24º Congresso degli Stati Uniti d'America

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24° Congresso degli Stati Uniti
Il Campidoglio in un dipinto anonimo del 1827.
Inizio4 marzo 1835
Fine4 marzo 1837
Presidente del SenatoMartin Van Buren (J)
Presidente pro temporeWilliam R. King (J)
Speaker della Camera dei rappresentantiJames Knox Polk (J)
Membri48 Senatori
242 Rappresentanti
3 Membri non votanti
Maggioranza al SenatoAnti-jacksoniani
Maggioranza alla CameraJacksoniani
Sessioni
I: 7 dicembre 1835 – 4 luglio 1836
II: 5 dicembre 1836 – 3 marzo 1837
< 23º 25º >

Il 24º Congresso degli Stati Uniti d'America, formato dal Senato e dalla Camera dei Rappresentanti, si è riunito a Washington, D.C. presso il Campidoglio dal 4 marzo 1835 al 4 marzo 1837. Riunitosi durante il settimo e l'ottavo anno della presidenza di Andrew Jackson, questo Congresso ha visto sia la Camera dei Rappresentanti che il Senato in mano ai jacksoniani (recuperando il controllo di quest'ultimo ramo del Congresso rispetto al precedente).

Contesto ed eventi importanti[modifica | modifica wikitesto]

Il Congresso continuò a concentrarsi sulla questione bancaria, con chiare ricadute sul sistema economico statunitense. L'economia americana degli anni '30 visse un periodo di forte ripresa dalla crisi degli anni '20. Intanto Jackson e la sua maggioranza al Congresso erano riusciti nell'intento di bloccare qualsiasi tentativo di rinnovare la concessione della funzione di banca centrale alla Seconda Banca degli Stati Uniti (che cesserà di operare in tale funzione nel 1836). La scelta del presidente Jackson e dei suoi uomini al Congresso (i cui elettori si erano mostrati sempre sospettosi dei banchieri, della finanza e dell'utilizzo di carta-moneta) fu, da un lato, quella di creare una serie di "pet banks" (una definizione dispregiativa, ad esprimere il fatto che queste banche seguissero i desiderata di Jackson), ovvero selezionare un certo numero di banche private che avrebbero potuto ricevere i depositi del governo federale e stampare moneta[1]; dall'altro vennero approvate una serie di normative federali che regolassero il sistema bancario, come quella che obbligava le stesse pet banks di possedere nei propri depositi una quantità di oro e argento pari a un quarto delle banconote da loro prodotte. Il dibattito con la minoranza anti-jacksoniana si accese quando vennero promosse al Congresso dei progetti di legge che consentirono l'istituzione di nuove pet banks. Ma una nuova crisi economica era già alle porte: il numero di prestiti aumentò costantemente e il prezzo dei terreni acquistati aumentò esponenzialmente[2]. Allo scopo di frenare le speculazioni dei proprietari terrieri, Andrew Jackson emanò un ordine esecutivo che obbligava i compratori di terreni a pagare in oro e argento[3]. Ciò provocò una sfiducia enorme nell'utilizzo della carta-moneta e la mancanza di possibilità di ripagare i propri debiti con le banche con oro e argento. Una nuova crisi, provocata anche dalla concomitante crisi in Gran Bretagna, era sul punto di deflagrare e sarebbe durata fino al 1841.

Un altro tema ad occupare i lavori di questo Congresso fu quello della schiavitù e dello scontro politico tra sostenitori e abolizionisti (con alle spalle l'altro tema del conflitto tra i sostenitori della superiorità delle normative federali nei confronti di quelle dei singoli stati). Grande sostenitore della causa dell'abolizionismo fu John Quincy Adams, ex presidente ed ora membro della Camera dei Rappresentanti per il Massachusetts, appartenente al Partito Whig. In diverse occasioni Adams propose petizioni e proposte di legge per riuscire a far emanare al Congresso una legge per abolire la schiavitù a livello federale, intaccando quello che è sempre stato un bastione della teoria dei diritti degli stati di legiferare liberamente. La sua insistenza nel presentare tali petizioni provocò la reazione del Partito Democratico e anche dei Whig degli stati del Sud, i quali fecero approvare una cosiddetta gag rule, con la quale si vietava qualsiasi attività parlamentare in merito alla schiavitù. Adams e la fazione abolizionista della Camera dei Rappresentanti attaccarono duramente la gag rule, considerandola una violazione del loro diritto di parola. Soltanto nel 1844 si riuscì ad eliminare questa norma parlamentare[4].

