Roberto Bencivenga

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Template:Membro delle istituzioni italiane Template:Membro delle istituzioni italiane Template:Membro delle istituzioni italiane Roberto Bencivenga (Roma, 2 ottobre 1872Roma, 24 ottobre 1949) è stato un generale e politico italiano.

Biografia

Ufficiale di Stato Maggiore al Comando Supremo della Prima Guerra Mondiale, dopo Caporetto comanda la brigata Aosta alle battaglie del Grappa e del Piave. Dopo il conflitto è alla guida della Missione militare italiana a Berlino. Nel 1919 lasciò il servizio attivo, col grado di generale di brigata.[1]

Alle elezioni del 1924 si candida nella circoscrizione della Campania nella lista di Giovanni Amendola, venendo eletto alla Camera.[1] Partecipò quindi, insieme ad Amendola, alla secessione aventiniana e alla fondazione dell'Unione Nazionale, per cui tenne diversi comizi in tutta Italia.[1] Come tutti gli aventiniani, fu quindi dichiarato decaduto dalla Camera nella seduta del 9 novembre 1926,[2] e inoltre radiato dall'esercito per motivi politici con decreto del 15 luglio 1926, con l'aggiunta della condanna a cinque anni di confino a Ponza.[1]

Nel 1943 inizia a partecipare alla resistenza a Roma, come comandante del Fronte Militare Clandestino. Fu arrestato dai tedeschi nel 1944. Dopo la liberazione fu per alcuni giorni Commissario governativo al Comune di Roma (6-10 giugno 1944), prima dell'insediamento del nuovo Sindaco Filippo Doria Pamphili.

Come aventiniano, nel 1945 fu nominato nella Consulta Nazionale,[1] mentre nel 1946 si candidò e fu eletto all'Assemblea costituente nelle file del Blocco Nazionale della Libertà, di cui divenne poi il presidente del gruppo parlamentare.[3] Successivamente (gennaio 1947) aderì al Fronte dell'Uomo Qualunque e passò quindi al gruppo "Fronte Liberale Democratico dell'Uomo Qualunque";[3] in virtù della III disposizione transitoria della Costituzione, il 18 aprile 1948 fu nominato "senatore di diritto" della I Legislatura della Repubblica Italiana, andando a comporre il Gruppo misto.[2] Non terminò la legislatura, poiché morì a Roma il 23 ottobre 1949.[2]

Il generale Roberto Bencivenga fu anche un massone di una certa rilevanza: prima del fascismo iniziato al Grande Oriente d'Italia, nel 1943 costituì il "Gruppo di Reggenza" in Sicilia, raggruppando diverse logge già esistenti. Questo gruppo confluì nella Gran Loggia d'Italia (allora in Via della Mercede in Roma) nell'agosto del 1945.

Note

Bibliografia

Collegamenti esterni