Tratta di esseri umani: differenze tra le versioni

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Versione delle 02:30, 1 feb 2015

Il traffico di esseri umani o tratta di persone è l'attività criminale che comprende la cattura, il sequestro od il reclutamento, nonché il trasporto, il trasferimento, l'alloggio o l'accoglienza di una o più persone, usando mezzi illeciti ed ai fini dello sfruttamento delle stesse.

I protocolli di Palermo sulla tratta adottato nel 2000 consistono in un accordo internazionale stipulato dalle Nazioni Unite[1] e da 117 paesi membri[2].

Lo scopo del Protocollo è di favorire, mediante la cooperazione internazionale, le indagini e i procedimenti penali a carico dei criminali. Un primo obiettivo può essere riscontrato nel tentativo di proteggere ed assistere le vittime di tali efferati crimini nel pieno rispetto dei diritti umani. Si tratta del primo strumento, a livello globale, teso a contrastare la tratta di esseri umani nonché l'unico finora ad attribuirne una definizione universale:

«[...]il reclutamento, il trasporto, il trasferimento, la custodia di persone, tramite l'uso della forza o altre forme di coercizione, di sottrazione, di frode, di inganno, di abuso di potere o di una posizione di vulnerabilità o nell'atto di dare o ricevere qualche forma di pagamento o di altro introito per acquistare il consenso o il controllo di una persona su un'altra persona, allo scopo di sfruttamento, incluse le varie forme di sfruttamento sessuale, di lavoro, di schiavitù o di commercio di organi[3]»

Cenni storici

La schiavitù può essere fatta risalire al momento in cui gli esseri umani hanno stabilito qualche forma di civilizzazione e, diventò tanto frequente che, la gente l'ha accettata come ragione di vita. Sebbene già nel diritto romano esistevano delle modalità di affrancamento dalla schiavitù, e sebbene il cristianesimo rappresentò una tappa fondamentale per tale movimento di liberazione, l'attribuzione della libertà intesa come diritto naturale avvenne solo nel XVIII secolo grazie ai contributi di John Locke e Voltaire.

In tempi meno recenti, i popoli reclutavano la servitù in seguito a guerre o campagne di conquista impiegandoli nel lavoro nei campi o nei servizi domestici. Nel mondo greco e romano, in particolare, tale pratica era così diffusa tale da procurare ingenti profitti economici: l'Impero investiva molto nelle opere pubbliche e pertanto aveva bisogno di una gran quantità di forza lavoro a basso costo, ad es. nel porto di Ostia le navi quotidianamente scaricavano rifornimenti alimentari, fiere per i giochi circensi e persone per la vendita. Plinio il Vecchio e Cicerone riferiscono di alcuni tentativi rivolti, invano, a diverse persone al fine di liberare i propri schiavi. I tentativi di fuga e/o la commissione di reati da parte di tali persone, erano puniti severamente, talvolta senza alcuna difesa o tutela legale.

Più tardi, in seguito alla caduta dell'Impero romano d'Occidente, sotto la furia barbarica, coloro che erano in principio schiavi si dispersero nelle campagne e nelle vallate, sotto la giurisdizione di un Signore o Feudatario, che attribuì loro la denominazione di “servi della gleba”. Fuori dall'Europa, presso i musulmani, in Nord America e India la schiavitù continuò ad essere sfruttata. Infatti, nel sistema di casta indù, c'erano milioni di persone costrette a subire le pratiche imposte dalla propria cultura religiosa.

Quando nel XVI secolo avvenne la scoperta dell'America, molte nazioni quali Olandesi, Spagnoli, Portoghesi, Francesi ed Inglesi stabilirono proprie colonie in tutto il mondo. Inizialmente, solo i nativi del paese conquistato potevano partecipare ai lavori forzati ma, nel momento in cui crebbe la domanda di beni, specialmente cotone e canna da zucchero per la produzione di alcolici, si rese necessaria anche una quantità maggiore di forza lavoro, così che quelle nazioni iniziarono ad importare schiavi da altri paesi, spesso, sfruttando le popolazioni dell'Africa Occidentale e costringendoli ad effettuare lunghi viaggi, in condizioni disumane, al fine di emigrare nei territori coloniali americani.

Una prima base fu stabilita sulla costa nei primi mesi del 1448, dalla quale un iniziale nucleo di indigeni fu trasferito in Portogallo. Nel 1562 si aggregò l'Inghilterra con rotte verso i Caraibi. Infine gli Stati Uniti, nel XVIII secolo, si appropriarono di un lungo tratto di costa africana, l'attuale Liberia, per difendere i propri interessi. Il lavoro dei campi, comunque, iniziò subito a mietere vittime: molti morirono di stenti, altri si suicidarono. A volte il lavoro era remunerato dalla medesima merce prodotta come nel caso degli alcolici, concorrendo da una parte a peggiorare lo sfruttamento della manodopera e d'altra parte a diffondere diverse leggende sull'automedicazione di tale sostanza. Ad onta di tali indicazioni alimentari, l'aspettativa di vita era comunque minima.

Si stima che circa 8-10 milioni di persone furono costrette ad attraversare l'Atlantico dirette in America. L'economia di molte città quali Nantes, Bristol e più tardi Liverpool, sopravvissero grazie alla schiavitù e gli affari furono trattati come parte del più ampio interesse nazionale. Le conseguenze individuali, alla fine, ebbero vasta evo; l'impatto del commercio che ebbe sulla società africana è difficile da quantificare. I mercanti di schiavi raramente si addentravano nell'entroterra per catturare le proprie vittime, così che delle associazioni criminali quali i Dahomey e gli Ashanti si impegnarono, dietro un corrispettivo in denaro, a piantonare la “merce” così come nutrire gli schiavi fino all'imbarco.

Quando, in un secondo momento, gli esploratori europei decisero di ampliare i propri obiettivi di ricerca, si scoprì che questi popoli spesso agivano con un ferocia tipico della società africana più all'interno. Il bisogno di schiavi creò uno stato permanente di guerra che si diffuse ovunque, anche lontano dagli stessi contatti dei colonialisti. Il fenomeno migratorio, comunque, fu ampiamente bilanciato dai benefici nella dieta africana come un risultato dell'importazione di alimentari americani.[senza fonte] Sebbene intervennero vari mutamenti nel modello schiavista, il trattamento che dovettero subire rimase invariato. Punizioni di afferrate crudeltà, lunghi turni di lavoro e magre soddisfazioni erano all'ordine del giorno, almeno fino a quando Spagna e Portogallo dimostrarono di voler cambiare le proprie leggi previdenziali e concedere più diritti come ad es. il matrimonio e la possibilità di denunciare un padrone crudele.

