Elio Di Rupo

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Elio Di Rupo
Elio Di Rupo nel 2016

Ministro presidente della Vallonia
In carica
Inizio mandato13 settembre 2019
PredecessoreWilly Borsus

Durata mandato6 ottobre 2005 –
20 luglio 2007
PredecessoreJean-Claude Van Cauwenberghe
SuccessoreRudy Demotte

Durata mandato15 luglio 1999 –
8 aprile 2000
PredecessoreRobert Collignon
SuccessoreJean-Claude Van Cauwenberghe

Primo ministro del Belgio
Durata mandato6 dicembre 2011 –
11 ottobre 2014
MonarcaAlberto II
Filippo
PredecessoreYves Leterme
SuccessoreCharles Michel

Presidente del Partito Socialista belga
In carica
Inizio mandato22 luglio 2014
PredecessorePaul Magnette

Durata mandato16 settembre 1999 –
6 dicembre 2011
PredecessorePhilippe Busquin
SuccessoreThierry Giet

Sindaco di Mons
Durata mandato8 ottobre 2000 –
6 dicembre 2011
PredecessoreMaurice Lafosse
SuccessoreMarc Barvais

Vice primo ministro del Belgio
Ministro federale dell'economia e delle comunicazioni
Durata mandato23 giugno 1995 –
12 luglio 1999
Capo del governoJean-Luc Dehaene
PredecessoreMelchior Wathelet
(Economia)
Sé stesso
(Comunicazioni)
SuccessoreRudy Demotte
(Economia)
Rik Daems
(Comunicazioni)

Vice primo ministro del Belgio
Ministro delle comunicazioni e delle imprese pubbliche
Durata mandato23 gennaio 1994 –
23 giugno 1995
Capo del governoJean-Luc Dehaene
PredecessoreGuy Coëme
SuccessoreSé stesso

Membro della Camera dei rappresentanti del Belgio
Durata mandato5 gennaio 1988 –
18 ottobre 1991
Legislatura47°

Durata mandato8 giugno 1995 –
28 aprile 2014
Legislatura49°, 50°, 51°, 52°, 53°
CircoscrizioneHainaut

In carica
Inizio mandato19 giugno 2014
Legislatura54°
CircoscrizioneHainaut
Sito istituzionale

Europarlamentare
Durata mandato25 luglio 1989 –
16 dicembre 1991
LegislaturaIII
Gruppo
parlamentare
Gruppo Socialista
CircoscrizioneCircoscrizione francofona
Incarichi parlamentari
Membro
  • Commissione per la protezione dell'ambiente, la sanità pubblica e la tutela dei consumatori (26 luglio 1989 - 16 dicembre 1991)
  • Delegazione per le relazioni con i paesi dell'America del Sud (26 luglio 1989 - 10 giugno 1991)
  • Delegazione per le relazioni con i paesi dell'America centrale e con il Messico (10 giugno 1991 - 16 dicembre 1991)

Membro sostituto

  • Commissione per i problemi economici e monetari e la politica industriale (26 luglio 1989 - 16 dicembre 1991)
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Socialista belga
Titolo di studioLaurea in Chimica
UniversitàUniversità di Mons
FirmaFirma di Elio Di Rupo

Elio Di Rupo (Morlanwelz, 18 luglio 1951) è un politico belga di origine italiana, primo ministro del Belgio dal 6 dicembre 2011 all'11 ottobre 2014. È presidente del Partito socialista belga dal 1999.

Di Rupo è il primo francofono a ricoprire la carica da Paul Vanden Boeynants nel 1979, e il primo primo ministro socialista del paese da quando Edmond Leburton lasciò l'incarico nel 1974. È stato il primo primo ministro del Belgio di origine non belga, e il secondo capo del governo apertamente omosessuale del mondo nei tempi moderni.

