Nello Mascia

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Mascia in Pacco, doppio pacco e contropaccotto (1993)

Nello Mascia, all'anagrafe Aniello Mascia (Sala Consilina, 28 dicembre 1946), è un attore e regista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Comincia l'attività di attore in compagnie dirette da Mico Galdieri al fianco di grandi attori come Ugo D'Alessio, Pupella Maggio, Giustino Durano. Approda successivamente nella compagnia di Eduardo De Filippo, per un breve apprendistato artistico (Il sindaco del rione Sanità; Gli esami non finiscono mai; Uomo e galantuomo). Nel 1972 fonda la cooperativa teatrale "Gli Ipocriti", che dirige e di cui è l'animatore principale per circa 25 anni. Nel 1980 interpreta il personaggio del sagrestano Pacebbene in Uscita di emergenza di Manlio Santanelli, in coppia prima con Bruno Cirino, poi, alla morte di questi, con Sergio Fantoni. Nel 1983-1984 è al Piccolo Teatro di Milano dove interpreta Trinculo nell'allestimento de La tempesta di William Shakespeare, curato da Giorgio Strehler, che inaugura il Teatro D'Europa all'Odeon di Parigi.

Dal 1986 dà il via ad un progetto artistico incentrato sulla divulgazione e sulla valorizzazione dell'opera di Raffaele Viviani. Dell'autore napoletano allestisce una serie di spettacoli: L'ultimo scugnizzo, con regia di Ugo Gregoretti, Fatto di Cronaca, con regia di Maurizio Scaparro, Guappo di Cartone, con regia di Armando Pugliese, La musica dei ciechi, con regia di Antonio Calenda. Nel 2001 porta in scena e quindi in televisione Fango, scritto da Mario Gelardi, racconto delle tragiche frane di Sarno nel 1998, che provocarono la morte di 160 persone. Nel 2002 è coprotagonista a fianco di Carlo Giuffré in Miseria e nobiltà, interpretazione che gli vale le candidature al Premio Olimpico per il Teatro e al Premio Ubu.[senza fonte] Nel 2006 entra nell'organico artistico del Teatro Stabile di Palermo diretto da Pietro Carriglio, di cui diviene attore di riferimento per un settennato.

Nel 2007 è protagonista-mattatore di Il re muore di Eugène Ionesco per la regia di Pietro Carriglio, spettacolo candidato al Premio Olimpico per il Teatro.[senza fonte] Sensibile alle tematiche sociali, riduce per la scena il saggio di Tommaso Sodano e Nello Trocchia "La peste". Nel 2011 porta in scena - sempre sotto l'egida dello Stabile di Palermo - Natale in casa Cupiello di Eduardo De Filippo, allestimento che lo vede impegnato sia nelle vesti del protagonista Luca Cupiello, sia in quelle di regista. Nel 2016 fonda la compagnia teatrale Attori Indipendenti.

Nel 2019 assume l'incarico di realizzare un Progetto Triennale sull'opera di Raffaele Viviani presso il Teatro Trianon - Viviani - di Napoli.

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

In televisione nel 1979 è l'operaio Marco, protagonista dello sceneggiato in 4 puntate Tre operai, dal romanzo di Carlo Bernari per la regia di Francesco Maselli. Nel 1983 è protagonista del Carmagnola, libero adattamento di Ugo Gregoretti dalla tragedia di Alessandro Manzoni. Nel 1997 è il crudele Ferdinand ne Il conto Montecristo, singolare versione di Ugo Gregoretti dal romanzo di Alessandro Dumas padre. Nel 2006 è fra i protagonisti della serie TV Capri, interpretando il personaggio di Domenico Scapece. Dal 2016 al 2021 compare in Gomorra - La serie, ma anche nel film L'immortale, nei panni di don Aniello Pastore.

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Nel cinema è fra gli interpreti di Morte di un matematico napoletano di Mario Martone. Successivamente è protagonista di diversi altri film, fra cui Pacco, doppio pacco e contropaccotto di Nanni Loy, Sono pazzo di Iris Blond di Carlo Verdone e L'uomo in più di Paolo Sorrentino. Nel 1998 è tra gli interpreti di La cena di Ettore Scola, film che gli vale, insieme al resto del cast, il Nastro d'argento come miglior attore non protagonista. Nel 2022 è fra gli interpreti di Nostalgia di Mario Martone, film in concorso al festival di Cannes

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN44128230 · ISNI (EN0000 0000 4657 2064 · SBN NAPV078781 · LCCN (ENno2008177980 · J9U (ENHE987010863146305171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2008177980