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Francesco Parenti, detto Franco (Milano, 7 dicembre 1921 – Milano, 28 aprile 1989) è stato un attore, regista e autore televisivo italiano.
Biografia
Nel 1940 debutta come attore nella compagnia Merlini-Cialente, nel 1941 fonda il gruppo "Il palcoscenico" con Paolo Grassi, nel 1946 recita nella compagnia Navarrini-Rol. Dal 1947 al 1949 lo troviamo al Piccolo di Milano. Interpreta Moscone ne Il mago dei prodigi di Pedro Calderón de la Barca, Brighella nell'Arlecchino servitore di due padroni di Carlo Goldoni e Milordino ne I giganti della montagna di Luigi Pirandello.
Nel 1948 scrive i suoi primi sketch con Pina Renzi per alcune riviste con Macario e Giorgio De Rege. Nel 1950-1951, lavora alla Rai inventandosi il popolare personaggio di Anacleto. Nel 1952 è in televisione con Mario Landi e Daniele D'Anza, con i quali collabora anche alla stesura dei testi.
- Dal 1953 al 1954 con Giustino Durano e Dario Fo scrive Il dito nell'occhio e Sani da legare.
- Nel 1956 Recita ne Lo svitato film di Carlo Lizzani, cura la regia di Le sedie e La cantatrice calva di Ionesco e recita in I vincitori di Ugo Bettini.
- Nel 1957 cura la regia di I pallinisti di Sergio Sollima e M. Ciorcolini e recita in Misura per misura di Shakespeare.
- Nel 1958 recita in La romagnola di Luigi Squarzina e in Il benessere di Brusati-Mauri.
- Dal 1959 al 1962 collabora con G. De Bosio alla direzione artistica del Teatro Stabile di Torino. Recita in: La Moscheta del Ruzante (1960), La resistibile ascesa di Arturo Ui di Brecht (1961), La cameriera brillante di Goldoni (1961), Don Giovanni involontario di Vitaliano Brancati (1961), Il grande coltello di Odets (1961), La Celestina di F. de Rojas (1962). Collabora alla regia in: L'ufficiale reclutatore di G. Farquhar (1962). Cura la regia di: Il grande coltello di Odets (1961), J.B. di MacLeish (1962), Il berretto a sonagli e La giara di Luigi Pirandello.
- Nel 1963 è direttore artistico del Teatro Stabile di Palermo; interpreta il Don Giovanni di Molière nell'adattamento di Brecht.
- Nel 1964 è con Eduardo De Filippo, che scrive per lui: Dolore sotto chiave.
- Nel 1965 interpreta Uomo e galantuomo, Il cilindro e "L'arte della commedia, sempre di Eduardo De Filippo.
- Nel 1966 viene richiamato da De Bosio al Teatro Stabile di Torino per partecipare al Festival di Venezia, con il dramma di Alberto Moravia Il mondo è quello che è. Sempre nello stesso anno lavora allo Stabile di Bologna, dove è regista e interprete di Il bagno di Vladimir Majakovskij.
- Nel 1967 interpreta il ruolo dell'Azzeccagarbugli nello sceneggiato televisivo I promessi sposi.
- Dal 1969 al 1971 ritorna al Piccolo Teatro di Milano con La Betia, La Moscheta, W Bresci, Ogni anno punto e da capo di Eduardo De Filippo.
- Nel 1972 fonda il Salone Pier Lombardo (rinominato Teatro Franco Parenti), con Andrée Ruth Shammah, Giovanni Testori e Dante Isella.
- Dal 1973 al 1989 lavora al Salone Pier Lombardo, dove rappresenta la trilogia di Giovanni Testori: Ambleto-Macbetto-Edipus. Sempre di Testori mette in scena: I promessi sposi alla prova e L'Arialda. Altri spettacoli da ricordare: George Dandin di Molière, A Milano con Carlo Porta, Gran can can di Ettore Capriolo e Franco Parenti, I monellacci a scuola di Johann Nestroy, Il Gigante Nano di Frank Wedekind, La Betia di Angelo Beolco, La congiura dei sentimenti riduzione di Franco Parenti dal romanzo Invidia di Jurij Karlovič Oleša, Il misantropo di Molière, Orestea di Eschilo nella traduzione di E. Severino, Dibbuk di Shalom An-ski, Filippo di Vittorio Alfieri, Cantico di mezzogiorno di Paul Claudel, Timone d'Atene di William Shakespeare.
Da ottobre 2013 è tumulato nella Cripta del Famedio del Cimitero Monumentale di Milano, dopo essere stato traslato dalla tomba iniziale, il Civico Mausoleo Palanti[1].
