Malattia di Crohn: differenze tra le versioni

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La malattia di Crohn, come molti altre malattie croniche infiammatorie, può causare una varietà di sintomi sistemici.<ref name=Baumgart/> Tra i bambini, la mancata crescita è frequente. A molti di esse viene diagnosticata la malattia proprio in conseguenza dell'incapacità di mantenere una corretta crescita.<ref>{{cite journal | last = Büller | first = H.A. | year = 1997 | title = Problems in diagnosis of IBD in children | journal = The Netherlands Journal of Medicine | volume = 50 | issue = 2 | pages = S8–S11 | doi =10.1016/S0300-2977(96)00064-2 | pmid = 9050326 }}</ref> Fino al 30% dei bambini con la malattia presentano un ritardo di crescita.<ref>{{cite journal | last = Büller | first = H.A. | year = 1997 | title = Problems in diagnosis of IBD in children | journal = The Netherlands Journal of Medicine | volume = 50 | issue = 2 | pages = S8–S11 | doi =10.1016/S0300-2977(96)00064-2 | pmid = 9050326 }}</ref> La febbre può essere presente, anche se superiore a 38,5 ˚C è rara se non si verificano complicazioni come un [[ascesso]].<ref name=Baumgart/> Tra gli individui più anziani, la malattia di Crohn può manifestarsi come perdita di peso di solito legata alla diminuzione dell'assunzione di cibo, infatti pazienti con sintomi intestinali da morbo di Crohn spesso si sentono meglio quando non mangiano.<ref name=Beattie>{{cite journal | last = Beattie | first = R.M. | coauthors = N. M. Croft, J. M. Fell, N. A. Afzal and R. B. Heuschkel | year = 2006 | title = Inflammatory bowel disease | journal = Archives of Disease in Childhood | volume = 91 | issue = 5 | pages = 426–32 | doi =10.1136/adc.2005.080481 | pmid = 16632672 | pmc = 2082730 }}</ref> Le persone colpite dalla malattia in ampie zone dell'intestino tenue possono anche avere malassorbimento di [[carboidrati]] o [[lipidi]], ciò può ulteriormente aggravare la perdita di peso.<ref>{{cite journal | last = O'Keefe | first = S. J. | year = 1996 | title = Nutrition and gastrointestinal disease | journal = Scandinavian Journal of Gastroenterology Supplement | issue = 220 | pages = 52–9 | pmid = 8898436 | doi = 10.3109/00365529609094750 | volume = 31 }}</ref>
La malattia di Crohn, come molti altre malattie croniche infiammatorie, può causare una varietà di sintomi sistemici.<ref name=Baumgart/> Tra i bambini, la mancata crescita è frequente. A molti di esse viene diagnosticata la malattia proprio in conseguenza dell'incapacità di mantenere una corretta crescita.<ref>{{cite journal | last = Büller | first = H.A. | year = 1997 | title = Problems in diagnosis of IBD in children | journal = The Netherlands Journal of Medicine | volume = 50 | issue = 2 | pages = S8–S11 | doi =10.1016/S0300-2977(96)00064-2 | pmid = 9050326 }}</ref> Fino al 30% dei bambini con la malattia presentano un ritardo di crescita.<ref>{{cite journal | last = Büller | first = H.A. | year = 1997 | title = Problems in diagnosis of IBD in children | journal = The Netherlands Journal of Medicine | volume = 50 | issue = 2 | pages = S8–S11 | doi =10.1016/S0300-2977(96)00064-2 | pmid = 9050326 }}</ref> La febbre può essere presente, anche se superiore a 38,5 ˚C è rara se non si verificano complicazioni come un [[ascesso]].<ref name=Baumgart/> Tra gli individui più anziani, la malattia di Crohn può manifestarsi come perdita di peso di solito legata alla diminuzione dell'assunzione di cibo, infatti pazienti con sintomi intestinali da morbo di Crohn spesso si sentono meglio quando non mangiano.<ref name=Beattie>{{cite journal | last = Beattie | first = R.M. | coauthors = N. M. Croft, J. M. Fell, N. A. Afzal and R. B. Heuschkel | year = 2006 | title = Inflammatory bowel disease | journal = Archives of Disease in Childhood | volume = 91 | issue = 5 | pages = 426–32 | doi =10.1136/adc.2005.080481 | pmid = 16632672 | pmc = 2082730 }}</ref> Le persone colpite dalla malattia in ampie zone dell'intestino tenue possono anche avere malassorbimento di [[carboidrati]] o [[lipidi]], ciò può ulteriormente aggravare la perdita di peso.<ref>{{cite journal | last = O'Keefe | first = S. J. | year = 1996 | title = Nutrition and gastrointestinal disease | journal = Scandinavian Journal of Gastroenterology Supplement | issue = 220 | pages = 52–9 | pmid = 8898436 | doi = 10.3109/00365529609094750 | volume = 31 }}</ref>

