Don Matteo

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Don Matteo
Logo della 13ª stagione
PaeseItalia
Anno2000 – in produzione
Formatoserie TV
Generecommedia, sentimentale, giallo, religioso
Stagioni13
Episodi265
Durata55-65 min (stagioni 1-11)
75 min (ep. 5×24, 8×21)
90 min (ep. 8×24)
100-110 min (stagioni 12-13)
120 min (ep. 11×25, 12×10)
Lingua originaleitaliano
Rapporto14:9 (stagioni 1-6)
16:9 (stagioni 7-11)
18:9 (stagioni 12-13)
Crediti
IdeatoreEnrico Oldoini
Regiaregisti vari
Soggettosoggetto di serie:
Alessandro Bencivenni
Enrico Oldoini
Domenico Saverni
Sceneggiaturasceneggiatori vari
Interpreti e personaggi
FotografiaAlessandro Pesci
MontaggioFrancesco Bilotti
MusichePino Donaggio
Andrea Guerra
ScenografiaGiampaolo Monticelli
CostumiMonica Celeste
TruccoBeatrice Di Iorio
Giulio Natalucci
ProduttoreLuca Bernabei
Matilde Bernabei
Produttore esecutivoDaria Hensemberger
Francesca Tura (Rai)
Sara Melodia (creativo)
Francesco Benvenuti
Casa di produzioneLux Vide
Rai Fiction
Prima visione
Dal7 gennaio 2000
Alin corso
Rete televisivaRai1
Opere audiovisive correlate
InsertiI gialli del maresciallo C
Le ricette del maresciallo C
Le videoguide del maresciallo Cecchini
I viaggi del maresciallo C
Una giornata spartiacque
I racconti del maresciallo C
Spin-offComplimenti per la connessione

Don Matteo è una serie televisiva italiana prodotta da Lux Vide in collaborazione con Rai Fiction, trasmessa in prima visione su Rai1 dal 7 gennaio 2000.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1999, il sacerdote cattolico don Matteo Minelli, dopo aver trascorso moltissimi anni all'estero come missionario, torna nella sua regione natìa, l'Umbria, e diventa parroco della chiesa di San Giovanni Battista di Gubbio, incarico ottenuto grazie al suo amico vescovo Guido. Nella nona stagione diventa parroco della chiesa di sant'Eufemia di Spoleto.[1]

Grazie all'amicizia e alla collaborazione con il maresciallo Nino Cecchini, il presbitero si occupa dei casi seguìti dai Carabinieri e spesso contribuisce a risolverli grazie a un indizio decisivo, che talvolta gli arriva per intuizione innata.

La sua attività di investigatore, però, non è molto gradita né agli ecclesiastici suoi superiori – non presenti in tutte le stagioni – né ai capitani che si susseguono nella locale caserma dei Carabinieri, i quali cercano di tenerlo lontano dalle indagini, pur avendo molta stima per lui.

Don Matteo è gentile e disponibile verso tutti e mostra una straordinaria capacità amorevole verso le persone coinvolte nel caso, anche nei confronti degli assassini. C'è da considerare che molto spesso il protagonista si trova di fronte a casi di omicidio colposo o preterintenzionale, quando non addirittura casi di eccesso colposo di legittima difesa, in cui la vittima diventa tale perché stava facendo del male al colpevole.

Don Matteo, in quasi tutti gli episodi, cita le parole di figure storiche ritenute molto importanti dai credenti della sua religione (come ad esempio Teresa di Calcutta o Agostino d'Ippona), oppure cita direttamente le parole di Gesù e degli apostoli, traendone un insegnamento di tipo catecumenale. Sporadicamente, ha citato qualche massima relativa ad altre religioni e ancora più di rado ha citato opere di matrice laica, come la canzone Quelli che benpensano nella prima stagione.

Don Matteo vive in canonica con il sagrestano Pippo – universalmente conosciuto soltanto con questo nomignolo – e con la perpetua Natalina Diotallevi.