Per secoli, le potenze coloniali coptavano i nativi africani per avviarli allo sfruttamento. Nel 1770, tuttavia, avvennero una serie di innovazioni nel modo di affrontare le questioni sociali. In Francia, Danimarca ed Inghilterra cominciavano ad emergere i primi movimenti anti-schiavisti che rivendicavano la riforma dei codici penali, l'abolizione degli 'hanging codes' ed un diverso trattamento per le persone che soffrivano di disturbi mentali. Un notevole contributo a questo nuovo modo di pensare si deve a Voltaire, Wesley e Rousseau. Nel XIX secolo molte nazioni, che riuscirono a conquistare l'indipendenza in America, abolirono la schiavitù. Il Brasile nel 1822, la Bolivia nel 1825, l'Inghilterra nel 1833, la Francia nel 1848 e, infine, gli Stati Uniti nel 1865.

Il Congresso degli Stati Uniti, tuttavia, con il White Slave Traffic Act nel 1910 proibì il matrimonio interetnico e predispose misure atte ad espellere le donne che si macchiavano di atti immorali. A causa di tale politica, si stima che il 70% di donne arrestate nel tentativo di varcare il confine furono indotte alla prostituzione. Una volta che l'idea della schiavitù a sfondo sessuale passò dalle donne bianche a quelle di colore, il governo degli Stati Uniti iniziò ad erogare dei permessi di ingresso per evitare ad altri di entrare nel paese con motivi diversi. In particolare il "Temporary Quota Act" del 1921 ed l'"Immigration Act" del 1924 servirono a prevenire l'ingresso di immigrati provenienti dall'Europa. A partire dagli anni venti, la tratta di esseri umani non fu vista come un problema sociale almeno fino agli anni novanta. Ciò a causa del fatto che vi erano rilevanti problemi di integrazione etnica già all'interno dei confini degli Stati Uniti come dimostrò la “sentenza Brown” nel 1954 ed il primo matrimonio interetnico celebratosi nel 1967 tra l'afroamericano James Van Hook e la bianca Liana Peters[4].

Nel 1948 in seguito alla Dichiarazione universale dei diritti umani, la schiavitù così come la tratta di esseri umani, furono banditi in tutto il mondo. L'idea di un definitivo affrancamento da qualsiasi forma di schiavitù, tuttavia, abbisogna ancora di molti sforzi prima di essere raggiunta. Il medesimo documento afferma:

«nessuno può essere sottoposto in stato di schiavitù o servitù; il commercio di schiavi deve essere proibito in tutte le sue manifestazioni[5]»

Leggi emanate nei primi anni del 2000 in Francia,[6] così come negli Stati Uniti, confermano l'orientamento del legislatore nel contrastare le diverse forme di schiavitù contemporanee. La legge statunitense,[7] in particolare, prevedeva che l'amministrazione americana:

  • integrasse i Country Reports sui diritti umani (che la segreteria di Stato redige ogni anno) con dati paese per paese sull'esistenza di gravi forme sulla tratta di persone;
  • costituisse una Inter-Agency Task Force to Monitor and Combat Trafficking che, a decorrere dal 2002, pubblicasse annualmente una lista di Stati che non rispettano degli standard minimi nella lotta alla tratta di esseri umani, con prevedibili conseguenze politico-diplomatiche.

Successivamente furono approvate, previe interessanti relazioni parlamentari sul fenomeno, come il Rapporto all'Assemblea Nazionale francese della missione di informazione comune sulle diverse forme di schiavitù moderna, nuove disposizioni che si arricchivano di alcuni dei contributi scientifici più recenti. Non a caso tali studi[8] provenivano da ambiti geografici (Stati Uniti d'America, Australia) dove con crescente attenzione si fronteggia la problematica della tratta delle persone elaborati dopo la scoperta delle ingenti dimensioni raggiunte dal fenomeno delle nuove forme di schiavismo.

Da ciò prese le mosse l'iter legislativo con cui l'Italia, novellando l'art. 600 c.p. e seguenti del codice penale, ha soddisfatto l'esigenza di apprestare una risposta sanzionatoria assai incisiva contro queste tipologie di sfruttamento. Una particolare attenzione è stata riservata all'evoluzione dello strumento cautelare reale, alla luce delle proposte emerse in sede di Consiglio dell'Unione europea che intenderebbero creare una procedura speciale di "blocco dei beni" (funzionalizzato alla confisca, recentemente evolutasi proprio in sede europea in direzione dell'inclusione del valore equivalente al profitto o prezzo del reato) per alcuni reati tra cui la tratta delle persone.

Tratta di immigrati e tratta degli esseri umani

Divergenze d'impostazione giuridica che continuano a sussistere tra gli Stati della comunità internazionale hanno indotto la Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale a distinguere, nei suoi due protocolli aggiuntivi, rispettivamente, la "tratta di immigrati" e la "tratta degli esseri umani".

Mentre, infatti, la tratta di immigrati si può configurare come un reato contro lo Stato e spesso implica un interesse reciproco del trafficante e della vittima, la tratta degli esseri umani configura un reato contro la persona e presuppone come obiettivo lo sfruttamento della risorsa umana. Infine si può suddividere quest'ultimo in “sfruttamento di manodopera” e “sfruttamento sessuale” fino ad includere la fattispecie più grave: lo “sfruttamento dei minori”, sia per fini ergonomici che biologici.

La tratta di immigrati, inoltre, non è da confondere con il “favoreggiamento dell'immigrazione clandestina”. Questa ultima si riferisce alla richiesta volontaria da parte di migranti, magari dietro il pagamento di un corrispettivo a certi individui di dubbia liceità, per il trasporto di cose o persone da un paese ad un altro dove l'ingresso sarebbe ostacolato dalle leggi di quel paese. Molto spesso, in prossimità dei confini internazionali, intere imbarcazioni di trafficanti sono bloccate dall'autorità giudiziaria con il conseguente piantonamento dei migranti in apposite strutture di accoglienza e, in qualche caso, con l'arresto dei criminali. Talvolta l'insieme di passeggeri trattenuti in una nave supera di parecchio le centinaia e, a causa delle cattive condizioni di navigazione, non sono stati pochi i casi in cui è stato necessario il ricovero in ospedale per molte donne e bambini o, peggio ancora, i casi di naufragio.

