Palazzo Imbonati

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Palazzo Imbonati
Palazzo Imbonati in un'incisione di Marc'Antonio Dal Re (1745)
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàMilano
Indirizzovia Marino
Coordinate45°28′16″N 9°11′40.66″E / 45.471112°N 9.194628°E45.471112; 9.194628
Informazioni generali
CondizioniDemolito
CostruzioneXVI secolo
DemolizioneXIX secolo

Palazzo Imbonati era un palazzo cinquecentesco di Milano. Storicamente appartenuto al sestiere di Porta Nuova, si trovava in via Marino.[1] Venne demolito nel corso del XIX secolo.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il palazzo conservava al tempo un elegante cortile cinquecentesco, con capitelli scudati corinzi, che recavano le insegne viscontee e sforzesche, finiti dopo la demolizione al Museo archeologico e nel cortile di Palazzo Seufferheldt, in via Morone. Fu particolarmente noto per aver ospitato fra il 1743 e il 1768 la risorta Accademia dei Trasformati, promossa dallo stesso Giuseppe Maria Imbonati, della quale fecero parte anche Pietro Verri e Giuseppe Parini.

Il palazzo, di proprietà inizialmente degli Imbonati, passò poi alla famiglia Blondel ed in seguito a Massimo d'Azeglio. Venne demolito nel corso del XIX secolo e al suo posto sarebbe poi sorto il vecchio Teatro Manzoni, a sua volta distrutto a seguito dei bombardamenti del 1943.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Oggi si affaccerebbe invece direttamente su piazza San Fedele, essendo stato demolito l'isolato compreso fra via Marino e via Agnello, precedentemente occupato da Palazzo Sannazzari.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]