==Complicanze==

[[File:Colorectal cancer endo 2.jpg|thumb|left|Immagine endoscopica di [[cancro al colon]] individuato nel [[sigma (anatomia)|sigma]] sulla [[colonscopia]] di [[screening]] per la malattia di Crohn.]]

La malattia di Crohn può portare a diverse complicanze all'interno dell'intestino, tra cui l'ostruzione, lo svoluppo di fistole e ascessi. L'ostruzione si verifica in genere per stenosi o aderenze che restringono il lume, bloccando il passaggio del contenuto intestinale. Le fistole possono svilupparsi tra due anse intestinali, tra l'intestino e la [[vescica]], tra l'intestino e la [[vagina]] e tra l'intestino e la [[pelle]]. Gli ascessi possono verificarsi in addome o nella zona perianale.

La malattia di Crohn aumenta anche il rischio di cancro nella zona di infiammazione. Per esempio, gli individui con malattia di Crohn che coinvolge il piccolo intestino sono a maggior rischio per cancro intestinale. Allo stesso modo, le persone con colite di Crohn hanno un rischio relativo di 5.6 per sviluppare il cancro del colon.<ref>{{cite journal |author=Ekbom A, Helmick C, Zack M, Adami H |title=Increased risk of large-bowel cancer in Crohn's disease with colonic involvement |journal=Lancet |volume=336 |issue=8711 |pages=357–9 |year=1990 |pmid=1975343 | doi = 10.1016/0140-6736(90)91889-I}}</ref> [[Screening]] per il cancro del colon con colonscopia sono consigliati per chi ha avuto la colite di Crohn per almeno otto anni.<ref>{{cite journal | author = Collins P, Mpofu C, Watson A, Rhodes J | title = Strategies for detecting colon cancer and/or dysplasia in patients with inflammatory bowel disease | journal = Cochrane Database Syst Rev | volume = | issue = 2| pages = CD000279 | year = 2006| pmid = 16625534 | doi = 10.1002/14651858.CD000279.pub3 | editor1-last = Watson | editor1-first = Alastair J}}</ref>

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Gli individui con malattia di Crohn sono a rischio di malnutrizione per molte ragioni, tra cui la diminuzione dell'assunzione di cibo e il malassorbimento. Il rischio aumenta dopo la resezione del piccolo intestino. Tali individui possono aver bisogno di integratori orali per aumentare il loro apporto [[caloria|calorico]], o nei casi più gravi, [[nutrizione parenterale]] totale (TPN). La maggior parte delle persone con malattia moderata o grave di Crohn si rivolgono ad un [[dietista]] per l'assistenza nella [[nutrizione]].<ref>{{cite journal | author = Evans J, Steinhart A, Cohen Z, McLeod R | title = Home total parenteral nutrition: an alternative to early surgery for complicated inflammatory bowel disease | journal = J Gastrointest Surg | volume = 7 | issue = 4 | pages = 562–6 | year = 2003 | pmid = 12763417 | doi = 10.1016/S1091-255X(02)00132-4}}</ref>

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Un'altra complicanza della malattia può essere l'[[irite|infezione all'iride]] e l'[[anoressia]].