Filmografia
- Il microfono è vostro, regia di Giuseppe Bennati (1951)
- Lo svitato, regia di Carlo Lizzani (1956)
- Il cambio della guardia, regia di Giorgio Bianchi (1962)
- Racconti a due piazze (Le lit à deux places) (1965)
- Quinta colonna, sceneggiato tv, regia di Vittorio Cottafavi (1966)
- Spara forte, più forte... non capisco!, regia di Eduardo De Filippo (1966)
- Testa di rapa, regia di Giancarlo Zagni (1966)
- La sconfitta di Trotsky, regia di Marco Leto (1967)
- Tre nel Mille, regia di Franco Indovina (1971)
- Moby Dick, regia di Carlo Quartucci (1973)
Prosa teatrale
- Ettore Capriolo e Franco Parenti, Gran can can di orfani, gendarmi, evasi, bari, baroni, banchieri e donne dolenti, dal teatro di Fréderick Lamaitre, regia di Franco Parenti, Anteditore, Verona, 1973.
- Johann Nestroy, I monellacci a scuola e Giuditta e Oloferne; adattati per le scene da Franco Parenti, Anteditore, Verona 1974.
- Frank Wedekind, Il gigante nano, prodotto dal Teatro Pierlombardo di Milano, regia di Andrée Ruth Shammah, Anteditore, Verona, 1975.
- Angelo Beolco detto Il Ruzante, La Betia, Edizione prodotta dal Teatro Pierlombardo, regia di Franco Parenti, Anteditore, Verona, 1975.
- Franco Parenti, La congiura dei sentimenti, riduzione di Franco Parenti dal romanzo Invidia di Jurij Karlovič Oleša, regia di Andrée Ruth Shammah, Anteditore, Verona, 1976.
- Giovanni Testori, L'Arialda, regia di Andrée Ruth Shammah, Anteditore, Verona, 1976.
- Molière, Il misantropo, regia di Franco Parenti, Anteditore, Verona, 1977.
- Giovanni Testori, Edipus, regia di Andrée Ruth Shammah, Anteditore, Verona, 1977.
Prosa televisiva Rai
- Il misantropo Menandro, regia di Luigi Squarzina, trasmessa il 7 settembre 1959.
- Tom Jones di Henry Fielding, regia di Eros Macchi, trasmesso dal 29 maggio al 3 luglio 1960.
- La foresta, di Aleksandr Nikolaevič Ostrovskij, regia di Edmo Fenoglio, trasmessa il 13 gennaio 1963
- Don Giovanni, di Moliere, regia di Vittorio Cottafavi, trasmesso il 5 maggio 1967.
- I promessi sposi, regia di Sandro Bolchi, trasmesso nel 1967.
- Storie dall'anno mille, trasmesso nel 1970.
- L'albergo del libero scambio di Georges Feydeau e Maurice Desvallières, regia di Flaminio Bollini, trasmessa l'11 febbraio 1977.
Varietà radiofonici Rai
- Tira, mola e meseda, varietà domenicale per Milano e la Lombardia di Italo Terzoli, Carosso e Silva, regia di Enzo Convalli, trasmesso dal 1949 al 1951.
Partecipazione a Carosello
Nel 1957 partecipa con Fausto Tommei ed Esperia Sperani a una serie della rubrica pubblicitaria televisiva Carosello pubblicizzando gli elettrodomestici, i televisori e le radio della Philco.[2]
Note
- ^ Edicola Famiglia Palanti - Arch. Mario Palanti, su Portale del Comune di Milano. URL consultato il 14 luglio 2017.
- ^ Marco Giusti, Il grande libro di Carosello, II edizione, Sperling e Kupfer, ISBN 88-200-2080-7, p. 432
Bibliografia
- Luigi Granetto, "Intervista a Franco Parenti", per il libro Tartufo di Molière, Edizioni Azzurro, Roma 1982.
- Ilaria Godino, Teatro: Schemi Riassuntivi, Quadri di Approfondimento, De Agostini, 2011
- Emanuele Severino, Il mio ricordo degli eterni, Rizzoli, 2011
- Paolo Zenoni, Mercanti e sacerdoti, Apogeo, 2011
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Franco Parenti
Collegamenti esterni
- Parènti, Franco, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Francesca Petrocchi D'Auria, PARENTI, Franco, in Enciclopedia Italiana, IV Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1979.
- Parènti, Franco, su sapere.it, De Agostini.
- Maria Procino, PARENTI, Franco, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 81, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2014.
- Franco Parenti, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) Franco Parenti, su IMDb, IMDb.com.
- Franco Parenti su Teatro Franco Parenti
Controllo di autorità | VIAF (EN) 90288457 · ISNI (EN) 0000 0000 7891 4276 · SBN RAVV050572 · LCCN (EN) n82072409 · WorldCat Identities (EN) lccn-n82072409 |
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