Deborah Bergamini

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Deborah Bergamini

Vicesegretario di Forza Italia[1]
In carica
Inizio mandato24 febbraio 2024
Vice diAntonio Tajani
PredecessoreCarica creata

Sottosegretaria di Stato ai rapporti con il Parlamento
Durata mandato1º marzo 2021 –
22 ottobre 2022
ContitolareSimona Malpezzi[2]
Caterina Bini[3]
Capo del governoMario Draghi
PredecessoreGianluca Castaldi
SuccessoreGiuseppina Castiello
Matilde Siracusano

Portavoce di Forza Italia
Durata mandato2014 –
10 aprile 2018
PresidenteSilvio Berlusconi
PredecessoreCarica creata
SuccessoreGiorgio Mulé

Deputata della Repubblica Italiana
In carica
Inizio mandato29 aprile 2008
LegislaturaXVI, XVII, XVIII, XIX
Gruppo
parlamentare
XVI: Popolo della Libertà
XVII: Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente
XVIII: Forza Italia-Berlusconi Presidente
XIX: Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE
CoalizioneXVI: Centro-destra 2008
XVII: Centro-destra 2013
XVIII: Centro-destra 2018
XIX: Centro-destra 2022
CircoscrizioneXVI; XVIII-XIX: Toscana
XVII: Emilia-Romagna
CollegioXVIII: 8 (Massa)
Incarichi parlamentari
XVI legislatura:

XVII legislatura:

XVIII legislatura:

XIX legislatura:

Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoForza Italia (dal 2013)
In precedenza:
FI (2008-2009)
PdL (2009-2013)
Titolo di studioLaurea in lingue e letterature straniere
UniversitàUniversità degli Studi di Firenze
ProfessioneGiornalista professionista

Deborah Bergamini (Viareggio, 24 ottobre 1967) è una politica italiana, vice-segretario e responsabile del Dipartimento Esteri e dei rapporti con la stampa internazionale di Forza Italia, vice-capogruppo del partito alla Camera dei deputati, vice-presidente della Delegazione Italiana all'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa e del Gruppo PPE all'Assemblea del consiglio d'Europa e sottosegretaria di Stato al Dipartimento per i rapporti con il Parlamento nel governo Draghi dal 1º marzo 2021 al 22 ottobre 2022.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la maturità classica e la laurea in lingue all'Università di Firenze, nel 1992 vince una borsa di studio presso lo Smith College di Northampton, Massachusetts, dove si è specializzata in American Studies.

Inizia a lavorare nel 1993 presso due emittenti televisive toscane, Italia 7 e Rete 37 e come cronista di nera e giudiziaria presso il quotidiano La Nazione. Dal 1996 è giornalista professionista, iscritta all'Ordine dei giornalisti del Lazio. Sempre nel 1996 diventa caporedattrice presso l'editore parigino "Analyses et Synthèses", dal 1997 è giornalista a Londra presso Bloomberg News.

Nel 1999 Silvio Berlusconi la ingaggia come propria consulente per la comunicazione e in questa veste Bergamini lo segue a Palazzo Chigi nel 2001.

Nel 2002 viene assunta in RAI come vicedirettore del marketing strategico,[4] con deleghe allo sviluppo di business e marketing internazionale. Nel 2003 è nominata Consigliere di Amministrazione di Rai International[5] e successivamente di Rai Trade, nello stesso anno entra a far parte del comitato di consulenti del Ministero per i beni e le attività culturali. Nel 2004 diventa direttrice marketing della RAI, ruolo che ricopre fino al gennaio 2008.