Dalla 1ª alla 3ª stagione gli episodi hanno una struttura narrativa di tipo stand-alone: la trama è incentrata quasi totalmente sul genere giallo – con casi da risolvere totalmente scollegati l'uno dall'altro – e presenta pochissime deviazioni verso la commedia. A partire dalla 4ª stagione viene dato maggior peso al genere commedia, e inoltre viene introdotta una sottotrama (che si sviluppa continuativamente da un episodio all'altro) relativa alle vicende sentimentali dei capitani che si sono susseguiti nella serie. La sottotrama sentimentale ha occupato uno spazio via via sempre maggiore nel corso delle stagioni successive, e dall'8ª stagione tale sottotrama coinvolge anche i PM di Gubbio e Spoleto, che quasi mai hanno una relazione esclusivamente professionale con il capitano del momento. Sempre a partire dalla 8ª stagione, viene aggiunta una ulteriore sottotrama incentrata sulle vicende degli adolescenti e dei bambini ospitati in canonica, talvolta intrecciate con i misteri da risolvere. Solitamente, i giovani ospiti della canonica sono orfani, abbandonati dai genitori oppure provenienti da situazioni socio-economiche disagiate e per questo motivo presentano inizialmente un carattere difficile e scontroso, che Don Matteo ha la missione di ammorbidire nel corso del tempo.

A metà della 13ª stagione, don Matteo viene sostituito come parroco a Spoleto da don Massimo Sartori, un ex carabiniere diventato sacerdote.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Ideazione e caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

La serie nacque nel 1998[2] da un'idea del regista Enrico Oldoini. Il responsabile del format di serie è Alessandro Jacchia.[3] Gli autori del soggetto di serie, in quanto tali sempre accreditati nei titoli di testa anche dopo la prima stagione, sono Alessandro Bencivenni, Enrico Oldoini e Domenico Saverni.[3]

I produttori della serie sono Matilde Bernabei[4] e Luca Bernabei.[5]

Il protagonista don Matteo Minelli-Bondini[6] è interpretato da Terence Hill.[7][8] Il secondo protagonista, don Massimo alias don Matteo Mezzanotte,[9] è interpretato da Raoul Bova.[10]

Durante la fase di ideazione, il titolo provvisorio della serie era Il diavolo e l'acqua santa[11] e per il ruolo del protagonista si era pensato a Lino Banfi o Giancarlo Magalli.[12][13] All'epoca Terence Hill si stava preparando a interpretare un ruolo di sacerdote-investigatore per Mediaset, che però fece saltare tutto a causa del concomitante progetto Rai. A quel punto la Lux Vide chiese a Terence Hill, ormai liberato, di interpretare la propria serie tv.[14] Nel soggetto di serie provvisorio, il protagonista si chiamava Teodoro,[15] ma questo nome non convinse affatto Terence Hill, che lo fece cambiare con il suo sinonimo Matteo[4]. Entrambi i nomi significano "dono di Dio". Questa è, in assoluto, la prima opera audiovisiva in cui Terence Hill ha recitato con la propria voce: in tutte le produzioni antecedenti a Don Matteo, infatti, i personaggi interpretati da Hill erano sempre stati doppiati.[16]

Nelle prime sei stagioni la serie è stata girata in 14:9[17], poi dalla settima stagione all'undicesima in 16:9 (riadattando dal 2017 anche le precedenti stagioni a tale formato), e infine dalla dodicesima nel formato 2:1, noto anche come 18:9.

Gli autori delle musiche sono Pino Donaggio (st.1-10 e st. 12+) e Andrea Guerra (st.11). Nell'undicesima stagione, la nuova sigla e le nuove musiche scaturirono diverse critiche e proteste da parte del pubblico. Dalla dodicesima stagione, quindi, torna la storica sigla, composta da Pino Donaggio e restano le musiche nuove. Tale sigla ha avuto due arrangiamenti.

