Tullio Pinelli
![David di Donatello](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/35/Premio_David_di_Donatello.png/14px-Premio_David_di_Donatello.png)
![David di Donatello](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/35/Premio_David_di_Donatello.png/14px-Premio_David_di_Donatello.png)
Tullio Pinelli (Torino, 24 giugno 1908 – Roma, 7 marzo 2009) è stato uno scrittore, sceneggiatore e drammaturgo italiano.
Biografia
(a cura di Alessandro Pinelli, sulla base delle note autobiografiche di Tullio Pinelli)
Primogenito della nobile famiglia dei conti Pinelli, magistrati di tradizione risorgimentale originaria di Cuorgnè (TO), figlio di Ersilia Ratti e del giudice Ferdinando, frequenta il Liceo classico "D'Azeglio" con l'amico Cesare Pavese ed altri tra cui Norberto Bobbio, Massimo Mila, Leone Ginzburg con i quali forma un gruppo di giovani intellettuali antifascisti nella Torino degli anni '20 e '30. Presta servizio di complemento come Ufficiale di cavalleria, con due richiami in guerra,
si laurea in Giurisprudenza, pratica l'avvocatura civile a Torino e comincia a dedicarsi al teatro, scrivendo numerose commedie che attirano su di lui l'attenzione della critica e del pubblico.
Nel 1935 sposa Maria Cristina Quilico dalla quale avrà 4 figli maschi: Pier Dionigi, Carlo Alberto, Ferdinando e Alessandro.
Esordisce in teatro nel 1932 con "Il sofà d'la marchesa d'Mombaron" e, nel 1935, con l'elegante e ironica La pulce d'oro cui fa seguire, sullo stesso registro, l'atto unico Lo stilita (1937). Ma le sue opere più rappresentative – I padri etruschi (1941), Lotta con l'angelo (1942) e Gorgonio ovvero il Tirso (1952) – sono caratterizzate da toni intensamente drammatici e da una tematica di carattere spiritualistico, divenendo così ben presto uno dei giovani commediografi italiani più quotati e interessanti di quegli anni, tanto che, nel 1943, la sua attività ottiene il riconoscimento del premio dell'Accademia d'Italia.
Scrisse anche libretti d'opera, soprattutto per Ghedini, maestro artistico del fratello musicista Carlo (Re Hassan, 1939; Le baccanti, 1948). Durante il secondo conflitto mondiale e l'occupazione tedesca, partecipò alla Resistenza antifascista, appoggiando le formazioni d'ispirazione liberale dapprima a Pitigliano (GR) e successivamente ad Alpignano (TO) trattando, tra l'altro, la resa di 40 militari della Divisione repubblichina Monterosa e difendendoli dalle formazioni partigiane di sinistra che li volevano fucilare.
Nel primo dopoguerra (1946) si trasferisce a Roma a seguito di un contratto con la casa cinematografica LUX ottenuto grazie a Silvio d'Amico. Dopo aver collaborato con Mario Soldati alla trascrizione cinematografica di Le miserie del signor Travet (1946), si distingue nel conferire rigore letterario e consequenzialità logica alle fantastiche storie di Federico Fellini;
Lavora a soggetti e sceneggiature per Lattuada, Rossellini, Germi, Monicelli. Trascorre il tempo libero a Pitigliano (GR)in Maremma, dove si occupa della tenuta agricola di famiglia. La collaborazione continua anche quando Fellini passa alla regia (con l'apporto anche di Ennio Flaiano) per tutti i suoi film da Luci del varietà (1951) a 8½ (1963), meritando candidature al Premio Oscar alla migliore sceneggiatura originale per "La strada", "I vitelloni", "La dolce vita". Negli anni settanta scrive sceneggiati alla televisione e collabora alla trilogia di Amici miei, (1975, 1982, 1985).
La sua carriera artistica viene premiata con cinque Nastri d'Argento, quattro candidature all'Oscar, due premi internazionali Ennio Flaiano. Nel 1988 si sposa una seconda volta con l'attrice Madeleine LeBeau. Nel 1998 si completa come maestro del realismo poetico che lo ha reso celebre nel mondo pubblicando La casa di Robespierre, dopo Speriamo che sia femmina riceve il secondo David di Donatello alla carriera e viene insignito dell'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Nel 2008 in occasione del suo centesimo compleanno è stato pubblicato L'uomo a cavallo, soggetto cinematografico realista-poetico (Ed. Sabinae).
