Il gatto con gli stivali (film 1969)

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Il gatto con gli stivali
Copertina del DVD (edizione Dynit)
Titolo originale長靴をはいた猫
Nagagutsu o haita neko
Lingua originalegiapponese
Paese di produzioneGiappone
Anno1969
Durata80 min
Rapporto2,35:1
Genereanimazione
RegiaKimio Yabuki
Soggettodal racconto di Charles Perrault
storia di Hisashi Inoue e Morihisa Yamamoto
SceneggiaturaHisashi Inoue,[Morihisa Yamamoto
ProduttoreHiroshi Ōkawa
Casa di produzioneToei Animation
Distribuzione in italianoGlam Oriental Films
MusicheSeiichiro Uno
Art directorMataji Urata, Isamu Tsuchida
Character designYasuo Ōtsuka
AnimatoriYasuji Mori (direttore), Kobayashi Toshiaki, Hayao Miyazaki
Doppiatori originali
Doppiatori italiani

Ridoppiaggio (2004)

Il gatto con gli stivali (長靴をはいた猫?, Nagagutsu o haita neko) è un film d'animazione del 1969 diretto da Kimio Yabuki.

Ad esso seguono ...continuavano a chiamarlo il gatto con gli stivali (1972) e Il gatto con gli stivali in giro per il mondo (1976), tutti prodotti da Toei Doga. Il protagonista è in seguito diventato la mascotte ufficiale dell'azienda.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Pero, un gatto dai lunghi stivali rossi condannato a morte per aver salvato un topo, fugge dal Clan dei Gatti ed incontra Pierre, giovane dal cuore puro e leale, scacciato dai fratelli dopo la morte del padre mugnaio. I due decidono di partire insieme in cerca di fortuna e così si imbattono nella giovane e bella principessa Rosa, la figlia del re, di cui Pierre si innamora a prima vista. Pero decide allora di fare in modo che il giovane amico possa incontrare di nuovo la principessa, ed architetta uno stratagemma con cui fa credere al re, che è giusto in cerca di un principe consorte, che Pierre sia un ricco e nobile possidente, il Marchese di Carabas. Ricevuto a corte, il giovane non riesce però a portare avanti la sua impostura e dichiara il suo innocente amore alla principessa Rosa. Proprio in quel mentre fa la sua apparizione il terribile orco stregone Lucifero, intenzionato ad impadronirsi del regno ed anch'egli infatuato della figlia del re, che lo ha già respinto una volta. Pierre assiste impotente al rapimento di Rosa, ma con l'aiuto di Pero e di una scalcinata banda di topolini ladroni, si lancerà senza esitazione nella gloriosa impresa di liberarla dalla prigionia nel lugubre castello di Lucifero.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Liberamente tratto dalla versione di Charles Perrault dell'omonima fiaba popolare europea, il film presenta un taglio più avventuroso ed umoristico rispetto alla storia originale, in particolare grazie alla caratterizzazione dell'orco, capace di trasformarsi in qualunque essere. Il soggetto, peraltro, trae spunto anche da altre fiabe popolari occidentali, quali La bella e la bestia e Il lago dei cigni. Il successo della pellicola fu tale che il volto del personaggio principale, il gatto Pero (il cui nome non è altro che la traslitterazione giapponese di Perrault), è stato poi utilizzato per il suo noto logo dalla Toei Animation (anche la casa di distribuzione ITB l'ha usato come simbolo per la sua collana di videocassette).

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film venne distribuito in Giappone il 18 marzo 1969 e fu proiettato durante il Toei Manga Matsuri.

Edizione italiana[modifica | modifica wikitesto]

In Italia il film è stato il primo anime a partecipare, fuori concorso, alla Mostra del Cinema di Venezia.[1] Il 29 novembre 1969 uscì nei cinema, distribuito dalla Glam Oriental Films[2][3], e in seguito è uscito sia in Super 8[4] che in VHS per diverse case (qui e nei passaggi televisivi sono però presenti alcuni tagli).

Nel 2004 il film è stato restaurato e pubblicato in DVD dalla Artofgrace, con un nuovo doppiaggio.

Sequel[modifica | modifica wikitesto]

Sull'onda del consenso di pubblico riscosso, la Toei ne realizzò due sequel, ...continuavano a chiamarlo il gatto con gli stivali nel 1972, e Il gatto con gli stivali in giro per il mondo nel 1976.[5][6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Davide Di Giorgio. Sol Levante: il gatto con gli stivali Archiviato il 28 ottobre 2007 in Internet Archive. (2005). URL consultato il 2 novembre 2008.
  2. ^ l'Unità, 29 novembre 1969. URL consultato il 2 aprile 2024.
  3. ^ Il gatto con gli stivali (PDF), su italiataglia.it.
  4. ^ ::(ro)bozzY HomePage: SUPER 8 di "il Gatto con gli stivali"
  5. ^ Francesco Prandoni, Anime al cinema, Milano, Yamato Video, 1999, p. 40.
  6. ^ Guido Tavassi, Storia dell'animazione giapponese, Latina, Tunué, 2012, p. 101, ISBN 978-88-97165-51-4.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]