Attività politica[modifica | modifica wikitesto]

Alle elezioni politiche anticipate del 2008 viene candidata alla Camera dei deputati, tra le liste del Popolo delle Libertà (lista elettorale che raccoglie principalmente Alleanza Nazionale e Forza Italia) nella circoscrizione Toscana in sests posizione[6], risultando eletta deputata. Nella XVI legislatura della Repubblica è stata segretario della Delegazione italiana presso l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, componente della 9ª Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni e della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla contraffazione e pirateria commerciale[7], di cui viene eletta vicepresidente all'unanimità nel 2011[8], dove si occupa in particolare di tutela del Made in Italy nel settore agroalimentare[9], in quello dei tabacchi, del tessile e del lusso e, infine, di contrasto alla pirateria digitale.
Nel quadro della sua attività di deputato, Bergamini è prima firmataria e relatrice della Legge 7 luglio 2010, n. 106 (cosiddetta "legge Viareggio") che, in seguito al grave incidente ferroviario avvenuto nella città toscana il 29 giugno 2009, ha stanziato fondi di solidarietà per i parenti delle vittime[10].

Nel 2010 è tra i fondatori dell'associazione "Spazio aperto", nata dall'iniziativa di 40 parlamentari per mediare tra Berlusconi e Gianfranco Fini[11]. Sempre nel 2010 entra in polemica, insieme ad altri esponenti del PdL, con il coordinatore toscano Denis Verdini, definendo "sovietico" il carattere del partito in Toscana[12]. Le critiche alla gestione di Verdini continuano anche in occasione del distacco di Fini dal PdL: “Berlusconi è come Theoden, il re buono finito sotto l'incantesimo del malvagio Vermilinguo. Speriamo che spunti un Gandalf, un mago che lo liberi[13]. Già critica con la visione economica dell'allora ministro Giulio Tremonti[14], nel mese di agosto del 2011 è tra i nove deputati del PdL[15] che preannunciano emendamenti[16] al decreto il quale contiene la manovra aggiuntiva elaborata da Tremonti e resasi necessaria in seguito all'aumento dello spread tra i titoli di stato italiani e tedeschi[17]. Con lei anche Antonio Martino, Guido Crosetto, Santo Versace, Giorgio Stracquadanio, Alessio Bonciani, Isabella Bertolini, Giuseppe Moles e Giancarlo Mazzuca. La proposta raccoglie l'attenzione del segretario Angelino Alfano[18] e, in seguito a essa, la Bergamini sarà sempre annoverata tra i frondisti del PdL[19] e non voterà le successive manovre del IV governo Berlusconi.

Esponente della "corrente liberale" del PdL che fa capo ad Antonio Martino, non voterà mai la fiducia posta sui provvedimenti del governo tecnico di Mario Monti[20], assumendo posizioni molto critiche sul suo operato[21]. Le idee liberali della Bergamini si estendono anche ai temi cosiddetti etici, come il parere favorevole a un testamento biologico[22].

Alle elezioni politiche del 2013 viene ricandidata alla Camera dei deputati, tra le liste del PdL nella circoscrizione Emilia-Romagna in quarta posizione[23], venendo rieletta deputata[24].

Il 16 novembre 2013, con la sospensione delle attività del Popolo della Libertà, aderisce a Forza Italia[25][26] e due giorni dopo Berlusconi le conferisce l'incarico di "Responsabile della comunicazione" del partito[27].[28] Il 24 marzo 2014 diventa membro del Comitato di Presidenza di Forza Italia e insieme a Mariarosaria Rossi, Francesca Pascale, Alessia Ardesi e Giovanni Toti forma il cosiddetto "cerchio magico" di Berlusconi[29] fino a quando nel giugno del 2016, a seguito dell'operazione al cuore del Cavaliere per il cui stress vengono ritenute colpevoli, le donne vengono allontanate dal consiglio di famiglia (i figli, Gianni Letta, Fedele Confalonieri e Niccolò Ghedini) e sostituite da Alfredo Messina, Sestino Giacomoni e Valentino Valentini.

Bergamini (seconda da destra) a un convegno sulla direttiva Bolkestein durante la campagna elettorale delle elezioni politiche del 2018.

