Pianiga

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Pianiga
comune
Pianiga – Veduta
Pianiga – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Città metropolitana Venezia
Amministrazione
SindacoMassimo Calzavara (centro-destra) dal 15-5-2023
Territorio
Coordinate45°27′21.92″N 12°01′48.61″E / 45.45609°N 12.03017°E45.45609; 12.03017 (Pianiga)
Altitudinem s.l.m.
Superficie20,07 km²
Abitanti12 142[1] (30-6-2022)
Densità604,98 ab./km²
FrazioniCazzago, Mellaredo, Rivale Albarea
Comuni confinantiDolo, Fiesso d'Artico, Mira, Mirano, Santa Maria di Sala, Vigonza (PD), Villanova di Camposampiero (PD)
Altre informazioni
Cod. postale30030
Prefisso041
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT027028
Cod. catastaleG565
TargaVE
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 462 GG[3]
Nome abitantipianighesi
Patronosan Martino di Tours
Giorno festivo11 novembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Pianiga
Pianiga
Pianiga – Mappa
Pianiga – Mappa
Posizione del comune di Pianiga nella città metropolitana di Venezia
Sito istituzionale

Pianiga è un comune italiano di 12 142 abitanti[1] della città metropolitana di Venezia in Veneto.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio di Pianiga è inserito nel graticolato romano. Oltre al capoluogo (3 000 abitanti), comprende le frazioni di Cazzago (4 300 ab.), Mellaredo (2 627 ab.) e Rivale (1 185[4] ab.).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Pur essendo probabile la frequentazione del territorio in epoca preistorica, i primi insediamenti stabili nell'odierna Pianiga dovrebbero collocarsi al tempo dei Romani, che assoggettarono il territorio tra il III e il II secolo a.C. Sono ancora evidentissimi i segni della centuriazione (il cosiddetto graticolato romano) e lo stesso toponimo dovrebbe derivare da quello di un proprietario terriero, tale Pellius o Oppilius

Pianiga comincia a comparire nei documenti a partire dall'alto medioevo, quando divenne possedimento di enti ecclesiastici. Nella zona si estendevano fondi dell'abbazia di Sant'Ilario di Gambarare, del monastero di San Cipriano di Murano e dei monasteri padovani di Santo Stefano, della Misericordia e di Santa Maria Mater Domini. Ebbe numerosi terreni anche la chiesa di San Martino, attuale parrocchiale, di cui si hanno notizie a partire dalla metà del XII secolo.

Dal punto di vista politico, Pianiga faceva parte del comune di Padova. Ne seguì le sorti quando, nel 1405, passò nell'orbita della Repubblica di Venezia che la inquadrò nel vicariato di Mirano, a sua volta parte del territorio Padovano. A partire dal Cinquecento si ebbe un'evoluzione dell'economia, con il miglioramento delle tecniche di coltivazione, l'introduzione di nuove produzioni (come la tessitura della lana e la bachicoltura) e la realizzazione di opere di bonifica. Questi eventi destarono l'interesse degli aristocratici veneziani e padovani, che sostituirono gradualmente gli enti ecclesiastici nella proprietà terriera.

Con la caduta della Repubblica di Venezia, fu coinvolta nei turbolenti eventi che videro l'avvicendarsi dei domini francese e austriaco. Nel 1806, in epoca napoleonica, furono istituiti gli odierni comuni, ma i confini di Pianiga variarono molto negli anni e furono definitivamente sistemati solo dagli Austriaci (quando venne staccata Ballò e aggiunta Mellaredo). Nel 1853 passò dalla provincia di Padova a quella di provincia di Venezia[5].

L'8 luglio 2015 una violenta tromba d'aria, di grado EF4 della Scala Fujita, si è abbattuta su Mira. Il fenomeno, durato quasi 10 minuti, ha coinvolto altresì i comuni di Dolo e Pianiga. Il tornado ha percorso 11.5 km e ha avuto una larghezza variabile dai 500 m al chilometro. Vi sono stati gravi danni materiali a case, automobili e infrastrutture nonché una vittima, 72 feriti e alcune centinaia di sfollati.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone del comune di Pianiga sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 7 giugno 1962.[6]

«D'azzurro, all'albero di gelso, caricato di cinque uccelli, al naturale, nodrito su campagna di verde, attraversata in banda da una riviera d'argento, ondata d'azzurro. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo troncato di bianco e di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Ville venete[modifica | modifica wikitesto]

  • Villa Querini Calzavara Pinton, edificio del 1700 acquistato e restaurato dal comune ed inaugurato l'11 giugno 2017. È la sede della biblioteca comunale[7].
  • Villa Albarea con barchesse e parco, nell'omonima località; l'impianto risale al XVIII secolo[8].
  • Villa Viterbi, complesso del XVI secolo, posto sul lato opposto alla chiesa di Mellaredo, lungo la strada statale.

