culto sorse sul luogo già nell'alto medioevo. All'epoca della prima citazione pervenutaci, del 1210, l'edificio era probabilmente appena stato ricostruito; una seconda riedificazione ebbe luogo tra il 1522 e il 1583. Vari lavori di minore entità vennero intrapresi verso il 1620, seguiti, nel 1665, dall'ampliamento dell'abside. La chiesa venne profanata e spogliata delle truppe di Vendôme durante l'invasione del Trentino del 1703. Tra il 1709 e il 1717 venne aggiunta una cappella laterale dedicata a san Felice, mentre nel 1845 venne demolito il campanile duecentesco, che era pericolante. Nel 1860-62 venne inserita un'altra cappella laterale, e 1913-14 venne cominciato il nuovo campanile (che sorge staccato dalla chiesa), ma i lavori vennero interrotti dalla guerra (durante la quale diverse bombe danneggiarono la chiesa in più punti), e venne concluso solo nel 1931[114].
Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo Citata XVI secolo, edificio odierno XIX secolo Pannone,
via Gresta
45°52′39.8″N 10°56′05.71″E / 45.877722°N 10.934919°E45.877722; 10.934919
Parrocchiale. Un primo edificio (non più esistente), situato al centro del paese, è documentato nel 1537 e venne ampliato oppure ricostruito verso il 1579; nel 1853-66 venne costruita la chiesa attuale. Il paese di Pannone si trovò sulla linea del fronte durante la prima guerra mondiale e la chiesa subì gravi danni, in particolare il crollo della volta del presbiterio, venendo ricostruita dopo il conflitto[115].
Chiesa della Madonna della Corona XVIII secolo Tierno,
via della Cooperazione
45°50′54.1″N 10°58′42.57″E / 45.848361°N 10.978492°E45.848361; 10.978492
Costruita nei primi anni del Settecento; la chiesetta venne danneggiata (e poi restaurata) durante eventi bellici sia nel XIX secolo, sia nel XX secolo[116].
Chiesa di San Marco XV secolo Tierno,
località San Marco
45°50′39.2″N 10°59′08″E / 45.844222°N 10.985556°E45.844222; 10.985556
Menzionata per la prima volta nel 1537, la chiesa risale al XV secolo e consisteva del solo attuale presbiterio; venne ampliata nelle forme attuali durante il XVII secolo con l'aggiunta della navata. Il campanile venne aggiunto in seguito, entro il XIX secolo[117].
Chiesa di Santa Maria in Binde Fondata X secolo, edificio odierno XX secolo Mori,
piazza Santa Maria ab Indis
45°51′20.57″N 10°58′04.41″E / 45.855713°N 10.967891°E45.855713; 10.967891
Un'antica chiesa dedicata a Santa Maria, della quale resta solo il campanile, sorse vicino a quella odierna verso il X secolo, al posto di un preesistente tempio pagano; questa venne demolita e ricostruita nel 1880 e, gravemente danneggiata da un'alluvione, venne riedificata ancora nel 1904[118].
Chiesa di San Martino XIII secolo Nomesino,
piazzetta Monte Corno
45°51′55.2″N 10°57′47.9″E / 45.865333°N 10.963306°E45.865333; 10.963306
Una prima chiesetta, corrispondente all'odierno presbiterio, esisteva certamente nel primo quarto del Duecento, ed è citata nel 1220; le tre navate vennero aggiunte verso il 1523, seguite dalla sagrestia[119].
Chiesa del Nome di Maria Documentata XVIII secolo, edificio odierno XIX secolo Loppio
45°51′22.02″N 10°55′42.47″E / 45.856117°N 10.928463°E45.856117; 10.928463
Una chiesa dedicata alla Madonna è documentata sul luogo nel 1788 (anno in cui vi fu traslata l'arca di Aldrighetto Castelbarco); l'edificio venne ricostruito nel 1818 su commissione del conte Cesare Pompeo di Castelbarco Visconti, per fungere da cappella privata della vicina villa di famiglia. Nel 1856 venne dotata di campanile, il quale subì poi gravi danni durante la prima guerra mondiale. Nel 1920 venne costruito il porticato di collegamento tra la chiesa e il campanile[120].
Chiesa della Presentazione di Maria Documentata IX-X secolo, edificio odierno XIX secolo Besagno,
via San Zenone
45°50′19.1″N 10°58′14.5″E / 45.838639°N 10.970694°E45.838639; 10.970694
Parrocchiale. Una prima chiesa, dedicata a san Zenone, venne costruita forse nel IX o X secolo, sopra un preesistente edificio romano; la prima citazione di una chiesa a Besagno è però solo del 1632. Nel 1864-66 l'edificio, ritenuto troppo piccolo, venne riedificato, e nel 1880 venne cambiata l'intitolazione, dedicando la chiesa alla presentazione di Maria[121].
Chiesa dei Santi Quaranta Martiri XVIII secolo Molina,
via Roma
45°51′20.3″N 10°59′15″E / 45.855639°N 10.9875°E45.855639; 10.9875
Costruita nella prima metà del XVIII secolo come cappella privata della famiglia Delaiti, venne destinata ad uso della popolazione locale ed ingrandita nel 1853. Venne significativamente danneggiata durante la prima guerra mondiale; seguì il restauro e, nel 1925, venne aggiunto il campanile a vela[122].
Chiesa di San Rocco XVI secolo Pannone,
località Castellano
45°52′44.77″N 10°55′24.69″E / 45.879102°N 10.923526°E45.879102; 10.923526
Costruita nel 1535, consisteva all'epoca solo dell'odierno presbiterio; venne ampliata assumendo le forme attuali forse nel XVIII secolo[123].
Chiesa del Santissimo Sacramento XVIII secolo Mori,
viale Cesare Viesi
45°51′05.03″N 10°58′36.36″E / 45.851396°N 10.976767°E45.851396; 10.976767
Costruita nel 1708[124].
Chiesa di Santo Stefano Documentata XII secolo, edificio odierno XVII secolo Mori,
viale Cesare Viesi
45°51′05.57″N 10°58′38.8″E / 45.851547°N 10.977444°E45.851547; 10.977444
Parrocchiale. Antica chiesa pievana, è documentata durante l'episcopato di Altemanno (1124-1149). Venne ricostruita tra il 1611 e il 1618, e nel 1733 venne ampliato ulteriormente il presbiterio. L'edificio venne ingrandito ancora tra il 1872 e il 1892, costruendo l'avancorpo davanti alla facciata, la sagrestia e la cantoria. Durante la prima guerra mondiale la chiesa venne danneggiata e crollò parte della volta della navata, riparata nel 1920[125].
Chiesa di San Tomaso,
o di San Tomè
XII-XIII secolo Località Fossà
45°52′50.42″N 10°54′10.42″E / 45.880671°N 10.902895°E45.880671; 10.902895
Costruita probabilmente tra il XII e il XIII secolo, su un luogo adibito a cimitero già dal VII-VIII secolo; la prima citazione della chiesa si ha soltanto nel 1709. Dopo essere stata danneggiata durante la prima guerra mondiale, venne abbandonata e cadde in uno stato di grave degrado a cui venne posto rimedio tra il 1992 e il 1997, grazie all'intervento del gruppo ANA di Mori[126].
Cappelle
Cappella dell'Immacolata XIX secolo Presso Pannone
45°52′25.03″N 10°55′49.57″E / 45.873619°N 10.930436°E45.873619; 10.930436
Costruita nel 1887 al posto di un'antica edicola votiva, che in quell'anno risultava ormai cadente[127].
Cappella del Redentore Documentata XIX secolo Mori
45°51′00.67″N 10°58′33.38″E / 45.850187°N 10.975939°E45.850187; 10.975939
Cappella cimiteriale, documentata nel 1836, anno in cui venne ampliata, e poi ricostruita nel 1884[128].
Cappella di San Rocco Fondata XIX secolo, edificio odierno XX secolo Nomesino,
via Monte Faè
45°52′00.1″N 10°57′59.2″E / 45.866694°N 10.966444°E45.866694; 10.966444
Una prima cappella venne eretta nel 1856 come ringraziamento a san Rocco per aver risparmiato il paese di Nomesino da un'epidemia; questa venne distrutta nel 1915, durante la prima guerra mondiale, e riedificata nel 1926[129].
Besagno
45°50′21.54″N 10°58′12.43″E / 45.839317°N 10.970119°E45.839317; 10.970119
Cappella cimiteriale.
Chiese sconsacrate o scomparse
Chiesa di Sant'Andrea Citata XII secolo Isola di Sant'Andrea nel lago di Loppio
45°51′54.52″N 10°55′02.02″E / 45.865144°N 10.917228°E45.865144; 10.917228
Antica chiesa romanica, citata per la prima volta nel 1171, e per l'ultima volta nel 1651; caduta in rovina, ora non ne restano che poche tracce[130].
Chiesa (o cappella) di Sant'Antonio XVII secolo Località Sant'Antonio
45°51′19.29″N 10°56′23.28″E / 45.855358°N 10.9398°E45.855358; 10.9398
Edificata nel 1666 per desiderio del conte Francesco Castelbarco, assieme ad altre due cappelle analoghe; gravemente danneggiata durante la guerra, è successivamente caduta in rovina[131].
Chiesa di San Biagio XI secolo Molina,
via San Biagio
45°51′09.7″N 10°59′29.71″E / 45.852695°N 10.991586°E45.852695; 10.991586
Fondata verso la metà dell'XI secolo, nel XII e XIII secolo venne aggiunta una navata a nord e venne eretto il campanile. Tra il XV e il XVI secolo le absidi vennero murate (quella meridionale venne riconvertita in sagrestia) e venne modificato l'orientamento della struttura. Dalla fine del XVIII secolo la chiesa venne pian piano abbandonata in favore della chiesa dei Santi Quaranta Martiri, situata in centro al paese; venne gravemente danneggiata dai colpi dell'artiglieria italiana durante la prima guerra mondiale, e poi venne quasi totalmente distrutta da un bombardamento aereo alleato nel 1944. Dell'edificio sopravvive ora quasi soltanto il campanile[122][132].
Cappella di San Rocco XVII secolo Lungo la SS240 tra Mori e Loppio
45°51′15.9″N 10°57′08.4″E / 45.854417°N 10.952334°E45.854417; 10.952334
Eretta, come la gemella chiesetta di Sant'Antonio, nel 1666 per volere di Francesco Castelbarco, ne ha seguito il medesimo destino[131].