Trasmissione e sviluppo[modifica | modifica wikitesto]

La prima stagione venne girata nel 1998-1999, con il primo ciak avvenuto il 19 ottobre 1998, e diretta da Enrico Oldoini. La prima messa in onda iniziò il 7 gennaio 2000 e terminò il 20 febbraio.
La seconda stagione venne girata nel 2001 e diretta da Andrea Barzini e Leone Pompucci. La prima messa in onda iniziò il 21 ottobre 2001 e terminò il 9 dicembre.
La terza stagione venne girata nel 2002 e diretta da Andrea Barzini, Enrico Oldoini e Leone Pompucci. La prima messa in onda iniziò il 27 settembre 2002 e terminò il 15 novembre.
La quarta stagione venne girata nel 2003-2004 e diretta da Andrea Barzini e Giulio Base. La prima messa in onda iniziò il 19 febbraio 2004 e terminò il 6 maggio.
La quinta stagione venne girata nel 2005-2006 e diretta da Giulio Base, Carmine Elia ed Elisabetta Marchetti. La prima messa in onda iniziò il 1º febbraio 2006 e terminò il 27 aprile.
La sesta stagione venne girata nel 2007-2008 e diretta da Giulio Base, Fabrizio Costa ed Elisabetta Marchetti. La prima messa in onda iniziò il 17 gennaio 2008 e terminò il 10 aprile.
La settima stagione venne girata nel 2009 e diretta da Giulio Base e Lodovico Gasparini. La prima messa in onda iniziò il 10 settembre 2009 e terminò il 26 novembre.
L'ottava stagione venne girata nel 2011 e diretta da Giulio Base, Carmine Elia, Fernando Muraca e Salvatore Basile. La prima messa in onda iniziò il 15 settembre 2011 e la serie terminò l'8 dicembre.
La nona stagione venne girata nel 2013 e diretta da Monica Vullo, Luca Ribuoli e Jan Maria Michelini. La prima messa in onda iniziò il 9 gennaio 2014 e terminò il 10 aprile.
La decima stagione venne girata nel 2015[18] e diretta da Jan Maria Michelini, Daniela Borsese e Monica Vullo, la prima messa in onda iniziò il 7 gennaio 2016 e terminò il 14 aprile.
L'undicesima stagione venne girata nel 2017 e diretta da Jan Maria Michelini, Alexis Sweet e Raffaele Androsiglio. La prima messa in onda iniziò l'11 gennaio 2018 e terminò il 19 aprile.
La dodicesima stagione venne girata dal 29 aprile 2019 al 28 gennaio 2020 e diretta da Raffaele Androsiglio negli episodi dall'1 al 5,[3] e da Cosimo Alemà negli episodi dal 6 al 10.[3] La prima messa in onda iniziò il 9 gennaio 2020 e terminò il 19 marzo.

Al termine della stessa, viene confermata la produzione della tredicesima stagione,[19] le cui riprese iniziarono il 31 maggio 2021[20] e concluse il 13 febbraio 2022.

Prima che iniziassero le riprese, venne diffusa la notizia che non ci sarebbe stata «nessuna sostituzione» per il protagonista.[21] Poi, invece, Terence Hill decise di lasciare definitivamente la serie: il suo personaggio esce alla 4ª puntata. Nelle puntate successive è sostituito da Raoul Bova, che interpreta Don Massimo, il nuovo parroco di Spoleto. A tal proposito in un'intervista a Super Guida TV il regista Jan Michelini, che ha diretto Terence Hill per ben 35 episodi nella serie, ha dichiarato: «Il suo addio alla serie segna la fine di un’epoca ma Terence ci dà una testimonianza di un’incredibile spirito che è rimasto giovane e che lo rimarrà per sempre. Ha sempre dimostrato di essere professionale oltre che essere un esempio umano per tutti noi. Sono convinto che Terence farà molto altro dopo Don Matteo.»[22] La 13ª stagione è iniziata il 31 marzo 2022 e la messa in onda in prima visione si è conclusa il 26 maggio 2022.

Qualche giorno dopo la serie viene ufficialmente confermata per la quattordicesima stagione[23][24] con altre 10 puntate da 100 minuti che andranno in onda nel 2024.[25], le cui riprese sono iniziate il 19 giugno 2023.

Il ruolo del capitano dei Carabinieri è stato interpretato da Flavio Insinna (stagioni 1-5), Simone Montedoro (stagioni 6-10), Maria Chiara Giannetta (stagioni 11-14).