Tipi di sfruttamento

La tratta degli esseri umani, pur essendo di solito collegabile alla criminalità organizzata transnazionale, non richiede necessariamente che la vittima stessa varchi un confine: è la finalità di sfruttamento, piuttosto che il semplice "movimento" da un paese all'altro, a qualificare il crimine, tant'è vero che esso comprende anche la "re-immissione nella tratta" all'interno del paese di destinazione, che in molti casi fa parte di una stessa catena od operazione.

Le vittime di tratta di esseri umani non sono libere di muoversi prima di giungere a destinazione ma rimangono rinchiuse nel mezzo di trasporto contro la propria volontà e costrette a lavorare o comunque a provvedere ai bisogni dei trafficanti sia di natura economica che sessuale[9][10]. Talvolta la retribuzione consiste nella medesima possibilità per la vittima di essere liberata dallo sfruttamento.

Usura

È probabilmente la più recente forma di tratta conosciuta allo stato attuale, e allo stesso tempo è il metodo più frequente di sfruttamento. Le vittime cominciano a diventare tali quando il proprio lavoro è richiesto come una forma di retribuzione per un prestito o un servizio nel quale i termini e le condizioni non sono state definiti o nel quale il valore iniziale dei servizi prestati alla vittima sono stati valutati a prescindere della liquidazione effettiva del debito e, comunque, quando il valore finale del proprio lavoro risulta più grande della somma originaria prestata[11].

Lavori forzati

Si riferisce ad un insieme di situazioni nelle quali le vittime sono costrette a compiere qualche prestazione lavorativa contro la propria volontà, sotto la minaccia della violenza o di qualche altra forma di punizione, la loro libertà è limitata così come la propria discrezionalità. Gli uomini sono più a rischio nei casi di lavori sub-qualificati, che globalmente generano circa 31 miliardi di dollari[12]. Forme di lavori forzati possono includere servitù domestica, sfruttamento della manodopera agricola, sfruttamento della manodopera industriale e accattonaggio.[11].

Tratta a sfondo sessuale

È uno dei più frequenti oltre che ad essere più facilmente perseguito dai trafficanti. Individui, circostanze e situazioni vulnerabili che includono persone senza fissa dimora, minori abbandonati, nomadi, rifugiati e tossicodipendenti. Mentre può sembrare che le vittime dei traffici siano più vulnerabili in una regione magari dove sono presenti determinate minoranze, in realtà le vittime sono sfruttate in maniera consistente ad onta di qualsiasi ceppo etnico o di origine sociale[13].

I trafficanti, cd. “protettori” o “maitresse”, approfittando della vulnerabilità e della carenza di opportunità in una data regione, diffondono false promesse quali, ad es., offerte di matrimonio, contratti di lavoro, livelli supremi d'istruzione e, comunque, tutto ciò che può far sembrare la vita migliore[13]. Le destinazioni reali che si celano dietro tali promesse, in ogni caso, inducono alla prostituzione nell'industria del sesso, l'esibizione in locali notturni, la riproduzione di lungometraggi pornografici e altre forme di involontaria servitù.

La tratta a sfondo sessuale coinvolge agenti collocati a livello internazionale che fungono da intermediari tra clienti e prostitute da un paese all'altro. Le vittime sono costrette ad accompagnare i trafficanti, in base a qualche promessa di lauto guadagno ma, una volta giunti a destinazione, queste scoprono l'inganno nonché la reale natura della prestazione verso la quale sono obbligate ad adempiere, e dalla quale è quasi impossibile liberarsi[14]. Secondo il Dipartimento di Stato americano nel 2009, ci sono stati 1229 incidenti causati dalla tratta dal gennaio 2007 al settembre 2008. Di questi, l'83% era a sfondo sessuale, sebbene solo il 9% di tutti i casi sia da addurre come esempio da tratta di esseri umani[15].

Lavoro minorile

Lo stesso argomento in dettaglio: Lavoro infantile.

È una forma di sfruttamento che può comportare seri rischi sullo sviluppo dei minori in tutte le sue forme: biologico, psicologico, spirituale, morale e giuridico. L'Organizzazione Internazionale del Lavoro stima che nel mondo vi siano fino a 246 milioni di minori vittime di tali sfruttamenti con un'età variabile dai cinque ai diciassette anni coinvolti in diverse attività illecite quali strozzinaggio, coinvolgimento nell'esercito, prostituzione, pornografia, commercio di droga o di armi ed altre attività illecite.

Tratta di minori

Lo stesso argomento in dettaglio: Traffico di minori in India.

Si riferisce al reclutamento, al trasporto, al trasferimento, alla custodia di minori per fini di sfruttamento. Questo tipo di reato può assumere diverse forme a seconda della destinazione dell'attività illecita[16][17] quali l'induzione all'elemosina, la rimozione di organi vitali, l'adozione internazionale, le proposte di matrimonio e, non per ultimo, l'adesione a sette esoteriche[18]. Si stima che nel 2010 la Thailandia ed il Brasile siano i paesi con il più alto tasso criminale di tratta di minorenni[19].

Adozione internazionale

La tratta di minori spesso coinvolge anche i genitori nella misura in sui sono titolari di certe ricchezze che possono essere alienate sia con la minaccia, magari come contropartita di un debito non riscosso, sia con l'inganno annunciando false promesse di carriera. Molti genitori o coloro che ne fanno le veci, tuttavia, non si fanno scrupoli nell'ottenere un immediato e lauto guadagno dalla vendita dei propri figli in vista, magari, di un'adozione all'estero[20]. Negli ultimi tempi, infatti, non sono stati rari i casi di tratta di donne incinte nonché di concezioni programmate al solo scopo di destinare i neonati al commercio internazionale[21] spesso sfociati in scandali internazionali come nel caso della tratta di minori tra Stati Uniti ed India che ha permesso di calcolare in anticipo quei fattori che hanno poi permesso di prevedere il perpetrarsi di tali vicende[22][23].

Criminalistica

Al 2003, secondo l'ONU solo il numero dei bambini trafficati ogni anno nel mondo si aggirerebbe intorno ad 1,2 milioni di individui; i dati Unicef[24] denunciano che un milione di bambini entrano nel giro della prostituzione ogni anno; oltre l'80 per cento della tratta di esseri umani provenienti dall'Albania consiste in ragazze minorenni; circa 200 000 bambini vengono trafficati ogni anno nell'Africa Occidentale e centrale; circa un terzo della tratta globale di donne e bambini avviene all'interno dell'Asia sud orientale.

La tratta non è solo un lucro redditizio per molti soggetti senza scrupoli, ma è identificato come l'attività criminale più ricercata del mondo[25], seconda solo al commercio e spaccio di droga[26].

