Fruela II delle Asturie

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Fruela II delle Asturie
Fruela II delle Asturie in una miniatura medievale
Re delle Asturie
Stemma
Stemma
In carica910 –
925
PredecessoreAlfonso III
SuccessoreAlfonso Froilaz
Re di León e Galizia
In carica924 –
925
PredecessoreOrdoño II
SuccessoreAlfonso Froilaz
Nome completoFruela Alfonso
Nascita875
MorteLeón, luglio 925
SepolturaLeón, poi traslato nella Cappella delle urne dei re delle Asturie e Leon della cattedrale di Oviedo
PadreAlfonso III
MadreJimena Garcés di Pamplona
ConsorteMunia (Nunilo) Jimémez
Urraca dei Banu Qasi
FigliAlfonso Froilaz
Ordoño e
Ramiro, di primo letto
Oddone e
Fortia, di secondo letto
ReligioneCristianesimo

Fruela II Alfonso, soprannominato il Lebbroso (Fruela El Leproso anche in castigliano, in catalano, in asturiano e in portoghese, Froila El Leproso in galiziano) (875luglio 925), è stato re delle Asturie dal 910 al 924 e dal 924 riunificò nuovamente il regno che era stato di suo padre, Alfonso III il Grande, con il titolo di re delle Asturie e León fino alla sua morte.

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Fruela, secondo il Chronicon de Sampiri, era il figlio terzogenito del re delle Asturie Alfonso III il Grande e di Jimena Garcés[1], (848-912), che, molto probabilmente, anche se il Codice di Roda non la elenca tra i figli di García I[2], era figlia del re di Pamplona García I Íñiguez, come viene confermato dalla Historia del Real Monasterio de Sahagún[3], e della prima moglie, Urraca, che secondo alcune fonti, tra cui lo storico Jaime de Salazar y Acha, era la figlia di Musà ibn Musà ibn Fortún, il capofamiglia dei Banu Qasi. Ma secondo altre fonti era di stirpe reale: Rodrigo Ximénez de Rada, vescovo di Toledo e storico, scrisse che García sposò "Urracam, de Regio semine"[4]. Lo storico genealogista basco Jean de Jaurgain (1842–1920), nel suo la Vasconie interpretò la frase (Urracam, de Regio semine), nel senso che anche Urraca discendeva dalla stirpe ducale di Guascogna ed era figlia di Sancho II[5].
Alfonso III il Grande, sia secondo il CHRONICON ALBELDENSE[6] che la Historia Silense[7][8], era il figlio primogenito del re delle Asturie Ordoño I e della moglie, Munia, come confermano le Memorias de las reynas catholicas[9], di cui non si conoscono gli ascendenti[9].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Fruela lo troviamo citato come firmatario in due documenti, inerenti donazioni fatte alla chiesa di Santiago di Compostela, dai genitori, Alfonso III, assieme alla moglie, Jimena, come riportato nelle Apendices della HISTORIA de la IGLESIA DE SANTIAGO DE COMPOSTELA, TOMO II:

  • documento n° XIX, datato 886[10]
  • documento n° XXI, datato 893[11].


Fruela, compare inoltre, come firmatario in donazioni, fatte dai genitori al Real Monasterio de Sahagún, a cui erano devoti, come riporta la Historia del Real Monasterio de Sahagún[12].
Fruela collaborò con il padre nell'azione di governo del regno delle Asturie, che comprendeva anche la Galizia e il León.

Nel 910 suo fratello García, a seguito di una cospirazione contro il padre re Alfonso III, secondo l'arcivescovo di Toledo Rodrigo Jiménez de Rada nel suo Historia De Los Hechos De España[13] era stato incarcerato a Gozón, il conte di Castiglia Nuño Fernández - suo suocero - per liberarlo organizzò una sollevazione di nobili, appoggiata anche dalla regina Jimena e dagli altri figli di Alfonso, Ordoño e lo stesso Fruela. Alfonso III, per evitare la guerra civile, liberò Garcia nominandolo suo successore con supremazia anche sui fratelli[14], e spartì il regno tra i suoi tre figli maggiori:

Suo padre Alfonso III, con la moglie Jimena, si ritirò a Zamora[15] (dove morì il 20 dicembre 910).

La penisola iberica (carta politica) nel 910

Dopo la morte del padre, suo fratello, Garcia, divenne re delle Asturie e del León, ma in effetti continuò a governare solo il León, lasciando ai fratelli i loro rispettivi regni.

Nel 914, alla morte senza discendenza del fratello, il re di León Garcia, il re di Galizia Ordoño II fu proclamato anche re di León, riunificando così i due regni.

