Castel Bolognese

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Castel Bolognese
comune
Castel Bolognese – Stemma
Castel Bolognese – Veduta
Castel Bolognese – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Ravenna
Amministrazione
SindacoDaniele Bambi (lista civica) dall'8-6-2009
Territorio
Coordinate44°19′00″N 11°48′00″E / 44.316667°N 11.8°E44.316667; 11.8 (Castel Bolognese)
Altitudine42 m s.l.m.
Superficie32,28 km²
Abitanti9 626[1] (31-12-2010)
Densità298,2 ab./km²
FrazioniBiancanigo, Borello, Campiano, Casalecchio, Pace, Serra
Comuni confinantiFaenza, Imola (BO), Riolo Terme, Solarolo
Altre informazioni
Cod. postale48014
Prefisso0546
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT039006
Cod. catastaleC065
TargaRA
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Nome abitanticastellani
Patronosan Petronio
Giorno festivoLunedì di Pentecoste
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Castel Bolognese
Castel Bolognese
Castel Bolognese – Mappa
Castel Bolognese – Mappa
Posizione del comune di Castel Bolognese nella provincia di Ravenna
Sito istituzionale

Castel Bolognese (Castèl Bulgnes in dialetto romagnolo) è un comune italiano di 9.626 abitanti della provincia di Ravenna.

Geografia fisica

Castel Bolognese si è sviluppato lungo l'asse della Via Emilia, che lo collega a est con la città di Faenza e ad ovest con la città di Imola. Al margine nord-occidentale dell'abitato, si dipartono la statale Casolana-Riolese, che risalendo la valle del fiume Senio raggiunge Riolo Terme, Casola Valsenio, e Palazzuolo sul Senio, mentre la strada provinciale Lughese collega il comune con Lugo.

Storia

Castel Bolognese fu fondato dalla città di Bologna come bastione di difesa contro la nemica Faenza.
È uno dei pochi paesi della pianura padana di cui si conosce la data di nascita: l'atto notarile che ne ha sancito la fondazione risale al 13 aprile 1389. Il castrum fu edificato in un luogo al confine tra i territori di Imola e della città manfreda, in cui i bolognesi possedevano già un appostamento militare.

Terminata l'età delle Signorie, Castel Bolognese entrò a far parte dello Stato Pontificio. Enclave bolognese in territorio ravennate, gli abitanti del paese godevano di una condizione privilegiata in fatto di prezzi. Nel corso del Cinquecento il paese divenne meta di trafficanti e contrabbandieri, specialmente di sale. Alla fine del XVIII secolo (1794), papa Pio VI decise di stroncare il contrabbando. Castel Bolognese venne distaccato dalla Legazione di Bologna e fu annesso a quella di Ravenna. Con il plebiscito del 1860 entrò a far parte del Regno di Sardegna, che l'anno dopo divenne Regno d'Italia.

Durante la seconda guerra mondiale il fronte si arrestò per quattro mesi (inverno 1944-45) lungo il fiume Senio, che scorre a pochi km dal centro abitato. I combattimenti tra Alleati e nazisti furono asperrimi, provocando 248 vittime tra la popolazione e causando seri danni agli edifici. I tedeschi, nel febbraio del 1945, minarono la torre civica costruita dai bolognesi nel 1395, che fu fatta esplodere. Furono distrutte anche la settecentesca chiesa del Suffragio e il palazzo comunale. Il Comune fu poi occupato il 12 aprile 1945 dalla 3ª Divisione del II Corpo d'Armata polacco.

L'8 marzo 1962, verso alle 2 antimeridiane, la stazione ferroviaria fu teatro di uno spaventoso incidente: un treno in ingresso proveniente da Sud deragliò dai binari provocando la morte di tredici persone e il ferimento di un centinaio. L'evento è stato ricordto nel 2012, in occasione del cinquantenario

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose

Chiesa di San Petronio: Fu la prima chiesa esistente a Castel Bolognese, costruita direttamente dai bolognesi sul finire del XIV secolo. La chiesa fu rifatta completamente nel 1427 su progetto di mastro Giovanni del fu Guglielmo. Il 4 aprile 1781 rimase lesionata da un terremoto. La comunità decise di ricostruirla; sentito il parere del vescovo, l'edificio fu abbattuto. La nuova chiesa, in stile neoclassico, fu costruita su progetto dell'architetto imolese Cosimo Morelli. Terminato nel 1787, l'edificio sacro fu consacrato l'anno seguente. Le opere d'arte più significative conservate al suo interno sono il "San Petronio", olio su tela di Felice Giani, le sculture cinquecentesche di Alfonso Lombardi, un affresco di Giovanni da Riolo ed infine un dipinto della scuola di Innocenzo da Imola.

