Stefan Bradl

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Stefan Bradl
Bradl nel 2020.
Nazionalità Bandiera della Germania Germania
Motociclismo
Carriera
Carriera nel Motomondiale
Esordio 2005 in classe 125
Mondiali vinti 1
Gare disputate 213
Gare vinte 7
Podi 19
Punti ottenuti 1252
Pole position 8
Giri veloci 5
Carriera in Superbike
Esordio 2017
Miglior risultato finale 14º
Gare disputate 18
Punti ottenuti 67
 

Stefan Bradl (Augusta, 29 novembre 1989) è un pilota motociclistico tedesco, collaudatore Honda per HRC dal 2018 e campione del mondo della Moto2 nel 2011.

Anche suo padre, Helmut Bradl, ha corso come pilota motociclistico professionista.[1]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Bradl in sella alla Suter MMX (Moto2) nel 2010.

Nel 2004 e 2005 corre il campionato Europeo Velocità nella classe 125 conquistando punti. Nella stessa stagione, esordisce nella classe 125 del motomondiale correndo tre Gran Premi in qualità di wild card a bordo di una KTM 125 FRR, ottiene un punto. Nello stesso anno vince il campionato tedesco 125cc e partecipa, in qualità di pilota wild card senza punti, al Gran Premio di Vallelunga nel Campionato Italiano 125GP classificandosi sesto.

Nel 2006 diventa pilota titolare, ingaggiato dal team Red Bull KTM Junior; il compagno di squadra è Michael Ranseder. Ottiene come miglior risultato un dodicesimo posto in Repubblica Ceca e termina la stagione al 26º posto con 4 punti. In questa stagione è costretto a saltare i GP di: Spagna, per infortunio nei test invernali; Catalogna, per infortunio nelle prove libere del GP e gli ultimi quattro GP (Australia, Giappone, Portogallo e Comunità Valenciana), per la frattura di tibia e piede destro.

Nel 2007 corre quattro Gran Premi in qualità di wildcard a bordo di un'Aprilia e corre gli ultimi cinque Gran Premi per il team Blusens Aprilia al posto di Hugo van den Berg, con compagno di squadra Pablo Nieto. Ottiene come miglior risultato un sesto posto in Portogallo e termina la stagione al 18º posto con 39 punti. Sempre nel 2007 vince il campionato spagnolo velocità.[2]

Nel 2008 passa al team Grizzly Gas Kiefer Racing; i compagni di squadra sono Robin Lässer e Robert Andrej Mureșan. Ottiene due vittorie (Repubblica Ceca e Giappone), due secondi posti (Germania e Australia) e due terzi posti (Qatar e Indianapolis) e termina la stagione al 4º posto con 187 punti. Nel 2009 rimane nello stesso team, ottenendo come miglior risultato due quarti posti (Giappone e Portogallo) e terminando la stagione al 10º posto con 85 punti. Nel 2010 corre nella nuova classe Moto2, con una Suter MMX confermato nel team Viessmann Kiefer Racing. In questa stagione è costretto a saltare il GP di Catalogna per lesioni rimediate in un allenamento in motocross. Vince in Portogallo. Termina la stagione al 9º posto con 97 punti.

Bradl (sinistra) all'inseguimento di Daniel Pedrosa a Le Mans 2012.