È entrato nel governo federale nel 1994, come vice primo ministro e ministro delle Imprese pubbliche, poi dell'economia dal 1995. Nel 1999 ha assunto la presidenza del Partito Socialista, diventando ministro presidente della Vallonia, funzione alla quale ha rinunciato l'anno successivo, pochi mesi prima di essere eletto sindaco di Mons. Nel 2005, si è trovato a capo del governo vallone, due anni dopo essere stato un "informatore" in seguito alle elezioni legislative federali.

Dopo la storica sconfitta del PS nelle elezioni federali del 2007, abbandona la guida della Regione Vallonia e si concentra sulla presidenza del partito, che riesce a diventare il primo partito di lingua francese nelle elezioni regionali del 2009. Dopo le elezioni federali anticipate nel 2010 e in un contesto di crisi politica, è stato nominato preformateur, poi formateur nel 2011. Il 5 dicembre 2011, ha consegnato al re la composizione del governo, e lo ha nominato Primo ministro. Ha prestato giuramento martedì 6 dicembre, davanti al re, e ha ottenuto la fiducia della Camera sabato 10 dicembre.[1][2] L'11 ottobre 2014, ha trasferito la carica di Primo Ministro al liberale Charles Michel. Di Rupo è stato anche il primo capo di governo apertamente omosessuale nell'Unione europea[3]. È membro della Massoneria[4].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Gioventù e istruzione[modifica | modifica wikitesto]

Di Rupo è figlio di emigrati italiani giunti in Belgio dall'Abruzzo, nel 1947,[5] nel quadro di un accordo con l'Italia per portare 50 000 lavoratori italiani in Belgio[5]. I genitori provenivano dalla cittadina di San Valentino in Abruzzo Citeriore (Pescara). Il padre morì in un incidente stradale nel luglio del 1952, quando Elio aveva esattamente un anno.

Di Rupo si laureò in chimica, e successivamente conseguì un dottorato presso l'Università di Mons, per poi specializzarsi a Leeds fra il 1977 e il 1978. Durante gli studi cominciò a interessarsi alla politica, militando nel Partito Socialista, che corrispondeva ai suoi ideali di giustizia sociale e di libertà individuale.

Carriera politica[modifica | modifica wikitesto]

Elio Di Rupo nell'aprile 2003

Iniziò la carriera politica nel 1982 venendo eletto deputato alla Camera dei rappresentanti belga, un seggio che, in seguito, ha sempre conservato. Nel 1989 viene eletto parlamentare europeo. Nel 1995 diviene ministro dell'Economia e delle Comunicazioni, restandolo fino al 1999.

Dal 1999 al 2000 è presidente della Vallonia. Nel 1999 Di Rupo è stato eletto presidente del Partito Socialista e ha occupato ad interim, dal 15 luglio 1999 al 4 aprile 2000, la carica di presidente della regione Vallonia. Nel 2000 è stato eletto sindaco di Mons e dal 6 ottobre 2005 al 20 luglio 2007 è stato ancora presidente della Vallonia. L'11 luglio del 2007 Di Rupo è stato confermato presidente del PS con l'89,5% dei consensi, rimanendo in carica fino al 2011.

Primo ministro del Belgio[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Governo Di Rupo.
Elio Di Rupo incontra il Segretario di Stato americano Hillary Clinton nel 2012

L'8 luglio 2010 riceve dal re un incarico esplorativo per formare un governo, ma dopo lunghe trattative vi rinuncia. Il 16 maggio 2011 è di nuovo chiamato a trattative con i partiti belgi per il governo, e a ottobre 2011 riesce a trovare un accordo con alcuni partiti sulla struttura federale e sull'addio al nucleare. Il 21 novembre 2011, ha rassegnato le sue dimissioni dovute all'impossibilità di trovare un accordo sul bilancio 2012, per poi ritirarle cinque giorni dopo. Dopo ulteriori negoziati, ha prestato giuramento come Primo Ministro del Belgio il 6 dicembre 2011, mettendo fine a un lungo periodo in cui il Belgio è rimasto senza governo, dopo 541 giorni.