== Epidemiologia ==
== Epidemiologia ==

Versione delle 12:06, 24 lug 2011

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La malattia di Crohn o morbo di Crohn o MICI (malattia infiammatoria cronica intestinale) o nota anche come enterite regionale, è una patologia infiammatoria cronica dell'intestino che può colpire qualsiasi parte del tratto gastrointestinale, dalla bocca all'ano, provocando una vasta gamma di sintomi. Essa causa principalmente dolori addominali, diarrea (che può anche essere sanguinosa se l'infiammazione è importante), vomito o perdita di peso[1][2][3], ma può anche causare complicazioni di fuori del tratto gastrointestinale, come eruzioni cutanee, artriti reumatoidi, infiammazione degli occhi, stanchezza e mancanza di concentrazione[1].

La malattia di Crohn è ritenuta essere una malattia autoimmune, in cui il sistema immunitario attacca il tratto gastrointestinale provocando l'infiammazione, ma viene classificata come un tipo di patologia infiammatoria intestinale. Ci sono prove di una predisposizione genetica per la malattia e questo porta a considerare gli individui con fratelli ammalti tra gli individui ad alto rischio[4]. Maschi e femmine sono ugualmente colpiti. I fumatori presentano due volte di più la probabilità di sviluppare la malattia di Crohn rispetto ai non fumatori[5]. La malattia di Crohn colpisce tra le 400.000 e 600.000 persone nel Nord America[6]. La prevalenza stimata per il Nord Europa va da 27 a 48 per 100.000 abitanti[7]. Il morbo di Crohn tende a presentarsi inizialmente negli adolescenti e ventenni, con un altro picco di incidenza tra i cinquanta e i settant'anni, anche se la malattia può manifestarsi a qualsiasi età[1][8].

Non c'è cura farmaceutica o chirurgica conosciuta per la malattia di Crohn[9]. Le possibilità di trattamento sono limitate al controllo dei sintomi, al mantenimento della remissione e alla prevenzione delle ricadute.

La malattia prende il nome dal gastroenterologo americano Burrill Bernard Crohn che, nel 1932, insieme a due colleghi, ha descritto una serie di pazienti con infiammazione dell'ileo terminale, la zona più colpita dalla malattia[10]. Per questo motivo, il la malattia è stata anche chiamata ileite regionale[10] o enterite regionale.

Classificazione

Distribuzione gastrointestinale della malattia di Crohn.

La malattia di Crohn è un tipo di malattia infiammatorie cronica intestinale (MICI). Si manifesta solitamente nel tratto gastrointestinale e può essere classificata in base alla regiose specifica colpita. Nel 50% dei casi è classificata come ileocolica di Crohn che colpisce l'ileo (l'ultima parte dell'intestino tenue che si collega all'intestino crasso) e l'intestino crasso, ileocolica di Crohn rappresenta il cinquanta per cento dei casi. Nel 30% dei casi prede il nome di ileite di Crohn, manifestandosi solo nell'ileo, mentre solo il restante 20% dei casi colpisce esclisivamente l'intestino crasso, chiamandosi colite di Crohn e può essere particolarmente difficile da distinguere dalla colite ulcerosa. La malattia di Crohn gastroduodenale causa l'infiammazione allo stomaco e alla prima parte dell'intestino tenue, chiamata duodeno. La malattia può attaccare qualsiasi parte del tratto digerente, dalla bocca all'ano. Tuttavia, gli individui colpiti dalla malattia raramente escono al di fuori di queste tre classificazioni[1].

La malattia di Crohn può essere anche classificata in base al comportamente della malattia in fase di progressione. Queste classificazioni prendono il nome di "classificazioni di Vienna"[11]. La malattia può presentarsi in tre categorie diverse: stenosante, penetrante e infiammatoria. La tipologia stenosante provoca un restringimento dei visceri che può portare ad una ostruzione intestinale o alla modifica delle dimensioni delle feci. La malattia penetrante crea dei passaggi anomali (fistole) tra l'intestino e altre strutture come la pelle. Il tipo infiammatoria causa l'infiammazione senza causare stenosi o fistole[11][12].