A caratterizzare questo Congresso fu anche la nascita ufficiale del Partito Whig, grande oppositore dei jacksoniani. Il Whig inglobò al suo interno il Nullifier Party e il Partito Anti-massonico. Anche i jacksoniani non stettero con le mani in mano, creando il progenitore dell'odierno Partito Democratico. Il sistema bipolare statunitense, insomma, si riaffermò decisamente.

Cronologia[modifica | modifica wikitesto]

Atti legislativi più importanti[modifica | modifica wikitesto]

  • 4 luglio 1836 - Patent Act del 1836: 5 Stat. 117, ch. 357 (An Act to promote the progress of useful arts, and to repeal all acts and parts of acts heretofore made for that purpose) - La legge riforma il sistema di concessione dei brevetti industriali, prevedendo soprattutto un esame preliminare (da parte di una commissione di esaminatori assunti dal governo federale) prima di concedere il brevetto.

Trattati[modifica | modifica wikitesto]

29 dicembre 1835 - Trattato di New Echota, con il quale i Cherokee cedono tutte le loro terre a est del fiume Mississippi.

Stati e Territori ammessi[modifica | modifica wikitesto]

  • 20 aprile 1836 - Approvazione della costituzione del Territorio del Wisconsin.
  • 15 giugno 1836 - Ammissione dell'Arkansas come 25º stato dell'Unione.
  • 26 gennaio 1837 - Ammissione del Michigan come 26º stato dell'Unione.

Partiti[modifica | modifica wikitesto]

Senato[modifica | modifica wikitesto]

Durante questo Congresso sono stati aggiunti quattro seggi per i senatori dei nuovi stati dell'Arkansas e del Michigan.

Partiti Totali Vacanti
Anti-jacksoniani

(AJ)

Jacksoniani

(J)

Nullifier (N)
Congresso precedente 26 20 2 48 0
Inizio 24 21 2 47 1
Fine 19 31 2 52 0
% Fine 36,5% 59,6% 3,8%
Inizio Congresso successivo 19[7] 33[8] 0 52 0

Camera dei Rappresentanti[modifica | modifica wikitesto]

Durante questo congresso sono stati aggiunti 2 seggi per i nuovi rappresentanti dell'Arkansas e del Michigan.

Partiti Totali Vacanti
Anti-

jacksoniani

(AJ)

Anti-

massonico

(AM)

Jacksoniani

(J)

Nullifier

(N)

Diritto

degli Stati

(SR)

Congresso precedente 64 26 141 8 0 239 1
Inizio 75 16 140 7 0 238 2
Fine 79 15 139 7 1 241 1
% Fine 32,8% 6,2% 57,7% 2,9% 0,4%
Inizio Congresso successivo 100[7] 7 121[8] 6 0 234 0

Leadership[modifica | modifica wikitesto]

Senato[modifica | modifica wikitesto]

Camera dei Rappresentanti[modifica | modifica wikitesto]

Membri[modifica | modifica wikitesto]

Senato[modifica | modifica wikitesto]

I senatori sono stati eletti ogni due anni, dove ad ogni Congresso soltanto un terzo di esso viene rinnovato. Prima del nome di ogni senatore viene indicata la "classe", ovvero il ciclo di elezioni in cui è stato eletto. In questo 24º Congresso i senatori di classe 3 erano in scadenza.

Il presidente del Senato Martin Van Buren (J).
Il presidente pro tempore del Senato William R. King (J).

