Sun City (singolo)

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Sun City
singolo discografico
ArtistaArtists United Against Apartheid
Pubblicazione1985
Album di provenienzaSun City
Dischi1
Tracce2
GenereRock
Rap rock
Rock elettronico
EtichettaManhattan Records
Formati7"
12"
Noten. 21 Bandiera del Regno Unito
n. 38 Bandiera degli Stati Uniti

Sun City è un singolo di beneficenza del 1985, estratto dall'omonimo album[1], considerato dal critico musicale Stephen Thomas Erlewine di AllMusic come il più politico dei 33 giri con scopi caritatevoli[2]. I ricavati del 45 giri andarono alla lotta contro l'Apartheid; il 45 giri ebbe un discreto successo, arrivando alla 21ª posizione delle classifiche della Gran Bretagna ed alla 38ª delle classifiche degli Stati Uniti; in quest'ultima nazione, il pezzo venne bandito da alcune radio. Registrato da ben 54 artisti[1], il brano è stato scritto da Steven Van Zandt e attribuito a "Little Steven & the Disceples of Soul"[2] ed è accreditato agli "Artists United Against Apartheid"[1][2]; il risultato furono 303 nastri da mixare[1].

Il brano[modifica | modifica wikitesto]

Steven Van Zandt era interessato a scrivere una canzone che parlasse della città di Sun City in Sud Africa, definita nel periodo dell'apartheid il "casinò dei bianchi", per creare un parallelismo con la condizione dei Nativi Americani negli Stati Uniti. Danny Schechter, all'epoca giornalista di ABC News, suggerì che la canzone dovesse essere qualcosa di diverso rispetto a We Are the World, o come spiegato da Schechter stesso: "un brano sul cambiamento non sulla carità, sulla libertà e non sulla fame".[3]

Mentre Van Zandt stava componendo il brano, Schechter suggerì anche di includere nel testo i nomi degli artisti che erano andati ad esibirsi a Sun City nonostante il boicottaggio culturale indetto dalle Nazioni Unite a causa dell'apartheid. Riferimenti specifici a chi si era esibito a Sun City (Linda Ronstadt, Elton John, Queen, e altri) apparvero nel nastro demo ma furono tolti dalla versione finale della canzone.[4][5]

Dal punto di vista musicale, la traccia combina elementi di hip-hop (che all'epoca stava iniziando a guadagnare popolarità presso il pubblico mainstream), R&B, e hard rock. Nel ritornello principale il coro degli artisti canta: «I, I, I, I, I, I... ain't gonna play Sun City!» ("Io, io, io, io, io, io... non andrò a suonare a Sun City!").

Quando Van Zandt ebbe quasi terminato di scrivere Sun City, lui, Baker e Schechter trascorsero i mesi seguenti a reclutare artisti che partecipassero all'incisione del pezzo. Inizialmente, Van Zandt non volle chiedere a Bruce Springsteen di partecipare, non volendo far leva sull'amicizia con lui, ma Schechter non ebbe problemi a invitarlo; e Springsteen accettò la proposta. Inoltre, Van Zandt si fece problemi anche a chiedere la partecipazione alla leggenda jazz Miles Davis, anch'esso contattato da Schechter; e con minima persuasione, anche Davis accettò. Alla fine, Van Zandt, Baker e Schechter riuscirono a convincere parecchi artisti, inclusi Kool DJ Herc, Grandmaster Melle Mel, The Fat Boys, Rubén Blades, Bob Dylan, Herbie Hancock, Ringo Starr e il figlio Zak Starkey, Lou Reed, Run DMC, Peter Gabriel, David Ruffin, Eddie Kendricks, Darlene Love, Bobby Womack, Afrika Bambaataa, Kurtis Blow, Jackson Browne e Daryl Hannah (all'epoca fidanzati), U2, George Clinton, Keith Richards, Ronnie Wood, Peter Wolf, Bonnie Raitt, Hall & Oates, Jimmy Cliff, Big Youth, Michael Monroe, Peter Garrett, Ron Carter, Ray Barretto, Gil Scott-Heron, Kashif, Nona Hendryx, Pete Townshend, Pat Benatar, Clarence Clemons, Stiv Bators e Joey Ramone.

Fu anche prodotto un videoclip diretto da Jonathan Demme.

Tracce singolo[modifica | modifica wikitesto]

7"[modifica | modifica wikitesto]

Manhattan Records – MT 7

  1. Sun City – 4:58 (Little Steven & the Disceples of Soul)
  2. Not So Far Away (Dub mix) – 5:56

[6]

12"[modifica | modifica wikitesto]

Manhattan Records – V-56013

  1. Sun City (Last Remix) – 9:37 (Little Steven & the Disceples of Soul)
  2. Not So Far Away (Dub mix) – 12:30

[7]

Featuring[modifica | modifica wikitesto]

Il super-gruppo "Artist United Against Apartheid" è formato dai seguenti artisti:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (EN) Cenarth Fox, Sun City by Artists United Against Apartheid, su songplaces.com, Songplaces. URL consultato il 16 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).
  2. ^ a b c (EN) Stephen Thomas Erlewine, Sun City: Artists United Against Apartheid, su allmusic.com, AllMusic. URL consultato il 16 luglio 2014.
  3. ^ Denis Goldberg, A Life for Freedom: The Mission to End Racial Injustice in South Africa, Reprint, University Press of Kentucky, 2015, p. 304, ISBN 978-0-8131-6685-8. URL consultato il 10 agosto 2018. Ospitato su Google Books.
  4. ^ Robert Christgau, South Africa Romance, in The Village Voice, 23 settembre 1986. URL consultato il 28 novembre 2013.
  5. ^ Dorian Lynskey, 33 Revolutions Per Minute: A History of Protest Songs, Ecco, 2011.
  6. ^ a b (EN) Artists United Against Apartheid - Sun City, su discogs.com, Discogs. URL consultato il 16 luglio 2014.
  7. ^ (EN) Artist United Against Apartheid, su discogs.com, Discogs. URL consultato il 16 luglio 2014.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]