Patrizia Prestipino

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Patrizia Prestipino

Deputata della Repubblica Italiana
Durata mandato23 marzo 2018 –
12 ottobre 2022
LegislaturaXVIII
Gruppo
parlamentare
Partito Democratico
CoalizioneCentro-sinistra 2018
CircoscrizioneLazio 1
Collegio8 (Roma-Ardeatino)
Sito istituzionale

Presidente del XII Municipio di Roma
Durata mandato2006 –
2008
SuccessorePasquale Calzetta

Dati generali
Partito politicoPartito Democratico (dal 2007)
In precedenza:
DL (fino al 2007)
Titolo di studioLaurea in Lettere classiche
UniversitàUniversità degli Studi di Roma "La Sapienza"
ProfessioneInsegnante

Patrizia Prestipino (Roma, 16 settembre 1963) è una politica italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata e cresciuta a Roma, nel quartiere Giuliano-Dalmata, ha frequentato il liceo classico "Francesco Vivona" di Roma, dove ha iniziato le sue battaglie politiche e sociali.

Laureata in lettere classiche all'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", convive e non ha figli, anche se ha adottato a distanza una bambina orfana di Nairobi.[1]

Attività politica[modifica | modifica wikitesto]

Alle elezioni amministrative del 2006 viene eletta al primo turno presidente del municipio Roma XII (oggi rinominato Municipio Roma IX) con 52.911 voti su 94.383 votanti (57,66%) per la coalizione di centro-sinistra.[1]

Nel 2007 partecipa alla fondazione del Partito Democratico (PD), diventandone membro dell'Assemblea Nazionale del PD.[1]

È stata assessore allo sport, turismo e giovani della provincia di Roma nella giunta di centro-sinistra presieduta da Nicola Zingaretti dal 12 maggio 2008 fino al 31 dicembre 2012, quando Zingaretti si dimette per candidarsi alla Presidenza della Regione Lazio alle imminenti elezioni regionali.[1]

Il 7 aprile 2013 partecipa alle elezioni primarie per la scelta sulla candidatura a sindaco di Roma per il centro-sinistra, confrontandosi con personalità quali Paolo Gentiloni, Ignazio Marino e David Sassoli, l'unica donna del PD, ottenendo quasi 5.000 voti. Nello stesso anno ad ottobre, in occasione del congresso romano del PD, è stata eletta segretario del circolo PD EUR con oltre il 70% dei voti.

Alle elezioni primarie del PD del 2013 sostiene la mozione di Matteo Renzi, sindaco di Firenze dal 24 giugno 2009, candidatasi come capolista nel collegio di Roma Sud (EUR - Ostia) per la sua mozione, dove ottiene oltre il 65% dei voti e battendo il suo avversario a sostegno di Gianni Cuperlo, entrando nell'Assemblea nazionale del Partito Democratico.

Alle elezioni primarie del PD del 2017 ha sostenuto la mozione del segretario uscente Matteo Renzi, venendo riconfermata nell'Assemblea nazionale del partito, diventandone anche membro della Direzione nazionale del PD e Responsabile del Dipartimento difesa degli animali.[2]

Deputata alla Camera[modifica | modifica wikitesto]

Alle elezioni politiche del 2018 viene candidata alla Camera dei deputati nel collegio uninominale Lazio 1 - 08 (Roma-Ardeatino), sostenuta dalla coalizione di centro-sinistra in quota PD, venendo eletta deputata con il 33,53% dei voti contro i candidati del centro-destra Davide Bordoni (28,02%) e del Movimento 5 Stelle Daniele Piva (26,56%)[3]. Nella XVIII legislatura della Repubblica è stata componente della 7ª Commissione Cultura, scienza e istruzione e della Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza.[4]

Nel 2018 ha sostenuto la candidatura a segretario regionale del PD nel Lazio di Claudio Mancini, capocorrente nel PD laziale, ma che risulterà perdente contro quella del senatore Bruno Astorre.[5]