Di Rupo è il primo francofono (pur di origine italiana) a ricoprire la carica di Primo Ministro dopo oltre trent'anni: l'ultimo era stato Paul Vanden Boeynants nel 1979. È il primo socialista a tornare alla guida del Governo dopo che Edmond Leburton l'aveva lasciata nel 1974. Il suo governo si impegna a trasferire nelle regioni determinate funzioni di sicurezza sociale (assegni familiari, assistenza sanitaria, ecc.), che saranno accentuate successivamente dal governo di destra di Charles Michel. Il 26 maggio 2014 annuncia le proprie dimissioni in seguito ai risultati delle elezioni legislative ed europee[6], lasciando effettivamente l'incarico l'11 ottobre al liberale Charles Michel. Nel luglio di quell'anno torna presidente del partito socialista belga.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Di Rupo parla correntemente italiano, francese e inglese. Dopo essere diventato primo ministro, il suo fiammingo è migliorato in una certa misura ed era considerato da alcuni sostenitori "fluente" in questa lingua. Nel 1996, intervistato a proposito dei delitti commessi da Marc Dutroux, Di Rupo ha rivelato la propria omosessualità[7] e, quando gli è stato chiesto da un giornalista aggressivo se fosse omosessuale, ha risposto: "Sì. E allora?" È diventato così uno dei primi uomini politici belgi a fare coming out[8].

Consiglio di amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Tra il 2004 e il 2005, Elio Di Rupo era nel consiglio di amministrazione di quella che allora era la banca Dexia, attualmente Belfius.[9]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

La sua iniziale mancanza di abilità nella lingua fiamminga è sempre stata oggetto di critica in passato. Quando diventò Primo Ministro di un paese con circa il 60% della popolazione di lingua fiamminga, Di Rupo promise di seguire corsi di lingua. Il suo insegnante olandese Bart Brusseleers commentò i progressi di Di Rupo dicendo che non aveva mai avuto uno studente così docile e curioso. Nell'agosto 2012, Brusseleers certificò il suo eminente "bilinguismo" da studente. Tuttavia, tale valutazione è stata a volte messa in discussione da alcuni osservatori sul lato fiammingo.[10]

Nel marzo 2012 Di Rupo fu criticato dal sindacato di polizia FGÖD (VSOA-Politie / SLFP), per aver richiesto per 25 volte nei primi due mesi di servizio l'utilizzo di una scorta di polizia, laddove il suo predecessore Yves Leterme in dieci anni di servizio l'aveva avuta solo dieci volte, il suo predecessore Guy Verhofstadt in otto anni ne aveva fatto ricorso una sola volta e il predecessore Jean-Luc Dehaene era riluttante alla scorta.[11]

Onorificenze e distinzioni[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze belghe[modifica | modifica wikitesto]