Comune di Nogaredo[modifica | modifica wikitesto]

Esterno Interno Nome Periodo storico Ubicazione Informazioni
Chiesa di San Leonardo XVIII secolo Nogaredo,
via dei Colli
45°54′43.55″N 11°01′19.7″E / 45.912096°N 11.02214°E45.912096; 11.02214
Parrocchiale. L'edificio nacque nel 1728 come cappella privata dei conti Pedroni, e corrispondeva alla prima campata della struttura odierna; intorno alla metà del Settecento la cappella venne donata al comune di Nogaredo e cominciò ad essere frequentata dagli abitanti. Nel 1946 venne ampliata con l'aggiunta del corpo rettangolare posteriore come ringraziamento per la fine della seconda guerra mondiale, e dal 1968 venne designata sede parrocchiale[133].
Chiesa di Santa Lucia Fondata XIV secolo, edificio odierno XVII secolo Santa Lucia,
via dei Tigli
45°54′54.24″N 11°01′32.94″E / 45.915067°N 11.025818°E45.915067; 11.025818
La primitiva chiesa sorse probabilmente durante il Trecento; essa venne ricostruita entro il 1608, e successivamente ampliata con l'aggiunta della navata e l'innalzamento del presbiterio tra il 1693 e il 1744. La facciata venne in parte ricostruita verso il 1828, per via dei danni causati da un fulmine[134].
Chiesa di San Matteo Fondata XVII secolo, edificio odierno XIX secolo Sasso,
via San Matteo
45°54′15.23″N 11°00′50.35″E / 45.904231°N 11.013987°E45.904231; 11.013987
La chiesa venne probabilmente costruita tra il 1619 e il 1636, anno in cui viene citata per la prima volta; tra il 1680 e il 1683 venne riedificata. Nel 1830-39 viene ampliata per poi essere ricostruita l'ennesima e ultima volta nel 1894-96[135].
Chiesa di San Valentino Fondata XVII secolo, edificio odierno XVIII secolo Noarna,
via Castel Nuovo
45°54′40.22″N 11°00′46.1″E / 45.911173°N 11.012805°E45.911173; 11.012805
Parrocchiale. Analogamente alla chiesa di Sasso, anche questa è citata per la prima volta nel 1636 e venne forse costruita tra il 1619 e questa data. L'edificio venne riedificato tra il 1708 e il 1728, e poi ampliato nel 1859-62 con l'aggiunta di una cappella laterale dedicata ai santi Rocco e Sebastiano, come segno di ringraziamento poiché il paese venne risparmiato dall'epidemia di colera del 1855[136].
Chiesa della Beata Vergine Maria Citata XIII secolo Brancolino,
via Colli
45°54′04.26″N 11°01′14.04″E / 45.901184°N 11.020567°E45.901184; 11.020567
Una prima chiesa venne costruita probabilmente nella prima metà del Duecento, comunque entro il 1240, data in cui è citata per la prima volta; a inizio Cinquecento venne affiancata dalla casa di un custode che, nel 1505-10, per volontà della contessa Veronica Lodron, venne espansa e trasformata in convento affidato ai frati minori conventuali (il quale sarà attivo fino circa al 1854); seguì, entro il 1514, l'ingrandimento della cappella stessa che assunse l'impianto attuale. Nel 1640-52 venne aggiunta la cappella laterale dedicata a sant'Antonio, e nel 1930-39 venne sopraelevato il campanile[137].
Cappelle
Cappella del Crocifisso XX secolo Brancolino,
via per Brancolino
45°54′10.76″N 11°01′23.85″E / 45.902988°N 11.023291°E45.902988; 11.023291
Cappella cimiteriale, costruita nel 1930[138].

Comune di Nomi[modifica | modifica wikitesto]

Esterno Interno Nome Periodo storico Ubicazione Informazioni
Chiesa della Madonna della Consolazione Citata XII secolo, edificio odierno XIX secolo Nomi,
via Roma
45°55′45.2″N 11°04′17.7″E / 45.929222°N 11.071583°E45.929222; 11.071583
Parrocchiale. Una prima chiesa, dedicata a san Zenone, venne costruita entro 1188, quando viene citata per la prima volta (anche se la documentazione è incerta); questo primo edificio venne forse riedificato tra il 1450 e il 1537, e poi ampliato nel 1650-83. Nel 1858-69 la chiesa, ormai piccola e degradata, venne abbattuta e ricostruita nuovamente; nel corso di tutto il Novecento si registrano poi diversi interventi di restauro, riparazione e consolidamento della struttura[139].
Chiesa di San Pietro XIV secolo Nomi,
via Busio
45°55′43.7″N 11°04′41.8″E / 45.928806°N 11.078278°E45.928806; 11.078278
Chiesa cimiteriale, costruita probabilmente durante il XIV secolo e ampliata verso il 1636, anno in cui si ha la prima citazione documentale[140].
Chiesa del Sacro Cuore di Gesù XX secolo Nomi,
via Roma
45°55′41.43″N 11°04′39.07″E / 45.928174°N 11.077519°E45.928174; 11.077519
Chiesa della casa di cura "Opera Romani", costruita nel 1963[141].

Comune di Pomarolo[modifica | modifica wikitesto]

Esterno Interno Nome Periodo storico Ubicazione Informazioni
Chiesa dell'Annunciazione di Maria XVII secolo Savignano
45°56′17.4″N 11°03′20.93″E / 45.938166°N 11.055814°E45.938166; 11.055814
Parrocchiale. Una prima cappella venne costruita probabilmente all'inizio del Seicento, ed è citata nel 1636. Nel 1851-56 la struttura viene ampliata, e la cappella originaria viene convertita in presbiterio della nuova chiesa[142].
Chiesa di Sant'Antonio XIII secolo Lungo la strada tra Pomarolo e Savignano,
via Basiano
45°56′00.1″N 11°02′55.5″E / 45.933361°N 11.04875°E45.933361; 11.04875
Costruita come cappella probabilmente all'inizio del Duecento, nel Trecento venne affiancata da uno xenodochio. Tra il 1390 e il 1489 fu ampliata nelle forme attuali con la costruzione della navata e del campanile, e nella prima metà del XVIII secolo viene istituito a fianco un romitorio (probabilmente reimpiegando i locali dello xenodochio), che rimane attivo solo fino al 1775[143].
Chiesa di San Cristoforo Fondata XII secolo, edificio odierno XVIII secolo Pomarolo,
via San Cristoforo
45°55′36.18″N 11°02′43.72″E / 45.926718°N 11.045478°E45.926718; 11.045478
Parrocchiale. Una prima cappella venne eretta nel corso del XII secolo ed è citata nel 1183; l'edificio venne fatto depredare e incendiare da Federico di Castelnuovo di Castelbarco nel 1234, e venne ricostruito probabilmente negli anni successivi. Tra il 1756 e il 1780 la chiesa venne riedificata assumendo le forme attuali; nel 1929 venne demolita la sagrestia, e l'anno dopo venne realizzata la facciata. La chiesa venne chiusa al culto nel 1973 in attesa di importanti lavori di restauro, che si effettuarono solo nel 1977-82[144].
Chiesa della Madonna de la Salette XIX secolo Località isolata sopra Pomarolo
45°55′55.6″N 11°02′31.1″E / 45.932111°N 11.041972°E45.932111; 11.041972
La costruzione cominciò nel 1865 per commemorare l'apparizione della Madonna di La Salette del 1846, ma si interruppe nel 1868 alla morte del principale promotore, Davide Gasperotti; l'edificio venne completato nel 1886-87 grazie ad un lascito di Teresa Vicentini Caracristi[145].
Chiesa di San Rocco XVII secolo Chiusole,
via Remo Galvagni
45°55′34.3″N 11°03′20.2″E / 45.926194°N 11.055611°E45.926194; 11.055611
Costruita nel 1632-36 per sostituire un precedente edificio di culto, malandato e situato in una posizione disagevole, non identificata; nel 1708 viene dotata di campanile, poi sopraelevato nel 1763. Nel 1876 viene rifatta la facciata[146].
Cappelle
Cappella del Crocifisso XVIII secolo Pomarolo,
via San Cristoforo
45°55′36.9″N 11°02′46.1″E / 45.926917°N 11.046139°E45.926917; 11.046139
Cappella cimiteriale, costruita nel 1780[138].
Savignano
45°56′17.9″N 11°03′07.4″E / 45.938306°N 11.052056°E45.938306; 11.052056
Cappella cimiteriale.