Si stima che nel 2004, il totale di introiti derivanti dalla tratta di esseri umani ammontava tra un minimo di cinque ed un massimo di nove miliardi di dollari[27] con punte di 31.6 miliardi raggiunte nel 2005[28].

Nel 2008 le Nazioni Unite hanno registrato approssimativamente 2,5 milioni di persone provenienti da 127 diversi paesi che sono state coinvolte nella tratta[29].

Comunque, è stato dichiarato che molte di queste statistiche sono condizionate dalle organizzazioni di advocacy e dalle politiche anti-tratta dei governi locali. A causa della definizione risulta un processo e non un atto singolarmente definito e a causa del fatto che si tratta di un fenomeno dinamico in costante aumento con schemi relativi alla situazione economica, gran parte della valutazione statistica è fuorviante.[30]

Risultati dei sistemi di difesa sociale adottati in diversi paesi per prevenire la tratta di esseri umani a partire dal 2010 Dipartimento di Stato americano Rapporto sulla tratta degli esseri umani[31]


Traffico di persone nel mondo
Nazione Area 2010[31] 2011[32] Note
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Afghanistan Asia Centrale 2w 2w Vedi tratta di esseri umani in Afghanistan
Albania Sud Europa 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Albania
Algeria Nord Africa 2w 3 Vedi tratta di esseri umani in Algeria
Angola Africa Centrale 2 2w Vedi tratta di esseri umani in Angola
Antigua e Barbuda Caraibi 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Antigua e Barbuda
Argentina Sud America 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Argentina
Armenia Eurasia 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Armenia
Aruba Caraibi - 2
Australia Oceania 1 1 Vedi tratta di esseri umani in Australia
Austria Europa Centrale 1 1 Vedi tratta di esseri umani in Austria
Azerbaijan Eurasia 2w 2w Vedi tratta di esseri umani in Azerbaijan
Bahamas Oceano Atlantico 2 2w Vedi tratta di esseri umani in Bahamas
Bahrain Medio Oriente 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Bahrain
Bangladesh Estremo Oriente 2w 2w Vedi tratta di esseri umani in Bangladesh
Barbados Antille 2w 2w Vedi tratta di esseri umani in Barbados
Bielorussia Europa orientale 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Bielorussia
Belgio Europa Occidentale 1 1 Vedi tratta di esseri umani in Belgio
Belize America Centrale 2w 2 Vedi tratta di esseri umani in Belize
Benin Africa Occidentale 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Benin
Bolivia Sud America 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Bolivia
Bosnia ed Erzegovina Europa Occidentale 1 1 Vedi tratta di esseri umani in Bosnia-Erzegovina
Botswana Sudafrica 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Botswana
Brasile Sud America 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Brasile
Brunei Medio Oriente 2w 2w Vedi tratta di esseri umani in Brunei
Bulgaria Europa orientale 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Bulgaria
Burkina Faso Africa Occidentale 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Burkina Faso
Burma Asia 3 3 Vedi tratta di esseri umani in Burma
Burundi Africa Orientale 2 2w Vedi tratta di esseri umani in Burundi
Cambogia Estremo Oriente 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Cambogia
Camerun Africa Occidentale 2w 2w Vedi tratta di esseri umani in Camerun
Canada Nord America 1 1 Vedi tratta di esseri umani in Canada
Repubblica Centro Africana Africa Centrale 2w 3 Vedi tratta di esseri umani nella Repubblica Centro Africana
Ciad Africa Centrale 2w 2w Vedi tratta di esseri umani in Ciad
Cile Sud America 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Cile
Cina Estremo Oriente 2w 2w Vedi tratta di esseri umani in Cina
Colombia Sud America 1 1 Vedi tratta di esseri umani in Colombia
Comore Oceano Indiano - 2w
Repubblica Democratica del Congo Africa Centrale 3 3 Vedi tratta di esseri umani in Congo
Repubblica del Congo Africa Centrale 2w 2w Vedi tratta di esseri umani in Congo
Costa Rica America Centrale 2 2w Vedi tratta di esseri umani in Costa Rica
Costa d'Avorio Africa Occidentale 2w - Vedi tratta di esseri umani in Costa d'Avorio
Croazia Europa Centrale 1 1 Vedi tratta di esseri umani in Croazia
Cuba Caraibi 3 3 Vedi tratta di esseri umani a Cuba
Curaçao Caraibi - 2w
Cipro Sud Europa 2 2w Vedi tratta di esseri umani a Cipro
Repubblica Ceca Europa Centrale 1 2 Vedi tratta di esseri umani in Boemia
Danimarca Nord Europa 1 1 Vedi tratta di esseri umani in Danimarca
Gibuti Africa Orientale 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Gibuti
Repubblica Dominicana Caraibi 3 2w Vedi tratta di esseri umani nella Repubblica Dominicana
Timor Est Estremo Oriente 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Timor Est
Ecuador Sud America 2 2w Vedi tratta di esseri umani in Ecuador
Egitto Nord Africa 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Egitto
El Salvador America Centrale 2 2 Vedi tratta di esseri umani in El Salvador
Guinea Africa Centrale 2w 3 Vedi tratta di esseri umani in Guinea
Eritrea Africa Orientale 3 3 Vedi tratta di esseri umani in Eritrea
Estonia Nord Europa 2 2w
Etiopia Africa Orientale 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Etiopia
Fiji Melanesia 2w 2 Vedi tratta di esseri umani nelle isole Fiji
Finlandia Nord Europa 1 1 Vedi tratta di esseri umani in Finlandia
Francia Europa Occidentale 1 1 Vedi tratta di esseri umani in Francia
Gabon Africa Centrale 2w 2 Vedi tratta di esseri umani in Gabon
Gambia Africa Occidentale 2 2w Vedi tratta di esseri umani in Gambia
Georgia Eurasia 1 1 Vedi tratta di esseri umani in Georgia
Germania Europa Occidentale 1 1 Vedi tratta di esseri umani in Germania
Ghana Africa Occidentale 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Ghana
Grecia Europa Centrale 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Grecia
Guatemala America Centrale 2w 2 Vedi tratta di esseri umani in Guatemala
Guinea Africa Occidentale 2w 2w Vedi tratta di esseri umani in Guinea
Guinea-Bissau Africa Occidentale 2w 3 Vedi tratta di esseri umani in Guinea Bissau
Guyana Sud America 2w 2 Vedi tratta di esseri umani in Guyana
Honduras America Centrale 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Honduras
Hong Kong Estremo Oriente 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Hong Kong
Ungheria Europa Centrale 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Ungheria
Islanda Nord Europa 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Islanda
India Asia 2w 2 Vedi tratta di esseri umani in India
Vedi anche Traffico di minori in India
Indonesia Estremo Oriente 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Indonesia
Iran Asia Centrale 3 3 Vedi tratta di esseri umani in Iran
Iraq Asia Occidentale 2w 2w Vedi tratta di esseri umani in Iraq
Irlanda Europa 1 1 Vedi tratta di esseri umani in Irlanda
Israele Medio Oriente 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Israele
Italia Europa 1 1 Vedi tratta di esseri umani in Italia
Giamaica Caraibi 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Giamaica
Iraq Medio Oriente 2w 2w Vedi tratta di esseri umani in Iraq