Gran Croce dell'Ordine di Leopoldo II - nastrino per uniforme ordinaria
— decreto reale del 21 maggio 2014
Comandante dell'Ordine di Leopoldo - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana[12] - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) «Elio Di Rupo officiellement nommé Premier ministre par le Roi», Le Vif/L'Express, 5 dicembre 2011, 10 dicembre 2011.
  2. ^ (FR) «En Belgique, le nouveau gouvernement Di Rupo obtient la confiance du Parlement», RFI, 10 dicembre 2011.
  3. ^ (FR) Belgique: le politicien gay Elio Di Rupo chargé de former un gouvernement Archiviato il 3 settembre 2011 in Internet Archive., Têtu.fr
  4. ^ Giuseppe Guastella, "Qatargate, l'intreccio belga tra politica e massoneria. E la caduta del giudice Claise", Corriere della Sera, 26 giugno 2023, p. 13.
  5. ^ a b (FR) Recherche, su Le Soir. URL consultato il 9 ottobre 2022.
  6. ^ Belgio: premier Di Rupo si dimette - ANSA.it, su ansa.it, 26 maggio 2014.
  7. ^ (FR) «Mais, manifestement, le fait que je me sois assumé et que j'en ai parlé ouvertement a servi d'exemple. J'ai reçu énormément de courriers de très jeunes me disant que cela leur a permis d'affronter plus simplement leurs parents car ils pensaient qu'en étant gay on était forcément banni de la société. Et le fait que j'ai parlé ainsi a fait que les parents ne peuvent plus dire que les gays sont des vauriens. (Ma ovviamente il fatto che io abbia fatto coming out e ne abbia parlato apertamente è servito da esempio. Ho ricevuto molte lettere da persone molto giovani che dicevano che questo ha permesso loro di affrontare più facilmente i genitori, perché pensavano che essere gay significasse necessariamente essere banditi dalla società. E il fatto che io abbia parlato ha fatto sì che i genitori non possano più dire che i gay sono dei mascalzoni.» Archiviato il 28 febbraio 2007 in Internet Archive.
  8. ^ (FR) Le premier «coming out» public d'un homme politique, su lalibre.be. URL consultato il 10 dicembre 2011.
  9. ^ (FR) Page 111 : Monsieur Elio Di Rupo, qui avait été coopté par le conseil d’administration de Dexia SA le 16 novembre 2004. Monsieur Elio Di Rupo a démissionné du conseil d’administration de Dexia SA le 6 octobre 2005. Archiviato il 17 ottobre 2013 in Internet Archive.
  10. ^ (NL) Leraar Di Rupo beschouwt premier ‘tweetalig’ Artikel in De Standaard vom 17. Aug. 2012
  11. ^ (FR) "Vingt-cinq escortes en deux mois pour Di Rupo" - La Libre
  12. ^ Segretariato generale della Presidenza della Repubblica-Servizio sistemi informatici- reparto, Le onorificenze della Repubblica Italiana, su Quirinale.
  13. ^ (FR) Elio Di Rupo — Site officiel de la Ville de Mons, su mons.be. URL consultato il 9 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2017).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Chantal Samson & Livio Serafini, Elio Di Rupo: de la chrysalide au papillon, Éditions Luc Pire, Bruxelles, 1997 OCLC 53233672
  • Claude Demelenne, Pour un socialisme rebelle: suivi d'un entretien avec Elio Di Rupo, Vista, Bruxelles, 2002 OCLC 77346027
  • Elio Di Rupo, Le progrès partagé, Éditions Luc Pire, Bruxelles, 2003 ISBN 978-2-87415-313-6
  • Robert Falony & Xavier Mabille, Le Parti socialiste: un demi-siècle de bouleversements - De Max Buset à Elio Di Rupo, Éditions Luc Pire, Bruxelles, 2006 OCLC 66373709

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Ministro presidente della Vallonia Successore
Robert Collignon 15 luglio 1999 – 8 aprile 2000 Jean-Claude Van Cauwenberghe I
Jean-Claude Van Cauwenberghe 6 ottobre 2005 – 20 luglio 2007 Rudy Demotte II
Willy Borsus dal 13 settembre 2019 in carica III
Predecessore Primo ministro del Belgio Successore
Yves Leterme 6 dicembre 2011 – 11 ottobre 2014 Charles Michel
Predecessore Sindaco di Mons Successore
Maurice Lafosse 8 ottobre 2000 – 6 dicembre 2011 Marc Barvais
Predecessore Vice primo ministro del Belgio
Ministro delle comunicazioni e delle imprese pubbliche
Successore
Guy Coëme
(dimissionario)
23 gennaio 1994 – 23 giugno 1995 Se stesso I
Melchior Wathelet
(Economia)
se stesso
(Comunicazioni)
23 giugno 1995 – 12 luglio 1999
Ministro dell'economia e delle comunicazioni
Rudy Demotte
(Economia)
Rik Daems
(Telecomunicazioni)
II
Predecessore Presidente del Partito Socialista belga Successore
Philippe Busquin 16 settembre 1999 – 6 dicembre 2011 Thierry Giet I
Paul Magnette dal 22 luglio 2014 in carica II
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