REWE Group

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REWE Group
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StatoBandiera della Germania Germania
Forma societariaSocietà cooperativa
Fondazione1927 a Colonia
Sede principaleColonia
Controllate
Persone chiave
SettoreGrande distribuzione organizzata
Prodottialimentari, farmaci, vestiario, cosmetici, casalinghi, elettronica di consumo, attrezzi per il bricolage
Fatturato61,2 miliardi [1] (2018)
Dipendenti360.315[1] (2018)
Sito webwww.rewe-group.com/

REWE Group è un'azienda tedesca che opera nei settori della grande distribuzione organizzata e del turismo.

È attualmente presente in modo diretto o indiretto attraverso vari marchi, fra cui Billa e Penny Market in 14 Paesi: Germania, Francia, Austria, Svizzera, Italia, Croazia, Polonia, Ungheria, Bulgaria, Romania, Ucraina, Slovacchia, Repubblica Ceca, Russia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1927, il Revisionsverband der Westkauf-Genossenschaften (Rewe in breve) iniziò a lavorare a Colonia.[2] Il suo scopo commerciale era quello di promuovere l'attività dei commercianti autonomi attraverso l'acquisto congiunto di beni a condizioni concorrenziali.[3] Tra i prodotti più comunemente commercializzati dei primi anni c'erano nocciole, albicocche secche e uvetta.[4] Al fine di garantire ulteriori vantaggi competitivi, le cooperative di acquisto hanno iniziato a influenzare i rivenditori affiliati in termini di allestimenti e pubblicità nei negozi nel 1930.[5] In questo contesto, nel 1932 fu introdotta una scritta uniforme.[4]

Nel 1935 diverse cooperative di acquisto della Germania centrale si unirono a Rewe.[4] In modo da consentire un'ulteriore crescita, furono formate le sedi distrettuali, che da sempre costituiscono la spina dorsale di Rewe.[6] Nel 1930, Rewe crebbe sempre più al di fuori della tradizionale area economica della Renania Vestfalia. Nel 1940, il numero di cooperative (106) e dei loro membri (circa 8000) raggiunse un massimo provvisorio.[3] La seconda guerra mondiale segnò un punto di svolta per il gruppo commerciale, poiché i beni importanti erano difficili da ottenere e molti mercanti dovettero andare al fronte per il servizio militare. Al fine di compensare i problemi nella sua attività tradizionale, Rewe ha spostato le sue attività alla produzione. Inoltre parti importanti dell'amministrazione furono distrutte dai bombardamenti, così che Rewe fu quasi incapace alla fine della guerra di riprendere l'attività.[7]

Alla fine degli anni settanta, condusse una nota battaglia giudiziaria contro la Bundesmonopolverwaltung für Branntwein, l'ente federale amministrativo delle acquaviti in Germania. Nel 1979, infatti, la Germania aveva proibito la vendita del liquore francese Crème de cassis (o Cassis de Digione) dato che il suo tenore alcoolico era inferiore a quello prescritto dal diritto tedesco. Contro la decisione insorse la REWE Group: la Corte di giustizia dell'Unione europea sancì la libera circolazione del liquore con la celebre sentenza Cassis de Dijon.[8]

Comparti[modifica | modifica wikitesto]

Grande distribuzione organizzata[modifica | modifica wikitesto]

Logo Billa, una delle principali insegne del gruppo Rewe

Turismo[modifica | modifica wikitesto]

  • REWE Touristik: ITS, Jahn Reisen, Tjaereborg e clevertours.com
  • Deutsches Reisebüro: Dertour, Meier's Weltreisen e ADAC Reisen

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (DE) Erstmals über 60 Milliarden Euro Umsatz, in Rewe Group, 3 aprile 2019. URL consultato il 23 aprile 2019.
  2. ^ (DE) Stefan Sauer, Super-Macht der Super-Märkte, in Berliner Zeitung, 1º aprile 2015.
  3. ^ a b (DE) 90 Jahre Rewe – eine Erfolgsgeschichte, su mediacenter.rewe.de, 25 settembre 2017. URL consultato il 1º marzo 2018.
  4. ^ a b c (DE) 1927–1938, in Unternehmensgeschichte. URL consultato il 1º marzo 2018.
  5. ^ (DE) Marc Gruber, Der Wandel von Erfolgsfaktoren mittelständischer Unternehmen, Wiesbaden, Deutscher Universitäts-Verlag, 2000, ISBN 3-8244-0536-9.
  6. ^ (DE) Gerhard Albrecht, Die soziale Funktion des Genossenschaftswesens, Berlino, Duncker & Humblot Verlag, 1965.
  7. ^ (DE) 1939–1969, in Unternehmensgeschichte. URL consultato il 1º marzo 2018.
  8. ^ admin, su bag.admin.ch (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2013).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN128870993 · ISNI (EN0000 0004 0462 139X · GND (DE10355096-3 · WorldCat Identities (ENviaf-128870993
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