Alabama[modifica | modifica wikitesto]

Arkansas[modifica | modifica wikitesto]

Carolina del Nord[modifica | modifica wikitesto]

Carolina del Sud[modifica | modifica wikitesto]

Connecticut[modifica | modifica wikitesto]

Delaware[modifica | modifica wikitesto]

Georgia[modifica | modifica wikitesto]

Illinois[modifica | modifica wikitesto]

Indiana[modifica | modifica wikitesto]

Kentucky[modifica | modifica wikitesto]

Louisiana[modifica | modifica wikitesto]

Maine[modifica | modifica wikitesto]

Maryland[modifica | modifica wikitesto]

Massachusetts[modifica | modifica wikitesto]

Michigan[modifica | modifica wikitesto]

Mississippi[modifica | modifica wikitesto]

Missouri[modifica | modifica wikitesto]

New Hampshire[modifica | modifica wikitesto]

New Jersey[modifica | modifica wikitesto]

New York[modifica | modifica wikitesto]

Ohio[modifica | modifica wikitesto]

Pennsylvania[modifica | modifica wikitesto]

Rhode Island[modifica | modifica wikitesto]

Tennessee[modifica | modifica wikitesto]

Vermont[modifica | modifica wikitesto]

Virginia[modifica | modifica wikitesto]

Camera dei Rappresentanti[modifica | modifica wikitesto]

Nell'elenco, prima del nome del membro, viene indicato il distretto elettorale di provenienza o se quel membro è stato eletto in un collegio unico (at large).

Lo speaker della Camera dei Rappresentanti James K. Polk (J).

Alabama[modifica | modifica wikitesto]

Arkansas[modifica | modifica wikitesto]

Carolina del Nord[modifica | modifica wikitesto]

Carolina del Sud[modifica | modifica wikitesto]

Connecticut[modifica | modifica wikitesto]

Delaware[modifica | modifica wikitesto]

Georgia[modifica | modifica wikitesto]

Illinois[modifica | modifica wikitesto]

Indiana[modifica | modifica wikitesto]

Kentucky[modifica | modifica wikitesto]

Louisiana[modifica | modifica wikitesto]

Maine[modifica | modifica wikitesto]

Maryland[modifica | modifica wikitesto]

Massachusetts[modifica | modifica wikitesto]

Michigan[modifica | modifica wikitesto]

Mississippi[modifica | modifica wikitesto]

Missouri[modifica | modifica wikitesto]

New Hampshire[modifica | modifica wikitesto]

New Jersey[modifica | modifica wikitesto]

New York[modifica | modifica wikitesto]

Ohio[modifica | modifica wikitesto]

Pennsylvania[modifica | modifica wikitesto]

Rhode Island[modifica | modifica wikitesto]

Tennessee[modifica | modifica wikitesto]

Vermont[modifica | modifica wikitesto]

Virginia[modifica | modifica wikitesto]

Membri non votanti[modifica | modifica wikitesto]

Territorio dell'Arkansas[modifica | modifica wikitesto]
Territorio della Florida[modifica | modifica wikitesto]
Territorio del Michigan[modifica | modifica wikitesto]
Territorio del Wisconsin[modifica | modifica wikitesto]

Cambiamenti nella rappresentanza[modifica | modifica wikitesto]

Senato[modifica | modifica wikitesto]