Giappone Estremo Oriente 1 1 Vedi tratta di esseri umani in Giappone
Giordania Medio Oriente 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Giordania
Kazakistan Asia 2w 2 Vedi tratta di esseri umani in Kazakistan
Kenia Africa Orientale 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Kenia
Kiribati Oceano Pacifico 2w 2w Vedi tratta di esseri umani in Kiribati
Corea del Nord Estremo Oriente 3 3 Vedi tratta di esseri umani in Nord Korea
Corea del Sud Estremo Oriente 1 1 Vedi tratta di esseri umani in Sud Korea
Kosovo Europa centrale 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Kosovo
Kuwait Medio Oriente 3 3 Vedi tratta di esseri umani in Kuwait
Kyrgyzstan Asia Centrale 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Kyrghizistan
Laos Estremo Oriente 2w 2 Vedi tratta di esseri umani in Laos
Lettonia Europa Orientale 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Lettonia
Libano Medio Oriente 2w 3 Vedi tratta di esseri umani in Libano
Lesotho Sudafrica 2w 2 Vedi tratta di esseri umani in Lesotho
Liberia Africa Occidentale 2 2w Vedi tratta di esseri umani in Liberia
Libia Nord Africa 2w 3 Vedi tratta di esseri umani in Libia
Lituania Europa Orientale 1 1 Vedi tratta di esseri umani in Lituania
Lussemburgo Europa Centrale 1 1 Vedi tratta di esseri umani in Lussemburgo
Macao Estremo Oriente 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Macao
Macedonia Europa Centrale 2 1 Vedi tratta di esseri umani in Macedonia
Madagascar Oceano Indiano 2w 3 Vedi tratta di esseri umani in Madagascar
Malawi Sudafrica 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Malawi
Malaysia Estremo Oriente 2w 2w Vedi tratta di esseri umani in Malaysia
Maldive Oceano Indiano 2w 2w Vedi tratta di esseri umani nelle isole Maldive
Mali Africa Occidentale 2w 2w Vedi tratta di esseri umani in Mali
Malta Sud Europa 2w 2w Vedi tratta di esseri umani in Malta
Isole Marshall Oceano Pacifico - 2
Mauritania Nord Africa 3 3 Vedi tratta di esseri umani in Mauritania
Mauritius Oceano Indiano 1 1 Vedi tratta di esseri umani nelle isole Mauritius
Messico America Centrale 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Messico
Micronesia Oceania 2w 3 Vedi tratta di esseri umani in Micronesia
Moldavia Europa Orientale 2w 2 Vedi tratta di esseri umani in Moldavia
Mongolia Estremo Oriente 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Mongolia
Montenegro Sud Europa 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Montenegro
Marocco Nord Africa 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Marocco
Mozambico Sudafrica 2w 2 Vedi tratta di esseri umani in Mozambico
Namibia Sudafrica 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Namibia
Nepal Estremo Oriente 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Nepal
Olanda Europa Occidentale 1 1 Vedi tratta di esseri umani in Olanda
Nuova Zelanda Oceania 1 1 Vedi tratta di esseri umani in Nuova Zelanda
Nicaragua America Centrale 2w 2 Vedi tratta di esseri umani in Nicaragua
Niger Africa Occidentale 2w 2w Vedi tratta di esseri umani in Niger
Nigeria Africa Occidentale 1 1 Vedi tratta di esseri umani in Nigeria
Norvegia Africa Occidentale 1 1 Vedi tratta di esseri umani in Norvegia
Oman Medio Oriente 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Oman
Pakistan Asia 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Pakistan
Palau Oceano Pacifico 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Palau
Panamá America Centrale 2w 2w Vedi tratta di esseri umani in Panamá
Papua Nuova Guinea Oceania 3 3 Vedi tratta di esseri umani in Papua Nuova Guinea
Paraguay Sud America 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Paraguay
Peru Sud America 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Peru
Filippine Estremo Oriente 2w 2 Vedi tratta di esseri umani nelle Filippine
Polonia Europa Orientale 1 1 Vedi tratta di esseri umani in Polonia
Portogallo Europa Occidentale 2 1 Vedi tratta di esseri umani in Portogallo
Qatar Medio Oriente 2w 2w Vedi tratta di esseri umani in Qatar
Romania Europa Centrale 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Romania
Russia Eurasia 2w 2w Vedi tratta di esseri umani in Russia
Ruanda Africa Orientale 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Ruanda
Saint Vincent e Grenadine Caraibi 2w 2w Vedi tratta di esseri umani in Saint Vincent e Granadine
Santa Lucia Caraibi - 2
Arabia Saudita Medio Oriente 3 3 Vedi tratta di esseri umani in Arabia Saudita
Senegal Africa Occidentale 2w 2 Vedi tratta di esseri umani in Senegal
Serbia Europa Centrale 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Serbia
Seychelles Oceano Indiano - 2
Sierra Leone Africa Occidentale 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Sierra Leone
Singapore Estremo Oriente 2w 2 Vedi tratta di esseri umani in Singapore
Slovacchia Europa Centrale 2 1 Vedi tratta di esseri umani in Slovacchia
Slovenia Europa Centrale 1 1 Vedi tratta di esseri umani in Slovenia
Isole Salomone Oceania 2w 2w
Sudafrica Sudafrica 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Sud Africa
Spagna Europa Occidentale 1 1 Vedi tratta di esseri umani in Spagna
Sri Lanka Estremo Oriente 2w 2 Vedi tratta di esseri umani in Sri Lanka
Sudan Nord Africa 3 3 Vedi tratta di esseri umani in Sudan
Suriname Sud America 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Suriname
Swaziland Sudafrica 2w 2 Vedi tratta di esseri umani in Swaziland
Svezia Nord Europa 1 1 Vedi tratta di esseri umani in Svezia
Svizzera nord Europa 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Svizzera
Siria Medio Oriente 2w 2w Vedi tratta di esseri umani in Siria
Formosa Asia 1 1 Vedi tratta di esseri umani a Formosa
Tagikistan Asia 2w 2 Vedi tratta di esseri umani in Tagikistan
Tanzania Africa Orientale 2w 2w Vedi tratta di esseri umani in Tanzania
Thailandia Estremo Oriente 2w 2w Vedi tratta di esseri umani in Thailandia
Togo Africa Occidentale 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Togo
Tonga Oceano Pacifico - 2
Trinidad e Tobago Caraibi 2w 2 Vedi tratta di esseri umani in Trinidad e Tobago
Tunisia Nord Africa 2w 2w Vedi tratta di esseri umani in Tunisia
Turchia Europa Orientale 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Turchia
Turkmenistan Asia Centrale 2w 3 Vedi tratta di esseri umani in Turkmenistan
Uganda Africa Orientale 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Uganda
Ucraina Europa Orientale 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Ucraina
Emirati Arabi Uniti Medio Oriente 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Emirati Arabi Uniti
Inghilterra Nord Europa 1 1 Vedi tratta di esseri umani in Inghilterra
Stati Uniti Nord America 1 1 Vedi tratta di esseri umani negli Stati Uniti
Uruguay Sud America 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Uruguay
Uzbekistan Asia 2w 2w Vedi tratta di esseri umani in Uzbekistan
Venezuela Sud America 2w 3 Vedi tratta di esseri umani in Venezuela
Vietnam Estremo Oriente 2w 2w Vedi tratta di esseri umani in Vietnam
Yemen Medio Oriente 2w 3 Vedi tratta di esseri umani in Yemen
Zambia Sudafrica 2 2 Vedi tratta di esseri umani in Zambia
Zimbabwe Sudafrica 2w 2w Vedi tratta di esseri umani in Zimbabwe