Nel 2011 rimane nello stesso team, alla guida di una Kalex Moto2. Inizia la stagione ottenendo quattro vittorie (Qatar, Portogallo, Catalogna, e Inghilterra), un quinto posto in Spagna, un terzo posto in Francia e cinque pole position nelle prime sei gare, tanto da presentarsi in Olanda (dove ottiene la pole position) con 62 punti di vantaggio sul secondo, l'italiano Simone Corsi. Durante la gara in Olanda cade e si ritira. Nelle due gare successive, in Italia e in Germania, giunge secondo dietro a Márquez. In Repubblica Ceca giunge terzo dietro a Andrea Iannone e a Márquez. Nel GP di Indianapolis chiude al sesto posto, dopo essere partito ventiduesimo. A San Marino ottiene la settima pole position della stagione, ma giunge secondo nuovamente dietro a Márquez. Ad Aragona giunge ottavo, dopo aver duellato a lungo con Iannone e Márquez. In Giappone giunge quarto, mentre Márquez con il suo secondo posto, riesce a sottrargli per un solo punto il primo posto in campionato. Nella gara seguente in Australia, Márquez viene costretto dalla direzione di gara a partire dall'ultima casella di griglia in gara, per aver provocato un incidente pericoloso durante le prove. Nonostante questo, Márquez riesce ad arrivare terzo dietro a Alex De Angelis e proprio a Stefan Bradl. Durante le prime prove per il GP della Malesia Márquez cade e riporta una contusione al braccio che gli impedisce di correre la gara, mentre Bradl giunge secondo. Con 23 punti di vantaggio, Bradl si laurea campione del mondo di Moto2 al termine delle qualifiche del GP di Valencia, dal momento che Márquez rinuncia a correre anche l'ultima gara a causa di un problema alla vista, nonostante cada durante la gara e si ritiri. Termina la stagione al 1º posto con 274 punti.

Bradl (sinistra) sul podio di Laguna Seca nel 2013.

Nel 2012 passa in MotoGP, alla guida della Honda RC213V del team LCR. Ottiene come miglior risultato un quarto posto in Italia e termina la stagione all'8º posto con 135 punti. Nel 2013 rimane nello stesso team. Ottiene pole position e secondo posto negli Stati Uniti e termina la stagione al 7º posto con 156 punti. In questa stagione è costretto a saltare i Gran Premi di Malesia e Australia per una frattura alla caviglia destra rimediata nelle prove libere del GP della Malesia. Nel 2014 rimane nello stesso team. Ottiene come miglior risultato tre quarti posti (Americhe, Aragona e Malesia) e termina la stagione al 9º posto con 117 punti. Nel 2015 passa al team Forward Racing, alla guida di una Yamaha Forward con specifiche Open; il compagno di squadra è Loris Baz. In questa stagione è costretto a saltare il Gran Premio di Germania a causa della frattura dello scafoide destro rimediata nel precedente GP d'Olanda. A partire dal GP di Indianapolis rescinde il suo contratto con il team Forward Racing, trovando subito un ingaggio per correre con la Aprilia RS-GP del Aprilia Racing Team Gresini.[3] Chiude la stagione al diciottesimo posto in classifica con 17 punti.

Nel 2016 rimane nello stesso team. Ottiene come miglior risultato un settimo posto in Argentina e termina la stagione al 16º posto con 63 punti. In questa stagione è costretto a saltare il Gran Premio di Germania a causa di una commozione cerebrale rimediata nel warm up.[4] Lascia il motomondiale per spostarsi nel 2017 nel campionato mondiale Superbike, correndo la sua stagione d'esordio nel mondiale per derivate dalla serie con una Honda CBR1000RR del team Red Bull Honda.[5] In questa stagione è costretto a saltare il Gran Premio di Francia a Magny-Cours a causa di un infortunio al polso destro. Il suo posto in squadra, per questo evento, viene preso da Jake Gagne. L'infortunio poi prosegue, impedendogli di rientrare prima della fine della stagione.[6] Chiude il 2017 al quattordicesimo posto in classifica piloti con sessantasette punti ottenuti.

Nel 2018 diventa collaudatore HRC per la MotoGP. In occasione del Gran Premio di Germania, Bradl corre in sostituzione dell'infortunato Franco Morbidelli sulla Honda del team Marc VDS Racing.[7] Corre poi il successivo Gran Premio di Repubblica Ceca come wild card con il team ufficiale Repsol Honda, non concludendo la gara a causa di una caduta al primo giro. Corre come wildcard anche il Gran Premio di San Marino. In Malesia e Comunità Valenciana corre in sostituzione dell'infortunato Cal Crutchlow sulla Honda del team LCR. Ha totalizzato 10 punti.

