Rifugio Città di Busto

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Rifugio Città di Busto
Il rifugio nel luglio 2009.
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Altitudine2 480 m s.l.m.
LocalitàPiano dei Camosci, Formazza
CatenaAlpi Lepontine
Coordinate46°26′02.01″N 8°21′46.94″E / 46.433892°N 8.363039°E46.433892; 8.363039
Dati generali
Inaugurazione1928
ProprietàClub Alpino Italiano, sezione di Busto Arsizio
GestioneMichele Valsesia
Periodo di aperturagiugno-settembre
Capienza52 posti letto
Locale invernale6 posti
Mappa di localizzazione
Map
Sito internet

Il rifugio Città di Busto è un rifugio alpino in alta Val Formazza, nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola, a 2.480 m s.l.m.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Foto del rifugio scattata nel 1935

Il rifugio, di proprietà della sezione di Busto Arsizio del CAI, fu costruito tra il 1926 ed il 1927 su progetto dell'architetto Silvio Gambini,[1] ed inaugurato il 20 settembre 1927.

Caratteristiche e informazioni[modifica | modifica wikitesto]

È una costruzione in muratura di pietrame a due piani, rivestita internamente in legno. Offre un totale di 52 posti letto; è dotato di acqua corrente interna, docce calde, telefono pubblico, ed impianto di riscaldamento elettrico. Offre servizio di alberghetto, ed è di proprietà del CAI di Busto Arsizio. Il piccolo locale invernale dispone di 2 posti letto con materassi e coperte.

Il rifugio è aperto dal primo week-end di giugno fino alla fine di settembre, salvo avverse condizioni meteo.

Accessi[modifica | modifica wikitesto]

Si accede al rifugio dal lago di Morasco, punto d'arrivo della statale della val Formazza. Da qui, seguendo una strada sterrata, si sale all'Alpe Bettelmatt, dove parte il sentiero diretto al piano dei camosci, seguendo il quale si arriva al rifugio.[2] L'itinerario è di tipo escursionistico, classificato con difficoltà T.

Ascensioni[modifica | modifica wikitesto]

Traversate[modifica | modifica wikitesto]

Il rifugio si trova sul percorso dell'Alta Via delle Alpi Ossolane, di cui è punto tappa. È inoltre a breve distanza dal percorso blu della Via Alpina.

Altre attività[modifica | modifica wikitesto]

Nelle vicinanza del rifugio è stata aperto nel 2004 un sito d'arrampicata destinato principalmente ad uso didattico.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Silvio Gambini: la carriera di un architetto tra Liberty e Razionalismo, Busto Arsizio, 1992, Città di Busto Arsizio, p. 194.
  2. ^ OMG - rifugio 3A, su donbosco3a.it. URL consultato il 4 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 29 aprile 2009).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]