Bagnolo in Piano

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Bagnolo in Piano
comune
Bagnolo in Piano – Stemma
Bagnolo in Piano – Bandiera
Bagnolo in Piano – Veduta
Bagnolo in Piano – Veduta
Piazza Garibaldi a Bagnolo in Piano.
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Reggio Emilia
Amministrazione
SindacoGianluca Paoli (lista civica indipendente) dal 26-5-2019
Territorio
Coordinate44°46′N 10°41′E / 44.766667°N 10.683333°E44.766667; 10.683333 (Bagnolo in Piano)
Altitudine32 m s.l.m.
Superficie26,94 km²
Abitanti9 564[2] (31-1-2024)
Densità355,01 ab./km²
FrazioniPieve Rossa, San Michele della Fossa, San Tomaso della Fossa[1]
Comuni confinantiCadelbosco di Sopra, Correggio, Novellara, Reggio Emilia
Altre informazioni
Cod. postale42011
Prefisso0522
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT035002
Cod. catastaleA573
TargaRE
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 522 GG[4]
Nome abitantibagnolesi
Patronosan Francesco di Paola
Giorno festivo2 aprile
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Bagnolo in Piano
Bagnolo in Piano
Bagnolo in Piano – Mappa
Bagnolo in Piano – Mappa
Posizione del comune di Bagnolo in Piano nella provincia di Reggio Emilia
Sito istituzionale

Bagnolo in Piano (Bagnōl in dialetto reggiano[5]) è un comune italiano di 9 564 abitanti della provincia di Reggio Emilia in Emilia-Romagna.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Sito nella pianura Padana, Bagnolo in Piano è posto ad 8 km a nord di Reggio Emilia. Il territorio comunale è composto, oltre che dal capoluogo, dalle frazioni di Pieve Rossa, San Michele della Fossa, San Tomaso della Fossa per un totale di 32 chilometri quadrati[6]. Il comune confina a nord con Novellara, ad est con Correggio, a sud con Reggio nell'Emilia e ad ovest con Cadelbosco di Sopra.

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Reggio Emilia.

Bagnolo in Piano appartiene alla zona climatica E[7].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Secondo la tradizione, il toponimo Bagnolo sarebbe derivato da uno dei numerosi corsi d'acqua – il Flumen Baniolus – che attraversavano la piana che in origine altro non era se non un'estesa depressione (la Padusa) poi consolidatasi grazie ai detriti portati a valle dai fiumi.

Al 946 si fa unanimemente risalire la nascita della Bagnolo medievale allorché il vescovo di Reggio Emilia, Adelardo, assegna la chiesa di Santa Mustiola, posta presso il Castello di Bagnolo, all'illuminazione dell'altare dei martiri Grisante e Daria. Attorno al 1144 si hanno le prime notizie sulla Pieve di Bagnolo, poi denominata Pieve Rossa.

La Pieve Rossa.

Il 1335 segna una data importante: i Gonzaga assumono il dominio su Reggio Emilia, Bagnolo e Novellara. Queste ultime due resteranno nelle mani del più antico ramo cadetto gonzaghesco per quasi quattro secoli. Nel 1354 Feltrino Gonzaga, inviso al popolo, provvede a riedificare la rocca utilizzando pietre ricavate dagli edifici che le sue milizie abbatterono o danneggiarono durante la campagna di conquista. Il XIV secolo vede la nascita di Guido da Bagnolo che fu uomo di fiducia del re di Cipro e amico di Francesco Petrarca. Bagnolo affronta tempi bui all'epoca della guerra di successione spagnola quando (1702) le truppe francesi saccheggiano il borgo e distruggono la rocca. Nel 1709 i bagnolesi devono fare i conti con una terribile carestia.

Estintasi la casata dei Gonzaga nel 1728, il feudo passa nelle mani dell'imperatore Carlo IV che successivamente lo trasferisce al duca Rinaldo d'Este nel 1737. Successivamente agli eventi connessi con la Rivoluzione francese e l'impero napoleonico, il Comune venne ricostituito com'è attualmente con decreto di Luigi Carlo Farini del 4 dicembre 1859. Nell'ottobre 1886 Bagnolo venne raggiunta dalla ferrovia proveniente da Reggio Emilia.

Nella primavera 1921, l'amministrazione socialista venne costretta alle dimissioni in seguito alle continue violenze perpetrate dagli squadristi fascisti.

Durante la seconda guerra mondiale Bagnolo in Piano, così come buona parte d'Italia, patì a lungo le sofferenze legate al conflitto. Il 14 febbraio 1945, sotto il Torrazzo, la Brigata nera fucilò dieci cittadini bagnolesi. Il 3 marzo dello stesso anno, presso il cimitero della frazione di San Michele della Fossa, furono giustiziati otto detenuti del carcere di Reggio in rappresaglia della morte di quattro soldati tedeschi.

Nel secondo dopoguerra l'economia locale, ancora prevalentemente agricola, iniziò rapidamente a vertere sul settore industriale grazie alla nascita di un tessuto di piccole medie imprese locali. A partire dalla seconda metà degli anni ottanta, con l'impetuosa crescita dell'economia locale, Bagnolo in Piano iniziò ad espandersi grazie all'arrivo d'immigrati dal Mezzogiorno, dall'Europa orientale e dal subcontinente indiano. Grazie all'espansione edilizia e alla realizzazione di nuove infrastrutture come l'asse attrezzato Reggio-Bagnolo o l'elettrificazione della ferrovia, il paese forma di fatto un unico agglomerato con la periferia nord di Reggio Emilia.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

«Di rosso, alla croce patente di verde. Ornamenti esteriori da Comune.»