Comune di Ronzo-Chienis[modifica | modifica wikitesto]

Esterno Interno Nome Periodo storico Ubicazione Informazioni
Chiesa di Sant'Antonio di Padova XVII secolo Località isolata
45°53′56.4″N 10°57′05.1″E / 45.899°N 10.951417°E45.899; 10.951417
La chiesa è attestata sin dal 1681; venne restaurata nel 1831 e, nella seconda metà del Novecento, venne realizzato il portico e rialzato o ricostruito il campanile[147].
Chiesa di Santa Barbara XX secolo Santa Barbara,
via Monte Velo
45°53′47.2″N 10°56′30.5″E / 45.896444°N 10.941806°E45.896444; 10.941806
Edificata tra il 1971 e il 1974, sul luogo di un accampamento militare austro-ungarico[148].
Chiesa della Dedicazione di San Michele Arcangelo XX secolo Ronzo-Chienis,
via Teatro, 58
45°53′24.6″N 10°57′00.1″E / 45.890167°N 10.950028°E45.890167; 10.950028
Parrocchiale. Costruita nel 1945-49 per sostituire la vecchia chiesa, adiacente e omonima, divenuta troppo piccola per la popolazione locale[149].
Cappelle
Cappella del Crocifisso[150],
o di Santa Croce
Ronzo-Chienis,
via Longa
45°53′11.3″N 10°56′45.6″E / 45.886472°N 10.946°E45.886472; 10.946
Cappella dei Santi Rocco e Valentino XVIII secolo Ronzo-Chienis,
via San Rocco
45°53′37.6″N 10°57′15.8″E / 45.893778°N 10.954389°E45.893778; 10.954389
Costruita nel corso del Settecento[24].
Chiese sconsacrate o scomparse
Chiesa della Dedicazione di San Michele Arcangelo XV secolo Ronzo-Chienis,
via Teatro
45°53′24.14″N 10°56′59.48″E / 45.89004°N 10.949856°E45.89004; 10.949856
Documentata circa dal 1400, venne ampliata nel 1750 e poi ancora nel 1863-64; a seguito della costruzione della nuova parrocchiale omonima nel secondo dopoguerra è stata sconsacrata[149], e versa ora in condizioni di grave degrado[151].

Comune di Rovereto[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Chiese di Rovereto.

Comune di Terragnolo[modifica | modifica wikitesto]

Esterno Interno Nome Periodo storico Ubicazione Informazioni
Chiesa di San Giuseppe Citata XVIII secolo Località Masetto presso Geroli
45°51′38.02″N 11°10′19.87″E / 45.860561°N 11.172185°E45.860561; 11.172185
Citata nel 1750; l'intero maso è di proprietà comunale dal 1998, e adibito a colonia estiva[152].
Chiesa dell'Immacolata XIX secolo Zoreri
45°51′58.53″N 11°11′04.88″E / 45.866257°N 11.18469°E45.866257; 11.18469
Costruita per iniziativa della popolazione locale tra il 1850 e il 1885; durante la prima guerra mondiale venne riconvertita in magazzino e macelleria militare. Ripristinata al culto dopo il conflitto, nel 1934-35 venne dotata di campanile. Venne eretta a parrocchiale nel 1944, ma la sede venne in seguito soppressa[153].
Chiesa della Madonna del Buon Consiglio XIX secolo Scottini
45°53′05.82″N 11°07′51.94″E / 45.884949°N 11.131094°E45.884949; 11.131094
Costruita tra il 1888 e il 1899 su iniziativa di tal Domenico Scottini; il campanile venne aggiunto nel 1931[154].
Chiesa della Madonna del Monte Carmelo,
o della Madonna del Carmine
XVIII secolo Valduga
45°52′38.81″N 11°07′44.14″E / 45.877447°N 11.128927°E45.877447; 11.128927
Costruita nel 1769[155].
Chiesa della Madonna della Neve XX secolo Potrich
45°52′56.14″N 11°07′08.58″E / 45.88226°N 11.11905°E45.88226; 11.11905
Costruita nel 1902 e benedetta l'anno seguente, venne poi restaurata e ribenedetta nel 1926-27[156][157].
Chiesa di Santa Maria Maddalena Documentata XIV secolo Località isolata presso la frazione di Camperi
45°52′34.73″N 11°09′45.87″E / 45.876314°N 11.162742°E45.876314; 11.162742
La fondazione della chiesa, documentata con certezza nel XIV secolo, potrebbe risalire forse al XII-XIII secolo, e venne forse ricostruita intorno al 1631. Gravemente danneggiata durante la prima guerra mondiale, venne riparata e poi ampliata -demolendo l'abside originale- nel 1934 con l'aggiunta di una nuova navata e relativo presbiterio[158].
Chiesa di San Nicolò Fondata XIV secolo, edificio odierno XVIII secolo San Nicolò
45°52′16.34″N 11°05′52.41″E / 45.871206°N 11.097893°E45.871206; 11.097893
Citata per la prima volta nel 1470, venne fondata forse all'inizio del Trecento; venne ampliata o ricostruita verso il 1532, e poi riedificata una seconda volta intorno al 1780[159].
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo Citata XIII secolo, edificio odierno XVII secolo Piazza,
piazza don Lorenzo Guetti
45°52′42.8″N 11°09′07.12″E / 45.878556°N 11.151979°E45.878556; 11.151979
Parrocchiale. Citata per la prima volta nel 1242, venne ricostruita una prima volta tra il 1490 e il 1510, una seconda volta tra il 1538 e il 1559, e una terza volta tra il 1655 e il 1665; l'edificio venne poi ulteriormente rimaneggiato tra il 1770 e il 1810, e la navata laterale venne aggiunta nel 1885. Subì danni consistenti durante la prima guerra mondiale[160].
Cappelle
Cappella di Sant'Antonio di Padova XX secolo Perini
45°52′42.1″N 11°06′23.42″E / 45.87836°N 11.106506°E45.87836; 11.106506
Costruita nel 1903[161]
Cappella della Madonna di Caravaggio XX secolo Geroli
45°51′55.15″N 11°10′08.99″E / 45.86532°N 11.169165°E45.86532; 11.169165
Costruita dagli abitanti del paese nel 1925[162].
Cappella della Madonna della Neve e di San Luigi Gonzaga XVIII secolo Zencheri,
località Zanari
45°52′52.56″N 11°09′32.79″E / 45.881266°N 11.159109°E45.881266; 11.159109
Chiesetta privata, costruita nel 1740; san Luigi Gonzaga è cointestatario in seguito ad un restauro avvenuto nel XIX secolo[163][164].
Cappella di San Rocco XIX secolo Puechem
45°52′40.06″N 11°09′25.88″E / 45.877795°N 11.15719°E45.877795; 11.15719
Eretta nel 1855 dagli abitanti del posto, come ex voto per la liberazione dal colera che imperversava nella valle sin dal 1836; venne poi ampliata nel 1855, e quindi restaurata nel 1900. Rimasta gravemente danneggiata durante la battaglia degli Altipiani, venne riedificata, su progetto di Giovanni Tiella[165][166].
Cappella della Sacra Famiglia XIX secolo Zencheri
45°52′55.04″N 11°09′24.93″E / 45.881955°N 11.156926°E45.881955; 11.156926
Costruita nel 1832-34, per volontà testamentaria di un tal Giuseppe Zencher[167].

Comune di Trambileno[modifica | modifica wikitesto]