L'indice anti-tratta

Il 3P Anti-trafficking Policy Index misura l'efficacia delle politiche pubbliche nella lotta alla tratta di esseri umani basata sulla valutazione dei requisiti minimi prescritti delle Nazioni Unite. Il livello qualitativo è stimato tramite una scala ascendente di misura fino a cinque punti, dove “5” indica il valore migliore. Lo scopo è di valutare le politiche pubbliche in base a tre item: perseguire i trafficanti, proteggere le vittime e prevenire il crimine. Ogni item è aggregato all'indice complessivo tramite una sommatoria variabile da 3 a 15 con 15 valore migliore. I risultati delle rilevazioni dell'indice mostrano che le politiche anti-tratta sono state migliorate nell'ultimo decennio; altri miglioramenti sono stati riscontrati nella prevenzione e nella persecuzione del crimine. Nel 2009 ad es., sette paesi hanno dimostrato il punteggio più elevato (15 pt) in tutti gli item: Germania, Australia, Olanda, Italia, Belgio, Svezia e Stati Uniti. Il gruppo successivo di paesi ha dimostrato un punteggio relativamente inferiore (14 pt): Francia, Norvegia, Sud Corea, Croazia, Canada, Austria, Slovenia e Nigeria. La peggiore performance è stata rilevata dalla Nord Corea (3 pt), seguita dalla Somalia[33].

Organizzazioni internazionali contro la tratta di esseri umani

Nazioni Unite

Nel 2000 le Nazioni Unite hanno promulgato la “Convenzione contro il crimine organizzato transnazionale” cd. “Convenzione di Palermo” distinta in due protocolli:

  • Prevenzione, soppressione e persecuzione della tratta di esseri umani, specialmente donne e bambini;
  • Favoreggiamento ed induzione all'immigrazione clandestina.

Tutti questi strumenti cercano di intervenire nell'attuale sistema internazionale di norme sulla tratta di esseri umani.

L'Ufficio per la prevenzione e la lotta al narco-traffico (UNODC) ha assistito molte organizzazioni non governative nella lotta contro la tratta di esseri umani. Il conflitto esploso nel 2006 in Libano, che ha visto coinvolti circa 300 000 lavoratori provenienti da Sri Lanka, Etiopia e Filippine vittime dei trafficanti, ha indotto l'UNODC ha promuovere una campagna informativa di concerto con la Caritas al fine di incrementare il livello di attenzione su tali problemi. In aggiunta, il rapporto finale permise di identificare 127 paesi di origine, 98 di transizione e 137 di destinazione utilizzati dai trafficanti. Anche nel 2007 l'UNODC ha promosso altre iniziative come il “Community Vigilance Project” sul confine tra India e Nepal e ha erogato una serie di risorse per le campagne in Bosnia, Erzegovina e Croazia.[34] mettendo a disposizione canali mediatici per la loro massima pubblicizzazione possibile.

Il Progetto Globale delle Nazioni Unite per combattere la tratta di esseri umani (UNGIFT) è stato lanciato nel marzo 2007 di concerto con gli Emirati Arabi Uniti ed in cooperazione con l'Organizzazione Internazionale del Lavoro, l'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, l'Unicef, l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani e l'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa. Nell'ambito del medesimo progetto, l'UNODC ha lanciato una sperimentazione per rilevare dati sulla risposta nazionale sulla tratta di esseri umani nel mondo, pubblicata postuma nel Rapporto globale sulla tratta di persone nel febbraio 2009. I risultati confermano le informazioni su 155 paesi circa il sistema legale, il diritto penale e l'assistenza alle vittime nonché la collaborazione con tutti gli interessati quali governi locali, imprese, università, società civile e mass media al fine di supporto reciproco, creare nuove partnership e sviluppare strumenti efficaci di lotta alla tratta.

Il progetto è basato su un principio molto semplice: la tratta di esseri umani è un crimine di una portata inimmaginabile e di un'atrocità che non può essere paragonata a niente al mondo; è un problema globale che richiede risposte globali, strategie pianificate al fine di disporre le dovute iniziative in tutto il mondo. Aprire la strada a tale strategia implica che i fattori d'interesse devono coordinare le risorse ancora in corso, accrescere la conoscenza e la consapevolezza, provvedere assistenza tecnica, promuovere efficaci risposte giuridiche, costruire competenze istituzionali e non, accogliere collaborazioni per azioni concertate, e, soprattutto, assicurare che ciascuno si assuma le proprie responsabilità. Al fine di incoraggiare e facilitare la cooperazione ed il coordinamento delle attività, l'UNGIFT spera di creare una sinergia tra le attività anti-tratta e quelle delle Nazioni Unite, organizzazioni internazionali e altri fattori d'interesse per sviluppare i più efficaci strumenti di intervento.