Lo stemma comunale deriva da quello dei Gonzaga-Novellara, signori di Bagnolo, che portavano una croce patente rossa in campo d'oro, accantonata da quattro aquile imperiali coronate di nero; a detta croce era accollato uno scudetto con le armi proprie della famiglia: controfasciato d'oro e di nero.

Il gonfalone, concesso con regio decreto del 28 agosto 1930[8], è un drappo di colore verde riccamente ornato di ricami d'argento, caricato dello stemma del Comune con iscrizione centrata in argento Comune di Bagnolo in Piano.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

La Chiesa Parrocchiale di San Francesco da Paola e Santa Maria Porziola (Santa Maria in Portiolo), anticamente chiesa dell'annesso convento dell'Ordine dei Minimi Francescani, fu eretta per volontà del conte Alfonso Gonzaga alla fine del XVI secolo. Conserva al suo interno alcune tele di scuola emiliana ed una pala d'altare del pittore ligure Carlo Bensa (1715-1785) raffigurante Santa Mustiola in adorazione della Vergine e di Gesù Bambino. Nell'annesso refettorio sono presenti affreschi raffiguranti Angeli e scenografie, risalenti al XVIII secolo.

Nella vicina frazione di Pieve Rossa si trova l'antica Pieve di Bagnolo; già citata nel XII secolo, si presenta ora nell'aspetto datole dal restauro effettuato negli anni cinquanta del Novecento. L'interno, a tre navate, conserva ancora le originali colonne in laterizio.

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

  • Il Torrazzo, torre medievale poi modificata in epoche successive. È l'unica parte restante dell'antico castello, distrutto per rappresaglia dall'esercito francese di Luigi XIV durante la guerra di successione spagnola, il cui originale perimetro è oggi evidenziato da una pavimentazione di colore rosso presente nel lato occidentale di Piazza Garibaldi.

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

  • Il piccolo teatro, costruito negli anni venti del Novecento.
  • I portici, di origine medievale, ora decorati, in particolare nelle finestre, con elementi liberty.

A pochi chilometri dal centro abitato è presente l'importante Collezione Salsapariglia[9] di motociclette e macchine agricole d'epoca.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[10]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Al 31 dicembre 2019 gli stranieri residenti nel comune sono 1 089, ovvero l'11,1% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[11]:

  1. India, 193
  2. Cina, 136
  3. Romania, 125
  4. Marocco, 93
  5. Ucraina, 96
  6. Albania, 63
  7. Kosovo, 60

Economia[modifica | modifica wikitesto]

L'economia di Bagnolo, come quella dei comuni vicini, ha mantenuto un profilo prevalentemente agricolo fino agli anni sessanta; in seguito si è verificato un notevole sviluppo industriale e manifatturiero, a partire dal settore più direttamente legato all'agricoltura.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Bagnolo in Piano si trova a pochi chilometri dalle principali vie di comunicazione della provincia. È collegato con Reggio Emilia e il suo nuovo casello autostradale grazie al moderno Asse attrezzato Reggio-Bagnolo (viale dei Trattati di Roma).

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

Bagnolo è servita dalle stazioni di Bagnolo e Bagnolo Soave, poste lungo la linea ferroviaria Reggio-Guastalla. Nel territorio comunale bagnolese sorgono anche le due fermate di Pieve Rossa e San Tomaso.

La stazione di Reggio Emilia è la fermata ferroviaria più vicina lungo la linea Milano-Bologna. La nuova stazione di Reggio Emilia AV Mediopadana, posta sulla linea ad alta velocità Milano-Salerno, dista 4,5 km ed è collegata su ferro grazie alla linea Reggio Emilia-Guastalla, con fermata di interscambio a Reggio Mediopadana.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
12 maggio 1985 5 maggio 1990 Lino Dallaglio PCI Sindaco [12]
6 maggio 1990 12 giugno 1999 Guido Ligabue PCI, PDS Sindaco [12]
13 giugno 1999 12 giugno 2004 Claudio Filippini lista civica di centrosinistra Sindaco [12]
13 giugno 2004 6 giugno 2009 Giovanni Rossini centro-sinistra Sindaco [12]
7 giugno 2009 10 giugno 2019 Paola Casali centro-sinistra Sindaco [12]
10 giugno 2019 in carica Gianluca Paoli lista civica indipendente Sindaco [12]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Le locali squadre di calcio sono la Bagnolese, che nella stagione 2022-23 milita nel girone D della Serie D e la Virtus Bagnolo, fondata nel 1948 e attualmente in Seconda Categoria. Presente anche il Bagnolo Calcio a 5 con la squadra maschile che gioca nel campionato di serie B nazionale e la squadra femminile, partecipante alla serie A2 Nazionale. È inoltre presente la Polisportiva Heron Bagnolo che si occupa di basket e volley.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Comune di Bagnolo in Piano - Statuto.
  2. ^ Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 56, ISBN 88-11-30500-4.
  6. ^ Comuni Italiani.it - Bagnolo in piano, Clima e dati geografici, su comuni-italiani.it. URL consultato il 25 dicembre 2011.
  7. ^ Comuni Italiani.it Clima e dati geografici, su comuni-italiani.it. URL consultato il 25 dicembre 2011.
  8. ^ a b Bagnolo in Piano, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 23 settembre 2022.
  9. ^ Sito ufficiale, su collezionesalsapariglia.it.
  10. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
  11. ^ ISTAT - Cittadini Stranieri. Popolazione residente e bilancio demografico al 31 dicembre 2019, su demo.istat.it.
  12. ^ a b c d e f http://amministratori.interno.it/

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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