Nella stagione 14 subentrerà il nuovo capitano Diego Martini interpretato da Eugenio Mastrandrea.[26]

Episodi[modifica | modifica wikitesto]

La serie, attualmente composta da 265 episodi, è stata trasmessa in prima visione su Rai 1 fin dall'inizio. La serie è distribuita in modalità lineare da Rai 1, Rai Premium, San Marino RTV e in passato da TV2000. È inoltre distribuita in modalità on demand dalle piattaforme RaiPlay (l'intera serie) e Netflix (11ª e 12ª stagione).

Stagione Episodi Inizio prima TV Fine prima TV
Prima stagione 16 7 gennaio 2000 20 febbraio 2000
Seconda stagione 16 21 ottobre 2001 9 dicembre 2001
Terza stagione 16 27 settembre 2002 15 novembre 2002
Quarta stagione 24 19 febbraio 2004 6 maggio 2004
Quinta stagione 24 1º febbraio 2006 27 aprile 2006
Sesta stagione 24 17 gennaio 2008 10 aprile 2008
Settima stagione 24 10 settembre 2009 26 novembre 2009
Ottava stagione 24 15 settembre 2011 8 dicembre 2011
Nona stagione 26 9 gennaio 2014 10 aprile 2014
Decima stagione 26 7 gennaio 2016 14 aprile 2016
Undicesima stagione 25 11 gennaio 2018 19 aprile 2018
Dodicesima stagione 10 9 gennaio 2020 19 marzo 2020
Tredicesima stagione 10 31 marzo 2022 26 maggio 2022

Personaggi e interpreti[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Personaggi di Don Matteo.

Protagonisti[modifica | modifica wikitesto]

  • Don Matteo, (stagioni 1-13) interpretato da Terence Hill.
    Presbitero-investigatore, e talvolta docente di religione.
  • Don Massimo Sartori/Matteo Mezzanotte, (stagioni 13-in corso) interpretato da Raoul Bova.
    Nuovo parroco che sostituisce don Matteo a Spoleto dalla quinta puntata della 13ª stagione. Di lui si conosce soltanto che è un ex capo dei gruppi speciali dei Carabinieri che ha nascosto la sua identità per diventare prete. Il vero nome viene rivelato da un criminale nell'ultima puntata della tredicesima stagione.

Comprimari[modifica | modifica wikitesto]

  • Nino Cecchini, interpretato da Nino Frassica (stagioni 1-in corso). All'anagrafe Antonio, è un maresciallo dei carabinieri ed è amico di don Matteo. La moglie e le due figlie che appaiono nella prima stagione sono diverse dalle tre che entrano nel cast nella seconda stagione.
  • Natalina Diotallevi, interpretata da Nathalie Guetta (stagioni 1-in corso). È la perpetua di don Luigi (l'anziano prete che morì poco prima dell'episodio 1x01) e poi dei due don Matteo.
  • Pippo, interpretato da Francesco Scali (stagioni 1-in corso). All'anagrafe Filippo Gimignani Zarfati, è il sagrestano di don Luigi e successivamente di entrambi i don Matteo. All'inizio della serie non abita in canonica.
  • Diego Martini, interpretato da Eugenio Mastrandrea (stagioni 14-in corso). È il nuovo capitano dei carabinieri subentrato alla Olivieri.
  • Vittoria Guidi, interpretata da Gaia Messerklinger (stagioni 14-in corso). È il nuovo pubblico ministero subentrata a Nardi e vecchio amore del capitano Martini.
  • Giulia Mezzanotte, interpretata da Federica Sabatini (stagioni 14-in corso). È la sorella di don Massimo e nuovo amore del capitano Martini.

Per l'elenco completo di tutti i personaggi del cast fisso (in inglese regular cast) si rimanda alla pagina di approfondimento Personaggi di Don Matteo.

Guest star[modifica | modifica wikitesto]

Quando Bud Spencer era ancora in vita, il pubblico aveva più volte richiesto di fare partecipare anche lui come guest star[7] in almeno un episodio, al fine di ricomporre la storica coppia cinematografica. Tali richieste non furono esaudite.