Alle elezioni politiche del 2018 è ricandidata dalla coalizione di centrodestra alla Camera nel collegio uninominale Toscana - 08 (Massa)[30], venendo rieletta con il 37,44% contro il 28,94% del candidato del Movimento 5 Stelle Adriano Simoncini e il 25,46% di Cosimo Maria Ferri del centro-sinistra[31]. Diventa vicepresidente della Commissione Trasporti.

Dall’ottobre 2019 è co-direttrice del quotidiano Il Riformista (chiuso nel 2012 e riportato in edicola da Alfredo Romeo) insieme a Piero Sansonetti nel ruolo di direttore.[32] Lascia un anno più tardi.[33]

Nell'agosto 2020, a poche settimane dal referendum costituzionale sul taglio del numero di parlamentari legato alla riforma avviata dal governo Conte I guidato dalla Lega assieme al Movimento Cinque Stelle e concluso dal governo Conte II guidato dalla coalizione tra M5S e Partito Democratico[34] la Bergamini annuncia il suo voto contrario, in dissidenza con la linea ufficiale del suo partito, schierato per il "Sì"[35].

Alle elezioni politiche anticipate del 2022 viene eletta deputata per la quarta volta da capolista di Forza Italia nel collegio plurinominale Toscana - 01.[36] Diventa poi vicepresidente del gruppo di FI alla Camera e vicepresidente della delegazione italiana presso l'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa.

Il 24 febbraio 2024 viene eletta vice-segretario di Forza Italia al congresso del partito diventando, per anzianità, la vicaria del segretario nazionale Antonio Tajani.[37]

Attività internazionale[modifica | modifica wikitesto]

Bergamini interviene al colloquio Fondazione Alcide De Gasperi - Fondazione Konrad Adenauer su "L'Unione Europea e le strategie di stabilizzazione politica e sociale dei paesi extraeuropei del Mediterraneo"

Nel 2008 diviene segretario della delegazione italiana all'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa (APCE) dove siede in Commissione Cultura ed è presidente della Sottocommissione dedicata ai Media e all'Information Society[38]. È inoltre la parlamentare di riferimento per l'Italia nel Network istituito dal Consiglio d'Europa per contrastare la violenza domestica.

Nel 2009 Bergamini è eletta Presidente del Centro Nord Sud (CNS) del Consiglio d'Europa[39], carica in cui sarà confermata nel 2011 per un altro biennio. Sotto la sua presidenza il Centro Nord-Sud del Consiglio d'Europa lancia l’Euro-Med Women Network, una rete femminile per la governance democratica[40].

Da gennaio 2014 è componente della Commissione Affari Politici dell'APCE[41] ed è vicepresidente del gruppo del Partito Popolare Europeo al Consiglio d'Europa.

Controversie[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2008, a seguito di un'inchiesta giornalistica da parte del quotidiano la Repubblica, lascia la RAI, ottenendo oltre 390.000 euro di liquidazione[42][43]. Il 21 novembre 2007, in particolare, il quotidiano aveva diffuso i brogliacci di alcune sue conversazioni telefoniche[44], acquisite nell'ambito di un'indagine per cui non era indagata.

Intanto, il 14 dicembre 2007, i tre esponenti del PD Francesco Ferrante, Esterino Montino e Marco Lion presentano una denuncia alla magistratura romana per il reato di interruzione di pubblico servizio. La magistratura apre un'inchiesta.

Il 25 settembre 2008, il pm responsabile delle indagini, procede a una richiesta di archiviazione che arriva il 1º dicembre 2008, su decreto del giudice per le indagini preliminari[45]. Il 23 gennaio 2013 il quotidiano la Repubblica, in un articolo che parla degli “indagati graziati dal Cavaliere”[46] (nella composizione delle liste elettorali, ndr), la cita scrivendo che: "in Emilia c'è Deborah Bergamini, indagata per interruzione di pubblico servizio ma in vista di una possibile archiviazione chiesta dal pm".