Bradl a Brno nel 2019.

Nel 2019 corre come wildcard con la Honda in Spagna, mentre in Germania, Repubblica Ceca e Austria sostituisce l'infortunato Jorge Lorenzo. Totalizza 16 punti chiudendo al ventunesimo posto in classifica piloti.[8] Nel 2020 corre con la Honda a partire dal Gran Premio della Repubblica Ceca in sostituzione dell'infortunato Marc Márquez.[9] Ha totalizzato 27 punti e un sesto posto in Portogallo come miglior risultato.

Nel 2021 corre le due gare del Qatar ancora come sostituto di Márquez. In Spagna e nel Gran Premio di San Marino corre come wild card. Corre il Gran Premio dell'Algarve nuovamente in sostituzione dell'infortunato Márquez. Ha totalizzato 14 punti classificandosi ventiduesimo.[10]

Torna in sella anche nel 2022, sempre per sostituire Marc Márquez nel Gran Premio d'Argentina. Al Mugello Márquez annuncia che ha concluso la stagione per operarsi al braccio destro, il team Repsol Honda richiama Bradl dal Gran Premio di Catalogna.[11] Prende parte a tutte le successive gare fino al GP di Misano, in questa occasione conquista due punti prima di lasciare il posto al rientrante Márquez. Chiude la stagione al ventiseiesimo posto.[12] Nel 2023, parallelamente al ruolo di collaudatore, disputa sei Gran Premi nel mondiale MotoGP sia come wild card che come sostituto per i team Honda. Totalizza otto punti classificandosi nuovamente ventiseiesimo.[13]

Risultati in gara[modifica | modifica wikitesto]

Motomondiale[modifica | modifica wikitesto]

2005 Classe Moto Punti Pos.
125 KTM Rit NE 16 15 1 35º
2006 Classe Moto Punti Pos.
125 KTM NQ 26 19 20 18 16 NQ 31 Rit 18 NE 12 NP 4 26º
2007 Classe Moto Punti Pos.
125 Aprilia 9 10 13 NE 7 6 15 Rit 13 Rit 39 18º
2008 Classe Moto Punti Pos.
125 Aprilia 3 4 8 5 6 10 4 Rit 12 2 NE 1 Rit 3 1 2 Rit Rit 187
2009 Classe Moto Punti Pos.
125 Aprilia 8 4 Rit Rit 8 7 6 NE Rit Rit 7 7 6 4 Rit Rit Rit 85[14] 10º
2010 Classe Moto Punti Pos.
Moto2 Suter Rit 14 9 14 Rit 19 Inf 9 NE 9 Rit 5 9 7 7 5 1 Rit 97
2011 Classe Moto Punti Pos.
Moto2 Kalex 1 5 1 3 1 1 Rit 2 2 NE 3 6 2 8 4 2 2 Rit 274
2012 Classe Moto Punti Pos.
MotoGP Honda 8 7 9 5 8 8 Rit 5 4 7 6 5 6 Rit 6 Rit 6 Rit 135
2013 Classe Moto Punti Pos.
MotoGP Honda Rit 5 Rit 10 4 5 6 4 2 7 6 6 5 5 NP NP 5 6 156
2014 Classe Moto Punti Pos.
MotoGP Honda Rit 4 5 10 7 Rit 5 10 16 Rit 7 7 Rit 4 7 Rit 4 8 117
2015 Classe Moto Punti Pos.
MotoGP Yamaha Forward e Aprilia 16 Rit 15 16 Rit Rit 8 Rit 20 14 Rit 16 18 18 21 10 18 17 18º
2016 Classe Moto Punti Pos.
MotoGP Aprilia Rit 7 10 14 10 14 12 8 NP 19 14 Rit 12 10 10 11 17 13 63 16º
2018 Classe Moto Punti Pos.
MotoGP Honda 16 Rit Rit 13 9 10 24º
2019 Classe Moto Punti Pos.
MotoGP Honda 10 10 15 13 16 21º
2020 Classe Moto Punti Pos.
MotoGP Honda NE 18 17 18 18 NP 17 8 17 12 12 14 7 27 19º
2021 Classe Moto Punti Pos.
MotoGP Honda 11 14 12 14 15 14 22º
2022 Classe Moto Punti Pos.
MotoGP Honda 19 Rit Rit 16 18 19 17 14 2 26º
2023 Classe Moto Punti Pos.
MotoGP Honda 18 Rit 15 14 22 13 22 18 Rit 15 20 14 8 26º
2024 Classe Moto Punti Pos.
MotoGP Honda Rit 0
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Gara non valida Non qual./Non part. Ritirato/Non class. Squalificato '-' Dato non disp.

