Google Chrome

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Google Chrome for Android)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Google Chrome
software
Logo
Logo
Google Chrome su MacOS Big Sur
Google Chrome su MacOS Big Sur
Google Chrome su MacOS Big Sur
GenereBrowser
SviluppatoreGoogle
Ultima versione
  • 130.0.6723.102 (5 novembre 2024)
  • 131.0.6778.69/70 (12 novembre 2024)
  • 130.0.6723.127 (12 novembre 2024)
  • 131.0.6778.73 (12 novembre 2024)
Ultima betaVersione 111.0.5563.19 (Build ufficiale) beta (a 64 bit)
Sistema operativoMac OS
Microsoft Windows
GNU/Linux
iOS
Android
LinguaggioC++
ToolkitGTK e Cocoa
LicenzaFreeware
(licenza non libera)
LinguaMultilingua
Sito webwww.google.it/chrome

Google Chrome (detto anche semplicemente Chrome) è un browser web sviluppato da Google, basato sul motore di rendering Blink (a partire dalla versione 28, precedentemente sfruttava WebKit)[1]: basato sul browser Chromium, nel corso degli anni è cresciuto a tal punto da diventare il browser più utilizzato al mondo nell'aprile 2016 con una percentuale del 41,81% secondo il sito Netmarketshare[2]. A luglio 2019, StatCounter stimava che Chrome detenesse una quota di mercato mondiale dei browser del 71% sui PC tradizionali e il 63% su tutte le piattaforme[3][4] e grazie a questo successo, Google ha esteso il marchio "Chrome" anche ad altri prodotti hardware\software (Chromecast, Chromebook, Chrome OS, Chromebox e Chromebase).

Google Chrome venne annunciato e presentato il 1º settembre 2008 con un fumetto di Scott McCloud distribuito sotto licenza Creative Commons.[5] L'annuncio è stato poi ripreso dal blog ufficiale di Google.[6] La prima distribuzione del browser, di tipo beta, era disponibile inizialmente solo per la piattaforma Windows ed iniziò il giorno successivo, con 43 lingue disponibili. Nel dicembre 2009 venne aggiunta anche la versione beta per Linux e MacOS. La versione 5.0, lanciata il 25 maggio 2010, fu la prima a supportare tutte e tre le piattaforme.

A fine giugno 2015 Google Chrome era già usato a livello mondiale dal 64,8% degli utenti.[7] Ciò lo rese il navigatore più popolare e usato della rete, superando Mozilla Firefox (secondo posto col 21,3%), che dal 2009 sino all'inizio del 2012 era stato il browser più diffuso e anche Internet Explorer (terzo posto col 7,1%),[8] che detenne il primato fino a fine 2008.

L'annuncio della commercializzazione era originariamente previsto per il 3 settembre 2008 e un fumetto di Scott McCloud doveva essere inviato a giornalisti e blogger che spiegavano le funzionalità del nuovo browser.[9] Copie destinate all'Europa furono spedite in anticipo e il blogger tedesco Philipp Lenssen di Google Blogoscoped[10] rese disponibile una copia scannerizzata del fumetto di 38 pagine disponibile sul suo sito web dopo averlo ricevuto il 1º settembre 2008.[11] Google ha successivamente reso disponibile il fumetto su Google Libri[12] e lo ha menzionato sul loro blog ufficiale insieme a una spiegazione per l'uscita anticipata.[13] Il prodotto è stato presumibilmente chiamato "Chrome" perché Google voleva minimizzare il "cromo" del browser,[14] sebbene questo significato sia stato aggiunto in qualche modo post-hoc, il nome in codice prima del rilascio fu scelto per connotazione di velocità.[15]

Commercializzazione

[modifica | modifica wikitesto]

Caratteristiche

[modifica | modifica wikitesto]

Si basa sul navigatore open source Chromium, con cui condivide la maggior parte delle funzionalità. La parte realizzata da Google, che aggiunge, tra le altre cose, lettori PDF e Flash integrati, un sistema di aggiornamenti automatici, invio di statistiche a Google e un logo diverso,[16][17] mentre le altre parti sono soggette a una varietà di licenze open source.

