Museo Fisogni

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Museo Fisogni
Interno del Museo
Ubicazione
StatoItalia Italia
Località Tradate
IndirizzoVia Giacomo Bianchi, 25b
Coordinate45°42′47.12″N 8°54′04.4″E / 45.71309°N 8.901221°E45.71309; 8.901221
Caratteristiche
Tipoarcheologia industriale
Periodo storico collezioniXIX-XXI secolo
Superficie espositiva500 (circa) 
FondatoriGuido Fisogni
Apertura1966
ProprietàPrivato
GestionePrivato
Visitatori5 000 (2019)
Sito web

Il Museo Fisogni della stazione di servizio (in passato anche Museo SIRM[1] e Museo Ormad-Valseveso[2]), situato a Tradate, è un museo di pompe di benzina e di oggetti da collezione delle stazioni di rifornimento fondato da Guido Fisogni nel 1966. Al suo interno, con circa 8000 pezzi tra pompe, cartelli e gadget[3], è presente la più completa collezione al mondo di distributori di carburante e petroliana (certificata Guinness World Record nel 2000[4]).[5][6] Il Museo fa anche parte del Circuito Lombardo dei Musei del Design[7] e della Rete dei Giacimenti del Design Italiano, promossa dalla Triennale di Milano[8][9] (che espone anche due distributori della collezione Fisogni)[10].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Distributore di benzina di Benito Mussolini

Il Museo Fisogni nacque nel 1966[11] a Palazzolo Milanese. L'imprenditore Guido Fisogni, ragioniere[12] figlio del generale degli Alpini e aristocratico Federico Fisogni[13][14] e della contessa Elisabetta Barbiano di Belgioioso[15] e nipote del politico Carlo Fisogni[13], all'epoca costruiva e ristrutturava stazioni di servizio in Italia e in Europa, e diede il via alla sua vasta collezione partendo da una pompa di benzina Bergomi a misurazione visibile con "pentalitri" abbinati, trovata abbandonata nel 1961[11].

Nel corso degli anni, dal 1966 al 2001, la collezione, esempio di modernariato[16] e archeologia industriale, è stata ampliata con l'aggiunta di globi, gadget, insegne, giocattoli, attrezzature e pubblicità, provenienti da diverse parti del mondo. Il museo ospita 180 distributori di benzina e circa 6.000 pezzi di antiquariato industriale. La collezione ripercorre la storia delle stazioni di servizio dal 1892[17] ad oggi.

Il 1º gennaio 1994 abbandonò la denominazione Museo SIRM (nome dell'azienda di Fisogni) per assumere il nome attuale[18]. Nel 1996 fu lanciato il sito web istituzionale del Museo.[19]

Negli anni '90 il museo fu a lungo uno dei principali sponsor della squadra di calcio femminile Como 2000[20][21][22][23].

Nel 2000 la collezione fu insignita del Guinness World Record.[4]

Dopo la cessione dell'azienda da parte di Guido Fisogni, nel 2000, il museo è stato chiuso dalla fine del 2001 per quasi 15 anni, prima di riaprire i battenti il 26 aprile 2015 nella sua attuale sede a Tradate[24], all'interno di un'ala di Villa Castiglioni[25], che fu dimora di Cesare Castiglioni, garibaldino dei Mille e imprenditore tessile[26] di Tradate.

Nel tempo, gli oggetti presenti nel museo sono stati messi a disposizione per ricerche degli studenti di ingegneria del Politecnico di Milano e sono comparsi in produzioni cinematografiche, televisive e pubblicitarie; alcuni pezzi sono visibili, ad esempio, nelle produzioni RAI Il grande Fausto, 125 milioni di caz..te di Adriano Celentano, L'Amica Geniale, nella scenografia di Striscia la Notizia del 1991, film come Hill of Vision e in uno spot di TIM con Naomi Campbell[27]. Il museo è anche sede di eventi e raduni.

Al 2022, pezzi del Museo Fisogni sono esposti al Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, alla Triennale di Milano, al Museo della Mille Miglia di Brescia e al Museo Frera di Tradate.

Collezione[modifica | modifica wikitesto]

Il Museo Fisogni conserva numerosi pezzi e grafiche disegnati da noti illustratori e designer del '900. Tra le grafiche più note, quelle di Marcello Nizzoli per Oliofiat e quelle di Lora Lamm, Giorgio Muggiani e Plinio Codognato per Pirelli, oltre ai loghi Agip e AgipGas di Luigi Broggini e Federico Seneca.

