Coordinate: 45°56′08.7″N 8°29′30.04″E

Toce

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Toce
Il fiume a valle della cascata
StatoItalia (bandiera) Italia
Regioni  Piemonte
Lunghezza83,6 km[1]
Portata media70 m³/s[2]
Altitudine sorgente1 720 m s.l.m.
NasceRiale di Formazza
AffluentiDevero, Isorno, Diveria, Bogna, Melezzo Occidentale, Ovesca, Anza, Strona, Rio Albo, Marmazza, Rio crot, Rio Anzola, Rio dell'inferno
SfociaLago Maggiore
45°56′08.7″N 8°29′30.04″E
Mappa del fiume
Mappa del fiume

Il Toce, o più propriamente "la" Toce (Tòs in ossolano, Riss[3] in walser), è un fiume italiano che scorre in Piemonte. È il fiume principale della Val d'Ossola, che percorre da nord a sud. Il vasto bacino idrografico, a parte due piccole porzioni in territorio elvetico e in provincia di Novara, è contenuto nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola.

Origine del nome

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La Toce era anticamente chiamata la Tuxa e la sua etimologia potrebbe derivare dal fiume Athesis (Athisone), citato da Plutarco nei suoi racconti bellici riguardanti i barbari. La sua origine sarebbe dunque così spiegata: Athosone - Athos - La Tos e infine La Toce.

Percorso

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La foce del fiume nel lago Maggiore

Nasce a circa 1800 m di quota nella piana di Riale in alta val Formazza dall'unione dei torrenti Morasco, Gries e Roni. Poco più a valle forma la cascata del Toce, chiamata anche La Frua, che grazie a un imponente reclinamento roccioso forma un salto di circa 143 m di altezza.

Dopo aver attraversato la val Formazza e la valle Antigorio con una portata d'acqua e un corso a regime torrentizio, la Toce entra in pianura rallentando il suo corso, attraversando i comuni di Crevoladossola, la città di Domodossola, centro principale del circondario ossolano, Villadossola, Pallanzeno, Piedimulera, Pieve Vergonte, Vogogna, Premosello-Chiovenda, Anzola d'Ossola, Ornavasso, Mergozzo e Gravellona Toce. Dopo aver ricevuto da destra le acque dello Strona termina il suo corso nel lago Maggiore, a Fondotoce (frazione di Verbania), sfociando nel golfo Borromeo; le sue acque confluiscono pertanto in quelle del Ticino, unico emissario del lago Maggiore.

Regime

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Portata media mensile (in m3)
Stazione idrometrica: confluenza Lago Maggiore (1951 - 1991)
Fonte: AA.VV., Piano di tutela della acque - Allegato tecnico II.h/1 Bilancio delle disponibilità idriche naturali e valutazione dell'incidenza dei prelievi - Bilancio idrologico - Rapporto tecnico; tabella 8, pag. 28; luglio 2004; Regione Piemonte (consultato nel dicembre 2011)

Principali affluenti

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Storia

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Cornice, The Grimsel and the Gries, The Bernardin and the Splugen, The Brenner, The Tende and the Argentiere, and the Simplon, 1829

L'asta del fiume, con le sue aree di espansione, è da tempo immemorabile percorsa dagli armenti per le transumanze verso gli alpeggi estivi.

Fino al 1850 il Toce o la Toce era navigabile fino all'altezza di Anzola d'Ossola per tutto l'anno. Ciò permise nel passato lo sviluppo economico della Val d'Ossola, poiché spesso materiali di produzione locale, come marmi e graniti, potevano essere trasportati fino ai Navigli milanesi ed essere utilizzati per la costruzione di palazzi e chiese. Esempio è il marmo di Candoglia, utilizzato per la costruzione del Duomo di Milano

Ambiente

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Valenze naturali

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Il fiume viene utilizzato dagli uccelli per le migrazioni e in parte è tutelato come Sito di interesse comunitario del Greto del Toce tra Domodossola e Villadossola[4] e, al suo sbocco nel Lago Maggiore, dalla Riserva naturale di Fondo Toce.

Qualità delle acque

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Il Toce, nel tratto che scorre da Pieve Vergonte alla foce, era sino a pochi anni fa, un corso d'acqua pesantemente contaminato da sostanze tossiche quali DDT [5] mercurio, e altri metalli pesanti, soprattutto nei fondali sabbiosi.[senza fonte] La causa principale di questo inquinamento era dovuta alla presenza dello stabilimento chimico di Pieve Vergonte (già Rumianca ed EniChem Synthesis) che, con le sue produzioni chimiche degli ultimi 90 anni, scaricava i residui di lavorazione nel torrente Marmazza (affluente del Toce), apposta deviato sotto lo stabilimento e interrato; anche le produzioni chimiche di Villadossola hanno contribuito a questo inquinamento. [6]

La situazione degli scarichi industriali è decisamente migliorata grazie alla costruzione di depuratori (nel 2004 l'avvio dell'impianto di depurazione biologico dell'industria Vinavil di Villadossola) e all'eliminazione dai cicli produttivi di sostanze come il DDT; nonostante il miglioramento di qualità delle acque superficiali, le falde acquifere profonde del Toce a partire da Pieve Vergonte e sino alla foce nel Lago Maggiore, sono tuttora contaminate anche se stanno migliorando la propria qualità[7].

  1. ^ Caratterizzazione bacini idrografici (elab.I.a/5) - Allegato tecnico al Piano di Tutela delle Acque, Regione Piemonte, rev. del 1º luglio 2004 (on-line in formato .pdf su [1] Archiviato il 25 febbraio 2012 in Internet Archive.
  2. ^ AA.VV., Elaborato I.c/7 (PDF), in Piano di Tutela delle Acque - Revisione del 1º luglio 2004; Caratterizzazione bacini idrografici, Regione Piemonte, 2004. URL consultato il 7 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
  3. ^ Angela Bacher, Bärulussä, Verbania, Tararà, 1995.
  4. ^ IT1140006 Copia archiviata (PDF), su gis.csi.it. URL consultato il 5 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  5. ^ AA.VV:, 1 (PDF), in Analisi dell'apporto di D.D.T. dal fiume Toce al Lago Maggiore, Regione Piemonte, 2010. URL consultato il 12 maggio 2022.
  6. ^ Copia archiviata, su arpa.piemonte.it. URL consultato il 4 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2021).
  7. ^ M.Brondolo,E.Lux,G.Paltani|Manuale dell'ittiofauna del Verbano Cusio Ossola|Provincia del VCO|2012

Voci correlate

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Altri progetti

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