Luoghi delle riprese[modifica | modifica wikitesto]

Ambientazione di Don Matteo
A sinistra Palazzo Bufalini utilizzata nella serie come caserma dei carabinieri in piazza del Duomo a Spoleto dalla nona stagione
Casa Menotti utilizzata nella serie come bar dalla nona stagione
Chiesa di Sant'Eufemia a Spoleto utilizzata nella serie come chiesa di don Matteo dalla nona stagione
A destra il Teatro Caio Melisso utilizzato come canonica in via del Duomo a Spoleto dalla nona stagione
La Rocca Albornoziana il portone al centro utilizzato nella serie come Casa Circondariale dalla nona stagione

L'ambientazione principale della serie dalla prima all'ottava stagione è stata Gubbio.[6] Numerosi sono i luoghi interessati dalle riprese: la chiesa Don Matteo si trova nella parte bassa del centro storico di Gubbio ed è infatti la Chiesa di San Giovanni Battista. Quest'ultima è stata utilizzata solamente nelle sue vesti esterne; gli interni utilizzati nella serie sono invece di una chiesetta appena fuori dal centro storico, quella di San Marziale, a due passi dalla funivia che conduce a Sant'Ubaldo. Sempre in piazza San Giovanni si trova la canonica, i cui interni sono stati riprodotti in un apposito set cinematografico a partire dalla terza stagione.

Un'altra location della serie è indubbiamente la Caserma sede della Compagnia dei Carabinieri dove prestano servizio il Maresciallo Cecchini ed i Capitani Anceschi e Tommasi: l'edificio che ospita gli ambienti dei Carabinieri è infatti Palazzo Pretorio situato in piazza Grande, a un livello sopra piazza San Giovanni. Nella prima stagione l'ingresso della Caserma era su uno di lati corti, successivamente spostato sul lato lungo, che fronteggia Palazzo dei Consoli. Dalla prima alla terza stagione, proprio come per la canonica, gli interni utilizzati sono quelli reali, successivamente replicati abbastanza fedelmente in studio per motivi prettamente logistici. Nella realtà la Caserma è la sede del Municipio di Gubbio.

Altro luogo di culto per gli appassionati della serie è sicuramente Palazzo dei Consoli, che appare periodicamente, essendo affacciato direttamente su Palazzo Pretorio. Tra la terza, quarta e quinta stagione, è stato utilizzato come set per alcuni episodi, come ad esempio sede comunale di Laura Respighi. Altra location è il Bar Ducale in Piazza Grande, luogo di ritrovo di don Matteo e Cecchini, a oggi una memoria storica della serie, che al suo interno conserva fotogrammi delle riprese con dediche e autografi degli attori delle varie stagioni.

Nonostante Gubbio fosse l'unica ambientazione della serie, nelle prime tre stagioni il protagonista e i comprimari non nominavano quasi mai esplicitamente Gubbio, ma dicevano il paese. Si sottolinea che però era comunque chiaro che la serie fosse ambientata nella città eugubina. Ad esempio nel nono episodio della prima stagione, nella scena della foto segnaletica a don Matteo si può leggere Gubbio sul cartello, oppure all'inizio dell'episodio 14 della terza stagione la narratrice nomina esplicitamente Gubbio come sede del torneo di scacchi.

Per la settima stagione, le riprese in esterna, e alcune di quelle in interno, dell'ospedale, vengono girate all'ospedale San Giovanni Battista di Foligno.

A partire dalla nona stagione la serie si è spostata a Spoleto.[5] Le location principali sono situate in piazza Duomo dove si trovano la sede della canonica, Santa Maria Assunta, nella realtà ingresso secondario al teatro e Palazzo Bufalini, trasformato per le riprese nella caserma. La basilica di Sant'Eufemia è invece la chiesa di Don Matteo, facente parte della sede arcivescovile. A pochi passi di distanza, lungo la scalinata che porta al Duomo si trova il Bar ristorante Tric Trac, gestito da Spartaco Grilli, interprete di sé stesso nella serie. La maggior parte degli interni, fatto salvo per le chiese e un paio di altri edifici, sono interamente ricostruiti all'interno dei set di Formello di proprietà della Lux Vide.