Sintomi

Sintomi gastrointestinali

Immagine endoscopia del colon che evidenzia una ulcera serpiginosa, facilmente riscontrabile nella malattia di Crohn.

Molte persone affette dalla malattia di Crohn presentano i sintomi per anni prima della formulazione della diagnosi.[13] Solitamente l'esordio è tra i 15 e i 30 anni di età, ma può verificarsi a qualsiasi età.[14] A causa della natura "irregolare" della malattia gastrointestinale e la profondità del coinvolgimento dei tessuti, i sintomi iniziali possono essere più labili di quelli tipici della colite ulcerosa. Le persone con malattia di Crohn accusano periodi cronici ricorrenti di acutizzazione dei sintomi e periodi di remissione.[15]

Il dolore addominale può essere il sintomo iniziale della malattia di Crohn. E' spesso accompagnato da diarrea, specialmente in coloro che hanno subito un intervento chirurgico. La diarrea può o non può essere sanguinosa. La natura della diarrea nella malattia di Crohn dipende dalla parte dell'intestinot tenue o del colon coinvolti. Le ileite portano tipicamente a grandi volumi di feci acquose. La colite può provocare un minor volume di feci ma con frequenza più alta. La consistenza fecale può variare da solida a acquosa. Nei casi più gravi, un individuo può avere più di 20 scariche intestinali al giorno e potrebbe essere necessario svegliarsi di notte per defecare.[1][8][16][17] Il sangue nelle feci è meno comune nella malattia di Crohn rispetto alla colite ulcerosa, ma può essere rilevato nel contesto di colite di Crohn.[1] Le scariche intestinali di sangue sono tipicamente intermittenti e può possono essere di colore rosso vivo o scuro. Nel caso di grave colite di Crohn, il sanguinamento può essere abbondante.[8] Flatulenza e gonfiore possono anche aggiungersi al disagio intestinale.[8]

I sintomi della malattia di Crohn rispetto alla colite ulcerosa
Malattia di Crohn Colite ulcerosa
Defecazione Spesso, talvolta steatorrea[18] Spesso, simile a muco
e con presenza di sangue[18]
Tenesmo rettale Poco comune[18] Molto comune[18]
Febbre Comune[18] Indicazione di grave malattia[18]
Fistole Comune[19] Raramente
Perdita di peso Spesso Molto raramente

I sintomi causati da stenosi intestinale sono comuni anche nella malattia di Crohn. Il dolore addominale è spesso più acuto nelle aree dell'intestino che presentano stenosi. Nel quadro di grave stenosi, vomito e nausea possono indicare l'inizio di ostruzione del piccolo intestino.[8] Anche se la correlazione è maggiore nel contesto della colite ulcerosa, al morbo di Crohn può anche essere associata con la colangite sclerosante primitiva, un tipo di infiammazione dei dotti biliari.[20]

Problemi nella zona perianale possono risultare importanti nella malattia di Crohn. Prurito o dolore intorno all'ano possono suggerire infiammazione, fistolizzazione o ascesso intorno alla zona.[1] Appendici cutanee perianali sono comuni.[21] L'incontinenza fecale può accompagnare la malattia perianale di Crohn. All'estremità opposta del tratto gastrointestinale, la bocca, può essere colpita da piaghe che non guariscono (ulcere aftose). Raramente l'esofago e lo stomaco possono essere coinvolti nella malattia. Se colpiti, questi possono causare sintomi quali difficoltà a deglutire (disfagia), dolore addominale superiore e vomito.[22]