Distributore prodotto dalla Nuovo Pignone e progettato da Marcello Nizzoli e Mario Olivieri, facente parte della collezione Fisogni ed esposto presso la Triennale di Milano

Tra i distributori, degni di nota i modelli realizzati da Alberto Rosselli e dalla coppia Nizzoli-Olivieri per Agip-Nuovo Pignone, e quelli disegnati da Eliot Noyes per la Mobil.

Tra gli artisti conservati al Museo, si segnalano inoltre le acqueforti di Antonio Carbonati raffiguranti la raffineria Aquila.

La pompa di benzina di Mussolini[modifica | modifica wikitesto]

Il Museo Fisogni presenta nella sua collezione diversi pezzi storici, tra i quali il più noto è probabilmente un esemplare dei distributori di benzina voluti da Benito Mussolini. Probabilmente disegnato dall'architetto Marcello Piacentini[9], si tratta di un perfetto esempio di stile littorio, con la pensilina che ricorda il saluto romano e le linee che ricordano le architetture degli edifici del ventennio. I pochi esemplari prodotti erano utilizzati principalmente nelle ambasciate e nelle prefetture, a disposizione anche dei gerarchi; quello conservato al Museo, rinvenuto a Trieste, in origine era probabilmente collocato a Palazzo Venezia[9]. Su di esso si trova la scritta “benzina pura”, che indica che il carburante non era mischiato con alcol da barbabietola, usato per aggirare le sanzioni imposte all'Italia per l'invasione dell'Etiopia[9]. Un altro esemplare, sempre appartenente al Museo Fisogni e proveniente dall'ambasciata italiana a Tirana, è esposto al Museo della Mille Miglia.

Archivio Bergomi[modifica | modifica wikitesto]

Progetto dell'archivio Bergomi

Il Museo conserva, tra le altre cose, una parte dell'archivio storico della Bergomi[27], azienda milanese specializzata nella costruzione di distributori[28] e dispositivi di sicurezza[29][30], in particolare progetti industriali[31] e fotografie d'epoca dal 1909 fino agli anni '50.

Villa Castiglioni[modifica | modifica wikitesto]