I punti di forza di tale browser, progettato dal team di Mountain View, sono la velocità, la sicurezza e la manualità.

  • Blacklist: Chrome periodicamente scarica gli aggiornamenti anti-phishing e anti-malware e avvisa gli utenti quando cercano di visitare un sito pericoloso. Questo servizio è inoltre reso disponibile per altri utilizzando una API pubblica. Nel mantenere queste blacklist, Google avvisa anche i proprietari dei siti che potrebbero non essere a conoscenza della presenza di pagine pericolose.
  • Incognito: è presente la possibilità di aprire schede o finestre nella modalità di navigazione in incognito[18] che non lascia sul computer nessuna traccia dei siti visitati: non vengono salvati né nella cache, né nella cronologia e vengono eliminati i cookie. Questa funzione non è comunque una novità assoluta: è già stata implementata in Safari, in Internet Explorer 8, in Mozilla Firefox 3.5 e in Opera dalla versione 10.50.
  • Sandbox: ogni scheda di navigazione in Chrome è isolata in una Sandbox in modo che il malware non si possa installare e che non possa compromettere le altre schede. Questi processi inoltre non possono né scrivere file né leggere file da aree importanti come le cartelle personali dell'utente o il desktop.

Google Chrome può inviare statistiche ai suoi produttori ogni volta che si scrive nella barra degli indirizzi; questo comportamento è disattivabile grazie a "UnChrome", un programma che cancella l'ID che Google registra durante l'installazione. In alternativa, è stato progettato SRWare Iron, basato su Chrome ma con notevoli miglioramenti, tra i quali l'assenza di comunicazione con server di terzi.

La macchina virtuale di JavaScript è stata completamente cambiata. Le implementazioni esistenti erano state progettate per piccoli programmi in cui le prestazioni e l'interattività erano funzioni marginali. Applicazioni come Gmail, che usano i browser al massimo della loro potenzialità, hanno fatto sì che venisse implementato il motore JavaScript V8, estremamente più veloce.

Google Chrome risulta il terzo browser più veloce (per avere ottenuto un punteggio maggiore agli HTML5 test), dopo Opera e Maxthon Cloud Browser.[19]

Chrome esegue ogni scheda o plug-in in processi separati; questo evita alle varie attività di interferire l'una con l'altra, migliorando sicurezza e stabilità complessiva. In caso di errore bloccante, permette di chiudere la singola scheda interessata dal problema, evitando di chiudere tutto il programma.

Chrome contiene un gestore attività che permette di controllare quali siti stanno utilizzando più memoria, banda e CPU e consente di chiuderli.

L'interfaccia principale include le icone: Indietro, Avanti, Aggiorna, Preferiti e Vai. Le opzioni sono simili a Safari, mentre la posizione delle impostazioni è simile a Internet Explorer 7/8. Chrome includeva Google Gears, che aggiungeva il supporto offline a molte applicazioni web, rimosso poi nella versione 12 con la diffusione dell'HTML5.

Quando si crea una nuova scheda viene aperta la pagina Nuova scheda, che mostra il logo di Google Chrome, un campo di ricerca e le miniature degli otto siti più visitati, le pagine inserite nei preferiti di recente e le schede chiuse di recente. Una funzione simile è stata introdotta già da Opera.

L'Omnibox è la barra degli indirizzi presente sotto l'elenco delle schede; include la funzionalità di autocompletamento ma soltanto di quegli indirizzi che sono stati scritti a mano e non di tutti i link presenti, include inoltre suggerimenti di ricerca, le pagine più visitate, le più popolari (non visitate) e una ricerca nella cronologia.

Le finestre pop-up sono confinate nella scheda da dove provengono e non appariranno mai al di fuori a meno che l'utente non li trascini fuori intenzionalmente.

Le schede sono il componente primario dell'interfaccia utente di Chrome e sono state spostate sopra i comandi invece che sotto come negli altri browser. Le schede possono essere trasferite facilmente in una finestra di Chrome separata semplicemente trascinandole fuori.