Esterno Interno Nome Periodo storico Ubicazione Informazioni
Chiesa di Sant'Antonio di Padova Fondata XVII secolo, edificio odierno XIX secolo Pozzacchio
45°50′11.12″N 11°04′57.36″E / 45.836421°N 11.0826°E45.836421; 11.0826
Costruita nel 1680 per volontà testamentaria di Giulia Betta dal Toldo; nel 1779 venne dotata di campanile e sagrestia, dopodiché l'edificio venne quasi interamente ricostruito verso il 1860. Durante la prima guerra mondiale, il paese venne occupato da militari italiani, che danneggiarono gravemente la chiesetta, poi riparata entro il 1934[168].
Eremo di San Colombano XIII secolo Presso San Colombano
45°52′41.12″N 11°03′42.23″E / 45.87809°N 11.06173°E45.87809; 11.06173
Il sito era occupato da eremiti probabilmente già nel XIII secolo, epoca in cui vi venne costruita una prima cappellina, corrispondente all'odierno presbiterio; intorno al 1470 il luogo non era più romitaggio, bensì santuario. L'edificio venne ristrutturato e ampliato nel XVI secolo e poi ancora nel XVII secolo, con la probabile costruzione dell'attuale navata. Il luogo tornò ad essere un eremo solo dalla fine del Seicento fino alla fine del Settecento (quando venne soppresso dalle disposizioni giuseppine); in questo periodo, precisamente nel 1735, vennero edificati il campanile e l'abitazione. Il complesso venne adibito a posto di comando e pronto soccorso dagli austriaci durante la prima guerra mondiale, e venne danneggiato da un'esplosione durante la seconda, nel 1944, venendo poi riparato in entrambi i casi[169].
Chiesa di San Giovanni Gualberto XX secolo Presso il rifugio Vincenzo Lancia
45°49′40.02″N 11°08′40.74″E / 45.827784°N 11.14465°E45.827784; 11.14465
Costruita negli anni 1960[170].
Chiesa di San Giuseppe XIX secolo Boccaldo
45°51′26.14″N 11°05′12.62″E / 45.857262°N 11.086838°E45.857262; 11.086838
Costruita nel 1869, venne ampliata nel 1954[171].
Santuario della Madonna de La Salette XIX secolo Moscheri
45°52′05.7″N 11°04′33.7″E / 45.86825°N 11.076028°E45.86825; 11.076028
Una prima cappella venne costruita nel 1856-57, e venne ampliata già nel 1861-63. Durante la prima guerra mondiale la struttura venne risparmiata dai bombardamenti, ma venne depredata di tutti gli arredi e danneggiata dall'esercito austriaco[172].
Chiesa di Santa Maria del Pasubio XX secolo Monte Pasubio
45°47′38.17″N 11°11′02.76″E / 45.793936°N 11.1841°E45.793936; 11.1841
Costruita nel 1961 per volontà di monsignor Francesco Galloni, cappellano degli Alpini del battaglione "Monte Suello", con la collaborazione dei reduci del battaglione "Monte Berico"; la struttura si trova a 2100 metri di altitudine, su un terreno donato dal comune di Vallarsa a quello di Schio, ma territorialmente facente parte di quello di Trambileno[173].
Chiesa di San Mauro Citata XV secolo, edificio odierno XVIII secolo Moscheri
45°52′11.15″N 11°04′25.35″E / 45.869765°N 11.073707°E45.869765; 11.073707
Parrocchiale. Citata per la prima volta nel 1468, questo edificio venne riedificato tra il 1551 e il 1567, e poi di nuovo verso il 1780. La chiesa subì vari danni a causa dei bombardamenti durante la prima guerra mondiale; le riparazioni, che comportarono anche la ricostruzione del campanile, vennero completata nel 1925[174].
Chiesa dei Sette Dolori della Beata Maria Vergine XVII secolo Pozza
45°51′50.18″N 11°05′05.95″E / 45.86394°N 11.084985°E45.86394; 11.084985
Costruita nel 1615[175].
Chiesa della Santissima Trinità Fondata XVI-XVII secolo, edificio odierno XX secolo Porte,
via Santissima Trinità
45°52′59.78″N 11°03′14.6″E / 45.883273°N 11.054055°E45.883273; 11.054055
Una prima chiesa sul luogo venne costruita tra il XVI e il XVII secolo; questa risultava cadente verso il 1681, anno in cui venne fatta ristrutturare da tal Giovanni Pizzini de Tyrberg, e un secondo restauro seguì nel 1780. L'edificio venne demolito dall'esercito austriaco durante la prima guerra mondiale, insieme con molte case del paese, perché si trovava sulla linea di tiro dell'artiglieria; venne ricostruito nel 1927-28, mantenendo forme e dimensioni della struttura precedente[176].
Chiesa di San Valentino XIX secolo Vanza
45°51′16.7″N 11°04′42.35″E / 45.85464°N 11.07843°E45.85464; 11.07843
Parrocchiale. Costruita dagli abitanti del posto nel 1851; nel 1898 venne aggiunta la sagrestia, e nel 1906-10 il campanile[177].
XXI secolo Località Pian del Levro
45°51′11.89″N 11°04′57.04″E / 45.853302°N 11.082511°E45.853302; 11.082511
Chiesa della comunità monastica "Fraternità di Gesù", costruita nel 2009[178].
Cappelle
Cappella (o chiesa) dei Sette Dolori della Beata Maria Vergine,
o della Madonna Addolorata
XVIII secolo Località Pian del Levro
45°51′09.82″N 11°05′00.08″E / 45.852728°N 11.083355°E45.852728; 11.083355
Fatta costruire da Arcangelo Tabarini, proprietario del maso, nel 1704, in occasione dell'avvio al sacerdozio di suo figlio Antonio. Già nel 1750 la struttura era caduta in condizioni di degrado, e nel 1995 risultava sostanzialmente in rovina; in quell'anno venne donata alla parrocchia di Vanza di Trambileno, e venne restaurata e decorata[179].
Cappella dei Santi Vigilio e Lucia XX secolo Giazzera
45°51′16.77″N 11°05′53.5″E / 45.854659°N 11.098194°E45.854659; 11.098194
Eretta nel 1914[180]
Chiese scomparse
Chiesa di San Francesco Saverio XIX secolo Toldo Eretta nel 1856, al posto di un oratorio in casa privata settecentesco[181]; danneggiata durante la prima guerra mondiale, venne riparata e riaperta al culto verso il 1928[182]. Venne demolita nel 1965 per realizzare la nuova strada provinciale 50, che attraversa la frazione di Toldo[183].

Comune di Vallarsa[modifica | modifica wikitesto]

Esterno Interno Nome Periodo storico Ubicazione Informazioni
Chiesa di Sant'Anna XVIII secolo Sant'Anna
45°47′42.4″N 11°05′50.18″E / 45.795112°N 11.097272°E45.795112; 11.097272
Parrocchiale. La struttura nacque come oratorio pubblico nel 1767; nel 1787 venne dotata di campanile e sagrestia, nel 1805 venne aggiunta una cappella laterale, e nel 1864 venne allungata la navata e costruita un'altra cappella laterale; durante la prima guerra mondiale la chiesa venne spogliata e adibita a stalla[184].
Chiesa dell'Ausiliatrice XIX secolo Piano
45°46′23.14″N 11°08′02.44″E / 45.773094°N 11.13401°E45.773094; 11.13401
Costruita nel 1886-87, e dotata nel 1893 del piccolo campanile[185].
Chiesa dell'Ausiliatrice e di San Giuseppe XX secolo Anghebeni
45°47′40.6″N 11°06′20.82″E / 45.79461°N 11.105783°E45.79461; 11.105783
La volontà di costruire una cappella ad Anghebeni era già presente dal 1830 circa, ma difficoltà economiche e poi lo scoppio della prima guerra mondiale lo resero possibile solo nel 1932-39[186].
Chiesa della Sacra Famiglia XIX secolo Aste
45°47′25.34″N 11°05′47.72″E / 45.790371°N 11.096589°E45.790371; 11.096589
Costruita nel 1899[187].
Chiesa di San Floriano Fondata XVIII secolo, edificio odierno XIX secolo Riva
45°46′49.62″N 11°06′17.3″E / 45.780451°N 11.104805°E45.780451; 11.104805
Parrocchiale. Una prima cappella venne costruita entro il 1750 per volontà di don Bartolomeo Riva; nel 1865-69 venne edificata la chiesa odierna adiacente alla prima cappella, che rimase fino alla demolizione nel 1896. La chiesa, dotata di campanile nel 1912, venne danneggiata durante la prima guerra mondiale, venendo in seguito riparata[188].
Chiesa della Madonna Immacolata di Lourdes XVIII secolo Dosso
45°49′10.74″N 11°05′32.24″E / 45.81965°N 11.092289°E45.81965; 11.092289
Costruita tra il 1736 e il 1743 dagli abitanti di Dosso, Zocchio e Valmorbia, dedicata in origine semplicemente a Santa Maria, poi alla Madonna della Corona. La chiesa subì gravissimi danni durante la prima guerra mondiale; venne riparata entro il 1928, e dal 1931 venne reintitolata alla Madonna Immacolata di Lourdes[189][190].
Chiesa della Madonna della Neve XIX secolo Obra,
località Zendri
45°45′55.76″N 11°06′58.77″E / 45.76549°N 11.116325°E45.76549; 11.116325
Parrocchiale. Una prima cappella sorse verso nel 1867; gravemente danneggiata durante la prima guerra mondiale, venne riparata e anche ampliata entro il 1924[191].
Chiesa della Natività di Maria XIX secolo Valmorbia,
via Fabio Filzi
45°49′06.52″N 11°05′29.85″E / 45.818479°N 11.091624°E45.818479; 11.091624
Parrocchiale. Costruita nel 1855-58 per sostituire la chiesa di Dosso, ormai divenuta piccola; nel 1894 venne aggiunta una cappella laterale. La chiesa subì gravissimi danni durante la prima guerra mondiale -venne colpita da bombe e scoppiò anche un incendio al suo interno-, e le riparazioni furono completate entro il 1928. Altri danni, di minore entità, occorsero durante la seconda guerra mondiale[192].
Chiesa del Patrocinio di San Giuseppe XVIII secolo Albaredo,
via Coni Zugna, 1
45°51′21.09″N 11°03′36.86″E / 45.855859°N 11.06024°E45.855859; 11.06024
Parrocchiale. Costruita nel 1752, nel 1876 venne aggiunta la cappella laterale destra; come gran parte delle chiese di Vallarsa, anche questa subì gravi danni durante la prima guerra mondiale, e venne riparata e anche ampliata nel 1920-24[193].
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo XX secolo Raossi
45°46′55.5″N 11°07′01.06″E / 45.782084°N 11.116962°E45.782084; 11.116962
Parrocchiale. Costruita nel 1923-25 per sostituire la cappella di Santa Lucia, andata distrutta nel conflitto[194].
Chiesa di San Rocco XVII secolo Foppiano
45°50′27.46″N 11°03′44.96″E / 45.840962°N 11.06249°E45.840962; 11.06249
Costruita dalla popolazione locale nel 1630; nel 1859-60 venne rialzato il campanile. La chiesa subì danni relativamente lievi durante il primo conflitto mondiale, riparati entro il 1924[195].
Chiesa di San Rocco XIX secolo Foxi
45°47′21.53″N 11°06′42.01″E / 45.789313°N 11.11167°E45.789313; 11.11167
Costruita entro il 1860, come ex voto a seguito dell'epidemia di colera del 1855; nel 1928 venne dotata di campanile[196].
Chiesa della Santissima Trinità XVIII secolo Camposilvano,
piazza Giuseppe Bartolomeo Stoffella Dalla Croce
45°45′35.36″N 11°08′37.7″E / 45.759823°N 11.143806°E45.759823; 11.143806
Parrocchiale. Una prima cappella venne eretta su iniziativa dei fratelli Stoffella nel 1714; venne ampliata nelle forme attuali nel 1820-22. Adibita a stalla e danneggiata durante la prima guerra mondiale, venne ristrutturata entro il 1921[197].
Chiesa di San Valentino XVII secolo Matassone
45°48′54.49″N 11°04′44.58″E / 45.815135°N 11.07905°E45.815135; 11.07905
Parrocchiale. Una prima cappella sul luogo sorse nel 1631-36, e venne ampliata nelle forme attuali nel 1750-53. Venne gravemente danneggiata nel primo conflitto mondiale, e riparata entro il 1923[198].
Chiesa di San Vigilio XV secolo Parrocchia
45°46′37.24″N 11°07′21.19″E / 45.777012°N 11.122554°E45.777012; 11.122554
Parrocchiale. Una cappella dedicata a san Vigilio è attestata nel 1470; ampliata nel 1538, venne elevata a parrocchiale nel 1720 e dotata di campanile tra il 1767 e il 1772, anno in cui la stessa chiesa venne allungata di alcuni metri. Nel 1874 venne rialzata tutta la struttura, e nel 1900 venne ristrutturata la facciata. L'edificio venne semidistrutto durante la prima guerra mondiale, e le riparazioni si conclusero nel 1921[199].
Cappelle
Cappella della Madonna del Carmine XIX secolo Staineri
45°47′49.66″N 11°05′37.29″E / 45.797127°N 11.093693°E45.797127; 11.093693
Edificata nel 1813, e poi ricostruita nel 1866[200].
Cappella della Madonna della Corona, o chiesetta del Sich XVIII secolo Sich
45°52′17.34″N 11°03′48.38″E / 45.871484°N 11.06344°E45.871484; 11.06344
Costruita nel 1732 per volontà di don Giovanni Battista Lizzini e dedicata all'Addolorata; dopo vari passaggi di mano, è stata ceduta al comune di Vallarsa nel 1983, e restaurata entro il 1996[201].
Cappella di San Rocco XIX secolo Raossi
45°46′56.94″N 11°07′16.34″E / 45.782482°N 11.121205°E45.782482; 11.121205
Costruita verso il 1858.
Cappella di Santa Teresa di Gesù Bambino XX secolo Speccheri
45°45′53.65″N 11°07′44.28″E / 45.764903°N 11.128966°E45.764903; 11.128966
La costruzione della cappella cominciò nel 1909, ma venne interrotta dallo scoppio della prima guerra mondiale e, anche dopo la fine del conflitto, ciò che era stato fino a quel punto edificato venne adibito a fienile; la chiesetta venne completata solo nel 1926-27[202].
Chiese scomparse
Cappella di Santa Lucia Citata XVIII secolo Raossi Documentata nel 1719, venne probabilmente quasi del tutto distrutta durante la prima guerra mondiale. Al suo posto venne eretta la canonica[194].