Regno di León
León

Garcia I
Ordoño II
Fruela II
Figli
Alfonso IV
Figli
Ramiro II
Ordoño III
Figli
Sancho I
Figli
Ordoño IV
Ramiro III
Figli
  • Ordono
Bermudo II
Figli
Alfonso V
Figli
Bermudo III
Sancha I con Ferdinando I
Figli
Alfonso VI (deposto, nel 1072, per pochi mesi, da Sancho II)
Figli
Urraca I
Figli
Alfonso VII
Ferdinando II
Figli
Alfonso IX
Figli
Sancha II e Dolce I
Modifica
Regno delle Asturie
Asturie

Alfonso I
Fruela I
Figli
Aurelio
Silo con Adosinda
Mauregato
Bermudo I
Figli
Alfonso II
Ramiro I
Figli
Ordono I
Figli
Alfonso III
Figli
Fruela II
Modifica

Fruela ebbe un buon rapporto con il fratello, e nei circa dieci anni di regno di Ordoño, collaborò alla Reconquista.

Fruela nel 924 confermò una donazione alla chiesa di Santiago di Compostela, assieme alla seconda moglie, Urraca, come riportato nel documento n° XLVIII delle Apendices della HISTORIA de la IGLESIA DE SANTIAGO DE COMPOSTELA, TOMO II[16].

Fruela nel 924, alla morte di Ordoño II, si fece proclamare anche re di León spodestando i figli di Ordoño II, per cui le Asturie e la contea di Castiglia furono riunificate al León, che includeva la Galizia, ripristinando un regno unico.
L'alleanza con il regno di Navarra si indebolì e la Reconquista perse vigore.
Già per il modo con cui ricevette la corona del León non fu molto amato. Ma, come riporta la Historia de España: parte XVI, si macchiò anche dell'omicidio dei nobili visigoti Gebuldo e Aresindo, figli del nobile Olmundo[17]che vantavano una discendenza dal re (702-710) dei Visigoti Witiza, e lo storico Ramón Menéndez Pidal, esiliò il vescovo di León Fronimio a causa dei rapporti amichevoli con Olmundo, mentre secondo la Historia de España: parte XVI fu esiliato senza alcuna colpa in quanto fratello dei due[17].

La penisola iberica alla morte di Fruela II

Fruela II morì dopo quattordici mesi di regno, nel 925, a detta di alcuni storici, colpito dalla lebbra, come conferma anche la Historia de España: parte XVI[17]; Fruela fu tumulato a León e, secondo il] Chronicon Regum Legionensium, i suoi resti furono traslati a Oviedo, nella Cappella delle urne dei re delle Asturie e Leon della cattedrale, attorno alla fine del X secolo, quando Almanzor attaccò Galizia e Leon[18].
Gli succedette il figlio Alfonso Froilaz, che dopo poco fu destituito dai figli di Ordoño che lo obbligarono a ritirarsi in Galizia.

Matrimoni e discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Fruela aveva sposato circa nel 911 Munia (Nunilo) Jimémez, come conferma il documento n° XIII dell'appendix della España sagrada, Volume 37[19], figlia del Co-Regnante di Pamplona,Jimeno II Garcés di Navarra, che, secondo il codice di Roda[20], era il figlio secondogenito del co-regnante e poi reggente di Pamplona García II Jiménez e della sua seconda moglie, Dadildis di Pallars, sorella del Conte di Ribagorza e di Pallars, Raimondo I[21], nipote del conte Raimondo I di Tolosa.
Secondo il] Chronicon Regum Legionensium i suoi resti furono traslati a Oviedo, nella Cappella delle urne dei re delle Asturie e Leon della cattedrale, attorno alla fine del X secolo, quando Almanzor attaccò Galizia e Leon[18].
Fruela e Munia ebbero tre figli[22]:

  • Alfonso (?-dopo il 932), re di León (925), poi re di Galizia (925-926), citato sia nella Historia De Los Hechos De España[23], che nella Crónica Najerense[24];
  • Ramiro (?-dopo il 932), citato sia nella Historia De Los Hechos De España[23], che nella Crónica Najerense[24];
  • Ordoño (?-dopo il 932), citato sia nella Historia De Los Hechos De España[23], che nella Crónica Najerense[24].

Nel 917, rimasto vedovo, si sposò con Urraca[25], che, secondo lo storico Ibn Khaldun, era la figlia del governatore di Tudela, ʿAbd Allāh della famiglia dei Banu Qasi (pronipote di Musa II), come riportano sia il Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia[26], sia La web de las biografias[27], mentre era una concubina, sia secondo la Historia De Los Hechos De España[23], che la Crónica Najerense[24].
Fruela e Urraca ebbero due figli[22]:

  • Oddone, citato nella Historia de la ciudad y corte de Leon, y de sus reyes, Volumen 1[28];
  • Fortis, citato nella Historia de la ciudad y corte de Leon, y de sus reyes, Volumen 1[28] ed inoltre come il figlio minore assieme al padre in un documento del 924, riportato nel ¿La Reina Velasquita, nieta de Muniadomna Díaz?[29].

