Premio Bagutta

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Il Premio Bagutta è un premio letterario istituito a Milano nel 1926 i cui enti promotori furono la famiglia Pepori e la SNAM (Società nazionale metanodotti).

Nell'ambito della trattoria toscana di Alberto Pepori in via Bagutta a Milano nacque l'idea di istituire un premio letterario.

La trattoria, scoperta dallo scrittore Riccardo Bacchelli e dal suo elzerivista e critico cinematografico Adolfo Franci, fu presto frequentata da numerosi amici che avevano preso l'abitudine di ritrovarsi per cenare insieme e per discutere di libri.

La sera dell' 11 novembre 1926, la notte di San Martino, agli undici presenti (Riccardo Bacchelli, Orio Vergani, Adolfo Franci, Paolo Monelli, Gino Scarpa, Mario Vellani Marchi, Ottavio Steffenini, Luigi Bonelli, Mario Alessandrini, Antonio Veretti e Antonio Niccodemi) venne l'idea di istituire un premio letterario e di autoeleggersi come giuria.

Statuto del Premio Bagutta

Congiuntesi le stelle sotto il segno di Bagutta il giorno di San Martino, sacro ai mariti veggenti, i Baguttiani hanno fondato tra un bicchiere di chianti e uno di grappa un premio letterario che sarà assegnato per la prima volta il 14 gennaio dell'anno prossimo...Eccone lo statuto:

"Oggi giorno di San martino del 1926 i presenti al tavolo di Bagutta hanno fondato il premio Bagutta. 1) Il premio verrà assegnato il giorno 14 gennaio di ogni anno ad un'opera letteraria italiana pubblicata nell'anno precedente; 2) il premio è costituito da libere oblazioni; il premio è indivisibile e verrà assegnato dai fondatori sottoscritti, qualunque sia il numero dei presenti alla deliberazione"

Tranne Bacchelli e Monelli che aveva pubblicato da poco Le scarpe al sole, libro che aveva avuto un buon successo, gli altri sodali, che gravitavano intorno alla rivista La Fiera letteraria, fondata e diretta da Umberto Fracchia, erano abbastanza sconosciuti.

Come scrisse Monelli essi formavano un gruppo eterogeneo al quale facevano parte "due giornalisti, due pittori, un avvocato, un commediografo, tre letterati e un dandy".

Non si trattava pertanto di critici in senso stretto, ma di persone colte e con grande spirito di indipendenza.

Questo desiderio di indipendenza portò infatti i fondatori a chiudere, tra il 1937 e il 1946 il premio perché non subisse le pressioni del regime del quale erano sostenitori alcuni dei giurati.

L'atto di fondazione del premio, scritto su un foglio di carta da Adolfo Franci (la "carta gialla"), fu subito scritto e affisso ad una parete del locale e l'annuncio venne dato da "La Fiera Letteraria":

Grazie al clima conviviale, alla composizione della giuria, alla scarsa incisività che il premio ha avuto sulle vendite, tenendo così lontano le grandi manovre delle case editrici, alla coerenza mantenuta alla scelta dei generi premiati (poesia, narrativa, e saggistica), il carattere del premio e l'amore per la bella letteratura rimase nel tempo.

Il premio è stato diretto in passato, oltre che dallo stesso Bacchelli, da personalità come Emilio Tadini e Mario Soldati.

I vincitori del Premio Bagutta per la narrativa, saggistica e poesia

I vincitori del Premio Bagutta Sezione Opera Prima

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