Allergia al latte

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Allergia al latte
Un bicchiere di latte
Specialitàallergologia
Eziologialatte
Incidenza mondiale0,6%[1]
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CM995.3
MeSHD016269

L'allergia al latte è una reazione immunitaria avversa a una o più proteine presenti nel latte che si manifesta con i sintomi tipici dell'allergia, che possono essere ad insorgenza rapida o graduale. Tra quelli rapidi si può includere l'anafilassi, una condizione potenzialmente pericolosa per la vita che richiede, tra l'altro, un immediato trattamento con adrenalina. Diversamente, quelli graduali possono riscontrarsi dopo ore o addirittura giorni, con sintomi diversi tra cui dermatite atopica, infiammazione dell'esofago, enteropatia che coinvolge l'intestino tenue e proctocolite che coinvolge il retto e il colon.[2]

Negli Stati Uniti, il 90% delle allergie alimentari sono causate da soli otto alimenti, di cui il latte è il più frequente.[3] Il riconoscimento che un piccolo numero di alimenti è responsabile per la maggior parte delle risposte allergiche agli alimenti ha comportato alla formulazione di requisiti per indicare in modo chiaro questi allergeni comuni, sulle etichette delle confezioni, tra cui i prodotti lattiero-caseari.[4][5][6][7] Una funzione del sistema immunitario è quella di difendersi dalle infezioni riconoscendo le proteine estranee, tuttavia non vi dovrebbero essere reazioni eccessive alle proteine alimentari. In questo caso, gli acidi dello stomaco causano la denaturazione della maggior parte delle proteine, che vedono mutare la loro configurazione tridimensionale e quindi perdere la propria allergenicità. Anche scaldando il latte, ad esempio tramite cottura, si può avere lo stesso effetto. La tolleranza immunologica costituisce un'altra salvaguardia per non reagire eccessivamente alle proteine alimentari.

