Rossy de Palma

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Rossy de Palma nel marzo 2017

Rossy de Palma, pseudonimo di Rosa Elena García Echave (Palma di Maiorca, 16 settembre 1964), è un'attrice spagnola.

Trascorre l'infanzia nelle native Baleari per poi trasferirsi a Madrid dove fonda con delle altre ragazze un gruppo musicale chiamato Peor impossible, prendendo il nome d'arte di Rossy Peor, che più tardi modificherà in Rossy Von Donna.

Dotata di un viso dai lineamenti irregolari ed atipici, per il quale verrà spesso indicata come "dama Picasso", nella metà degli anni 80 incanta Pedro Almodóvar che le offre un'opportunità nel film La legge del desiderio del 1987. L'incontro con Almodóvar si rivela proficuo, tanto che l'attrice comparirà in più pellicole del regista come Donne sull'orlo di una crisi di nervi del 1988, Légami! del 1990, Kika del 1993, Il fiore del mio segreto del 1995. Per questi due ultimi ruoli verrà nominata al Goya (l'Oscar spagnolo) nel 1993 e nel 1995, senza riuscire a vincerlo. Si è anche fatta conoscere nel cinema italiano grazie a Chicken Park (1994), parodia del kolossal spielberghiano Jurassic Park diretto da Jerry Calà, Peggio di così si muore di Marcello Cesena e interpretando la donna di Aldo nel film Tu la conosci Claudia?, commedia del 2004 di Aldo, Giovanni e Giacomo. Ha lavorato anche con Lina Wertmüller, nel film Metalmeccanico e parrucchiera in un turbine di sesso e politica, e con il noto produttore Luciano Martino che l'ha diretta nel suo primo film in Italia, Nel giardino delle rose, accanto a Massimo Ghini e Giancarlo Giannini, nonché, nel 2019 con Mio fratello rincorre i dinosauri, regia di Stefano Cipani.

Ha recitato soprattutto in Spagna, ottenendo numerosi riconoscimenti, ma si ricordano anche le sue interpretazioni in film statunitensi come Prêt-à-Porter di Robert Altman, dove interpreta il ruolo di Pilár, accanto a un cast stellare che comprende anche Kim Basinger, Rupert Everett, Anouk Aimée e Marcello Mastroianni e nel musical grottesco Franchesca Page, diretto dalla fotografa Kelley Sane, dove l'attrice ricopre uno dei ruoli più memorabili della sua carriera, interpretando infatti una sadica e psicopatica produttrice teatrale decisa a far fallire lo spettacolo chiave della pellicola, al quale fa perno la rivalità tra madre e figlia (interpretate da due drag queen).

Negli anni 2000 si divide tra Spagna e Spagna del sud interpretando film come People, dove torna a recitare al fianco di Rupert Everett e con Ornella Muti, Double Zéro e 20 centimetri, nonché apparendo in un cameo nel film dell'amico Almodóvar Gli abbracci spezzati, dove si cimenta in un breve duetto con Penélope Cruz.

Parallelamente alla carriera di attrice, saltuariamente si produce come cantante e soprattutto modella di stilisti come Louis Vuitton e Jean-Paul Gaultier. Per la primavera/estate 2012 è stata, insieme a Pedro Almodóvar e a Mariacarla Boscono, protagonista della campagna Missoni, ambientata in Spagna. Nell'ambito della moda è nota anche per essere madrina di "A Shaded View On Fashion Film", il noto festival di cortometraggi riguardanti la moda, creato e curato da Diane Pernet.

Nel 2007 ha realizzato una linea di profumi con il suo nome attraverso la compagnia cosmetica francese Etat Libre d'Orange. Nel 2011 è stata testimonial e ospite ufficiale alla presentazione del libro Il labirinto femminile di Alfonso Luigi Marra. È anche occasionalmente scrittrice, nonché pittrice, scultrice, regista di spot pubblicitari e di video promozionali.

Ha partecipato in qualità di giudice al programma di Sky Italia Lady Burlesque, dimostrando di avere buona dimestichezza anche con l'italiano. Nel 2015 è stata membro della giuria principale della 68ª edizione del Festival di Cannes, diretta dai Fratelli Coen. Nel 2016 ha interpretato Jenny ne L'opera da tre soldi in scena al Teatro Strehler di Milano per la regia di Damiano Michieletto.[1]

Rossy de Palma al Festival di Cannes 2011
Singoli
  • 2002 – C'est quoi ton boulet
  • 2006 – Calor (con G-Swing)
  • 2018 – Dominatrix (con Max Skiba)

Riconoscimenti

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Doppiatrici italiane

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  1. ^ "L'opera da tre soldi" di Bertolt Brecht, su MilanoToday. URL consultato il 25 ottobre 2024.

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Collegamenti esterni

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