Le applicazioni web possono essere lanciate nella loro finestra indipendente senza la barra degli indirizzi e ricerche Omnibox e, volendo, partendo da un'icona sul desktop portando la pagina ad assomigliare a un programma ma non più installato sul proprio PC bensì scaricato dalla rete.

Non c'è nessuna barra di stato fissa visualizzata in fondo allo schermo; quando il mouse passa sopra un link, l'indirizzo viene visualizzato in una piccola finestra in basso a sinistra. Inoltre Chrome viene aperto senza la barra del titolo e la barra dei menù.

Tramite un comando nelle impostazioni si può fare in modo che compaia in chiaro, nelle relativa barra, il percorso completo dell'indirizzo della risorsa (url), al posto dell'indirizzo sintetico.

Il 9 settembre 2009, Google ha abilitato le estensioni sul canale "Dev", e poi pubblicato alcuni esempi per poterle testare. Poi, il 23 novembre 2009, Google ha aperto "Chrome's extension gallery" agli sviluppatori, con la promessa del lancio di una beta pubblica a breve. A partire dalla versione 4.0 le estensioni sono abilitate per tutti.[20]

Le estensioni presenti in Chrome Web Store sono disponibili solo su computer desktop ma non su dispositivi mobili.

A partire dalla versione 3.0 del browser è possibile installare un tema differente al fine di personalizzare l'interfaccia grafica, scegliendolo dall'apposita galleria. Numerosi artisti di fama internazionale (ad esempio Dolce & Gabbana) hanno ideato alcuni dei temi ufficiali di Google Chrome.

Integrazione con Flash Player

[modifica | modifica wikitesto]

L'estensione Flash Player di Adobe era integrata a partire dalla versione 5.0. Il supporto ad Adobe Flash Player, è terminato ufficialmente il 12 gennaio 2021[21].

Lettore PDF integrato

[modifica | modifica wikitesto]

A partire dalla versione 8.0 di Chrome, Google ha implementato un lettore PDF nel browser, rimuovendo di fatto l'intermediazione del plug-in di Adobe Acrobat.

Traduzione italiano

[modifica | modifica wikitesto]

Il browser, dalla versione 4.1, integra le funzioni di Google Traduttore, viene riconosciuta automaticamente la lingua in cui è scritta la pagina web aperta e viene proposta all'utente la possibilità di avere una traduzione automatica dei contenuti in lingue straniere.

Riconoscimento vocale

[modifica | modifica wikitesto]

Esistono molteplici estensioni gratuite o shareware per il riconoscimento vocale in 40 lingue, che consentono sia la dettatura vocale di testi (inclusa la punteggiatura, in inglese) che l'esecuzione di comandi standard e personalizzati all'interno di Chrome.[22]

Alcune funzioni presenti in altri browser e non implementate su Google Chrome sono:

  • necessità di utilizzare il comando manuale, tramite pressione contemporanea dei tasti "shift + canc", per eliminare i suggerimenti di autocompletamento (esempio in moduli di ricerca/compilazione o barra indirizzo url), quando la funzione di pulizia presente nel menù non sortisce il risultato atteso (anomalia casuale della proprietà SessionStorage). Un aggiornamento di Chrome ha reso successivamente disponibile una X nel campo automatico del modulo della parola salvata per eliminare la memorizzazione dell'occorrenza per fare in modo che non si ripresenti;
  • nella procedura di cancellazione dei dati di navigazione, la sezione per eliminare i dati di compilazione automatica dei moduli non distingue tra questi e i dati delle carte di pagamento registrate, sicché successivamente alla pulizia occorre re-inserirle.

La storica mancanza del salvataggio dell'intera pagina in un unico file è stata superata: oltre al file di tipo .htm unitamente ad una cartella per tutti i relativi contenuti, il salvataggio del solo contenuto HTML in formato .html, ora Chrome permette di salvare la pagina completa in un singolo file .mhtml.