Campionato mondiale Superbike[modifica | modifica wikitesto]

2017 Moto Punti Pos.
Honda 15 15 10 Rit 9 12 6 10 10 14 Rit 11 NC 10 11 11 NP 13 Rit NP Inf Inf Inf Inf Inf Inf 67 14º
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Gara non valida Non qual./Non part. Ritirato/Non class Squalificato '-' Dato non disp.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Vincent Glon, La course moto en Famille..., su racingmemo.free.fr, Racingmemo, 23 aprile 2011.
  2. ^ (FR) Vincent Glon, Albo d'oro del campionato spagnolo velocità, su racingmemo.free.fr, Racingmemo, 23 aprile 2011.
  3. ^ Marco Caregnato, Stefan Bradl firma con Aprilia, su motorinews24.com, Sportreview S.r.l., 1º agosto 2015.
  4. ^ Bradl salta il Gran Premio di Germania, su gpone.com, Buffer Overflow S.r.l., 17 luglio 2016.
  5. ^ SBK, è ufficiale: Bradl con Honda nel 2017, su motosprint.corrieredellosport.it, Conti Editore S.r.l., 2 agosto 2016.
  6. ^ SBK 2017, Bradl fermo per infortunio, al suo posto Gagne, su insella.it, Unibeta S.r.l., 28 settembre 2017.
  7. ^ Luigi Ciamburro, MotoGP Sachsenring: Franco Morbidelli KO, Stefan Bradl in pista, su corsedimoto.com, CdM Editore, 13 luglio 2018.
  8. ^ (EN) MotoGP 2019 - Championship Standings (PDF), su resources.motogp.com, Dorna Sports S.L., 17 novembre 2019.
  9. ^ MotoGP. Ufficiale: Bradl sostituirà Marc Márquez anche nel GP della Stiria, su moto.it, CRM S.r.l., 18 agosto 2020.
  10. ^ (EN) MotoGP 2021 - World Championship Classification (PDF), su resources.motogp.com, Dorna Sports S.L., 14 novembre 2021.
  11. ^ Lorenza D'Adderio, Honda verso Barcellona senza Marquez, c'è Bradl, su it.motorsport.com, 31 maggio 2022. URL consultato il 31 maggio 2022.
  12. ^ (EN) MotoGP 2022 - World Championship Classification (PDF), su resources.motogp.com, Dorna Sports S.L., 6 novembre 2022.
  13. ^ (EN) MotoGP 2023 - World Championship Classification (PDF), su resources.motogp.com, Dorna Sports S.L., 26 novembre 2023.
  14. ^ Non essendo stati percorsi i due terzi dei giri previsti, per il Gran Premio del Qatar è stata assegnata ai piloti la metà dei punti in palio.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN232300252 · ISNI (EN0000 0003 6773 4589 · GND (DE1019559616 · WorldCat Identities (ENviaf-232300252