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Con le funzioni di vicaria.
  2. ^ fino al 25 marzo 2021
  3. ^ dal 31 marzo 2021
  4. ^ CdA RAI, indicati vicedirettori di TSP e Divisioni. Articolo del 31/07/2002 apparso sul sito di Rainews24
  5. ^ Bilancio RAI 2003 pag.103 (PDF), su bilancio2003.rai.it. URL consultato il 18 agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2006).
  6. ^ Pdl, ecco tutti i nomi in lista Articolo del 10/03/2008 apparso sul sito de Il Giornale
  7. ^ Camera.it - XVI Legislatura - Deputati e Organi Parlamentari - Scheda deputato - BERGAMINI Deborah, su leg16.camera.it. URL consultato il 5 marzo 2024.
  8. ^ Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale - Comunicato delle Giunte e delle Commissioni - mercoledì 21 dicembre 2011, su documenti.camera.it. URL consultato il 5 marzo 2024.
  9. ^ CAMERA: LA COMMISSIONE ANTICONTRAFFAZIONE APPROVA RELAZIONE SU AGROALIMENTARE, su AGENPARL, 6 dicembre 2011. URL consultato il 23 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2013).
  10. ^ Viareggio, dieci milioni per la strage ma è polemica: Pochi per ricostruire. Articolo del 04/06/2010 apparso sul sito del quotidiano La Repubblica
  11. ^ Nasce Spazio Aperto per mediare tra Berlusconi e Fini. Articolo del 13/05/2010 apparso su ilsannita.it
  12. ^ Verdini: Chi mi attacca ha avuto tanto ma non dà nulla al partito. Intervista di Marco Imarisio del 15/07/2010 apparsa sul sito del Corriere della Sera
  13. ^ Berlusconi ha in mente un nuovo Pdl. Archiviato il 24 novembre 2010 in Internet Archive. Articolo di Cirigliano Rosario del 17/10/2010 apparso su politica24.it
  14. ^ Nel Pdl soffia la tremontana.[collegamento interrotto] Articolo di Fabrizio dell'Orefice del 15/02/2011 apparso sul sito del quotidiano Il Tempo.
  15. ^ Dai frondisti azzurri ai forzisti di Miccichè. Articolo di Celestina Dominelli del 17/08/2011 apparso sul sito de Il Sole 24Ore.
  16. ^ Articolo del 13/08/2011 apparso sul sito del TG3.
  17. ^ Il Pdl pressa Tremonti sulle pensioni e lui si rifugia dai lupi leghisti. Archiviato il 1º febbraio 2013 in Internet Archive. Articolo del 19/08/2011 apparso sul sito del quotidiano Il Foglio.
  18. ^ Pdl, Alfano apre alle modifiche ma scarica le tasse sulla Lega. Archiviato l'11 dicembre 2013 in Internet Archive. Articolo di Brunella Bolloli apparso sul sito del quotidiano Libero.
  19. ^ Il premier insiste: via la super-Irpef, aumentando l'Iva. Articolo di Emilia Patta del 14/08/2011 apparso sul sito de Il Sole 24Ore.
  20. ^ Il Cavaliere: dissidenti autorizzati Ma cresce il timore del «contagio». Articolo di Barbara Fiammeri del 17/12/2012 apparso sul sito de Il Sole 24Ore.
  21. ^ Per Monti fiducia al ribasso su Svuotacarceri. Articolo del 09/02/2012 apparso sul sito di Rai News24.
  22. ^ Biotestamento, Fini chiede rispetto per le decisioni dei deputati. Archiviato il 13 dicembre 2013 in Internet Archive. Articolo del 23/09/2009 apparso sul sito Siciliainformazioni.com.
  23. ^ Silvio perdona l'ex frondista Deborah A lei posto sicuro in Emilia. Articolo del 22/01/2013 apparso sul sito del quotidiano Libero
  24. ^ Deborah Bergamini confermata alla camera. Stefania Giannini entra in Senato Archiviato il 1º marzo 2013 in Internet Archive. Articolo di Daniela Francesconi del 26/02/2013 apparso su Qui Versilia.it