Versione mobile

[modifica | modifica wikitesto]

Il 7 febbraio 2012 viene resa pubblica la beta del browser di Google per Android, compatibile con tablet e cellulari Android Ice Cream Sandwich, portando tante tecnologie della versione desktop in ambito mobile. Velocità, sincronia, privacy e supporto HTML5 sono alcuni dei punti di forza del nuovo software di navigazione. Il browser è dotato di una funzione chiamata "Preview Link", che ingrandisce automaticamente sui link per permettere una selezione più accurata dei collegamenti su schermi di dimensioni ridotte. Come per la versione desktop è presente anche la modalità "Incognito", che permette di navigare in modo anonimo senza salvare i dati della sessione in corso.

Il 6 febbraio 2022 inizia il processo di aggiornamento dell'icona di Google Chrome.[23]

Supporto a istruzioni SSE2

[modifica | modifica wikitesto]

A partire dalla versione 35, Chrome non viene più aggiornato su sistemi che hanno installata una CPU che non supporta le istruzioni SSE2[24].

Lo stesso argomento in dettaglio: Versioni di Google Chrome.

Gli aggiornamenti di Chrome sono periodici. Vengono svolti in maniera automatica (oppure possono essere lanciati manualmente agendo sul comando Informazioni su Chrome), semplicemente chiudendo e riavviando il browser.[25]

Major release

[modifica | modifica wikitesto]

Viene pubblicato un aggiornamento importante ogni 6 settimane circa. Oltre agli aggiornamenti, ogni settimana Google pubblica elenchi di malfunzionamenti risolti.

Per la versione beta escono degli aggiornamenti minori ogni 2/3 giorni e aggiornamenti importanti ogni 6 settimane circa.

Per la versione Canary (dev), instabile e consigliata a soli esperti, viene pubblicato un aggiornamento minore ogni 24 ore circa nei giorni lavorativi, gli aggiornamenti importanti escono sempre ogni 6 settimane circa.

Chrome funziona su:

Ad aprile 2016, erano disponibili build stabili a 32 e 64 bit per Windows, con build stabili a 64 bit disponibili per Linux e MacOS.[29][30][31] Le build di Windows a 64 bit sono disponibili nel canale degli sviluppatori e come build Canary il 3 giugno 2014,[32] nel canale beta il 30 luglio 2014[33] e nel canale stabile il 26 agosto 2014.[34] Le build OS X a 64 bit disponibili come build Canary il 7 novembre 2013,[35][36] nel canale beta il 9 ottobre 2014[37] e nel canale stabile il 18 novembre 2014.[29]

Google Chrome è stato accolto con entusiasmo al momento dell'uscita. Nel 2008, Matthew Moore di The Daily Telegraph ha riassunto il verdetto dei primi revisori:"Google Chrome è attraente, veloce e ha alcune nuove impressionanti funzionalità".[38] La società di gioco Plarium ha dichiarato Chrome può essere considerato il miglior browser per videogiochi grazie specificamente alla sua configurazione più rapida e più idonea ai prodotti HTML5.[39]

Quota di mercato

[modifica | modifica wikitesto]
Quota di mercato mondiale, settembre 2019
Quota di utilizzo dei browser Web secondo StatCounter[40]

Chrome ha superato Firefox a novembre 2011, in tutto il mondo. A giugno 2016, secondo StatCounter, Google Chrome aveva il 62% della quota di mercato desktop in tutto il mondo, rendendolo il browser web più utilizzato, mentre Firefox aveva il 16% e Internet Explorer il 12%.[41]

Insieme a Safari e Mozilla Firefox, Chrome riceve un "boom" nel fine settimana, che aumenta la sua quota di mercato di ben tre punti percentuali nei fine settimana, a spese di Internet Explorer.[42]

È stato segnalato da StatCounter, una società di analisi web, che per il singolo giorno di domenica 18 marzo 2012 Chrome è stato il browser Web più utilizzato al mondo per la prima volta. Chrome si è assicurato il 32,7% della navigazione web globale quel giorno, mentre Internet Explorer ha seguito da vicino con il 32,5%.[43]

