Gambetto danese
Gambetto danese | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Mosse | 1.e4 e5 2.d4 exd4 3.c3 dxc3 4.Ac4 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Codice ECO | C21 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Origine | Torneo di Parigi, 1867 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Origine del nome | Danimarca | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Evoluzione di | Gambetto del centro | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il gambetto danese è una apertura degli scacchi, considerata una delle più aggressive. L'idea del Bianco è di sacrificare ben tre pedoni in cambio di uno per svilupparsi rapidamente e creare subito minacce al Nero. La tipica sequenza di mosse che caratterizza questa apertura è
- e4 e5
- d4 exd4
- c3 dxc3
- Ac4
seguite solitamente da
- 4… cxb2
- 5.Axb2
L'apertura ha questo nome poiché uno dei primi a giocarla è stato il giocatore danese Severin From nel 1867 in un torneo di Parigi.
Analisi[modifica | modifica wikitesto]
La teoria scacchistica considera, per il Nero, che la mossa migliore sia accettare questo gambetto ed eventualmente restituire il materiale al momento più utile per ovviare ai suoi problemi di sviluppo. D'altra parte il Bianco si trova con i due alfieri ben sviluppati e "puntati" verso il re avversario.
a | b | c | d | e | f | g | h | ||
8 | 8 | ||||||||
7 | 7 | ||||||||
6 | 6 | ||||||||
5 | 5 | ||||||||
4 | 4 | ||||||||
3 | 3 | ||||||||
2 | 2 | ||||||||
1 | 1 | ||||||||
a | b | c | d | e | f | g | h |
Un'altra idea può essere quella di rifiutare il gambetto giocando De7 con l'idea di contrattaccare il pedone in e4. Dopo la serie di mosse 4. Ae2 Dxe4 5. Cf3 d3 6. Dxd3 Dxd3 7. Axd3 la posizione è data dal computer pari. Il bianco si ritrova con un pedone in meno ma con un ingente vantaggio di sviluppo. Lo spazio può essere recuperato dal nero con le spinte d5 e c5.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Giorgio Porreca, Manuale teorico-pratico delle aperture, Milano, Mursia, 1971, ISBN 88-425-1196-X.