L'obiettivo è di stimolare le organizzazioni, sia governative che non, a sradicare la tratta magari riducendo allo stesso tempo la vulnerabilità delle vittime nonché la domanda di sfruttamento in tutte le sue forme, assicurando adeguata protezione e sostegno alle vittime e garantendo un giusto processo agli imputati con la certezza della pena, nel rispetto dei diritti umani di ciascuno. Il centralino nazionale per la lotta alla tratta di esseri umani offre un servizio di aiuto immediato 24 ore su 24 sulla base del “Progetto Polaris”, un'organizzazione non governativa che lavora nel medesimo ambito. Il data base aggiornato fornisce statistiche sui casi, anche sospetti, negli Stati Uniti.

Consiglio d'Europa

Il Consiglio d'Europa, riunito in assise a Varsavia il 16 maggio 2005, ha promulgato la Convenzione contro la Tratta degli esseri umani[35] firmata da circa 43 paesi, che istituisce una Commissione di esperti (GRETA) con il compito di monitorare ed implementare i punti centrali della Convenzione. Analogamente è stato fatto con i diritti dei minori a Lanzarote il 25 ottobre 2007. In aggiunta, la Corte Europea per i diritti umani di Strasburgo ha emesso diverse sentenze in merito: Siliadin v. Francia, del 26 luglio 2005, e Rantsev v. Cipro e Russia, del 7 gennaio 2010.

Organizzazioni per la sicurezza e la cooperazione in Europa

Nel 2003 l'OSCE ha stabilito una meccanismo anti-tratta finalizzato ad incrementare l'attenzione dell'opinione pubblica sul problema con la partecipazione politica dei paesi membri e coordinata dal Office of the Special Representative for Combating the Traffic of Human Beings presieduto da Eva Biaudet membro del Parlamento e Ministro dell'integrazione socio-sanitaria in Finlandia. Le attività dell'Ufficio spaziano dalla formazione alle forze dell'ordine per identificare la tratta e per promuovere politiche finalizzate a prevenire la criminalità. Inoltre, sono prese in considerazione le richieste dei governi locali in tema di assistenza legale, amministrativa e politica.

Altre organizzazioni

L'attività tesa a combattere la tratta varia da governo a governo[36]. Alcuni hanno introdotto una legislazione specifica finalizzata a rendere la tratta illegale. I governi inoltre hanno sviluppato appositi sistemi di cooperazione internazionale anche di concerto con le organizzazioni non governative. Molti paesi hanno avuto a che fare con problemi di identificazione e protezione delle vittime, politiche che potenzialmente vittimizzavano le persone, insufficiente prevenzione alle persone più vulnerabili. Particolari problemi sono stati riscontrati in quei paesi nel tentare di rilevare ulteriori scopi diversi dalla tratta. Oltre a tali iniziative, i governi possono attivarsi in tre maniere:

  1. incrementare l'attenzione dell'opinione pubblica, particolarmente in quei paesi dove i trafficanti sono più attivi.
  2. implementare la formazione delle forze di polizia, di assistenti sociali e impiegati della pubblica amministrazione in modo da prepararli ad affrontare meglio i singoli casi
  3. trasmettere campagne informative, laddove la prostituzione è legale, nei pressi dei bordelli in modo da avvisare preventivamente gli eventuali clienti sui pericoli della tratta.[37] or through posters.[38]

Prospettive sulla lotta alla tratta di esseri umani

«malgrado la crescente attenzione per il flagello della tratta di esseri umani, ogni anno milioni di persone in tutto il mondo continuano ad essere rese vittime dalla tratta per sfruttamento economico o sessuale e per altre forme di schiavitù o assimilabili ad essa, in violazione dei loro diritti umani fondamentali»

Sia il dibattito sulla tratta che sui trafficanti hanno subito diverse critiche dagli accademici[39][40] e dai giornalisti[41] su almeno tre temi: metodologia, terminologia e politiche da adottare.

Problemi metodologici

Nonostante la notevole quantità di provvedimenti legislativi, resta comunque sconfortante l'inadeguatezza delle organizzazioni internazionali a delineare almeno per grandi numeri le proporzioni - certo ingentissime - del fenomeno. Ad oggi non si dispone di dati precisi ed univoci sul mercato nero degli esseri umani destinati allo sfruttamento sessuale e non, poiché le stime eseguite dalle Organizzazioni non governative e dalle Nazioni Unite non offrono valori concordanti[42][43][44] Molti attribuiscono la causa del problema all'impossibilità di riprodurre statistiche significative[45][46].

Problemi terminologici

Seguendo le teorie di molti accademici, il concetto reale di tratta di esseri umani è oscuro e fuorviante. In particolare, è stato detto che mentre la tratta di esseri umani è visto come un crimine monolitico, in realtà si tratta di un atto di immigrazione clandestina che coinvolge diverse condotte talvolta illegali talvolta legali Laura Agustin ritiene che non sempre può essere considerato nella medesima categoria:

«Gli aspiranti viaggiatori sono adescati dagli intermediari che vendono informazioni, servizi e documenti. Quando i viaggiatori non possono permettersi di comprare questi biglietti a titolo definitivo, contraggono un debito»

Altri affermano che mentre tali debiti possono indurre in condizioni estreme, solitamente intervengono su base volontaria.

Il limite a tale approccio è che molta della violenza e dello sfruttamento deriva dal fatto che quel tipo di immigrazione e di lavoro è illegale e non a causa della natura malvagia della tratta[47]. Altri credono che tutto il discorso sulla tratta può essere dannoso agli interessi degli immigrati in quanto nega loro diritti e come depoliticizzare il dibattito sull'immigrazione[48].

Problemi politici

Laura Agustin afferma che molto spesso gli anti-trafficanti rilevano lo status di vittima dagli immigrati che hanno preso delle decisioni autonome al fine di valicare il confine nella consapevolezza di cosa stavano facendo[49] Ci sono state circostanze nelle quali le vittime si sono rifiutate di essere liberate[50][51]