Comune di Villa Lagarina[modifica | modifica wikitesto]

Esterno Interno Nome Periodo storico Ubicazione Informazioni
Chiesa dei Santi Antonio di Padova e Rocco Fondata XVII secolo, edificio odierno XX secolo Località Nasupel
45°55′24.83″N 10°59′36.38″E / 45.923564°N 10.993439°E45.923564; 10.993439
Costruita nel 1639-41 al posto di una preesistente edicola votiva dedicata ai santi Rocco e Leonardo; nel 1965 la struttura originaria era diroccata, e venne quindi ricostruita completamente[203].
Chiesa di Sant'Apollonia Citata XIV secolo, edificio odierno XIX secolo Piazzo
45°55′21.3″N 11°02′00.8″E / 45.922583°N 11.033556°E45.922583; 11.033556
Una prima chiesa è citata nel 1316, e sorgeva sul colle presso il paese, e venne ampliata entro il 1683. Nell'ottobre del 1800 venne demolita nottetempo dagli abitanti di Piazzo, in accordo con alcuni membri della famiglia Lodron, per "dirimere una questione di natura amministrativa" sorta con il comune di Pomarolo, e contemporaneamente venne avviata la fabbrica della chiesa odierna, in centro al paese, completata nel 1802. Questa venne sottoposta a restauro nel 1978-80 e nel 2004-06[204].
Chiesa dell'Assunta,
o chiesetta de Probizer
XIX secolo Località Cei
45°56′54.31″N 11°01′14.3″E / 45.94842°N 11.02064°E45.94842; 11.02064
Chiesa privata (ma da sempre a servizio della popolazione), costruita sul finire dell'Ottocento da Francesco de Probizer, farmacista di Villa Lagarina[205].
Oratorio di San Giobbe XVIII secolo Villa Lagarina,
piazza Santa Maria Assunta
45°55′02.63″N 11°01′51.62″E / 45.917396°N 11.031006°E45.917396; 11.031006
Costruito nel 1740-48 come oratorio per la confraternita del Santissimo Sacramento, e ampliato già nel 1750-51 con l'aggiunta del corpo settentrionale; l'intitolazione a san Giobbe è documentata dal 1815, e nel 1836 l'edificio venne adibito a lazzaretto per l'epidemia di colera in corso. Anche durante la prima guerra mondiale la struttura venne adibita ad uso civile, in questo caso diventando officina e deposito degli attrezzi a supporto della vicina teleferica[206].
Chiesa di San Lazzaro Fondata XI secolo, edificio odierno XVII secolo Pedersano,
piazza San Lazzaro
45°55′02.97″N 11°01′13.69″E / 45.917492°N 11.02047°E45.917492; 11.02047
Parrocchiale. Una prima chiesa dedicata a san Lazzaro sorse nell'XI secolo; l'edificio venne riedificato nel 1667-69, quindi ampliato nel 1709 e poi ancora nel 1760, assumendo l'aspetto attuale[207].
Chiesa di San Lorenzo XVIII secolo Castellano,
viale Lodron
45°55′22.8″N 11°00′28.7″E / 45.923°N 11.007972°E45.923; 11.007972
Parrocchiale. Costruita nel 1767-78 in sostituzione della vecchia chiesa (ora cimiteriale)[208].
Chiesa di San Lorenzo XVIII secolo Piazzo,
località Strafalt
45°55′31.1″N 11°02′03″E / 45.925306°N 11.034167°E45.925306; 11.034167
Costruita nel 1735-36 su iniziativa di don Giovanni Battista Marzani, su un terreno di famiglia; dal 1986 è di proprietà comunale[209].
Chiesa della Madonna delle Grazie XV secolo Castellano,
via Lodron
45°55′13.3″N 11°00′23.8″E / 45.920361°N 11.006611°E45.920361; 11.006611
Chiesa cimiteriale; sorta probabilmente nel Quattrocento -comunque entro il 1481, data in cui è citata per la prima volta-, nel 1771 venne parzialmente demolita, lasciando in piedi solo il presbiterio; il materiale recuperato venne reimpiegato per la costruzione della nuova parrocchiale[210].
Chiesa di Maria Assunta XX secolo Località Bellaria
45°57′37.7″N 11°01′43.1″E / 45.960472°N 11.028639°E45.960472; 11.028639
Costruita nel 1977-79[211].
Chiesa di Santa Maria Assunta Fondata XII secolo, edificio odierno XVII secolo Villa Lagarina,
piazza Santa Maria Assunta
45°55′02.01″N 11°01′50.06″E / 45.917226°N 11.030573°E45.917226; 11.030573
Parrocchiale. Antica chiesa pievana risalente al XII secolo, è citata per la prima volta nel 1188. Tra il 1575 e il 1597 venne rimaneggiato il campanile, che assunse le forme attuali, mentre nel 1625-29 venne aggiunta una cappella laterale dedicata a san Ruperto. L'edificio, esclusi il campanile e la neoeretta cappella, venne ricostruito tra il 1646 e il 1658 aggiungendo una seconda cappella laterale, e nel 1670 venne dotato di una terza, opposta alla seconda. Entrambe vennero sacrificate nel 1884-85, quando il prospetto frontale della chiesa venne ricostruito assumendo l'aspetto odierno[212].
Chiesa di San Martino XII-XIII secolo Località Trasiel
45°56′42.83″N 11°01′39.86″E / 45.94523°N 11.02774°E45.94523; 11.02774
Costruita tra il 1100 e il 1220, probabilmente in un punto di convergenza di vari sentieri e forse affiancata da uno xenodochio; nel XIII secolo venne rimaneggiata e dotata di campanile, poi rimosso e più avanti rimpiazzato con uno a vela. Fu sede di un eremo dal XVII alla fine del XVIII secolo[213].
Chiesa dei Santi Sisinio, Martirio e Alessandro XVII secolo Località San Sisinio presso Pedersano
45°55′30.1″N 11°01′21.7″E / 45.925028°N 11.022694°E45.925028; 11.022694
Fondata all'inizio del Seicento, viene citata per la prima volta nel 1619; nel 1740 venne realizzato l'odierno presbiterio, e probabilmente anche il campanile a vela.[214].
Cappelle
Cappella del Crocifisso XIX secolo Pedersano,
piazza San Lazzaro
45°55′02.6″N 11°01′12.8″E / 45.917389°N 11.020222°E45.917389; 11.020222
Costruita come cappella funeraria nel 1854, venne ampliata nel 1923[215].
Cappella della Madonna Pellegrina XX secolo Località Cesuino
45°55′41.1″N 11°01′51.9″E / 45.928083°N 11.031083°E45.928083; 11.031083
Costruita nel 1956, per commemorare la Peregrinatio Mariae avvenuta nel 1949[216].
Pedersano,
via Bellavista
45°55′02.3″N 11°01′08.8″E / 45.917306°N 11.019111°E45.917306; 11.019111
Cappella cimiteriale.
Chiese sconsacrate o scomparse
Chiesa di San Giovanni Battista, o di San Giovanni al Porto Citata XII secolo Porto fluviale di Villa Lagarina
45°54′47.56″N 11°02′14.39″E / 45.91321°N 11.03733°E45.91321; 11.03733
Citata nel 1285, sorgeva nel porto fluviale di Villa Lagarina, appresso alle fornaci dei Lodron. Sconsacrata probabilmente intorno al 1770, venne demolita nel 1845, quando venne costruito il nuovo ponte sull'Adige, poiché si trovava esattamente dove sarebbe dovuto passare il tracciato stradale; la pala d'altare è conservata a palazzo Libera; nel 1864, in memoria della chiesetta di San Giovanni al Porto, venne eretta la cappelletta del Crocifisso in centro a Villa Lagarina[217].