Alle elezioni politiche del 2022 viene ricandidata alla Camera nel collegio uninominale Lazio 1 - 05 (Roma Municipio X), sostenuta dalla coalizione di centro-sinistra in quota Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista (PD-IDP), oltreché nel collegio plurinominale Lazio 1 - 01 in quarta posizione nella lista del PD-IDP; nell'uninominale ottiene il 28,21% dei voti e viene sconfitta dal candidato della coalizione di centro-destra, in quota forzista, Alessandro Battilocchio (39,83%), mentre nel plurinominale non scatta il seggio, rimanendo quindi esclusa dal Parlamento della XIX legislatura. Successivamente si scaglia contro sia il PD che col segretario regionale del PD Lazio Astorre per la mancata rielezione.[5]

Fuori dal Parlamento[modifica | modifica wikitesto]

Il 30 dicembre 2022 Prestipino viene assunta come collaboratrice dell'ufficio di supporto del sindaco metropolitano di Roma Roberto Gualtieri, con uno stipendio di 33.000 euro.[5]

Alle elezioni primarie del PD del 2023 sostiene la mozione di Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna dal 22 dicembre 2014, assieme alla corrente "Base riformista" di Lorenzo Guerini e Luca Lotti (che raggruppa i renziani nel PD), di cui è la principale referente e coordinatrice a Roma.[5][6]

Controversie[modifica | modifica wikitesto]

Dichiarazioni sulla razza italiana[modifica | modifica wikitesto]

A luglio 2017 destano forti polemiche le sue dichiarazioni a contenuto razziale, nelle quali ha parlato di razza italiana. In un'intervista ha infatti auspicato che "per continuare la nostra razza bisogna dare sostegno concreto alle mamme"[7]. Alle molte reazioni e prese di distanza si sono aggiunte da parte di esponenti del suo partito, tra cui l'eurodeputato Daniele Viotti e il parlamentare Dario Ginefra, diverse richieste di dimissioni.[8]

Affermazioni su Pietro Grasso[modifica | modifica wikitesto]

Nell'ottobre 2017 il Partito Democratico si è formalmente dissociato da un attacco molto pesante della Prestipino all'allora presidente del Senato Pietro Grasso, che aveva abbandonato il PD in seguito all'approvazione del Rosatellum[9]. In un post su Twitter aveva infatti scritto: "Il grosso Grasso divorzio dal Pd, Un film già visto. Come Prendi i soldi e scappa"[9]. Il portavoce della segreteria del PD Matteo Richetti ha commentato: "Il Pd ha già detto ufficialmente Rispetto per le decisioni del Presidente del Senato. Tutto il resto sono parole in libertà. Di chiunque"[9]. Anche numerosi parlamentari hanno fortemente criticato tale comportamento, tra cui Emanuele Fiano, Stefano Esposito, Dario Ginefra e altri.[9][10]

Boia chi molla prof[modifica | modifica wikitesto]

Nel gennaio 2018 è nuovamente al centro di vivaci polemiche, soprattutto all'interno del Partito Democratico, per una sua conversazione su Instragram con i suoi alunni, che gli avevano scritto "Boia chi molla prof", a cui lei ha replicato, accettando quindi il motto fascista di sostegno: "Grandi i miei ragazzi. Vi amo e grazie dell'incoraggiamento".[11]

Foto inopportune[modifica | modifica wikitesto]

A ferragosto 2018 posta su Instagram una sua foto sensuale in controluce, venendo criticata da alcune sue colleghe di partito in quanto, a loro avviso, ricorderebbe lo spogliarello di Kim Basinger nel film Nove settimane e mezzo. La foto è stata anche considerata inopportuna per il fatto che in quei giorni si era verificata la tragedia di Ponte Morandi. Successivamente alle polemiche, la Prestipino rimosse il post.[12]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]