Chiesa di San Francesco: La settecentesca Chiesa di San Francesco (situata in Piazza Bernardi) conserva al suo interno pregevoli opere d'arte fra le quali ricordiamo la statua della Madonna della Concezione, attribuita alla scuola di Jacopo della Quercia, un crocifisso ligneo del XV secolo e i dipinti di G. B. Bertucci e Ferraù Fenzoni (detto il Faenzone).

Chiesa di San Sebastiano: La Chiesa di San Sebastiano (situata sulla via Emilia in direzione Bologna, a circa 1 km dal centro del Paese, all'incrocio con la SS via Casolana), costruita nel 1506, è una delle più antiche della località. Oggi è dedicata ai caduti di tutte le guerre, ed è aperta la prima domenica di ogni mese.

Architetture militari

Il Castello: Costruito a partire dal 1389, il Castello fu dotato di una rocca (progettata dall'architetto Antonio di Vincenzo) e di una torre con ponte levatoio (disegnata da Giovanni da Siena). Nel 1501 Cesare Borgia distrusse completamente la rocca e la cinta muraria: quest'ultima fu ricostruita dalla Santa Sede nel 1504. Attualmente rimangono ampi tratti delle mura ed una torre, frutto di un ampliamento avvenuto nel 1425.

Architetture civili

Palazzo Comunale: Il Palazzo Comunale (situato in Piazza Bernardi) fu costruito nell'Ottocento su progetto di Giuseppe Mengoni, ristrutturando un antico convento dei Cappuccini. Il cortile interno è abbellito da una fontana, opera di Angelo Biancini, dedicata ai bambini morti durante la seconda guerra mondiale.

Villa Gottarelli: Situata nei pressi della stazione ferroviaria, Villa Gottarelli è una residenza patrizia immersa in un grande parco in cui sono state messe a dimora piante esotiche e rare. Nell'area è compreso un oratorio in stile neoclassico, edificato nel 1821 su progetto dell'architetto Filippo Antolini.

Mulino di Scodellino: Antico mulino sito lungo in Canale dei molini di Castel Bolognese e Lugo. Coevo alla fondazione del Castrum Bononiense, è ritenuto uno dei più antichi della Romagna; è certamente l'ultimo esistente in regione. È stato restaurato negli anni 1975-76. Presso il mulino si trova la Diga steccaia leonardesca sul fiume Senio. L'insieme di mulino e diga costituisce un unicum in tutta la regione.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[3]

Popolazione

Variazione della popolazione residente a Castel Bolognese dal 2006 al 2010.

Data Abitanti Variazione Italiani Variazione Stranieri Variazione
31/12/2006 9.025 +0,13% 8.519 +0,88% 506 (5,6 %) +10%
31/12/2007 9.186 +1,78% 8.519 +0% 667 (7,3 %) +31,8%
31/12/2008 9.397 +2,30% 8.609 +1,06% 788 (9,5 %) +18,1%
31/12/2009 9.480 +0,88% 8.577 -0,37% 903 (9,5 %) +14,6%
31/12/2010 9.626 +1,54% 8.598 +0,24% 1.028 (10,7 %) +13,8%

Fonte, Dati Istat al 31 dicembre 2010.

Etnie e Minoranze Straniere

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 903 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Bandiera dell'Albania Albania 318 3,35%

Bandiera della Romania Romania 165 1,74%

Bandiera del Marocco Marocco 104 1,10%

Religione

Nel comune di Castel Bolognese sono presenti cinque parrocchie facenti parte della Diocesi di Imola: Castel Bolognese (principale), Borello, Casalecchio, Pieve di Campiano e Serra.

Vi è inoltre una parrocchia facente parte della Diocesi di Faenza: Biancanigo.

A Castel Bolognese ha sede un convento di monache domenicane: il Monastero della SS. Trinità.