Stato (classe) Membro precedente Ragione del cambiamento Successore Data della successione
Louisiana (2) Seggio vacante Il senatore eletto Charles E.A. Gayarre ha rinunciato alla carica per motivi di salute. Sono state indette nuove elezioni. Robert C. Nicholas (J) Insediato il 13 gennaio 1836
Connecticut (1) Nathan Smith (AJ) Smith è deceduto il 6 dicembre 1835. Sono state indette nuove elezioni. John M. Niles (J) Insediato il 21 dicembre 1835
Illinois (3) Elias K. Kane (J) Kane è deceduto il 12 dicembre 1835. È stato nominato un suo successore. William L.D. Ewing (J) Insediato il 30 dicembre 1835
Virginia (1) John Tyler (AJ) Tyler si è dimesso il 29 febbraio 1836. Sono state indette nuove elezioni. William C. Rives (J) Insediato il 4 marzo 1836
Maine (1) Ether Shepley (J) Shepley si è dimesso il 3 marzo 1836. È stato nominato un suo successore. Judah Dana (J) Insediato il 7 dicembre 1836
New Hampshire (3) Isaac Hill (J) Hill si è dimesso il 30 maggio 1836, per assumere la carica di governatore del New Hampshire. Sono state indette nuove elezioni. John Page (J) Insediato l'8 giugno 1836
Delaware (1) Arnold Naudain (AJ) Naudain si è dimesso il 16 giugno 1836. Sono state indette nuove elezioni. Richard H. Bayard (AJ) Insediato il 17 giugno 1836
Virginia (2) Benjamin W. Leigh (AJ) Leigh si è dimesso il 4 luglio 1836. Sono state indette nuove elezioni. Richard E. Parker (J) Insediato il 12 dicembre 1836
Arkansas (2) Seggio inesistente L'Arkansas è stato appena ammesso come stato dell'Unione. Sono state indette elezioni il 18 settembre 1836. William S. Fulton (J) Insediato il 18 settembre 1836
Arkansas (3) Seggio inesistente L'Arkansas è stato appena ammesso come stato dell'Unione. Sono state indette elezioni il 18 settembre 1836. Ambrose H. Sevier (J) Insediato il 18 settembre 1836
Maryland (3) Robert H. Goldsborough (AJ) Goldsborough è deceduto il 5 ottobre 1836. Sono state indette nuove elezioni. John S. Spence (AJ) Insediato il 31 dicembre 1836
Carolina del Nord (3) Willie P. Mangum (AJ) Mangum si è dimesso il 26 novembre 1836. Sono state indette nuove elezioni. Robert Strange (J) Insediato il 5 dicembre 1836
Delaware (2) John M. Clayton (AJ) Clayton si è dimesso il 29 dicembre 1836. Sono state indette nuove elezioni. Thomas Clayton (AJ) Insediato il 9 gennaio 1836
Louisiana (3) Alexander Porter (AJ) Porter si è dimesso il 5 gennaio 1837 per motivi di salute. Sono state indette nuove elezioni. Alexander Mouton (J) Insediato il 12 gennaio 1837
Michigan (1) Seggio inesistente Il Michigan è stato appena ammesso come nuovo stato dell'Unione. I suoi senatori sono stati eletti il 6 gennaio 1837. Lucius Lyon (J) Insediato il 26 gennaio 1837
Michigan (2) Seggio inesistente Il Michigan è stato appena ammesso come nuovo stato dell'Unione. I suoi senatori sono stati eletti il 6 gennaio 1837. John Norvell (J) Insediato il 26 gennaio 1837

Camera dei Rappresentanti[modifica | modifica wikitesto]