Comune di Volano[modifica | modifica wikitesto]

Esterno Interno Nome Periodo storico Ubicazione Informazioni
Chiesa dell'Assunzione XX secolo Località Buse dei Cannoni
45°54′50.85″N 11°06′33.6″E / 45.914126°N 11.109332°E45.914126; 11.109332
Chiesa della "Colonia Santa Maria Goretti", costruita assieme al resto delle strutture nel 1956 e poi ampliata nel 1968[218].
Eremo di Santa Cecilia XVII secolo Sul Zengio Ross
45°55′05.3″N 11°06′10.67″E / 45.918139°N 11.102965°E45.918139; 11.102965
Costruito nel 1611[219].
Chiesa della Purificazione di Maria Citata XII secolo, edificio odierno XVIII secolo Volano,
via Santa Maria
45°54′59.76″N 11°03′42.45″E / 45.916599°N 11.061793°E45.916599; 11.061793
Parrocchiale. Antica chiesa pievana, citata per la prima volta nel 1197; nel 1673-75 venne ampliata inglobando la chiesa di San Valentino che sorgeva di fronte. Nel 1753 venne rifatta la facciata, nel 1763-64 venne rifatta anche la navata e costruita la volta, nel 1793-94 venne edificati il presbiterio e la sagrestia e infine il campanile venne demolito nel 1813, e ricostruito nel 1836-43[220].
Chiesa di San Rocco XV secolo Volano,
via Roma
45°55′00.16″N 11°04′01.33″E / 45.916711°N 11.067035°E45.916711; 11.067035
Costruita verso la fine del XV secolo, probabilmente al posto di una cappella dedicata a san Pantaleone; nel 1636-38 venne aggiunta la sagrestia, e nel 1664-67 venne rialzato il campanile[221].
Oratorio della Santissima Trinità XVIII secolo Volano,
via Santa Maria
45°54′59.73″N 11°03′40.8″E / 45.916591°N 11.061332°E45.916591; 11.061332
La prima struttura sorse nel 1707-08; questa venne demolita e ricostruita già nel 1751-53[222].
Cappelle
Volano,
via Santa Maria
45°54′55.71″N 11°03′34.59″E / 45.915476°N 11.059608°E45.915476; 11.059608
Cappella cimiteriale[223].
Località Fontana Fredda
45°54′16.05″N 11°05′35.03″E / 45.904458°N 11.093063°E45.904458; 11.093063