La sua scomparsa incide in profondità nella storia dello spettacolo italiano, per aver egli saputo misurarsi, dagli anni '30 in poi, con peculiare personalità d'autore in un ampio ventaglio di modalità espressive: prima il teatro, poi la radio, il cinema, infine la televisione. È certamente riduttivo ricordarlo, come hanno fatto per lo più i giornali, soltanto come "lo sceneggiatore di Fellini": Pinelli è stato molto altro e di più, incarnando la fedeltà a un modo di vita riservato, poco esibito e signorile che considerava con sobrietà e distacco la notorietà che lo circondava.
Filmografia
- In cerca di felicità, regia di Giacomo Gentilomo (1943), soggetto e sceneggiatura
- La signora è servita, regia di Nino Giannini (1945), sceneggiatura
- Le miserie del signor Travet, regia di Mario Soldati (1945), sceneggiatura
- Si chiude all'alba, regia di Nino Giannini (1944), sceneggiatura
- Fatalità, regia di Giorgio Bianchi (1946), sceneggiatura
- L'adultera, regia di Duilio Coletti (1946), sceneggiatura dalla sua opera teatrale I padri etruschi
- Il bandito, regia di Alberto Lattuada (1946), sceneggiatura
- Il passatore, regia di Duilio Coletti (1947), sceneggiatura
- L'amore, regia di Roberto Rossellini (1948), episodio Il miracolo, sceneggiatura
- Senza pietà, regia di Alberto Lattuada (1948), soggetto e sceneggiatura
- In nome della legge, regia di Pietro Germi (1949), sceneggiatura
- Il grido della terra, regia di Duilio Coletti (1948), soggetto (girato a Bari)
- Il mulino del Po, regia di Alberto Lattuada (1949), sceneggiatura
- Il cammino della speranza, regia di Pietro Germi (1950), soggetto e sceneggiatura
- Luci del varietà, regia di Federico Fellini e Alberto Lattuada (1950), sceneggiatura
- La città si difende, regia di Pietro Germi (1951), soggetto e sceneggiatura
- Cameriera bella presenza offresi..., regia di Giorgio Pastina (1951), soggetto e sceneggiatura
- Il brigante di Tacca del Lupo, regia di Pietro Germi (1952), soggetto e sceneggiatura
- Lo sceicco bianco, regia di Federico Fellini (1952), soggetto e sceneggiatura
- Riscatto, regia di Marino Girolami (1953), sceneggiatura
- Pietà per chi cade, regia di Mario Costa (1953), sceneggiatura
- La voce del silenzio, regia di Georg Wilhelm Pabst (1953), sceneggiatura
- I vitelloni, regia di Federico Fellini (1953), soggetto e sceneggiatura
- Traviata '53, regia di Vittorio Cottafavi (1953), soggetto e sceneggiatura
- L'amore in città, episodi Tentato suicidio di Michelangelo Antonioni, Un'agenzia matrimoniale di Federico Fellini, Gli italiani si voltano di Alberto Lattuada, L'amore che si paga di Carlo Lizzani e Paradiso per 4 ore di Dino Risi (1953), soggetto e sceneggiatura
- Sinfonia d'amore, regia di Glauco Pellegrini (1954), sceneggiatura
- Le avventure di Cartouche, regia di Gianni Vernuccio (1954), sceneggiatura
- Gli amori di Manon Lescaut, regia di Mario Costa (1954), sceneggiatura
- La strada, regia di Federico Fellini (1954), soggetto e sceneggiatura
- Il bidone, regia di Federico Fellini (1955), soggetto e sceneggiatura
- Uomini e lupi, regia di Giuseppe De Santis (1956), sceneggiatura
- Le notti di Cabiria, regia di Federico Fellini (1957), soggetto e sceneggiatura
- Fortunella, regia di Eduardo De Filippo (1958), sceneggiatura
- Erode il grande, regia di Arnaldo Genoino e Viktor Turžanskij (1958), soggetto
- La dolce vita, regia di Federico Fellini (1960), soggetto e sceneggiatura
- Adua e le compagne, regia di Antonio Pietrangeli (1960), sceneggiatura
- Scano Boa, regia di Renato Dall'Ara (1961), sceneggiatura
- Boccaccio '70, episodio Le tentazioni del dottor Antonio, regia di Federico Fellini (1962), sceneggiatura