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Ramiro I delle Asturie Bermudo I delle Asturie  
 
Ozenda/Numila/Imila  
Ordoño I delle Asturie  
Urraca  
 
 
Alfonso III delle Asturie  
 
 
 
Munia  
 
 
 
Fruela II delle Asturie  
Íñigo I Íñiguez Arista Íñigo Jiménez Arista  
 
Oneca  
García I Íñiguez  
Onneca Velásquez Velasco di Pamplona  
 
 
Jimena di Pamplona  
 
 
 
Urraca  
 
 
 
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (LA) #ES apendices de España sagrada, Volume 14, Chronicon de Sampiri, pag. 439
  2. ^ (LA) #ES Textos navarros del Códice de Roda, pag. 38
  3. ^ (ES) #ES Historia del Real Monasterio de Sahagún, Lib. I, cap. II pag. 13
  4. ^ (LA) #ES Textos navarros del Códice de Roda, pag. 38, nota 2
  5. ^ (FR) #ES La Vasconie, pag. 146, nota 4
  6. ^ (LA) #ES Anastasii abbatis opera omnia, CHRONICON ALBELDENSE, colonna 1138 C, item 61
  7. ^ La Historia Silense è una cronaca medioevale della penisola iberica, scritta in latino, che riguarda il periodo dei Visigoti e arriva fino al primo anno di regno di Alfonso VI, re di León dal 1065 al 1072 e re di León (incluso il regno di Galizia) e Castiglia dal 1072.
  8. ^ (LA) #ES Historia Silense, pag. 41
  9. ^ a b (ES) #ES Memorias de las reynas catholicas, Reyna Dona Nuña, pag. 68
  10. ^ (LA) #ES Apendices della HISTORIA de la IGLESIA DE SANTIAGO DE COMPOSTELA, TOMO II, doc. XIX, pagg. 34 e 35
  11. ^ (LA) #ES Apendices della HISTORIA de la IGLESIA DE SANTIAGO DE COMPOSTELA, TOMO II, doc. XXI, pagg. 38 e 39
  12. ^ (ES) #ES Historia del Real Monasterio de Sahagún, Lib. I, cap. I e II pagg. 9 - 13
  13. ^ (ES) #ES Historia De Los Hechos De España, cap. XX, pag. 186
  14. ^ (ES) #ES Historia De Los Hechos De España, cap. XX, pagg. 186 e 187
  15. ^ (ES) #ES Historia De Los Hechos De España, cap. XX, pag. 187
  16. ^ (LA) #ES Apendices della HISTORIA de la IGLESIA DE SANTIAGO DE COMPOSTELA, TOMO II, doc. XLVIII, pagg. 106 - 109
  17. ^ a b c (LA) #ES Historia de España: parte XVI, pag. 39
  18. ^ a b (EN) #ES The World of El Cid, Chronicon Regum Legionensium, pagg. 78 e 79
  19. ^ (LA) #ES España sagrada, Volume 37, Apendix, doc. XIII, pagg.343 - 348
  20. ^ Il Roda Codex, compilato nel X secolo con qualche aggiunta dell'XI secolo, si occupa della storia e delle genealogie del periodo alto-medievale della zona a cavallo dei Pirenei, quindi soprattutto regno di Navarra e Marca di Spagna.
  21. ^ (LA) #ES Textos navarros del Códice de Roda, pag. 42, item 10
  22. ^ a b (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: KINGS of ASTURIAS 718-914 - FRUELA
  23. ^ a b c d (LA) #ES Historia De Los Hechos De España, pag. 191
  24. ^ a b c d (LA) #ES Crónica Najerense, pag. 72
  25. ^ Il nome Urraca gli fu imposto quando fu battezzata prima del matrimonio con Fruela.
  26. ^ (ES) #ES Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia, Fruela II
  27. ^ (ES) #ES La web de las biografias - Fruela II. Rey de Asturias y León (ca. 874- ca. 925)
  28. ^ a b (ES) #ES Historia de la ciudad y corte de Leon, y de sus reyes, Volumen 1, pag. 186
  29. ^ (ES) #ES ¿La Reina Velasquita, nieta de Muniadomna Díaz?, pag. 208

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie[modifica | modifica wikitesto]

Letteratura storiografica[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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