Distretto Membro precedente Ragione del cambiamento Successore Data della successione
6° Carolina del Sud Seggio vacante Il rappresentante eletto Warren R. Davis è deceduto prima dell'inizio dei lavori di questo Congresso. Waddy Thompson, Jr. (AJ) Insediato il 10 settembre 1835
At-large Georgia Seggio vacante Il rappresentante eletto James M. Wayne si ha rinunciato alla carica prima dell'inizio dei lavori di questo Congresso. Jabez Y. Jackson (J) Insediato il 5 ottobre 1835
At-large Georgia William Schley (J) Schley si è dimesso il 1º luglio 1835 per assumere la carica di governatore della Georgia. Jesse F. Cleveland (J) Insediato il 5 ottobre 1835
At-large Georgia James C. Terrell (J) Terrell si è dimesso l'8 luglio 1835 per motivi di salute. Hopkins Holsey (J) Insediato il 5 ottobre 1835
At-large Georgia John W.A. Sanford (J) Sanford si è dimesso il 25 luglio 1835 per organizzare la rimozione dei Cherokee dalla Florida. Thomas Glascock (J) Insediato il 5 ottobre 1835
3° New York Campbell P. White (J) White si è dimesso il 2 ottobre 1835 Gideon Lee (J) Insediato il 4 novembre 1835
At-large Connecticut Zalmon Wildman (J) Wildman è deceduto il 10 dicembre 1835. Thomas T. Whittlesey (J) Insediato il 29 aprile 1836
4° Carolina del Sud James H. Hammond (N) Hammond si è dimesso il 26 febbraio 1836 per motivi di salute. Franklin H. Elmore (N) Insediato il 10 dicembre 1836
17° New York Samuel Bearsley (J) Bearsley si è dimesso il 29 marzo 1836. Rutger B. Miller (J) Insediato il 9 novembre 1836
12° Carolina del Nord James Graham (AJ) Il seggio di Graham è stato dichiarato vacante il 29 marzo 1836. James Graham (AJ) Insediato il 5 dicembre 1836
24° Pennsylvania John Banks (AM) Banks si è dimesso il 31 marzo 1836. John J. Pearson (AJ) Insediato il 5 dicembre 1836
8° Carolina del Sud Richard I. Manning (J) Manning è deceduto il 1º maggio 1836. John P. Richardson (J) Insediato il 19 dicembre 1836
At-large Territorio dell'Arkansas Ambrose H. Sevier (J) Il seggio è stato eliminato quando l'Arkansas è stato ammesso come stato dall'Unione. Seggio eliminato -
At-large Connecticut Andrew T. Judson (J) Judson si è dimesso il 4 luglio 1836 per assumere la carica di giudice presso la Corte distrettuale del Connecticut. Orrin Holt (J) Insediato il 5 dicembre 1836
At-large Mississippi David Dickson (AJ) Dickson è deceduto il 31 luglio 1836. Samuel J. Gholson (J) Insediato il 1º dicembre 1836
At-large Arkansas Seggio insistente L'Arkansas è stato appena ammesso come stato dell'Unione. Sono state indette elezioni il 18 settembre 1836. Archibald Yell (J) Insediato il 1º agosto 1836
At-large Georgia George W.B. Towns (J) Towns si è dimesso il 1º settembre 1836. Julius C. Alford (AJ) Insediato il 2 gennaio 1837
30° New York Philo C. Fuller (AJ) Fuller si è dimesso il 2 settembre 1836. John Young (AJ) Insediato il 9 novembre 1836
At-large Georgia John E. Coffee (J) Coffee è deceduto il 25 settembre 1836. William C. Dawson (SR) Insediato il 7 novembre 1836
13° Pennsylvania Jesse Miller (J) Miller si è dimesso il 30 ottobre 1836. James Black (J) Insediato il 5 dicembre 1836
At-large New Jersey Philemon Dickerson (J) Dickerson si è dimesso il 3 novembre 1836 per assumere la carica di governatore del New Jersey. William Chetwood (AJ) Insediato il 5 dicembre 1836
6° Indiana George L. Kinnard (J) Kinnard è deceduto il 26 novembre 1836. William Herod (AJ) Insediato il 25 gennaio 1837
2° Virginia John Y. Mason (J) Mason si è dimesso l'11 gennaio 1837. Il seggio è rimasto vacante fino al Congresso successivo. Seggio vacante -
At-large Territorio del Michigan George Wallace Jones (J) Il seggio è stato eliminato quando il Michigan è stato ammesso come stato dall'Unione. Seggio eliminato -
At-large Michigan Seggio insistente Il Michigan è stato appena ammesso come stato dell'Unione il 26 gennaio 1837. Isaac E. Crary (J) Insediato il 26 settembre 1837.
At-large Territorio del Wisconsin Seggio inesistente Il Territorio del Wisconsin è stato istituito il 3 aprile 1836. George Wallace Jones (J) Insediato il 26 gennaio 1837

Comitati[modifica | modifica wikitesto]

Qui di seguito si elencano i singoli comitati e i presidenti di ognuno (se disponibili).

Senato[modifica | modifica wikitesto]

Camera dei Rappresentanti[modifica | modifica wikitesto]

Comitati bicamerali (Joint)[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Brands, H. W. (2005). Andrew Jackson: His Life and Times. New York: Knopf Doubleday Publishing Group, p. 500.
  2. ^ Cole, Donald B. (1993). The Presidency of Andrew Jackson. University Press of Kansas, pp. 232-234, 240.
  3. ^ Rorabaugh, W.J.; Critchlow, Donald T.; Baker, Paula C. (2004). America's Promise: A Concise History of the United States. Lanham, MD: Rowman & Littlefield, p. 210.
  4. ^ Cooper, William J. (2017). The Lost Founding Father: John Quincy Adams and the Transformation of American Politics. Liveright Publishing, pp. 337-338, 354-356 e 409.
  5. ^ (EN) Twilight Bio | Old Stone House Museum, su oldstonehousemuseum.org. URL consultato il 9 dicembre 2019.
  6. ^ U.S. Senate: The Senate Elects a Vice President, su senate.gov. URL consultato il 9 dicembre 2019.
  7. ^ a b Partito Whig.
  8. ^ a b Partito Democratico.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Martis, Kenneth C., The Historical Atlas of Political Parties in the United States Congress, Macmillan Publishing Company, New York 1989.
  • Martis, Kenneth C., The Historical Atlas of Political Parties in the United States Congress, Macmillan Publishing Company, New York 1982.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]