Panoramica di Villa Castiglioni

La villa, già appartenente alla famiglia Pusterla, venne acquistata dai Castiglioni (ramo della famiglia aristocratica originaria di Castiglione Olona) nel 1781 ed ampliata nel corso del XIX secolo, soprattutto per mano del garibaldino Cesare Castiglioni, che la ribattezzò "Villa Rina" in onore della moglie e vi installò anche alcune attività tessili; a lui si deve anche la creazione del parco del complesso. L’aspetto attuale risale alla metà dell'800, sebbene il catasto lo segnali solo dal 1875; il cortile oggi di pertinenza del Museo risale invece almeno al 1840[32][33]. L'ala della villa in cui erano situate le tessiture è stata progressivamente abbandonata nel corso dei decenni, ma nel 2015 è stata ristrutturata e adibita a Museo e a location per eventi; la parte residenziale della villa (in stile neogotico) è tuttora abitata dai discendenti della famiglia Castiglioni[34][35].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Museo SIRM, Electa, 1993, ISBN 88-435-4738-0.
  2. ^ Mauro Baldrati, Mai a corto di carburante, in Capital, febbraio 1993.
  3. ^ Cultura, a rischio 15 musei. Li vuole il sultano del Bahrein, su archivio.corriere.it, 18 aprile 2006. URL consultato il 26 maggio 2018.
  4. ^ a b Guinness World records 2002 : il guinness dei primati, Mondadori, 2001, ISBN 88-04-49721-1.
  5. ^ Tutto nuovo il museo delle pompe di benzina Alice Dutto. Corriere della Sera. 15 Aprile 2015. URL consultato il 13 Aprile 2016.
  6. ^ Pompe di benzina, apre il museo da Guinness dei primati Manuel Sgarella. VareseNews. 17 Aprile 2015. URL consultato il 13 Aprile 2016.
  7. ^ Museo Fisogni | Musei Design, su museidesign.it. URL consultato il 13 giugno 2019.
  8. ^ Joseph Grima (a cura di), Triennale Milano. La rete dei giacimenti del Design Italiano, Electa, 2020, ISBN 9788891826794.
  9. ^ a b c d "Il pieno, per favore".. Noi, la benzina, una volta la mettevamo così..., su la Repubblica, 22 giugno 2022. URL consultato il 28 febbraio 2023.
  10. ^ Le collaborazioni del Museo Fisogni (Guinness World Record), su Museo Fisogni. URL consultato il 1º aprile 2020.
  11. ^ a b Museo Fisogni, il paradiso delle pompe di benzina, su Quartamarcia, 22 novembre 2018. URL consultato il 5 dicembre 2019.
  12. ^ Un secolo di benzina nelle stanze del mio museo (PDF), in L'Unità, 3 gennaio 1997.
  13. ^ a b Il Colonnello Fisogni, su Gruppo Alpini di Paderno Dugnano (MI) - Benvenuti!. URL consultato il 28 agosto 2018.
  14. ^ Vita, guerre, avventure e altro del nobil uomo Federico Fisogni, Patrizio di Brescia, Colonnello degli Alpini, su dx.doi.org. URL consultato il 28 agosto 2018.
  15. ^ Fisogni - Famiglia Lombarda iscritta nell'elenco ufficiale della nobiltà italiana con Provvedimento di Giustizia con titolo di nobile, 1960.
  16. ^ Tg2 Costume&Società - Museo Fisogni. URL consultato il 6 settembre 2022.
  17. ^ Museo Fisogni, la più grande collezione di pompe di benzina del mondo apre nelle Giornate FAI, su lastampa.it, 22 marzo 2017. URL consultato il 4 settembre 2020.
  18. ^ Guido Fisogni, Museo Fisogni, 1995?, SBN IT\ICCU\LO1\1077148.
  19. ^ Welcome to the Museum Fisogni, su web.archive.org, 21 dicembre 1997. URL consultato il 18 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 1997).
  20. ^ F.C.F. Como 2000 Serie B nazionale Stagione sportiva 1998/99, 1998.
  21. ^ F.C.F. Como 2000 Serie B nazionale Stagione sportiva 1999/2000, 1999.
  22. ^ Massimo Moscardi, Un museo sostiene le azzurre, in Il Corriere, 17 dicembre 1997.
  23. ^ Alessandro Gandolfi, Un pieno d'epoca, in Il Venerdì di Repubblica, 28 maggio 1999.
  24. ^ Con 180 distributori storici apre il museo della benzina, in Corriere della Sera, 26 aprile 2015.
  25. ^ CinemAlfa, drive-in virtuale dedicato alle star del Biscione - Attualità, su ANSA.it, 27 aprile 2020. URL consultato il 27 aprile 2020.
  26. ^ Villa Castiglioni Fisogni Tradate | Villa per matrimonio Tradate (VA), su Villa Castiglioni Fisogni. URL consultato il 14 luglio 2020.
  27. ^ a b Le collaborazioni del Museo Fisogni (Guinness World Record), in Museo Fisogni. URL consultato il 29 ottobre 2018.
  28. ^ 1930 - La produzione Bergomi | Museo Fisogni, in Museo Fisogni, 9 marzo 2015. URL consultato il 29 ottobre 2018.
  29. ^ La Società Anonima Bergomi, su bunkertorlonia.it. URL consultato il 19 febbraio 2019.
  30. ^ Società Anonima Bergomi: non solo distributori, su Museo Fisogni, 1º febbraio 2019. URL consultato il 19 febbraio 2019.
  31. ^ Archivi Collezione, su Museo Fisogni. URL consultato il 6 maggio 2021.
  32. ^ Ernesto Restelli, Lonate Ceppino, Reggiani, 2001.
  33. ^ Davide Zaffaroni, Cesare Castiglioni dei Mille di Marsala, in I Quaderni dell’Associazione Studi Storici Tradatesi, Macchione, 2008.
  34. ^ Storia di Villa Castiglioni (XVIII-XIX sec.) | Museo Fisogni, in Museo Fisogni, 30 novembre 2018. URL consultato il 2 dicembre 2018.
  35. ^ I lavori di restauro del Museo, in Museo Fisogni. URL consultato il 2 dicembre 2018.

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