  25. ^ Camera dei Deputati: Composizione del gruppo FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
  26. ^ L'addio al Pdl (in frantumi), rinasce Forza Italia
  27. ^ Berlusconi nomina Bergamini responsabile Comunicazione FI, su lastampa.it. URL consultato il 7 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2013).
  28. ^ Giù Letta, Santanché, Bonaiuti. Su Brunetta e Bergamini. Il nuovo potere in Forza Italia
  29. ^ Berlusconi e il cerchio magico... scelto da lui
  30. ^ CAMERA – COLLEGI UNINOMINALI*
  31. ^ Camera 04/03/2018 Area ITALIA (escl. Valle d'Aosta) Circoscrizione TOSCANA Collegio Plurinominale TOSCANA - 01 Collegio 08 - MASSA, su elezionistorico.interno.gov.it.
  32. ^ Dal 29 ottobre torna in edicola Il Riformista, con Sansonetti direttore, su Prima Comunicazione, 24 ottobre 2019. URL consultato il 29 ottobre 2019.
  33. ^ "Lascio la condirezione ma resta il mio giornale, su ilriformista.it, 10 ottobre 2020. URL consultato il 25 febbraio 2021.
  34. ^ Andrea Muratore, La democrazia non è un costo, Osservatorio Globalizzazione, 18 febbraio 2020
  35. ^ Americo Mascarucci, Referendum, nel centrodestra crescono i malumori. Tutti i NO da Borghi a Crosetto, Lo Speciale, 27 agosto 2020
  36. ^ Tutti i deputati eletti al proporzionale, in la Repubblica, 26 settembre 2022.
  37. ^ Anche Roberto Occhiuto eletto fra i 4 vicesegretari di Forza Italia, su RaiNews, 24 febbraio 2024. URL consultato il 24 febbraio 2024.
  38. ^ Examination of credentials of representatives and substitutes. Doc. 11721 dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa. 27/09/2008. Archiviato l'8 marzo 2013 in Internet Archive.
  39. ^ Deborah Bergamini eletta presidente del 'Centro Nord-Sud' al Consiglio d'Europa Archiviato il 22 febbraio 2014 in Internet Archive.. Articolo del 19/03/2009, apparso su loschermo.it
  40. ^ Nasce Euro-Med Women Network Archiviato il 13 novembre 2012 in Internet Archive.. Articolo apparso su alfemminile.com
  41. ^ Bureau EPP-CD Group in the Council of Europe Archiviato il 10 aprile 2014 in Internet Archive.
  42. ^ Bergamini, 390.000 euro di liquidazione dalla Rai
  43. ^ La rete segreta del Cavaliere che pilotava Rai e Mediaset. Articolo di Walter Galbiati Emilio Randacio del 21/11/2007 apparso sul sito de La Repubblica
  44. ^ Le intercettazioni Rai-Mediaset pubblicate dal quotidiano la Repubblica. Articolo 21/11/2007 apparso sul sito di Radio Radicale
  45. ^ La storia della “struttura Delta”. Articolo di Francesco Costa del 05/07/2011 apparso sul sito de Il Post
  46. ^ Formigoni, Verdini, Lombardo quegli indagati graziati dal Cavaliere. Articolo del 23/01/2013 apparso sul sito del quotidiano la Repubblica

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vicesegretario vicario di Forza Italia Successore
carica istituita 24 febbraio 2024 in carica
Predecessore Sottosegretaria di Stato al Dipartimento per i rapporti con il Parlamento Successore
Gianluca Castaldi 1º marzo 2021 – 22 ottobre 2022
con Simona Malpezzi[1]
Caterina Bini[2]
Giuseppina Castiello
Matilde Siracusano

  1. ^ Fino al 25 marzo 2021.
  2. ^ Dal 31 marzo 2021.
Predecessore Portavoce di Forza Italia Successore
carica istituita 2014 – 2018 Giorgio Mulé