Sintomi sistemici

La malattia di Crohn, come molti altre malattie croniche infiammatorie, può causare una varietà di sintomi sistemici.[1] Tra i bambini, la mancata crescita è frequente. A molti di esse viene diagnosticata la malattia proprio in conseguenza dell'incapacità di mantenere una corretta crescita.[23] Fino al 30% dei bambini con la malattia presentano un ritardo di crescita.[24] La febbre può essere presente, anche se superiore a 38,5 ˚C è rara se non si verificano complicazioni come un ascesso.[1] Tra gli individui più anziani, la malattia di Crohn può manifestarsi come perdita di peso di solito legata alla diminuzione dell'assunzione di cibo, infatti pazienti con sintomi intestinali da morbo di Crohn spesso si sentono meglio quando non mangiano.[25] Le persone colpite dalla malattia in ampie zone dell'intestino tenue possono anche avere malassorbimento di carboidrati o lipidi, ciò può ulteriormente aggravare la perdita di peso.[26]

Complicanze

Immagine endoscopica di cancro al colon individuato nel sigma sulla colonscopia di screening per la malattia di Crohn.

La malattia di Crohn può portare a diverse complicanze all'interno dell'intestino, tra cui l'ostruzione, lo svoluppo di fistole e ascessi. L'ostruzione si verifica in genere per stenosi o aderenze che restringono il lume, bloccando il passaggio del contenuto intestinale. Le fistole possono svilupparsi tra due anse intestinali, tra l'intestino e la vescica, tra l'intestino e la vagina e tra l'intestino e la pelle. Gli ascessi possono verificarsi in addome o nella zona perianale.

La malattia di Crohn aumenta anche il rischio di cancro nella zona di infiammazione. Per esempio, gli individui con malattia di Crohn che coinvolge il piccolo intestino sono a maggior rischio per cancro intestinale. Allo stesso modo, le persone con colite di Crohn hanno un rischio relativo di 5.6 per sviluppare il cancro del colon.[27] Screening per il cancro del colon con colonscopia sono consigliati per chi ha avuto la colite di Crohn per almeno otto anni.[28]

Complicanze della malattia di Crohn rispetto alla colite ulcerosa
Malattia di Crohn Colite ulcerosa
Malnutrizione Alto rischio
Rischio di cancro al colon Leggero Significante
Prevalenza di complicanze extraintestinali
Irite/uveite Femmine 2.2% 3.2%
Maschi 1.3% 0.9%
Colangite sclerosante
primitiva
Femmmine 0.3% 1%
Maschi 0.4% 3%
Spondilite anchilosante Femmmine 0.7% 0.8%
Maschi 2.7% 1.5%
Pioderma gangrenoso Femmmine 1.2% 0.8%
Maschi 1.3% 0.7%
Eritema nodoso Femmmine 1.9% 2%
Maschi 0.6% 0.7%

Gli individui con malattia di Crohn sono a rischio di malnutrizione per molte ragioni, tra cui la diminuzione dell'assunzione di cibo e il malassorbimento. Il rischio aumenta dopo la resezione del piccolo intestino. Tali individui possono aver bisogno di integratori orali per aumentare il loro apporto calorico, o nei casi più gravi, nutrizione parenterale totale (TPN). La maggior parte delle persone con malattia moderata o grave di Crohn si rivolgono ad un dietista per l'assistenza nella nutrizione.[29]

Malattia di Crohn può risultare problematica durante la gravidanza e alcuni farmaci possono causare eventi avversi per il feto o la madre. La consultazione con un ostetrico e un gastroenterologo circa la malattia di Crohn e tutti i farmaci assumibili, consente di adottare misure preventive. In alcuni casi, durante la gravidanza, si può verificare la remissione della malattia. Alcuni farmaci possono anche avere un impatto sugli spermatozoi o possono comunque influenzare negativamente la fertilità di un uomo.[30]

Un'altra complicanza della malattia può essere l'infezione all'iride e l'anoressia.

Epidemiologia

Il morbo di Crohn è diffuso in tutto il mondo e raggiunge la massima prevalenza nelle nazioni occidentali. La sua incidenza annuale è di circa 3 casi ogni 100.000 abitanti negli Stati Uniti e tra i 4 e i 10 ogni 100.000 abitanti in Scandinavia e in Gran Bretagna. L'incidenza e la prevalenza di questa patologia è in aumento. Può manifestarsi a qualsiasi età, con un picco nella seconda e terza decade e uno secondario tra sesta e settima. Alcuni gruppi etnici (come gli ebrei ashkenaziti) hanno tassi di incidenza significativamente più alti della media.

