Convitto nazionale

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Il convitto nazionale fu un'istituzione che permise dall'unità d'Italia in poi, per circa un secolo, la frequenza dei licei, agli alunni dei piccoli centri periferici, permettendo così anche l'accesso all'università. Mai formalmente aboliti, hanno visto la loro funzione modificarsi in seguito al cambiamento della situazione sociale, di una più agevole mobilità con i mezzi pubblici e privati e nel progressivo decentramento scolastico.

La situazione di partenza

In Italia in molte regioni i corsi scolastici erano un appannaggio esclusivo delle organizzazioni cattoliche: Alcuni ordini come i Gesuiti, gli Scolopi, i Barnabiti, i Somaschi avevano lunghe tradizioni di collegi, che si rivolgevano in prevalenza all'educazione dei figli delle famiglie nobili o dell'alta borghesia, ma con alcune lodevoli eccezioni in cui erano aperte anche a persone di estrazione più umile.

Solo in pochi casi, ad esempio a Parma, la tradizione era di collegi retti da laici.

Con l'unità si tentò di sottrarre alla Chiesa il quasi monopolio e si moltiplicarono le istituzioni di Convitti nazionali, in molti casi anche materialmente collocati in edifici prima appartenuti ad enti ecclesiastici e demanializzati dopo le leggi eversive. I convitti nazionali rappresentarono l'aspetto più interessante in materia di istruzione e, sia pure in misura insufficiente, permisero una certa mobilità sociale.

I rettori

Per tradizione, ripresa anche da provvedimenti legislativi [1] a chi dirige un convitto nazionale spetta il titolo di rettore.[2]

La rete dei convitti

Nei momenti del loro massimo fiorire, i convitti costituirono una rete molto articolata e suddivisa nelle diverse province.

Per i convitti passò praticamente tutta la classe dirigente italiana nei diversi aspetti: culturali artistici, politici.

Alcuni degli allievi (ad esempio Gabriele d'Annunzio, allievo del Cicognini di Prato o Giuseppe Mazzini, allievo del Colombo di Genova) vengono ancora ricordati proprio per la loro esperienza di convittori.

Elenco dei convitti nazionali

In genere i Convitti nazionali erano dedicati o ai re di Casa Savoia o a glorie locali. Catania, Sassari e Prato lo avevano dedicato ai fondatori preunitari. Un caso particolare è Parma in cui la fondatrice era la duchessa Maria Luigia.

Città Nome del Convitto
Anagni Convitto Nazionale Regina Margherita
Arezzo Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II
Arpino Convitto Nazionale Tulliano
Assisi Convitto Nazionale Principe di Napoli
Avellino Convitto Nazionale Pietro Colletta
Bari Convitto Nazionale Domenico Cirillo
Benevento Convitto Nazionale Pietro Giannone
Lovere Convitto Nazionale Cesare Battisti
Cagliari Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II
Campobasso Convitto Nazionale Mario Pagano
Catania Convitto Nazionale Mario Cutelli
Catanzaro Convitto Nazionale Pasquale Galluppi
Chieti Convitto Nazionale Giovan Battista Vico
Cividale del Friuli Convitto Nazionale Paolo Diacono
Correggio Convitto Nazionale R. Corso
Cosenza Convitto Nazionale Bernardino Telesio
Genova Convitto Nazionale Cristoforo Colombo
L'Aquila Convitto Nazionale Domenico Cotugno
Lucera Convitto Nazionale Ruggero Bonghi
Macerata Convitto Nazionale Giacomo Leopardi
Maddaloni Convitto Nazionale Giordano Bruno
Marsala Convitto Nazionale per audiofonolesi
Milano Convitto Nazionale Longone
Napoli Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II
Novara Convitto Nazionale Carlo Alberto
Palermo Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II
Parma Convitto Nazionale Maria Luigia
Potenza Convitto Nazionale Salvator Rosa
Prato Convitto Nazionale Francesco Cicognini
Reggio Calabria Convitto Nazionale Tommaso Campanella
Roma Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II
Roma Convitto Nazionale per sordi
Salerno Convitto Nazionale Torquato Tasso
Sassari Convitto Nazionale Canopoleno (da Antonio Canopolo)
Sessa Aurunca Convitto Nazionale
Sondrio Convitto Nazionale Giuseppe Piazzi
Teramo Convitto Nazionale Melchiorre Delfico
Tivoli Convitto Nazionale Amedeo di Savoia
Torino Convitto Nazionale Umberto I
Venezia Convitto Nazionale Marco Foscarini
Vibo Valentia Convitto Nazionale Gaetano Filangieri

Note