Note

  1. ^ Convention on Transnational Organized Crime, su unodc.org. URL consultato il 22 marzo 2011.
  2. ^ UNODC - Signatories to the CTOC Trafficking Protocol, su treaties.un.org. URL consultato il 22 marzo 2011.
  3. ^ "United Nations Convention against Transnational Organized Crime", Annex II, Section I, Article 3 (pg. 42–43). Retrieved on 15 June 2010.
  4. ^ I matrimoni interrazziali autorizzati in Florida, (1967) “Problemi minorili”, 6, p. 807
  5. ^ Human Trafficking and Slavery (PDF), su hrusa.org, CQ Press, 26 marzo 2004.
  6. ^ Legge approvata dall'Assemblea Nazionale in prima lettura il 24 gennaio 2002
  7. ^ Legge n. 106-386 Victims of Trafficking and Violence Protection Act, 2000
  8. ^ Amy O'Neill R., Tratta internazionale delle donne verso gli Stati Uniti; Id., Una manifestazione di schiavismo contemporaneo e di crimine organizzato; Graycar A., Tratta di esseri umani
  9. ^ UNODC on human trafficking and migrant smuggling, su unodc.org, 2011. URL consultato il 22 marzo 2011.
  10. ^ Amnesty International - People smuggling, su amnesty.org.au, 23 marzo 2009. URL consultato il 22 marzo 2011.
  11. ^ a b Labor trafficking fact sheet, National Human Trafficking Resource Center.
  12. ^ "A global alliance against forced labour", ILO, 11 May 2005
  13. ^ a b Human Trafficking - Racine Dominicans
  14. ^ Kara, Siddharth, "Sex Trafficking: Inside the Business of Modern Slavery," Columbia University Press, 2009.
  15. ^ . Characteristics of Suspected Human Trafficking Incidents, 2007-08 (PDF), su content.news14.com, gennaio 2009. URL consultato il 22 marzo 2011.
  16. ^ Rachel Williams, British-born teenagers being trafficked for sexual exploitation within UK, police say, in The Guardian, London, 3 luglio 2008. URL consultato il 4 maggio 2010.
  17. ^ Mother sold girl for sex, May 7, 2010, The Age.
  18. ^ Agents in the UEFA spotlight, UEFA, 29 September 2006. (archived from the original on 2009-04-30)
  19. ^ LatAm - Brazil - Child Prostitution Crisis, su libertadlatina.org. URL consultato il 22 marzo 2011.
  20. ^ Child protection from violence, exploitation and abuse - Trafficking and sexual exploitation, su unicef.org, UNICEF, 23 settembre 2010. URL consultato il 22 marzo 2011.
  21. ^ The Age: China sets up website to recover trafficked children: report, Melbourne, News.theage.com.au, 28 ottobre 2009. URL consultato il 22 marzo 2011.
  22. ^ "The Two Faces of Inter-country Adoption: The Significance of the Indian Adoption Scandals" by David M. Smolin, Seton Hall Law Review, 35:403–493, 2005. (archived from the original on 2009-03-26)
  23. ^ "Child Laundering: How the Inter-country Adoption System Legitimizes and Incentivizes the Practices of Buying, Trafficking, Kidnapping, and Stealing Children" by David M. Smolin, bepress Legal Series, Working Paper 749, August 29, 2005.
  24. ^ End Child Exploitation, sempre al 2003
  25. ^ http://www.wakepeopleup.com/pdfs/sex-trafficking-slide 5.pdf
  26. ^ Jeremy Haken, Transnational Crime In The Developing World (PDF), su gfip.org, Global Financial Integrity. URL consultato il 25 giugno 2011.
  27. ^ Economic Roots of Trafficking in the UNECE Region - Regional Prep. Meeting for Beijing, su unece.org, 15 dicembre 2004. URL consultato il 22 marzo 2011.
  28. ^ Forced Labor and Human Trafficking: Estimating the Profits, su digitalcommons.ilr.cornell.edu, Cornell University ILR School, 1º marzo 2005. URL consultato il 25 giugno 2011.
  29. ^ UN-backed container exhibit spotlights plight of sex trafficking victims, su un.org, 6 febbraio 2008. URL consultato il 25 giugno 2011.
  30. ^ Feingold, David A. (2010) 'Trafficking in Numbers' in P. Andreas and K. M. Greenhill (eds) Sex, Drugs, and Body Counts (London: Cornell University Press)
  31. ^ a b Trafficking in Persons Report 2010, su state.gov, U.S. Department of State, 2010.
  32. ^ Trafficking in Persons Report 2011, su state.gov, U.S. Department of State, 2011.
  33. ^ Human-trafficking-research.org
  34. ^ Preventing Human Trafficking
  35. ^ Council of Europe - Council of Europe Convention on Action against Trafficking in Human Beings (CETS No. 197)
  36. ^ Cho, Seo-Young, Axel Dreher and Eric Neumayer (2011), The Spread of Anti-trafficking Policies - Evidence from a New Index, Cege Discussion Paper Series No. 119, Georg-August-University of Goettingen, Germany. (PDF). URL consultato il 13 novembre 2011.
  37. ^ Global TV Campaign on Human Trafficking, UN Office on Drugs and Crime, 2003. URL consultato il 5 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2007). (archived from the original on 2007-10-0-6)
  38. ^ Trafficking in Persons - Poster (English version) (archived from the original on 2008-02-27)
  39. ^ Dumienski, Zbigniew, 2011, ‘Critical Reflections on Anti-human Trafficking: The Case of Timor-Leste’, NTS Alert, May, Issue 2, Singapore: RSIS Centre for Non-Traditional Security (NTS) Studies for NTS-Asia.
  40. ^ Vedi: both blog and the book "Sex at the Margins" by Laura Agustin.
  41. ^ For example: Nathalie Rothschild, More evidence that trafficking is a myth, 27 April 2009, spiked-online.com.
  42. ^ Vedi for example: US Department of State, 2010, Trafficking in Persons (TIP) Report 2010.
  43. ^ Bialik, Carl, 2010, Suspect Estimates of Sex Trafficking at the World Cup, The Wall Street Journal, 19 June.
  44. ^ Vedi also: US Government Accountability Office, 2006, Human Trafficking: Better Data, Strategy and Reporting Needed to Enhance U.S. Antitrafficking Efforts Abroad, Highlights of GAO-06-825 Report, Washington, DC.
  45. ^ Agustin, Laura, 2008, Sex at the Margins: Migration, Labour Markets and the Rescue Industry, London and New York: Zed Books.
  46. ^ Rothschild, Nathalie, 2009b, Rescue: A New PC Term for Repatriation, spiked, 26 October.
  47. ^ Vedi for example: Ilkkaracan, Pinar and Leyla Gulcur, 2002, ‘The “Natasha” Experience: Migrant Sex Workers from the Former Soviet Union and Eastern Europe in Turkey’, Women’s Studies International Forum, Vol. 25, No. 4, pp. 411–21.
  48. ^ The new slave trade? | Tara McCormack | spiked
  49. ^ The Myth of the Migrant - Reason Magazine
  50. ^ Chinese Prostitutes Resist Efforts to Rescue Them from Africa’, 2011, Times LIVE, 1 January.
  51. ^ Siddharth, Kumar, 2010, ‘Sex Workers Don’t Want Rescue’, Mid Day, 23 October.

Fonti normative

Videografia

Audiografia

Bibliografia

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