In alcune famiglie è stata notata una maggiore presenza della malattia; ciò suggerisce l'ipotesi di una predisposizione genetica, collegata in special modo all'antigene HLA-B27; ciò non è però provato, e l'ipotesi risulta dunque ancora incerta.

La malattia si riscontra in percentuale maggiore nelle persone di sesso femminile oltre i 20 anni, ma va estendendosi anche a soggetti di più giovane età.

Eziopatogenesi

Ancora non è possibile una esatta definizione eziologica della malattia. Il ruolo dei fattori genetici è suggerito dalla maggiore frequenza della malattia in alcune popolazioni e in individui con particolare aplotipo HLA.

Alcune ricerche fanno presupporre che la malattia sia legata ad un difettoso riassorbimento di materiale lipidico (i grassi), con una conseguente reazione delle strutture linfatiche della parete intestinale.

Accreditata anche l'ipotesi infettiva, in associazione ad agenti infettivi quali Mycobacterium paratuberculosis, Paramyxovirus ed Helicobacter spp.

Anatomia patologica

Viene colpito nel 40% dei casi il solo intestino tenue, in un 30% dei casi sia il tenue che il colon e in un 30% solo il colon. Il morbo di Crohn può colpire anche duodeno, stomaco, esofago e la bocca, ma sono sedi più rare. Nei segmenti intestinali colpiti la sierosa, la membrana che riveste l'organo, è granulare, grigiasta e opaca e spesso il grasso mesenterico aderisce alla superficie dell'organo (grasso rampicante). Il mesentere nei tratti colpiti è ispessito, edematoso e qualche volta fibrotico. La parete intestinale al tatto risulta essere gommosa, a causa dell'edema, dell'infiammazione, dell'ipertrofia muscolare e della fibrosi; di conseguenza il lume dell'organo è stenotico. Caratteristica peculiari del Morbo di Crohn sono le "lesioni a salto", ossia si alternano tratti di parete colpita dalla malattia a tratti invece sani. Nelle fasi iniziali è caratteristica la formazione di ulcere aftoidi nella cavità orale, con il progredire della patologia nel tratto colpito si formano lunghe ulcere lineari serpiginose che tendono ad orientarsi parallelamente al decorso dell'intestino. Tra le pliche della mucosa si formano strette fissurazioni che spesso penetrano profondamente nella parete coinvolta causando aderenze, queste possono progredire fino alla formazione di fistole. Le lesioni caratteristiche del morbo di Chron sono:

  • Infiammazione della mucosa, inizialmente si osserva un infiltrato di granulociti nello strato epiteliale in particolare al di sopra di aggregati di tessuto linfoide. Con il progredire della malattia i granulociti infiltrano cripte isolate che causano un ascesso criptico.
  • Danno cronico della mucosa che causa villi tozzi nel tenue e cripte del colon irregolari e ramificate.
  • Ulcerazioni di varia estensione e profondità
  • Infiammazione transmurale che interessa tutti gli strati
  • Granulomi non necrotizzanti in circa la metà dei casi, presenti in tutti gli strati del viscere

Sintomi

Variano in base alla localizzazione della malattia. Il paziente tipico è il giovane adulto, che presenta dolori crampiformi ai quadranti addominali inferiori, diarrea, febbricola e calo ponderale.

Quando la malattia interessa l’ileo la diarrea è di moderata gravità; se interessa il colon l’incontinenza fecale, il tenesmo e le rettorragie sono piuttosto frequenti. Il dolore tende ad essere costante, spesso accentuato dalla peristalsi intestinale. Compaiono talvolta episodi di occlusione o subocclusione intestinale. I pazienti con interessamento dello stomaco o del duodeno lamentano dolore epigastrico che può essere indicativo di ulcera perforata.