Cultura

Musei

Museo Civico: Il Museo Civico (situato in Viale Umberto I, 50, angolo via Emilia Interna) è suddiviso in tre sezioni: una artistica, che raccoglie disegni, dipinti e sculture di artisti locali (quali Piancastelli, Guidi, Bernardi, Fanelli, Biancini, Antolini, Balducci, Morelli e Ferlini); una storica, con testimonianze molto varie (cimeli garibaldini, targhe devozionali in ceramica, frammenti lapidei, ceramiche domestiche, una collezione di monete italiane e pontificie dal XVII al XX secolo e l'ottocentesca campana della stazione ferroviaria, con l'incisione in bassorilievo di una locomotiva a vapore); infine una sezione archeologica, con reperti provenienti da scavi operati nel circondario (particolarmente interessante è la coppia di fibule gote) e una vasta raccolta di ceramiche di epoca medioevale e rinascimentale. È aperto al pubblico la prima domenica di ogni mese dalle 10 alle 12.

Personalità legate a Castel Bolognese

Eventi e ricorrenze

  • «Festival del corto» (secondo venerdì di maggio): manifestazione-concorso (nata nel 2009) dedicata ai cortometraggi.
  • «Sagra di Pentecoste» (fine maggio-inizio giugno): storica manifestazione nata nel 1631 come ringraziamento alla Beata Vergine della Concezione per aver allontanato dal paese il flagello della peste.
  • «Festa d'e' brazadèl d'la Cros e del vino novello»: si tiene nella domenica più vicina a S. Martino (11 novembre). Il "ciambello secco della croce", protagonista della Festa, è un prodotto tipico locale.

Economia

Castel Bolognese è un importante centro industriale e agricolo. Alla base del suo sviluppo sono: il territorio tipicamente pianeggiante, con una leggera zona collinare e la posizione strategica, all'incrocio tra la via Emilia ed il Senio, nel punto in cui sbocca in pianura. Le principali coltivazioni agricole sono i kiwi, le pesche e la vite, dalla quale si ricavano vini pregiati come l'Albana di Romagna e il Sangiovese di Romagna.

Nel settore bancario, Castel Bolognese è stato protagonista fin dall'inizio del XX secolo dello sviluppo delle casse rurali del territorio ravennate. Nel 1904 nacque la «Cassa Rurale dei Depositi e Prestiti "San Petronio"», una delle prime realtà della Provincia. L'istituto confluì poi in quella che oggi è chiamata «B.C.C. Romagna Occidentale».

Infrastrutture e trasporti

Strade

Il paese è raggiungibile tramite l'autostrada A14 uscendo ai caselli di Faenza o Imola.

Ferrovie

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione di Castelbolognese-Riolo Terme.

Dal 1º settembre 1861[4] la stazione ferroviaria di Castelbolognese-Riolo Terme è attiva sulla linea Bologna–Ancona. È anche capolinea della linea Castelbolognese–Ravenna, aperta nel 1863.

Dal 1914 al 1933 fu in funzione una linea per Riolo Bagni, con capolinea in una stazione indipendente da quella FS, denominata stazione di Castel Bolognese.

Amministrazione

Amministrazioni precedenti

Onorificenze

Il 24 ottobre 2006, a sessant’anni dagli avvenimenti bellici che distrussero e provocarono non poche vittime a Castel Bolognese, il Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano ha conferito la Medaglia d’Argento al Merito Civile alla cittadina romagnola.

Gemellaggi

Castel Bolognese è gemellata con:

Note

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  4. ^ Il primo viaggio fu effettuato il 29 giugno 1861. Il treno partì da Bologna e si fermò a Castel San Pietro dell'Emilia, Imola, Castel Bolognese e Faenza.
  5. ^ Il patto è stato sottoscritto il 12 novembre 2006. Il 13 maggio 2007 è stato controfirmato ad Abtsgmünd, in base al principio di reciprocità.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni


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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
26 aprile 1995 14 giugno 2004 Progressisti (a guida PDS), poi
L'Ulivo (a guida DS)
Sindaco
15 giugno 2004 5 giugno 2009 Silvano Morini L'Ulivo (a guida DS), poi
Partito Democratico (PD)
Sindaco