Sono state utilizzate anche alcune ambientazioni minori in Umbria.

  • Assisi compare in alcuni episodi della prima serie quando don Matteo va dal vescovo.
  • Perugia nell'episodio 5x10.
  • Presso il comune di Narni sono state effettuate alcune riprese della quarta stagione.
  • Bevagna è stata la sede di alcune riprese esterne della sesta e della settima stagione, qui sono ambientati ad esempio il "Bar delle Mura" (episodio 7x16), e il "Ristorante La Piccola India" (episodio 7x17).
  • Presso il comune di Foligno sono state effettuate alcune riprese della settima stagione, in particolare, le scene girate all'esterno dell'ospedale San Giovanni Battista e all'esterno della casa circondariale.
  • A Umbertide, comune dell'altotevere umbro, sono state girate numerose scene, come le riprese esterne dell'Abbazia di Montecorona, e la stazione centrale, considerata in alcune puntate del telefilm la stazione ferroviaria di Gubbio.[27]
  • A Fossato di Vico, la cui stazione è considerata in alcune puntate della serie la stazione ferroviaria di Gubbio.[27]
  • A Frascati è stata girata parte dell'episodio 5x07 "Legittima difesa".
  • A Orvieto sono state girate alcune scene della nona stagione.
  • Nella nona e nella decima stagione, nei brevi video che precedono le puntate, sono stati mostrati diversi luoghi caratteristici dell'Umbria. In tali video, intitolati "I viaggi del maresciallo Cecchini", compaiono diversi personaggi della serie che presentano, con delle scenette comiche, diversi luoghi.
  • All'interno del palaghiaccio di Ussita sono state girate alcune scene dell'episodio 4x11 "I volteggi del cuore".

Inoltre:

Nell'episodio 10x17 "L'amico ritrovato", appaiono alcune scene girate a Gubbio, vecchio luogo della serie.

La casa circondariale compare esteriormente dalla prima stagione, l'interno invece compare dalla terza. I luoghi dove sono state girate le scene della circondariale sono:

  • Carcere circondariale di Civitavecchia nella prima stagione
  • Via Baldassini sotto a Palazzo dei Consoli a Gubbio nella seconda e terza stagione
  • Piazza San Pietro vicino all'omonima chiesa a Gubbio nella quarta, metà della quinta stagione.
  • Via Ducale vicino a Palazzo Ducale sempre a Gubbio nella quinta e sesta stagione.
  • Piazza Don Michele Faloci Pulignani, 3 a Foligno nella settima stagione.
  • di nuovo a Piazza San Pietro vicino all'omonima chiesa a Gubbio nell'ottava stagione.
  • Rocca Albornoziana a Spoleto dalla nona stagione.

Popolarità e format[modifica | modifica wikitesto]

La serie è stata esportata dalla Rai in vari Paesi, tra cui Slovacchia, Germania, Francia, Finlandia, Spagna, Romania, Giappone e Australia.[6][28]

Secondo le rilevazioni statistiche di Auditel, questa serie è stata sempre vista da moltissimi telespettatori.[4][19][29] In particolare, nel 2004 Don Matteo riuscì a sconfiggere lo spettacolo serale del Grande Fratello[30] e, generalmente, nel corso delle varie stagioni,[31][32][33] si è sempre aggiudicato la vittoria nella prima serata. Visti gli ottimi risultati di ascolto, il primo canale Rai ha costantemente ritrasmesso la serie in replica, principalmente durante l'estate ma talvolta anche durante il periodo di garanzia.

Il format Don Matteo ha dato origine alla serie remake polacca Ojciec Mateusz, in onda su TVP1 dal 2008. Il ruolo equivalente a quello di don Matteo è interpretato da Artur Żmijewski. L'azione della serie si svolge nella città di Sandomierz, che secondo gli autori polacchi assomiglia molto alla città di Gubbio.
Il format è stato inoltre venduto per il mercato russo, dove si è realizzato un adattamento in cui il protagonista è un rappresentante della chiesa ortodossa.[34] La serie si intitola Otec Matvej (Отец Матвей).[35] Il ruolo equivalente a quello di don Matteo, un pope della Chiesa ortodossa sposato e con due figli, è interpretato da Vladimir Kolganov mentre la città dove si svolge la serie è Suzdal. È andata in onda da settembre 2014 su ORT 1[36].

