Breda TP32

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Breda TP32
Descrizione
Tipotrattore d'artiglieria
CostruttoreSocietà Italiana Ernesto Breda per Costruzioni Meccaniche
Data impostazione1927
Data entrata in servizio1933
Utilizzatore principaleItalia (bandiera)Regio Esercito
Altri utilizzatoriItalia (bandiera)Esercito Italiano
Italia (bandiera)Ferrovie dello Stato
Ungheria (bandiera) Ungheria
Sviluppato dalAutocarro Trattore Breda
Altre variantiBreda TP33
Breda TP32 "Giraffa"
Dimensioni e peso
Lunghezza5,15 m
Larghezza2,08 m
Altezza3,00 m
Peso8,4 t
Propulsione e tecnica
MotoreSPA T5, 4 cilindri a benzina, 8150 cm³
Potenza84 hp a 1450 giri/min
Rapporto peso/potenza10,00 hp/t
Trazione4×4
Prestazioni
Velocità max30 km/h
Autonomia240 km
Pendenza max35%
Armamento e corazzatura
Gli autoveicoli tattici e logistici del Regio Esercito italiano fino al 1943, Nicola Pignato e Filippo Cappellano, Stato Maggiore dell’Esercito – Ufficio Storico, Roma 2005.
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La Breda TP32 (TP sta per Trattrice Pesante) era un trattore d'artiglieria d'armata italiano, impiegato dal Regio Esercito durante la seconda guerra mondiale.

La Trattrice Pesante deriva dall'Autocarro Trattore Breda, un trattore stradale 4×4 sviluppato dalla Società Italiana Ernesto Breda per Costruzioni Meccaniche nel 1927. Fu acquisita dal Regio Esercito nel 1933, andando a sostituire gli antiquati Pavesi-Tolotti e Fiat 20B nel traino delle artiglierie dei Reggimenti Artiglieria Pesante (poi d'Armata). Dopo prove comparative con il recente trattore p.c. 26, fu giudicato idoneo e immesso sul mercato. Una versione speciale, con passo allungato di 1,17 m e cabina modificate, fu assegnata al Genio Pontieri ed ai Lagunari.Nel 1933 la macchina fu adottata come trattrice pesante 32 ed iniziò ad essere distribuita. Nel 1934 fu approntata una efficiente versione autosoccorso, conosciuta come Breda TP32 "Giraffa", con una gru installata anteriormente, azionata dall'argano tramite rinvii. Ebbe il battesimo del fuoco durante la Guerra civile spagnola, per poi essere usata nella Guerra d'Etiopia. Impiegata largamente e con successo su tutti i fronti della Seconda guerra mondiale, fu acquisita anche dall'Ungheria per la Honvéd per il traino dell'Ansaldo 210/22 Mod. 1935. Dopo la guerra rimase in servizio con l'Esercito Italiano, mentre nelle Ferrovie dello Stato, che l'avevano acquistata nel 1935, rimase in servizio fino agli anni ottanta per il traino dei carrelli stradali sui quali si trasportavano i carri ferroviari.

Il telaio è in acciaio fuso ospitante tre differenziali, uno centrale e due per lato che apportavano con due alberi ciascuno il moto alle ruote, con cabina arretrata e cassone in lamiera stampata ad apertura posteriore a doppio battente con 3,5 t di portata, integrato con un montatoio. È dotato di un eccezionale adattamento alle ineguaglianze del terreno, grazie al sistema di sospensione a tre punti. La capacità di traino è di 7 tonnellate. La trazione è integrale su 4 ruote semipneumatiche; le anteriori, direttive, offrono un raggio di volta di 5,75 m. Il passo è di 2,65 m sulla TP32 e di 3,82 m sulla TP33. Posteriormente è presente un argano per la movimentazione delle artiglierie e che, tramite appositi rivii, agisce sulla gru della versione autosoccorso.

Galleria d'immagini

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  • Gli autoveicoli tattici e logistici del Regio Esercito italiano fino al 1943 di Nicola Pignato e Filippo Cappellano, Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito, 2005.
  • Gli Autoveicoli del Regio Esercito nella Seconda Guerra Mondiale, Nicola Pignato, Storia Militare, Parma 1998 ISBN 88-87372047
  • German Military Vehicles of World War II di Jean-Denis Lepage, 2007.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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