Chiese parrocchiali[modifica | modifica wikitesto]

Il comune aggrega i territori di competenza di quattro storiche parrocchie della diocesi di Padova: Cazzago, Mellaredo, Pianiga, Rivale. I monumenti principali di queste comunità sono le chiese.

Pianiga[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di San Martino di Tours a Pianiga

La chiesa di Pianiga, dedicata a San Martino di Tours, è uno degli edifici religiosi più antichi di questa zona della città metropolitana di Venezia, risalente al XIII secolo, esempio di architettura romanica con ravvisabili influssi gotici.

Cazzago[modifica | modifica wikitesto]

Anche la parrocchia di Cazzago è consacrata a San Martino. L'edificio è stato ristrutturato nel 2007 a cura degli architetti Cattaruzza e Millosevich. Presso la parrocchia è conservato il quadro Madonna con Bambino tra gli ulivi[9] del pittore Luigi Martignon.

Mellaredo[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista a Mellaredo

A Mellaredo sorge la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista. Essa fu riedificata dalle monache del convento di Santa Maria Misericordia di Padova nel 1713. Dopo che Napoleone soppresse il monastero le proprietà (compresa la chiesa) diventò statale e per questo motivo il campanile fu costruito tra il 1869-1871) dal nuovo Regno d'Italia. L'attuale chiesa fu ristrutturata negli anni cinquanta del Novecento[10].

Rivale[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa è dedicata a San Nicola.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[11]

I cittadini stranieri residenti sono 888 al 1º gennaio 2021, ammontando al 7,2% della popolazione totale.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1945 1946 Francesco Petrin Partito Liberale Italiano Sindaco nomina prefettizia
1985 1991 Egidio Pertile (1991) Sindaco
1991 1993 Giuseppe Panizza Sindaco
1993 1998 Dino Stocco Lega Nord Sindaco
1998 2008 Antonio Di Luzio Lega Nord Sindaco
2008 2018 Massimo Calzavara centro-destra Sindaco
2018 2023 Federico Calzavara centro-destra Sindaco
2023 in carica Massimo Calzavara centro-destra Sindaco

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Team automobilistico[modifica | modifica wikitesto]

Il Team Durango è stata una squadra italiana con sede a Mellaredo. Ha partecipato ad alcune edizioni della 24 ore di Le Mans, Campionato mondiale sportprototipi, GP2 Series, GP2 Asia Series, Formula 3000, Formula Renault e Auto GP.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ In mancanza di dati ufficiali precisi, si è fatto riferimento alle popolazioni delle rispettive parrocchie, reperibili nel sito della CEI.
  5. ^ Storia di Pianiga, su comune.pianiga.ve.it, Comune di Pianiga. URL consultato il 24 settembre 2017.
  6. ^ Pianiga, decreto 1962-06-07 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 15 maggio 2022.
  7. ^ Boaretto Nicola- Villa ritrovata. Casa Querini Calzavara Pinton in Pianiga - Edizione Comune Pianiga - 2017
  8. ^ http://www.irvv.net/nc/it/ville-aperte.html?villaId=5619 Archiviato l'8 agosto 2017 in Internet Archive. |Istituto Regionale Ville Venete
  9. ^ Mario Poppi Cazzago Novecento Anni, Grafiche Ed. La Press, Fiesso d'Artico (Venezia) 2005, ISBN 88-85673-37-6, pag.310
  10. ^ http://www.ilsegnavia.it/le-parrocchie/la-storia/parrocchia-di-san-giovanni-battista-in-mellaredo Archiviato il 30 luglio 2017 in Internet Archive. sito delle Parrocchie di Mellaredo e Rivale
  11. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Abati Riccardo - Pianiga. Storia, parroci e civiltà contadina in un paese veneto - Comune di Pianiga- 1991
  • Gruppo culturale di Pianiga -Pianiga : cercando fra le vecchie carte e le scarse memorie- introduzione di Pietro Galletto - Comune di Pianiga - 1988

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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