Dal 14 al 21 maggio 2012, Google Chrome è stato per la prima volta responsabile di più traffico Internet rispetto all'Internet Explorer di Microsoft, che da tempo si è affermato come il browser Web più utilizzato al mondo.[44] Secondo StatCounter, il 31,88% del traffico web è stato generato da Chrome per un periodo prolungato di una settimana e il 31,47% da Internet Explorer. Sebbene Chrome abbia superato Internet Explorer per l'utilizzo in un solo giorno in passato, questa è stata la prima volta che ha portato per un'intera settimana.[45]

Alla conferenza degli sviluppatori di I/O di Google del 2012, Google ha affermato che c'erano 310 milioni di utenti attivi di Chrome, quasi il doppio del numero nel 2011, che è stato dichiarato come 160 milioni di utenti attivi.[46]

A giugno 2013, secondo StatCounter, Chrome ha superato Internet Explorer per la prima volta negli Stati Uniti.[47]

Ad agosto 2013, Chrome era utilizzato dal 43% degli utenti di Internet in tutto il mondo. Questo studio è stato condotto da Statista, che ha anche osservato che in Nord America, il 36% delle persone usa Chrome, il punteggio più basso al mondo.[48]


Desktop/laptop browser statistics
 
Google Chrome
  
67,97%
Safari
  
9,56%
Mozilla Firefox
  
9,05%
Microsoft Edge
  
4,59%
Internet Explorer
  
3,03%
Altri
  
5,81%
Quota di mercato dei browser desktop secondo StatCounter a maggio 2020.[49]

A febbraio 2018, Chrome è il browser più utilizzato praticamente in tutti i paesi, con la maggior parte delle eccezioni in Africa.[50]

Distribuzione aziendale

[modifica | modifica wikitesto]

Nel dicembre 2010, Google ha annunciato che per rendere più semplice l'utilizzo delle Chrome da parte delle aziende, avrebbero fornito un pacchetto MSI Chrome ufficiale. Per uso aziendale è utile disporre di pacchetti MSI completi che possono essere personalizzati tramite i file di trasformazione (.mst), ma l'MSI fornito con Chrome è solo un wrapper MSI molto limitato montato attorno al normale programma di installazione e molte aziende ritengono che questa soluzione non soddisfi le loro esigenze.[51] Il normale programma di installazione di Chrome scaricato mette il browser nella directory dei dati dell'app locale dell'utente e fornisce aggiornamenti in background invisibili, ma il pacchetto MSI consentirà l'installazione a livello di sistema, fornendo agli amministratori di sistema il controllo sul processo di aggiornamento[52] in precedenza era possibile solo quando Chrome era installato utilizzando Google Pack. Google ha inoltre creato oggetti di criteri di gruppo per ottimizzare il comportamento di Chrome nell'ambiente aziendale, ad esempio impostando l'intervallo di aggiornamenti automatici, disabilitando gli aggiornamenti automatici e configurando una home page.[53] Fino alla versione 24, è noto che il software non è pronto per le implementazioni aziendali con profili di roaming o ambienti Terminal Server/Citrix.[54]

Nel settembre 2008, Google ha distribuito gran parte del codice sorgente di Chrome come progetto open source chiamato Chromium. Questa mossa ha consentito agli sviluppatori di terze parti di studiare il codice sorgente sottostante e di aiutare il porting del browser sui sistemi operativi MacOS e Linux. La parte di Chromium creata da Google è rilasciata sotto la permissiva licenza BSD.[55] Altre parti del codice sorgente sono soggette a diverse licenze open source.[56] Chromium è simile a Chrome, ma manca di aggiornamenti automatici integrati e di Flash player integrato, oltre al marchio Google e ha un logo di colore blu invece del logo multicolore di Google.[57][58] Chromium non implementa il tracciamento RLZ dell'utente.[59][60][61] Inizialmente, il visualizzatore PDF di Google Chrome, PDFium, è stato escluso da Chromium, ma è stato successivamente reso open-source nel maggio 2014.[62][63] PDFium può essere utilizzato per compilare moduli PDF.[64]