Il deficit nutrizionale, dovuto al ridotto apporto dietetico per anoressia e autorestrizione, determina steatorrea, anemia microcitica o megaloblastica, ipoprotidemia, edema, demineralizzazione ossea, ipokaliemia e disidratazione.

Complicanze

Quando interessa il piccolo intestino, l’occlusione è la complicanza più frequente. La malattia di Crohn interessa l’intero spessore e si possono facilmente formare fistole, che possono rappresentare a loro volta un’ulteriore complicanza in base alla sede: perianali e perirettali sono estremamente frequenti e possono costituire l’elemento clinico preponderante. Un'altra complicanza del crohn puô essere l'infezione all'iride e l'anoressia.

Terapia

La malattia non ha tendenza alla guarigione spontanea. Nel caso di una diminuzione del transito alimentare, una dieta ricca di calorie e di vitamine (che escluda cibi irritanti come lipidi e latte e cibi restringenti del lume intestinale cioè quelli ricchi di fibre) può dare giovamento.
I farmaci più importanti usati per cercare di tenere la malattia sotto controllo sono i glucocorticoidi (come il prednisone), che hanno un'azione immunosoppressiva. Sono usati spesso antinfiammatori quali la mesalazina e/o antibiotici quali i chinolonici, specialmente nella localizzazione colica della malattia. Efficaci possono essere anche gli immunosoppressori quali l'Azatioprina e la 6-Mercaptopurina, utili specialmente nel mantenimento della remissione. Da pochi anni sono stati introdotti i farmaci biologici per la cura delle forme più gravi. Allo stato attuale sono in commercio per questo uso due biologici ad azione anti-TNF (Infliximab ed Adalimumab) in Europa. A questi si aggiunge il Certolizumab approvato per questo uso negli US. Se la terapia medica non risultasse sufficiente a controllare la malattia o in caso di insorgenza di complicanze (stenosi, fistole, ascessi, perforazioni, sanguinamento, carcinoma, manifestazioni extraintestinali), è indicata la terapia chirurgica.
Gli interventi possibili sono variabili, a seconda del tratto di intestino interessato. In alcuni casi si rende necessario il confezionamento di una stomia temporanea, che permette di proteggere un'anastomosi bassa (come una colo-rettale) oppure di mettere a riposo il tratto di intestino escluso. La terapia chirurgica non porta tuttavia ad una guarigione definitiva, anche se nella maggior parte dei casi la malattia diviene asintomatica per anni.

Storia

Nel 1932 fu descritta per la prima volta l'ileite segmentaria, ritenuta una malattia dell'ileo dal dottor Burrill Bernard Crohn che tenne una conferenza a New Orleans insieme ai suoi collaboratori Leon Ginzburg, e Gordon Oppenheimer al congresso dell'American Medical Association. Tale malattia era localizzata nella parte finale dell'ileo, tanto da essere chiamata anche ileite terminale.

In seguito alla descrizione di numerosi casi divenne evidente che la localizzazione ileale è preponderante, ma non esclusiva, pertanto la malattia fu ribattezzata in onore del più importante fra gli scopritori.

Bibliografia

Robbins e Cotran, Le Basi Patologiche Delle Malattie, VII edizione, Ed. Elsevier e Masson

Note

  1. ^ a b c d e f g h i Baumgart DC, Sandborn WJ, Inflammatory bowel disease: clinical aspects and established and evolving therapies., in The Lancet, vol. 369, n. 9573, 12 May 2007, pp. 1641–57, DOI:10.1016/S0140-6736(07)60751-X. URL consultato il 4 novembre 2009.
  2. ^ Mayo Clinic: Crohn's Disease
  3. ^ National Digestive Diseases Information Clearinghouse
  4. ^ Cosnes J, Tobacco and IBD: relevance in the understanding of disease mechanisms and clinical practice, in Best Pract Res Clin Gastroenterol, vol. 18, n. 3, June 2004, pp. 481–96, DOI:10.1016/j.bpg.2003.12.003. URL consultato il 4 novembre 2009.
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