Rifugio Vincenzo Lancia

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Rifugio Vincenzo Lancia
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Altitudine1 825 m s.l.m.
LocalitàAlpe Pozza
CatenaPrealpi Venete
Coordinate45°49′37.99″N 11°08′40.99″E / 45.82722°N 11.14472°E45.82722; 11.14472
Dati generali
Inaugurazione1940
ProprietàSocietà Alpinisti Tridentini
GestionePaolo Bortoloso
Periodo di aperturaD a 1º giugno al 30 settembre e dal 26 dicembre al 6 gennaio apertura continuativa
da metà dicembre a fine marzo; da 1º ottobre a metà novembre fine settimana
Capienza64 posti letto
Mappa di localizzazione
Map
Sito internet

Il rifugio Vincenzo Lancia è un rifugio alpino situato nel comune di Trambileno (Trentino), in località Alpe Pozza[1], sul Pasubio, a 1825 m s.l.m. e porta il nome di Vincenzo Lancia. Sopra il rifugio si trova la piccola chiesetta dedicata a San Giovanni Gualberto.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Sassom presso malga Cheserle, alle pendici del Col Santo, che segna l'inizio del tragitto a piedi dal parcheggio.

La zona dell'Alpe Pozza, già nota ai pastori locali da secoli, fu riscoperta negli anni venti grazie ad alcuni giovani sciatori soci della SAT di Rovereto che iniziarono a frequentare queste ampie distese innevate ancora incontaminate. In questi anni fu utilizzato la struttura di malga Pozze che si trova a pochi minuti dall'attuale rifugio come semplice ricovero. All'inizio degli anni trenta si iniziò a pensare alla costruzione di un moderno rifugio nella zona.[2]

Il nuovo rifugio fu costruito sui resti di alcune baracche austro-ungariche della prima guerra mondiale al limite nord-ovest dell'Alpe Pozza. Tutta la zona fu teatro, durante la Prima guerra mondiale, di aspri combattimenti tra le truppe italiane e quelle dell'Impero austro-ungarico.[3]

Targhe sopra la porta di ingresso

I lavori, su progetto dell'architetto Giovanni Tiella, iniziati nel 1938 erano finiti nell'ottobre 1939. A causa dell'entrata in guerra dell'Italia nel giugno 1940 l'inaugurazione slittò però a ottobre dello stesso anno. Fu inaugurato dall'allora presidente della sezione Rovereto della SAT, Società degli Alpinisti Tridentini di Rovereto Amedeo Costa, che lo volle dedicare all'amico Vincenzo Lancia, fondatore della casa automobilistica Lancia, scomparso nel 1937. Fu infatti la famiglia Lancia a dare un importante contributo finanziario per la costruzione del rifugio.[4]

In seguito il rifugio Lancia fu ristrutturato e modernizzato più volte.

Accessi[modifica | modifica wikitesto]

  • Da Giazzera (1092 m) per carrozzabile 2,30 ore segnavia 101
  • Da Giazzera (1092 m) per Alpe Alba (1863 m) segnavia 132
  • Da Piazza (782 m) in Val di Terragnolo per Val Zuccheria 5,00 ore
  • Dal Passo della Borcola (1207 m) per Malga Costa e sella delle Pozze 3,45 ore
  • Sentiero europeo E5, segnavia 147 Dal Passo Pian delle Fugazze (1162 m) per la Conca di Cosmagnon 4,30 ore
  • Da Valmorbia (649 m) in Vallarsa per il sentiero Galli, Monte Corno Battisti 4,00 ore
  • Da Anghebeni (632 m) in Vallarsa per la valle di Foxi 4,00 ore segnavia 102

Ascensioni[modifica | modifica wikitesto]

Il rifugio e la zona che lo circonda sono meta, nel periodo invernale, di appassionati di sci alpinismo, mentre, in assenza di neve, questo è un punto di partenza per varie escursioni. Una vasta rete di sentieri perfettamente segnalati ed agibili senza bisogno di attrezzature particolari permettono, partendo dal Lancia, di esplorare tutto il gruppo del Pasubio.

Traversate[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ visittrentino.
  2. ^ Bertotti, Sarzo, Trinco, pp.23-25.
  3. ^ Sui denti del Pasubio, su Trentino Grande Guerra, Museo Storico Italiano della Guerra. URL consultato il 2 agosto 2019.
  4. ^ Bertotti, Sarzo, Trinco, pp.30-60.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Andrea Bertotti, Andrea Sarzo, Renato Trinco, Il Rifugio Vincenzo Lancia nel Gruppo del Pasubio. Storia, escursioni, natura, Mori, La Grafica, 2010.
  • Paolo Bonetti e Paolo Lazzarin: 55 sentieri di pace, Itinerari sul fronte delle Dolomiti, Pasubio e Altipiani, Grappa, Zanichelli, Bologna, 1999.
  • Gianluigi Fait: Non solo armi. Pasubio 1915 - 1918, Nicolodi editore, Rovereto, 2002.
  • Gianni Pieropan e Luca Baldi: Guida al Pasubio. Escursioni, itinerari storici, gallerie, la Grande Guerra, la storia alpinistica, Edizioni Panorama, Trento, 1987.
  • Società degli Alpinisti Tridentini - Sezione del CAI - Commissione Sentieri: '... per sentieri e luoghi. Sui monti del Trentino. 1 Prealpi Trentine Orientali. Monte Lessini, Caréga, Pasubio-Colsanto, Finònchio-Monte Maggio, Altopiani Vézzena-Lavarone, Cima Dodici-Ortigara, Vigolana, Marzòla, Euroedit, Trento, 2012.

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