La stagione 2006-2007 inizia nel migliore dei modi sotto la guida di Mirko Fabbri, ex tecnico della Vis Pesaro oltre che con trascorsi in biancazzurro come giocatore prima e come allenatore (vanta la vittoria del campionato d'Eccellenza) poi. Dopo i primi successi, a causa di una rosa troppo ristretta soprattutto in difesa ed a notevoli difficoltà organizzative, il Bellaria scivola lentamente in zona play-out. A dicembre entra in società l'ex dirigente del Riccione Di Fabio, creando una vera e propria rivoluzione in casa bellariese. Da Riccione arrivano 6 giocatori, Fabbri viene esonerato e la squadra temporaneamente affidata al vice Raffaele Belli. Belli non fa tempo nemmeno a disputare un incontro a causa dei fatti di Catania ed alla ripresa del campionato viene ingaggiato Marco Carrara. L'impresa di Carrara appare disperata, ed i dirigenti gli chiedono quanto meno di evitare l'ultimo posto. Nonostante pesantissime assenze, come quelle di Giaccherini, capitan Marchetti, Pacini e Brighi, Carrara punta forte sul gruppo riccionese ed a due turni dal termine porta addirittura la formazione fuori dalla zona play-out. Il pareggio interno con la Paganese alla penultima giornata ed il successo in casa del già salvo Gubbio all'ultima hanno permesso a biancazzurri di conquistare sul campo, per il terzo anno consecutivo, il diritto alla permanenza in C2.