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Chiesa di Santa Cecilia <Chizzola, Ala>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 19 novembre 2020.
  2. ^ Chiesa del Sacro Cuore <Marani, Ala>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 18 novembre 2020.
  3. ^ Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano <Serravalle all′Adige, Ala>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 17 novembre 2020.
  4. ^ Chiesa di San Francesco d'Assisi <Ala>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 18 novembre 2020.
  5. ^ Chiesa dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista <Ala>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 17 novembre 2020.
  6. ^ Chiesa di San Giovanni, su Comune di Ala. URL consultato il 17 novembre 2020 (archiviato il 28 maggio 2021).
  7. ^ a b c d e Delpero, Antonelli, Baroni, pp. 110-112.
  8. ^ Chiesa di San Giuseppe <Ala>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 18 novembre 2020.
  9. ^ Chiesa di San Lorenzo Martire <Ronchi, Ala>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 18 novembre 2020.
  10. ^ Chiesa di Santa Lucia <Chizzola, Ala>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 19 novembre 2020.
  11. ^ Chiesa di Santa Margherita <Santa Margherita, Ala>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 19 novembre 2020.
  12. ^ Chiesa di Santa Maria Assunta <Ala>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 19 novembre 2020.
  13. ^ Chiesa di San Martino <Pilcante, Ala>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 19 novembre 2020.
  14. ^ Chiesa di San Nicolò <Chizzola, Ala>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 19 novembre 2020.
  15. ^ Chiesa dei Santi Pietro e Paolo in Bosco <Sdruzzinà, Ala>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 17 novembre 2020.
  16. ^ Chiesa di San Rocco Confessore <Sega, Ala>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 19 novembre 2020.
  17. ^ Chiesa della Santissima Trinità <Muravalle, Ala>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 18 novembre 2020.
  18. ^ Chiesa di San Valentino <Ala>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 19 novembre 2020.
  19. ^ Bepi Rosselli e Roberta Giampiccolo, La chiesetta alpina al passo Pelagatta, su Vita Trentina, 30 agosto 2020. URL consultato il 4 novembre 2021.
  20. ^ Cappella della Madonna Addolorata <Ala>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 17 novembre 2020.
  21. ^ Cappella di Sant′Anna <Pilcante, Ala>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 17 novembre 2020.
  22. ^ Costa, p. 517.
  23. ^ Cappella della Santa Croce <Chizzola, Ala>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 17 novembre 2020.
  24. ^ a b Tovazzi, p. 218.
  25. ^ Massimo Tinazzi, La travagliata vicenda dell'osteria di Revolto, in I quattro vicariati, n. 119-120, 2016, pp. 229-231.
  26. ^ Atti e memorie della Accademia di agricoltura scienze e lettere di Verona, su google.it, 1941.
  27. ^ Monumenti eterni, su Associazione Nazionale Alpini. URL consultato il 30 giugno 2022.
  28. ^ Tovazzi, p. 190.
  29. ^ a b Parrocchia di Santa Maria Assunta, Ala, sec. XVI secondo quarto -, su Trentino Cultura. URL consultato il 19 novembre 2020.
  30. ^ Passo Buole, su Pietri Grande Guerra. URL consultato il 5 dicembre 2020 (archiviato il 5 dicembre 2020).
  31. ^ Chiesa di San Giovanni Nepomuceno, su Comune di Ala. URL consultato il 19 novembre 2020 (archiviato il 27 novembre 2020).
  32. ^ Banda Sociale di Ala, su Trentino Cultura. URL consultato il 22 novembre 2020 (archiviato il 28 maggio 2021).
  33. ^ Pozzo Alto, su Associazione Tutela Territorio. URL consultato il 19 novembre 2020 (archiviato il 27 novembre 2020).
  34. ^ Tovazzi, p. 196.
  35. ^ Copia archiviata, su Trentino, 21 giugno 2017. URL consultato il 18 novembre 2020 (archiviato il 28 maggio 2021).
  36. ^ Chiesa di Sant′Antonio Abate <Sabbionara, Avio>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 24 novembre 2020.
  37. ^ Chiesa di San Bernardino <Sabbionara, Avio>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 23 novembre 2020.
  38. ^ Chiesa di San Biagio <Borghetto all′Adige, Avio>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 23 novembre 2020.
  39. ^ Chiesa di San Carlo Borromeo <Sabbionara, Avio>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 23 novembre 2020.
  40. ^ Delpero, Antonelli, Baroni, pp. 182-183.
  41. ^ Studi trentini di scienze storiche, 1959, p. 381.
  42. ^ Chiesa di San Giuseppe <Vo′ Destro, Avio>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 22 settembre 2021.
  43. ^ Chiesa dell′Immacolata <Avio>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 23 novembre 2020.
  44. ^ Chiesa di San Leonardo in Sarnis, su archivio dei beni culturali Avio. URL consultato il 24 novembre 2020.
  45. ^ Chiesa della Madonna della Neve e dei Santi Giacomo Apostolo e Carlo Borromeo Vescovo <Madonna della Neve, Avio>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 23 novembre 2020.
  46. ^ Chiesa della Madonna della Neve, Monte Baldo (Avio), 1625 - 1987 gennaio 24, su Trentino Cultura. URL consultato il 23 novembre 2020 (archiviato il 28 maggio 2021).
  47. ^ a b Chiesa di Santa Maria Assunta <Avio>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 24 novembre 2020.
  48. ^ Chiesa di San Nicolò <Vo′ Sinistro, Avio>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 23 novembre 2020.
  49. ^ Costa, p. 511.
  50. ^ Chiesa di Sant'Orsola, su Archivio dei beni culturali Avio. URL consultato il 21 giugno 2022.
  51. ^ Chiesa di San Valentino e di San Vincenzo Ferreri <Mama di Sopra, Avio>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 23 novembre 2020.
  52. ^ Chiesa di San Vigilio in Agro <Sabbionara, Avio>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 24 novembre 2020.
  53. ^ Sabbionara: Cappella della Madonna del Caravaggio (JPG), su archivio dei beni culturali Avio. URL consultato il 21 giugno 2022.
  54. ^ Cappella del Santissimo Sacramento <Avio>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 23 novembre 2020.
  55. ^ Cappella di Santo Stefano Protomartire <Avio>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 23 novembre 2020.
  56. ^ Cappella del cimitero <Vo'Sinistro, Avio>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 23 novembre 2020.
  57. ^ Chiesa di S. Agata, su gardatourism. URL consultato il 24 novembre 2020 (archiviato il 28 maggio 2021).
  58. ^ Chiesa Parrocchiale di Sant’Agata – Besenello, su Parrocchie Alta Vallagarina. URL consultato il 24 novembre 2020 (archiviato il 28 maggio 2021).
  59. ^ a b c d Parrocchia di Sant’Agata, Besenello, sec.XIII - ( sec.XIII - ), su Trentino Cultura. URL consultato il 24 novembre 2020 (archiviato il 28 maggio 2021).
  60. ^ Chiesa di Sant′Andrea Apostolo <Dietrobeseno, Besenello>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 24 novembre 2020.
  61. ^ Chiesa della Madonna del Rosario di Pompei <Besenello>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 24 novembre 2020.
  62. ^ Chiesa di Santa Marina Vergine e Martire <Besenello>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 24 novembre 2020.
  63. ^ Chiesa della Santissima Trinità <Besenello>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 24 novembre 2020.
  64. ^ Cappella dell'Immacolata di Lourdes <Besenello>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 24 novembre 2020.
  65. ^ Cappella della Madonna degli Anzelini <Besenello>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 24 novembre 2020.
  66. ^ Cappella della Madonna del Carmelo <Besenello>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 24 novembre 2020.
  67. ^ Chiesa di Sant′Anna <Saccone, Brentonico>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 25 novembre 2020.
  68. ^ Chiesa di Sant′Antonio di Padova <Crosano, Brentonico>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 25 novembre 2020.
  69. ^ Chiesa di San Carlo Borromeo <Sorne, Brentonico>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 25 novembre 2020.
  70. ^ Chiesa di San Clemente <Castione, Brentonico>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 25 novembre 2020.
  71. ^ Chiesa di San Giacomo Maggiore <San Giacomo, Brentonico>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 25 novembre 2020.
  72. ^ Chiesa della Madonna del Carmine <Corné, Brentonico>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 25 novembre 2020.
  73. ^ Chiesa di Santa Maria Maddalena <Prada, Brentonico>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 25 novembre 2020.
  74. ^ Chiesa di San Matteo Apostolo <Polsa, Brentonico>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 25 novembre 2020.
  75. ^ Chiesa della Natività di Maria <Cazzano, Brentonico>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 25 novembre 2020.
  76. ^ Chiesa dei Santi Pietro e Paolo <Brentonico>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 25 novembre 2020.
  77. ^ Chiesa di San Rocco, su gardatourism. URL consultato il 25 novembre 2020 (archiviato il 21 settembre 2020).
  78. ^ Chiesa di San Rocco, su Comune di Brentonico. URL consultato il 25 novembre 2020 (archiviato il 27 ottobre 2015).
  79. ^ Chiesa di San Romedio <Brentonico>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 25 novembre 2020.
  80. ^ Chiesa di San Valentino <San Valentino, Brentonico>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 25 novembre 2020.
  81. ^ Chiesa di San Zeno <Crosano, Brentonico>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 25 novembre 2020.
  82. ^ Cappella di San Rocco <Castione, Brentonico>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 24 novembre 2020.
  83. ^ Come riportato dall'iscrizione sulla facciata
  84. ^ Gorfer, pp. 309-310:.
  85. ^ Pilati, pp. 117-118:.
  86. ^ a b Brentonico, su Il Monte Baldo trentino. URL consultato il 24 novembre 2020 (archiviato il 16 aprile 2019).
  87. ^ Chiesa di San Matteo <Corné, Brentonico>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 24 novembre 2020.
  88. ^ Cornè, su Il Monte Baldo trentino. URL consultato il 24 novembre 2020 (archiviato il 16 aprile 2019).
  89. ^ Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano <Calliano>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 25 novembre 2020.
  90. ^ Chiesa di San Lorenzo <Calliano>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 25 novembre 2020.
  91. ^ Tovazzi, p. 176.
  92. ^ Chiesa di Sant′Anna <Reviano, Isera>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 25 novembre 2020.
  93. ^ Chiesa dei Santi Innocenti <Patone, Isera>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 25 novembre 2020.
  94. ^ Chiesa di San Martino <Lenzima, Isera>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 25 novembre 2020.
  95. ^ Chiesa di San Pancrazio <Marano, Isera>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 25 novembre 2020.
  96. ^ Chiesa di San Rocco <Folaso, Isera>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 26 novembre 2020.
  97. ^ Chiesa di San Rocco <Lenzima, Isera>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 26 novembre 2020.
  98. ^ Chiesa di San Vincenzo <Isera>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 26 novembre 2020.
  99. ^ Cappella di Santa Barbara <Isera>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 25 novembre 2020.
  100. ^ Cappella della Madonna Immacolata <Patone, Isera>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 25 novembre 2020.
  101. ^ Cappella dei caduti <Isera>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 25 novembre 2020.
  102. ^ Tovazzi, p. 222.
  103. ^ La storia, su Cooperativa Sociale Villa Maria. URL consultato il 30 novembre 2020 (archiviato il 28 maggio 2021).
  104. ^ Villa Maria, addio a Lenzima, su Trentino, 21 agosto 2017. URL consultato il 30 novembre 2020 (archiviato il 28 maggio 2021).
  105. ^ Chiesa di Sant′Agata Vergine e Martire <Manzano, Mori>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 27 novembre 2020.
  106. ^ Chiesa di Sant′Agnese Vergine e Martire <Tierno, Mori>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 27 novembre 2020.
  107. ^ Chiesa di Sant′Anna <Valle San Felice, Mori>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 27 novembre 2020.
  108. ^ Santuario dell′Annunciazione della Beata Maria Vergine <Mori>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 27 novembre 2020.
  109. ^ Chiesa di Sant′Antonio <Manzano, Mori>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 27 novembre 2020.
  110. ^ Chiesa di Sant′Antonio Abate <Sano, Mori>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 27 novembre 2020.
  111. ^ Chiesa di Sant′Apollonia Vergine e Martire <Manzano, Mori>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 27 novembre 2020.
  112. ^ Chiesa di San Bernardino da Siena <Ravazzone, Mori>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 26 novembre 2020.
  113. ^ Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano <Varano, Mori>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 26 novembre 2020.
  114. ^ Chiesa dei Santi Felice e Fortunato <Valle San Felice, Mori>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 26 novembre 2020.