Umberto Eco, in un suo saggio sulla traduzione, prende come esempio il personaggio di don Matteo per l'introduzione anche nella lingua italiana dell'abitudine di origine anglosassone di riferirsi ai sacerdoti con il termine padre invece che come reverendo.[37]

Federico Ruozzi nel testo Voci e immagini della fede: radio e tv (Istituto Treccani) rileva come tra le fonti di ispirazione che portarono alla definizione del personaggio possa essere citato Padre Brown di Gilbert Keith Chesterton[38].

L'enciclopedia Treccani nella voce televisione cita quello di don Matteo tra gli esempi di successo improvviso e a volte misterioso di serie e personaggi televisivi legati ai buoni sentimenti[39].

Il 3 maggio 2012, su Rai Premium è andata in onda la quarta puntata del programma Fictionmania dedicata alla serie Don Matteo.

Il 19 novembre 2021, ancora su Rai Premium è andata in onda una puntata del programma Allora in onda[40] dedicata alla serie Don Matteo. Nel corso della puntata è stato mostrato un breve videoframmento dell'edizione del 2000 di Quelli che il calcio, in cui Terence Hill parlava della serie con Fabio Fazio, e ribadiva di essere contento del fatto che per la prima volta aveva interpretato un personaggio in italiano e con la propria voce originale, ovvero senza essere doppiato.

Spin-off[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2016 e nel 2017 la Rai ha trasmesso in prima TV Complimenti per la connessione, lo spin-off di Don Matteo composto da episodi che durano circa 6 minuti.

Sono presenti alcuni componenti del cast principale di Don Matteo (ma non il presbitero protagonista), i quali hanno l'obiettivo di far capire al pubblico, con parole semplici e in modo ironico, i concetti basilari da sapere per la navigazione in Internet. Il programma è stato replicato anche sui canali tematici della Rai.

Merchandising[modifica | modifica wikitesto]