Sviluppo per Chrome

[modifica | modifica wikitesto]

È possibile sviluppare applicazioni, estensioni e temi per Chrome. Sono compressi in un file .crx e contengono un file manifest che specifica le informazioni di base (come: versione, nome, descrizione, privilegi, ecc.) E altri file per l'interfaccia utente (icone, popup, ecc.). Google ha una guida ufficiale per gli sviluppatori.[65] Chrome ha un proprio negozio web in cui utenti e sviluppatori possono caricare e scaricare queste applicazioni ed estensioni.[66][67]

Nell'aprile 2023 ha rilasciato WebGPU, un componente atteso dal 2017, che permette di migliorare l'accesso al chip grafico con molte meno righe di codice, triplicando le prestazioni a detta degli sviluppatori.[68]

Google Chrome Experiments

[modifica | modifica wikitesto]

Google Chrome Experiments è uno showroom online di esperimenti basati su browser web, programmi interattivi e progetti artistici. Lanciato il 1º marzo 2009, Google Chrome Experiments è un sito web ufficiale di Google che originariamente doveva testare i limiti di JavaScript e le prestazioni e le capacità del browser Google Chrome. Con il progredire del progetto, ha assunto il ruolo di mostrare e sperimentare le più recenti tecnologie open source basate sul web, come JavaScript , HTML5, WebGL, Canvas, SVG, CSS e altri. Tutti i progetti vengono inviati dagli utenti e realizzati utilizzando tecnologie open source.

WebGL è una delle tecnologie più comunemente utilizzate sul sito. La tecnologia ha anche guadagnato un uso attivo in app online famose e utili come Google Maps, e Zygote Body (ex Google Body)[69][70][71].