  115. ^ Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo <Pannone, Mori>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 26 novembre 2020.
  116. ^ Chiesa della Madonna della Corona <Tierno, Mori>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 26 novembre 2020.
  117. ^ Chiesa di San Marco Evangelista <Tierno, Mori>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 26 novembre 2020.
  118. ^ Chiesa di Santa Maria in Binde <Mori>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 27 novembre 2020.
  119. ^ Chiesa di San Martino Vescovo <Nomesino, Mori>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 26 novembre 2020.
  120. ^ Chiesa del Nome di Maria <Loppio, Mori>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 26 novembre 2020.
  121. ^ Chiesa della Presentazione di Maria <Besagno, Mori>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 26 novembre 2020.
  122. ^ a b Chiesa dei Santi Quaranta Martiri a Molina, su Mori Montalbano, un legame da riscoprire. URL consultato il 5 dicembre 2020 (archiviato il 28 maggio 2021).
  123. ^ Chiesa di San Rocco <Pannone, Mori>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 26 novembre 2020.
  124. ^ Chiesa del Santissimo Sacramento <Mori>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 26 novembre 2020.
  125. ^ Chiesa di Santo Stefano <Mori>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 27 novembre 2020.
  126. ^ Chiesa di San Tomaso <Mori>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 27 novembre 2020.
  127. ^ Cappella dell′Immacolata <Pannone, Mori>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 26 novembre 2020.
  128. ^ Costa, p. 526.
  129. ^ Cappella di San Rocco <Nomesino, Mori>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 26 novembre 2020.
  130. ^ Area archeologica Sant’Andrea – Loppio, su ArcheoTrentino. URL consultato il 5 dicembre 2020 (archiviato il 5 gennaio 2020).
  131. ^ a b LE CAPPELLE SCOMPARSE - Luoghi di storia, su Trentino History Lab. URL consultato il 25 maggio 2021 (archiviato il 24 maggio 2021).
  132. ^ Chiesa di San Biagio Vescovo e Martire <Mori>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 26 novembre 2020.
  133. ^ Chiesa di San Leonardo <Nogaredo>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 27 novembre 2020.
  134. ^ Chiesa di Santa Lucia <Santa Lucia, Nogaredo>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 27 novembre 2020.
  135. ^ Chiesa di San Matteo Apostolo <Sasso, Nogaredo>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 27 novembre 2020.
  136. ^ Chiesa di San Valentino <Noarna, Nogaredo>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 27 novembre 2020.
  137. ^ Chiesa della Beata Vergine Maria <Brancolino, Nogaredo>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 27 novembre 2020.
  138. ^ a b Tovazzi, p. 178.
  139. ^ Chiesa della Madonna della Consolazione <Nomi>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 27 novembre 2020.
  140. ^ Chiesa di San Pietro <Nomi>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 27 novembre 2020.
  141. ^ Tovazzi, p. 180.
  142. ^ Chiesa dell′Annunciazione di Maria <Savignano, Pomarolo>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 27 novembre 2020.
  143. ^ Chiesa di Sant′Antonio <Pomarolo>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 27 novembre 2020.
  144. ^ Chiesa di San Cristoforo <Pomarolo>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 27 novembre 2020.
  145. ^ Chiesa della Madonna de la Salette <Pomarolo>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 27 novembre 2020.
  146. ^ Chiesa di San Rocco <Chiusole, Pomarolo>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 27 novembre 2020.
  147. ^ Chiesa di Sant′Antonio di Padova <Ronzo-Chienis>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 27 novembre 2020.
  148. ^ Chiesa di Santa Barbara <Ronzo-Chienis>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 27 novembre 2020.
  149. ^ a b Chiesa della Dedicazione di San Michele Arcangelo <Chienis, Ronzo-Chienis>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 27 novembre 2020.
  150. ^ Cappella del Crocifisso, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 27 novembre 2020.
  151. ^ L'antica chiesa di Ronzo Chienis in rovina, appello per trovare fondi, su RaiNews.it, 19 maggio 2019. URL consultato il 16 novembre 2020 (archiviato il 6 dicembre 2020).
  152. ^ Chiesa di San Giuseppe <Geroli, Terragnolo>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 2 dicembre 2020.
  153. ^ Chiesa dell'Immacolata <Zoreri, Terragnolo>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 2 dicembre 2020.
  154. ^ Chiesa della Madonna del Buon Consiglio <Scottini, Terragnolo>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 2 dicembre 2020.
  155. ^ Chiesa della Madonna del Monte Carmelo <Valduga, Terragnolo>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 2 dicembre 2020.
  156. ^ Costa, p. 504.
  157. ^ L'artista ridipinge la chiesa però non avvisa nessuno, su L'Adige, 31 agosto 2018. URL consultato il 3 dicembre 2020 (archiviato il 22 dicembre 2019).
  158. ^ Chiesa di Santa Maria Maddalena <Camperi, Terragnolo>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 2 dicembre 2020.
  159. ^ Chiesa di San Nicolò Vescovo <San Nicolò, Terragnolo>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 2 dicembre 2020.
  160. ^ Chiesa dei Santi Pietro e Paolo <Piazza, Terragnolo>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 2 dicembre 2020.
  161. ^ Tovazzi, p. 213.
  162. ^ Cappella della Madonna di Caravaggio <Geroli, Terragnolo>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 2 dicembre 2020.
  163. ^ Prosser (2016), pp. 29-21.
  164. ^ Il sentiero delle "terragnole" - Cartellone F (PDF), su sentieroterragnole.it. URL consultato il 3 dicembre 2020 (archiviato il 28 maggio 2021).
  165. ^ Prosser (2016), p. 114.
  166. ^ Cappella di San Rocco <Puechem, Terragnolo>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 2 dicembre 2020.
  167. ^ Prosser (2016), pp. 26-28.
  168. ^ Chiesa di Sant′Antonio di Padova <Pozzacchio, Trambileno>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 3 dicembre 2020.
  169. ^ Eremo di San Colombano Abate <Trambileno>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 3 dicembre 2020.
  170. ^ Rifugio Lancia - Tra Storia e Natura, su Rifugio Vincenzo Lancia. URL consultato l'8 giugno 2021.
  171. ^ Chiesa di San Giuseppe <Boccaldo, Trambileno>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 3 dicembre 2020.
  172. ^ Santuario della Madonna de la Salette <Moscheri, Trambileno>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 3 dicembre 2020.
  173. ^ Chiesetta di Santa Maria del Pasubio, su Comune di Schio. URL consultato il 25 maggio 2021 (archiviato il 25 maggio 2021).
  174. ^ Chiesa di San Mauro <Moscheri, Trambileno>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 3 dicembre 2020.
  175. ^ Chiesa dei Sette Dolori della Beata Maria Vergine <Pozza, Trambileno>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 3 dicembre 2020.
  176. ^ Chiesa della Santissima Trinità <Porte, Trambileno>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 3 dicembre 2020.
  177. ^ Chiesa di San Valentino <Vanza, Trambileno>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 3 dicembre 2020.
  178. ^ Chiesa della comunità monastica Fraternità di Gesù <Trambileno>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 3 dicembre 2020.
  179. ^ Cappella dei Sette dolori della Beata Maria Vergine <Trambileno>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 3 dicembre 2020.
  180. ^ Curzel, p. 183.
  181. ^ Prosser (2014), pp. 61-62.
  182. ^ Prosser (2014), pp. 78-81.
  183. ^ Prosser (2014), p. 104.
  184. ^ Chiesa di Sant′Anna <Sant′Anna, Vallarsa>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  185. ^ Chiesa dell′Ausiliatrice <Parrocchia, Vallarsa>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  186. ^ Chiesa dell′Ausiliatrice e di San Giuseppe <Anghebeni, Vallarsa>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  187. ^ Chiesa della Sacra Famiglia <Aste, Vallarsa>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  188. ^ Chiesa di San Floriano <Riva, Vallarsa>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  189. ^ Bergamo, pp. 14-19.
  190. ^ Chiesa della Madonna Immacolata di Lourdes <Valmorbia, Vallarsa>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  191. ^ Chiesa della Madonna della Neve <Obra, Vallarsa>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  192. ^ Chiesa della Nativita di Maria <Valmorbia, Vallarsa>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  193. ^ Chiesa del Patrocinio di San Giuseppe <Albaredo, Vallarsa>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  194. ^ a b Chiesa dei Santi Pietro e Paolo <Raossi, Vallarsa>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  195. ^ Chiesa di San Rocco <Foppiano, Vallarsa>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  196. ^ Chiesa di San Rocco <Foxi, Vallarsa>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  197. ^ Chiesa della Santissima Trinita <Camposilvano, Vallarsa>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  198. ^ Chiesa di San Valentino <Matassone, Vallarsa>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  199. ^ Chiesa di San Vigilio <Parrocchia, Vallarsa>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  200. ^ Cappella della Madonna del Carmine <Staineri, Vallarsa>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  201. ^ Comune di Vallarsa, Chiesetta del Sich, 1996.
  202. ^ Cappella di Santa Teresa di Gesù Bambino <Speccheri, Vallarsa>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  203. ^ Chiesa dei Santi Antonio di Padova e Rocco <Castellano, Villa Lagarina>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  204. ^ Chiesa di Sant'Apollonia <Piazzo, Villa Lagarina>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 15 giugno 2022.
  205. ^ Festa a Cei per il restauro della chiesetta de Probizer [collegamento interrotto], su Comune di Villa Lagarina, 4 agosto 2010. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  206. ^ Oratorio di San Giobbe <Villa Lagarina>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  207. ^ Chiesa di San Lazzaro <Pedersano, Villa Lagarina>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  208. ^ Chiesa di San Lorenzo <Castellano, Villa Lagarina>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  209. ^ Chiesa di San Lorenzo <Piazzo, Villa Lagarina>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  210. ^ Chiesa della Madonna delle Grazie <Castellano, Villa Lagarina>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  211. ^ Chiesa di Maria Assunta <Villa Lagarina>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  212. ^ Chiesa di Santa Maria Assunta <Villa Lagarina>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  213. ^ Chiesa di San Martino <Villa Lagarina>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  214. ^ Chiesa dei Santi Sisinio, Martirio e Alessandro <Pedersano, Villa Lagarina>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  215. ^ Cappella del Crocifisso <Pedersano, Villa Lagarina>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  216. ^ Cappella della Madonna Pellegrina <Pedersano, Villa Lagarina>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  217. ^ Italo Prosser, La chiesetta di S. Giovanni Battista al porto di Villa Lagarina (PDF), in Quaderni del Borgoantico, vol. 4, pp. 21-31.
  218. ^ Chiesa dell′Assunzione <Volano>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 2 dicembre 2020.
  219. ^ Eremo di Santa Cecilia, su Rovereto e Vallagarina. URL consultato il 2 dicembre 2020 (archiviato il 17 aprile 2019).
  220. ^ Chiesa della Purificazione di Maria <Volano>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 2 dicembre 2020.
  221. ^ Chiesa di San Rocco <Volano>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 2 dicembre 2020.
  222. ^ Oratorio della Santissima Trinità <Volano>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 2 dicembre 2020.
  223. ^ Cappella del cimitero, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 2 dicembre 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Carlo Bergamo, Le Chiese e i Capitelli di Valmorbia, Rovereto, Tipolitografia Festini, 1996.
  • Armando Costa (a cura di), La Chiesa di Dio che vive in Trento, Edizioni diocesane, 1986.
  • Emanuele Curzel, Chiese trentine, Verona, Cierre Edizione, 2005, ISBN 88-8314-326-4.
  • Luigi Delpero, Claudio Antonelli, Giuliano Baroni, Chiese di Ala e di Avio, Rovereto, Longo, 1985.
  • Aldo Gorfer, Un paesaggio tra Alpi e Prealpi - Storia società e cultura del territorio di Brentonico, CIERRE edizioni, 1993.
  • Silvino Pilati, Il vicariato di Brentonico, 1960.
  • Italo Prosser, Il Maso e la Chiesa di San Francesco Saverio al Toldo di Trambileno, Edizioni Osiride, 2014, ISBN 978-88-7498-214-1.
  • Italo Prosser, Due passi nel Sacro nella parte alta di Terragnolo, Rovereto, Edizioni Osiride, 2016, ISBN 978-88-7498-252-3.
  • Giangrisostomo Tovazzi, NOTITIA ECCLESIARUM TRIDENTINAE CIVITATIS AC DIOECESIS (PDF). URL consultato il 5 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2021).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]