  • Il 1º ottobre 2002, Edizioni San Paolo pubblicò un libro dal titolo Don Matteo: La strategia dello scorpione - La rosa antica (ISBN 88-215-4793-0). Il libro, scritto dalla sceneggiatrice del telefilm Alessandra Caneva, contiene una prefazione di Terence Hill e la trasposizione letteraria dei due episodi omonimi della prima stagione, sceneggiati rispettivamente da Domenico Saverni e Anna Samueli.
  • Dall'aprile del 2004, il settimanale Il Giornalino pubblica delle strisce a fumetti ispirate al telefilm Don Matteo.
  • Nel maggio del 2004, il settimanale TV Sorrisi e Canzoni ha proposto, come allegato alla rivista, un CD Audio contenente i brani della colonna sonora di Don Matteo, composti da Pino Donaggio.
  • Il 2 marzo 2005, Edizioni San Paolo ha distribuito nel mercato home video (non in edicola, ma nei negozi fisici e virtuali) un'edizione speciale in DVD dei quattro episodi della prima stagione Anna, La strategia dello scorpione, Il piccolo angelo, In attesa di giudizio. Successivamente, la stessa azienda ha commercializzato i cofanetti DVD delle stagioni complete: la prima stagione nel 2007, la seconda nel 2008, la terza nel 2011 e la quarta nel 2014.
  • Dal 17 aprile 2008, il settimanale Oggi ha proposto una collezione di DVD contenenti tutti gli episodi della prima e della seconda stagione della serie, in edizione diversa da quella distribuita nei negozi.
  • Dal 10 gennaio 2013 al 20 giugno 2013, il settimanale A sua immagine ha proposto una collezione di DVD distribuiti dalle Edizioni Master, contenenti tutti gli episodi della quarta, quinta e sesta stagione.
  • Dal 16 gennaio 2018 al 7 maggio 2019 vengono pubblicati con TV Sorrisi e Canzoni e la Gazzetta dello Sport, con periodicità settimanale, i DVD contenenti gli episodi di tutte le stagioni della fiction (dalla 1ª alla 11ª) in edicola. Dall'11 febbraio 2020 al 14 aprile dello stesso anno la collezione in edicola continua con i DVD degli episodi della 12ª stagione completa.
  • Dal 27 agosto 2020 al 7 gennaio 2021 sono stati pubblicati con periodicità settimanale I gialli di don Matteo, su iniziativa della Gazzetta dello Sport e Rai Libri. L'opera, composta da 20 volumi, ricopre parzialmente l'11ª stagione e interamente la 12ª stagione della fiction.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Nel 2002, nella 42ª edizione del Festival della televisione di Monte Carlo, sono stati assegnati due riconoscimenti relativi al telefilm Don Matteo: Terence Hill miglior attore dell'anno e Alessandro Jacchia miglior produttore europeo dell'anno.[41]
  • Nel 2012 l'ottava stagione ha vinto il 52º Premio Regia Televisiva come miglior fiction.[42]
  • Nel 2014 la nona stagione ha vinto il 54º Premio Regia Televisiva come miglior fiction.[43]
  • Il 28 febbraio 2014 è stata conferita la cittadinanza onoraria di Gubbio a Terence Hill "per aver contribuito a dare prestigio, attraverso la straordinaria interpretazione di 'Don Matteo', al patrimonio architettonico, storico, culturale, sociale della Città; per aver stretto in forma pubblica e privata legami speciali con la comunità eugubina, in tante cerimonie e momenti significativi; per essere esempio di coerenza e impegno morale e civile, riferimento per le generazioni attuali con le proposte della sua carriera cinematografica e televisiva".[44]
  • Il 6 marzo 2020 esce il singolo Sembro matto del cantautore italiano Max Pezzali, il cui videoclip è ambientato nell'universo immaginario di Don Matteo. Hanno partecipato al videoclip diversi componenti del cast fisso della dodicesima stagione della serie. Il videoclip è diretto da Cosimo Alemà, regista di alcuni episodi della serie.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ È solo un espediente narrativo: nel mondo reale Gubbio e Spoleto appartengono a due diocesi differenti.
  2. ^ Don Matteo, al via da lunedì le riprese a Gubbio, in Televisionando.it, 21 giugno 2007. URL consultato il 2 luglio 2015.
  3. ^ a b c d Don Matteo – Crediti, su sito ufficiale Lux Vide. URL consultato l'8 gennaio 2023.
  4. ^ a b c Silvia Fumarola, In dieci milioni per Don Matteo, Hill: "Non è buonista, è come Trinità", in la Repubblica, 9 gennaio 2016. URL consultato il 13 gennaio 2016.
  5. ^ a b Michela Tamburrino, Belen Rodriguez è la sorpresa che attende Don Matteo, in Il Secolo XIX, 8 aprile 2015. URL consultato il 30 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2016).
  6. ^ a b c Stefano Padoan, Don Matteo, l'inossidabile Terence Hill per una serie tv senza rivali, in Kataweb, 23 giugno 2015. URL consultato il 2 luglio 2015.
  7. ^ a b Salvatore Cau, Dalla prima lettera di don Matteo agli eugubini, in Davidemaggio.it, 4 aprile 2013. URL consultato il 26 giugno 2015.
  8. ^ Hill prete-investigatore, in La stampa, 20 agosto 1998. URL consultato il 30 giugno 2015.
  9. ^ Stefania Stefanelli, Don Massimo, posso chiamarla don Matteo?, su DavideMaggio.it. URL consultato l'8 gennaio 2023.
  10. ^ Don Matteo 13, è arrivato Raoul Bova. E adesso?, su Vanity Fair. URL consultato l'8 gennaio 2023.
  11. ^ Grazie a Don Matteo Spoleto sbarca su "Tv Sorrisi e Canzoni", su Tuttoggi.info, 22 gennaio 2014. URL consultato il 26 giugno 2015.
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