Sora iro no tane

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Sora iro no Tane
Titolo originaleそらいろのたね
AutoreRieko Nakagawa
1ª ed. originale1964
Genereracconto
Sottogenereletteratura per ragazzi
Lingua originalegiapponese

Sora iro no Tane (そらいろのたね? lett. "Il seme color cielo") è un libro per ragazzi di Reiko Nakagawa, illustrato da Yuriko Yamawaki,[1] dapprima serializzato nel 1964 sulla rivista Kodomo no Tomo (こどものとも?) e poi pubblicato come volume nel 1967. Da esso è stato tratto il cortometraggio d'animazione omonimo del 1992, diviso in tre parti, animato da Yoshifumi Kondō e diretto da Hayao Miyazaki.

Il libro è rimasto in stampa in modo continuativo dal 1967, superando nel 2010 il milione e settecentomila copie vendute.[2]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Il libro racconta la storia di un ragazzo, Yūji, che riceve, tramite un baratto, un prezioso seme da una volpe. Questo seme, una volta piantato, farà crescere una gigantesca casa color celeste che, continuando ad espandersi in maniera sproporzionata e ospitando al suo interno tanti animali desiderosi di appropriarsene, come un'arca di Noè, arriverà alla fine ad esplodere.

Il cortometraggio[modifica | modifica wikitesto]

Sora iro no Tane
Titolo originaleそらいろのたね
Lingua originaleGiapponese
Paese di produzioneGiappone
Anno1992
Durata1 min 30 s
Rapporto1,33:1
Genereanimazione
RegiaHayao Miyazaki
Casa di produzioneStudio Ghibli
MusicheShigeru Nagata
AnimatoriYoshifumi Kondō

Come lo spot Nandarō dello stesso Miyazaki, anche questo video è stato realizzato per celebrare i primi 40 anni di programmazione della Nippon Television.[3] Mentre Nandarō è soprattutto un veloce spot pubblicitario, questo video di Miyazaki è più vicino ad un vero e proprio cortometraggio. Diviso in tre parti, venne trasmesso il 23 dicembre 1992 e quindi pubblicato in DVD nella raccolta Everything Ghibli Special: Short Short (ジブリがいっぱいSpecial ショートショート?, Jiburi ga Ippai Supesharu Shōto Shōto) nel novembre 2005.[4] Il video ha avuto anche una limitata diffusione cinematografica, proiettato insieme al film Si sente il mare, dello stesso Studio Ghibli, in alcune sale cinematografiche giapponesi nel novembre-dicembre 1993.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Dal sito onlineghibli.com, su onlineghibli.com. URL consultato il 14 febbraio 2011.
  2. ^ (JA) トーハン『ミリオンぶっく 2011年版』(Tōhan Million Books 2011 Edition), Tōhan, ottobre 2010.
  3. ^ (EN) Dal sito animenewsnetwork.com, su animenewsnetwork.com. URL consultato il 14 febbraio 2011.
  4. ^ (EN) Stig Høgset, Ghibli ga Ippai Special Short Short, su themanime.org, THEM Anime Reviews, 2005 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2016).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]