Bhut jolokia
Bhut Jolokia | |
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Specie | Capsicum chinense Capsicum frutescens |
Cultivar | Bhut Jolokia |
Origine | India |
Piccantezza | |
Unità Scoville | 1.041.027 SHU |
Il Bhut Jolokia, (Peperoncino Serpente, in assamese) noto anche come Bih Jolokia (Peperoncino velenoso) o Naga Jolokia (Peperoncino Re Cobra) o anche come Ghost Chili, è una cultivar di peperoncino, probabilmente ibrido tra Capsicum chinense e Capsicum frutescens[1].
Nel 2007, il Guinness World Records ha certificato il ghost pepper come il peperoncino più piccante del mondo, 401.5 volte più piccante del Tabasco classico[2].
Nel 2012, tuttavia, è stato superato in piccantezza dal Trinidad Moruga Scorpion e il 26 dicembre 2013 dal Carolina Reaper. Attualmente il record è detenuto dal Pepper X, il peperoncino più piccante del mondo, creato da Ed Currie, lo stesso creatore del Carolina Reaper[3].
Varietà
[modifica | modifica wikitesto]È molto simile al Naga Dorset, da cui differisce però per la forma dei frutti, meno conica e più tondeggiante verso l'estremità, e per il minor numero di fiori per ascella. Secondo alcuni[senza fonte], in realtà esistono varie cultivar, nello specifico:
- Naga Dorset
- Naga Morich
- Naga Jolokia
- Bhut jolokia
Secondo Leena Saikia della Frontal Agritech[senza fonte], l'azienda indiana che per prima ha offerto il Bhut Jolokia, gli ultimi tre sarebbero nomi regionali dello stesso peperoncino, mentre la varietà Naga Dorset creata dai Michaud in Inghilterra deriva dai semi portati dalla comunità del Bangladesh inglese. Altri nomi usati sono[senza fonte]:
- Nagahari
- Borbih
- Raja Mircha
- Raja Chili
- Mirch
- Mircha
- Naga Moresh
- Tezpur
Bhut Jolokia e Bih Jolokia sono anche scritti Bhwt Jolokiya e Bih Jolkiya rispettivamente. I peperoncini della Frontal Agritech hanno raggiunto 1 041 027 SHU.
Coltivazione
[modifica | modifica wikitesto]Come altri peperoncini tropicali, necessita di temperature medio alte per la germinazione. Il Chili Pepper Institute della New Mexico State University, ha riportato in uno studio difficoltà di impollinazione e scarsa produzione di frutti in serra, tanto da dover ricorrere a inseminazione manuale.[4]
Per favorire la germinazione, possono essere utilizzate la germinazione su cotone idrofilo o spugnette in cellulosa.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Saga Jolokia, su fiery-foods.com. URL consultato il 21 luglio 2009., sezione DNA result
- ^ Susan Montoya Bryan, Trinidad Moruga Scorpion wins hottest pepper title, Associated Press (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2012).
- ^ Hottest Chili, su guinnessworldrecords.com, Guiness World Records.
- ^ Pepper Profile: Jolokia, su fiery-foods.com. URL consultato il 23 luglio 2009 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2009).
- ^ Metodi di germinazione, su gardenscure.com. URL consultato il 27 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2009).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su bhut jolokia
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Volantini della Frontal Agritech, su frontalagritech.co.in. URL consultato il 23 settembre 2007 (archiviato dall'url originale il 16 settembre 2007).
- (DE) Fotos Bhut Jolokia (www.ethno-botanik.org)
- Un viaggio nel mondo degli ultra-hot, su pepperfriends.com (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2013).