  1. ^ Chrome userà Blink già dalla versione 28, in arrivo a giugno, in Tom's Hardware Italia, 8 aprile 2013. URL consultato il 18 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2013).
  2. ^ Market share for mobile, browsers, operating systems and search engines | NetMarketShare
  3. ^ (EN) Desktop Browser Market Share Worldwide, su StatCounter Global Stats. URL consultato il 31 luglio 2019.
  4. ^ (EN) Browser Market Share Worldwide, su StatCounter Global Stats. URL consultato il 2 maggio 2019.
  5. ^ Google Chrome, Google's Browser Project, su blogoscoped.com, 1º settembre 2008. URL consultato il 1º settembre 2008.
  6. ^ (EN) A fresh take on the browser
  7. ^ Browser Statistics
  8. ^ Internet: Chrome supera Explorer - Tecnologia e Internet - ANSA.it
  9. ^ Scott McCloud, Surprise!, su Google Blogoscoped, 1º settembre 2008. URL consultato il 1º settembre 2008.
  10. ^ Philipp Lenssen, Google Chrome, Google's Browser Project, su blogoscoped.com, 1º settembre 2008. URL consultato il 1º settembre 2008.
  11. ^ Philipp Lenssen, Google on Google Chrome – comic book, su Google Blogoscoped, 1º settembre 2008. URL consultato il 1º settembre 2008.
  12. ^ Google Chrome comic, su Google Book Search, 1º settembre 2008. URL consultato il 2 settembre 2008.
  13. ^ Sundar Pichai, A fresh take on the browser, su Official Google Blog, Google, 1º settembre 2008. URL consultato il 9 marzo 2017.
  14. ^ Conor Dougerty, Sundar Pichai of Google Talks About Phone Intrusion, in The New York Times, 12 luglio 2015. URL consultato il 25 aprile 2019.
  15. ^ Google Chrome - The reason behind its name revealed!, su The Windows Club. URL consultato il 3 settembre 2015.
  16. ^ (EN) Google Chrome, Chromium, and Google, in Chromium Blog. URL consultato il 29 settembre 2017.
  17. ^ (EN) The Difference between Google Chrome and Chromium on Linux, su chromium.googlesource.com. URL consultato il 29 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2017).
  18. ^ Come navigare in incognito con Chrome, Aranzulla, 8 febbraio 2022
  19. ^ Recovery Admin, Qual è il browser migliore per sicurezza e velocità?, su Recovery Data, 20 luglio 2020. URL consultato il 2 febbraio 2023.
  20. ^ (ES) Alexis Dare, ▷ Las 5 mejores extensiones de Chrome para usuarios de Twitch, su Destacados TV Revista, 11 marzo 2021. URL consultato il 28 maggio 2021.
  21. ^ (EN) Saying goodbye to Flash in Chrome, in Google, 25 luglio 2017. URL consultato il 29 settembre 2017.
  22. ^ 5 Great Speech to Text Chrome Extensions to Try Out, su sturiel.com (archiviato il 23 gennaio 2023).
  23. ^ Google Chrome - icona aggiornata, iphoneitalia.com, 6 febbraio 2022
  24. ^ Niente più aggiornamenti Chrome per i computer con hardware vecchio
  25. ^ Come aggiornare Google Chrome, Aranzulla, 6 febbraio 2022
  26. ^ a b c Download and install Google Chrome, su Google Help. URL consultato il 20 aprile 2016.
  27. ^ Supporto terminato per Windows 7 e 8.1 il 13 gennaio 2023 in concomitanza alla scadenza di supporto per tali sistemi
  28. ^ Filippo Molinini, Terminato il supporto di Edge e Chrome su Windows 7 e 8.1, su WindowsBlogItalia, 13 gennaio 2023. URL consultato il 2 febbraio 2023.
  29. ^ a b Google, Stable Channel Update, su googlechromereleases.blogspot.com, 18 novembre 2014. URL consultato il 18 novembre 2014.
  30. ^ Google, 64-bit Support – The Chromium Projects, su chromium.org. URL consultato il 5 marzo 2012.
  31. ^ Download Chrome for Linux, su google.com, Google.
  32. ^ Google, Try out the new 64-bit Windows Canary and Dev channels, su blog.chromium.org. URL consultato il 1º luglio 2014.
  33. ^ Google, Announcing the Chrome 64-bit Beta Channel for Windows!, su googlechromereleases.blogspot.com. URL consultato l'11 agosto 2014.
  34. ^ 64 bits of awesome: 64-bit Windows Support, now in Stable!, su blog.chromium.org, 26 agosto 2014. URL consultato il 27 agosto 2014.
  35. ^ Google, [chromium-dev] Yesterday’s Mac canary was 64-bit, su groups.google.com. URL consultato il 1º luglio 2014.
  36. ^ Google, Re: [chromium-dev] Re: Chromium 64-bit on Mac OS, su groups.google.com. URL consultato il 1º luglio 2014.
  37. ^ Google, Beta Channel Update, su googlechromereleases.blogspot.com, 9 ottobre 2014. URL consultato il 10 ottobre 2014.
  38. ^ (EN) Matthew Moore, Google Chrome browser: Review of reviews, in Daily Telegraph, 2 settembre 2008. URL consultato il 24 settembre 2018.