Il trattamento di questa condizione consiste nell'evitare di assumere latticini o cibi che contengono tra gli ingredienti latte o i suoi derivati.[8] Nelle persone che accusano reazioni rapide (allergia al latte mediata da IgE) il quantitativo in grado di provocare una risposta allergica può essere di pochi milligrammi, quindi le raccomandazioni sono di evitare rigorosamente il latte.[9][10] La dichiarazione della presenza di tracce di latte o di alimenti non è obbligatoria in nessun paese, ad eccezione del Brasile.[5][11][12] L'allergia al latte colpisce tra il 2% e il 3% di neonati e dei bambini piccoli.[8][13] Per ridurre il rischio, le raccomandazioni sono che i bambini dovrebbero essere allattati esclusivamente per almeno quattro mesi, preferibilmente sei mesi prima di iniziare con il latte di mucca. Se esiste una storia familiare di allergia al latte, si può anche prendere in considerazione il ricorso al latte di soia, ma circa il 10%-15% dei bambini allergici al latte di mucca reagirà anche con questo.[14]. Nelle allergie IgE mediate dei bambini al latte vaccino può essere indicato l'impiego del latte equino, previo test di tolleranza a questo tipo di latte[15]. La maggior parte dei bambini guarisce dall'allergia al latte, ma per circa lo 0,5% della condizione persiste fino all'età adulta. L'immunoterapia specifica è stata studiata, ma è di beneficio non chiaro.[16][17]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nwaru BI, Hickstein L, Panesar SS, Roberts G, Muraro A, Sheikh A, Prevalence of common food allergies in Europe: a systematic review and meta-analysis, in Allergy, vol. 69, n. 8, agosto 2014, pp. 992-1007, DOI:10.1111/all.12423, PMID 24816523.
  2. ^ Caffarelli C, Baldi F, Bendandi B, Calzone L, Marani M, Pasquinelli P, Cow's milk protein allergy in children: a practical guide, in Italian Journal of Pediatrics, vol. 36, gennaio 2010, p. 5, DOI:10.1186/1824-7288-36-5, PMC 2823764, PMID 20205781.
  3. ^ Asthma and Allergy Foundation of America, su aafa.org. URL consultato il 23 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2012).
  4. ^ FDA, Food Allergen Labeling and Consumer Protection Act of 2004 Questions and Answers, su fda.gov. URL consultato il 29 settembre 2017 (archiviato il 22 aprile 2019).
  5. ^ a b FDA, Food Allergies: What You Need to Know, su fda.gov, 18 dicembre 2017. URL consultato il 12 gennaio 2018 (archiviato il 25 gennaio 2018).
  6. ^ Urisu A, Ebisawa M, Ito K, Aihara Y, Ito S, Mayumi M, Kohno Y, Kondo N, Japanese Guideline for Food Allergy 2014, in Allergology International, vol. 63, n. 3, settembre 2014, pp. 399-419, DOI:10.2332/allergolint.14-RAI-0770, PMID 25178179.
  7. ^ "Food allergen labelling and information requirements under the EU Food Information for Consumers Regulation No. 1169/2011: Technical Guidance" (PDF) (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2017). (April 2015).
  8. ^ a b Lifschitz C, Szajewska H, Cow's milk allergy: evidence-based diagnosis and management for the practitioner, in European Journal of Pediatrics, vol. 174, n. 2, febbraio 2015, pp. 141-50, DOI:10.1007/s00431-014-2422-3, PMC 4298661, PMID 25257836.
  9. ^ Taylor SL, Hefle SL, Food allergen labeling in the USA and Europe (Review), in Current Opinion in Allergy and Clinical Immunology, vol. 6, n. 3, giugno 2006, pp. 186-90, DOI:10.1097/01.all.0000225158.75521.ad, PMID 16670512.
  10. ^ Taylor SL, Hefle SL, Bindslev-Jensen C, Atkins FM, Andre C, Bruijnzeel-Koomen C, Burks AW, Bush RK, Ebisawa M, Eigenmann PA, Host A, Hourihane JO, Isolauri E, Hill DJ, Knulst A, Lack G, Sampson HA, Moneret-Vautrin DA, Rance F, Vadas PA, Yunginger JW, Zeiger RS, Salminen JW, Madsen C, Abbott P, A consensus protocol for the determination of the threshold doses for allergenic foods: how much is too much? (Review. Consensus Development Conference. Research Support, Non-U.S. Gov't), in Clinical and Experimental Allergy, vol. 34, n. 5, maggio 2004, pp. 689-95, DOI:10.1111/j.1365-2222.2004.1886.x, PMID 15144458.
  11. ^ Allen KJ, Turner PJ, Pawankar R, Taylor S, Sicherer S, Lack G, Rosario N, Ebisawa M, Wong G, Mills EN, Beyer K, Fiocchi A, Sampson HA, Precautionary labelling of foods for allergen content: are we ready for a global framework?, in The World Allergy Organization Journal, vol. 7, n. 1, 2014, p. 10, DOI:10.1186/1939-4551-7-10, PMC 4005619, PMID 24791183.
  12. ^ (PT) Agência Nacional de Vigilância Sanitária, Guia sobre Programa de Controle de Alergênicos - Guia 05/2016 - Versão 1 VIGENTE A PARTIR DE 01/04/2016 (PDF), su saude.rj.gov.br, Agência Nacional de Vigilância Sanitária, 8 aprile 2016. URL consultato il 5 settembre 2020 (archiviato il 29 aprile 2018).
  13. ^ Savage J, Johns CB, Food allergy: epidemiology and natural history, in Immunology and Allergy Clinics of North America, vol. 35, n. 1, febbraio 2015, pp. 45-59, DOI:10.1016/j.iac.2014.09.004, PMC 4254585, PMID 25459576.
  14. ^ Vandenplas Y, Prevention and Management of Cow's Milk Allergy in Non-Exclusively Breastfed Infants, in Nutrients, vol. 9, n. 7, luglio 2017, p. 731, DOI:10.3390/nu9070731, PMC 5537845, PMID 28698533.
  15. ^ Businco L.; Giampietro P.G.; Lucenti P.; Lucaroni F.; Pini C.; Di Felice G.; Iacovacci P.; Curadi M.C.; Orlandi M., Allergenicity of mare's milk in children with cow's milk allergy., in J. of Allergy and Clinical Immunology,, vol. 105, n. 5, 2000, pp. 1031-1034. URL consultato il 22 giugno 2019 (archiviato il 28 ottobre 2020).
  16. ^ Martorell Calatayud C, Muriel García A, Martorell Aragonés A, De La Hoz Caballer B, Safety and efficacy profile and immunological changes associated with oral immunotherapy for IgE-mediated cow's milk allergy in children: systematic review and meta-analysis, in Journal of Investigational Allergology & Clinical Immunology, vol. 24, n. 5, 2014, pp. 298-307, PMID 25345300.
  17. ^ Brożek JL, Terracciano L, Hsu J, Kreis J, Compalati E, Santesso N, Fiocchi A, Schünemann HJ, Oral immunotherapy for IgE-mediated cow's milk allergy: a systematic review and meta-analysis, in Clinical and Experimental Allergy, vol. 42, n. 3, marzo 2012, pp. 363-74, DOI:10.1111/j.1365-2222.2011.03948.x, PMID 22356141.

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