- Senilità, regia di Mauro Bolognini (1962), sceneggiatura
- La steppa, regia di Alberto Lattuada (1962), sceneggiatura
- Violenza segreta, regia di Giorgio Moser (1963), sceneggiatura
- 8½, regia di Federico Fellini (1963), sceneggiatura
- I tre volti, episodi Il provino di Michelangelo Antonioni e Gli amanti celebri di Mauro Bolognini (1965), soggetto e sceneggiatura
- Il gaucho, regia di Dino Risi (1965), sceneggiatura
- Giulietta degli spiriti, regia di Federico Fellini (1965), soggetto e sceneggiatura
- Francesco d'Assisi, regia di Liliana Cavani (1966), soggetto e sceneggiatura
- L'immorale, regia di Pietro Germi (1967), soggetto e sceneggiatura
- Scacco alla regina, regia di Pasquale Festa Campanile (1969), sceneggiatura
- Galileo, regia di Liliana Cavani (1969), soggetto e sceneggiatura
- Sweet Charity, regia di Bob Fosse (1969), sceneggiatura Le notti di Cabiria
- Serafino, regia di Pietro Germi (1969), soggetto e sceneggiatura
- Come, quando, perché, regia di Antonio Pietrangeli (1969), soggetto e sceneggiatura
- Amore mio aiutami, regia di Alberto Sordi (1969), sceneggiatura
- Le castagne sono buone, regia di Pietro Germi (1970), soggetto e sceneggiatura
- Il giardino dei Finzi-Contini, non accreditato, regia di Vittorio De Sica (1970), sceneggiatura
- Alfredo Alfredo, regia di Pietro Germi (1972), soggetto e sceneggiatura
- Amore e ginnastica, regia di Luigi Filippo D'Amico (1973), sceneggiatura
- Amici miei, regia di Mario Monicelli (1975), soggetto e sceneggiatura
- Per le antiche scale, regia di Mauro Bolognini (1975), sceneggiatura
- Viaggio con Anita, regia di Mario Monicelli (1979), soggetto e sceneggiatura
- Il marchese del Grillo, regia di Mario Monicelli (1981), soggetto e sceneggiatura
- La vocazione di Suor Teresa (La voce), regia di Brunello Rondi (1982), sceneggiatura originale
- Amici miei - Atto IIº, regia di Mario Monicelli (1982), soggetto e sceneggiatura
- Amici miei - Atto IIIº, regia di Nanni Loy (1985), soggetto e sceneggiatura
- Ginger e Fred, regia di Federico Fellini (1986), sceneggiatura
- Speriamo che sia femmina, regia di Mario Monicelli (1986), soggetto e sceneggiatura
- Mano rubata, regia Alberto Lattuada (1989), sceneggiatura
- La voce della luna, regia di Federico Fellini (1990), sceneggiatura
- Fellini, sono un gran bugiardo, regia di Damian Pettigrew (2002), intervista a Pinelli su Fellini
- Bonjour Michel, regia di Arcangelo Bonaccorsi (2005), soggetto e sceneggiatura
Prosa radiofonica
- I Porta, commedia in tre atti di Tullio Pinelli, con Adriana De Cristoforis, Diego Michelotti, Adriana Innocenti, regia di Claudio Fino, trasmessa giovedì 27 dicembre 1951, nel programma nazionale, alle ore 21.
Altri progetti
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tullio Pinelli
Collegamenti esterni
- Tullio Pinelli: La voce delle immagini, intervista a Tullio Pinelli di Giovanni Menicocci
- Tullio Pinelli, una lunga e felice vita creativa, di Ernesto G. Laura
Controllo di autorità | VIAF (EN) 61740905 · ISNI (EN) 0000 0001 1445 9144 · SBN CFIV009550 · Europeana agent/base/102929 · LCCN (EN) n85201905 · GND (DE) 119490439 · BNE (ES) XX1177520 (data) · BNF (FR) cb139867872 (data) · J9U (EN, HE) 987007436429505171 |
---|
- David di Donatello nel 1986
- David di Donatello nel 1998
- Scrittori italiani del XX secolo
- Sceneggiatori italiani del XX secolo
- Drammaturghi italiani del XX secolo
- Nati nel 1908
- Morti nel 2009
- Nati il 24 giugno
- Morti il 7 marzo
- Nati a Torino
- Morti a Roma
- David di Donatello per la migliore sceneggiatura
- Centenari italiani