  39. ^ Il miglior browser per videogiochi del 2018: qual è il browser ideale per giochi flash e giochi online, su Plarium, 2 settembre 2018. URL consultato il 24 settembre 2018.
  40. ^ Top 5 Browsers from December 2010 to December 2011, su StatCounter. URL consultato l'8 gennaio 2012.
  41. ^ Top 9 Desktop Browsers from W01 2015 to W27 2016, su StatCounter.
  42. ^ Global Web Browser Marketshares, su Clicky Analytics. URL consultato l'8 aprile 2012.
  43. ^ Chrome is world's number one browser for a day, su StatCounter, 21 marzo 2012.
  44. ^ Chrome overtakes Internet Explorer as No. 1 browser -- maybe, in CNN, 21 maggio 2012. URL consultato il 21 maggio 2012.
  45. ^ Peter Pachal, Google Chrome Now the No. 1 Browser in the World, su mashable.com, 21 maggio 2012.
  46. ^ Chrome tops 310 million users, almost 100% growth over last year, su engadget.com, 28 giugno 2012.
  47. ^ Stats Counter US Monthly bar graph, su gs.statcounter.com, June 2013. URL consultato il 25 luglio 2013.
  48. ^ Zoe Fox, 43% of Global Web Surfers Choose Google Chrome, su mashable.com, 14 agosto 2013.
  49. ^ (EN) Desktop Browser Market Share Worldwide, su StatCounter Global Stats. URL consultato il 21 maggio 2020.
  50. ^ Change MSI from a wrapper to "full" MSI, su code.google.com, Google, 4 gennaio 2011. URL consultato l'8 aprile 2012.
  51. ^ Ryan Paul, Google offering MSI to simplify Chrome enterprise deployment, su Ars Technica, Condé Nast, 16 dicembre 2010. URL consultato il 9 marzo 2017.
  52. ^ Google Update for Enterprise – Google Help, su google.com, Google. URL consultato l'11 luglio 2012.
  53. ^ Issue 2423 – chromium – Windows Roaming Profile support – An open-source browser project to help move the web forward. – Google Project Hosting, su code.google.com, Google, 17 settembre 2008. URL consultato l'8 aprile 2012.
  54. ^ Home (Chromium Developer Documentation), su Chromium Developer Documentation, 2009. URL consultato il 5 maggio 2009.
  55. ^ Chromium Terms and Conditions, su Google Code, 2 settembre 2008. URL consultato il 3 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2008).
  56. ^ Chromium Project, ChromiumBrowserVsGoogleChrome, su code.google.com, March 2011. URL consultato il 10 luglio 2011.
  57. ^ Neil McAllister, Building Google Chrome: A first look, in InfoWorld, IDG, 11 settembre 2008. URL consultato il 16 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 13 settembre 2008).
    «As the name suggests, Chromium is a rawer, less polished version of Chrome. The UI is mostly identical, with only a few very minor visual differences. [...] The most readily evident difference is the logo, which sheds the Google colors in favor of a subdued blue design.»
  58. ^ In The Open, For RLZ, su The Chromium Blog, 2 giugno 2010. URL consultato il 20 giugno 2010.
  59. ^ Google Chrome, Chromium, and Google, su The Chromium Blog, 1º ottobre 2008.
  60. ^ Differences between Google Chrome and Linux distro Chromium, su code.google.com, Google, 2010. URL consultato il 1º settembre 2010.
  61. ^ Chromium revision log: Changes in revision 271531, su src.chromium.org, 20 maggio 2014. URL consultato il 24 maggio 2014.
  62. ^ Change log for Chromium wiki showing removal of a part that said PDF support were different between Chromium and Google Chrome, su code.google.com, 20 maggio 2014. URL consultato il 24 maggio 2014.
  63. ^ Emily Garthwaite, Google throws PDFium into the open source community, su IT Pro Portal. URL consultato l'11 settembre 2016.
  64. ^ Developer's Guide - Google Chrome, su Developer.chrome.com. URL consultato il 17 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 18 novembre 2020).
  65. ^ Chrome Web Store, su chrome.google.com.
  66. ^ How to Download and Manage Chrome Extensions, su www.maestrolabs.com.
  67. ^ Google Chrome, in arrivo WebGPU: rivoluzione per gaming e AI via browser, su hdblog.it.
  68. ^ Step inside the map with Google MapsGL, su googleblog.blogspot.in, Google official blog. URL consultato il 15 dicembre 2012.
  69. ^ MapsGL, su support.google.com, Google Maps. URL consultato il 15 dicembre 2012.
  70. ^ Roni Zeiger, Google Body becomes Zygote Body; built on open source 3D viewer, in Google Open Source blog, Google, 9 gennaio 2012. URL consultato il 27 gennaio 2012.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN175276668 · LCCN (ENno2009043824 · GND (DE7631519-8 · J9U (ENHE987009950817405171
  Portale Google: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Google