Palazzuolo sul Senio

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Palazzuolo sul Senio
comune
Palazzuolo sul Senio – Stemma
Palazzuolo sul Senio – Bandiera
Palazzuolo sul Senio – Veduta
Palazzuolo sul Senio – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Toscana
Città metropolitana Firenze
Amministrazione
SindacoGian Piero Moschetti (centro-sinistra) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate44°07′N 11°33′E / 44.116667°N 11.55°E44.116667; 11.55 (Palazzuolo sul Senio)
Altitudine437 m s.l.m.
Superficie109,11 km²
Abitanti1 111[3] (01-01-2023)
Densità10,18 ab./km²
FrazioniBibbiana, Campanara, Casetta di Tiara, Mantigno, Misileo, Piedimonte, Quadalto, Salecchio, Visano[1][2]
Comuni confinantiBorgo San Lorenzo, Brisighella (RA), Casola Valsenio (RA), Castel del Rio (BO), Firenzuola, Marradi
Altre informazioni
Cod. postale50035
Prefisso055-8046
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT048031
Cod. catastaleG270
TargaFI
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[4]
Cl. climaticazona E, 2 942 GG[5]
Nome abitantipalazzuolesi
Patronosanto Stefano
Giorno festivo26 dicembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Palazzuolo sul Senio
Palazzuolo sul Senio
Palazzuolo sul Senio – Mappa
Palazzuolo sul Senio – Mappa
Posizione del comune di Palazzuolo sul Senio all'interno della città metropolitana di Firenze
Sito istituzionale

Palazzuolo sul Senio (pronuncia: Palazzuòlo sul Sènio, IPA: /palatˈʦwɔlo sul 'sɛnjo/[6]; fino al 1951, Palazzuolo di Romagna; Palazôl in romagnolo) è un comune italiano di 1.111 abitanti, collocato nel versante romagnolo dell'Appennino tosco-romagnolo. Palazzuolo è amministrato dalla città metropolitana di Firenze, in Toscana (Romagna fiorentina).

Dal 2018 fa parte de I borghi più belli d'Italia.

Sulla base dei dati ISTAT a gennaio 2023, è il secondo comune meno popolato della provincia[7] di Firenze.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel Basso Medioevo il territorio di Palazzuolo fu feudo della famiglia Ubaldini. Nel XIII secolo emerse la famiglia Pagani, il cui esponente più noto fu Maghinardo. Con la sua morte, nel 1302, il feudo tornò di proprietà degli Ubaldini. La più celebre di questa famiglia fu Marzia degli Ubaldini (detta anche Cia), fu la figlia della figlia di Maghinardo. Marzia sposò il signore di Forlì, Francesco II Ordelaffi, e combatté al suo fianco in più occasioni, anche durante la crociata contro i Forlivesi, quando difese eroicamente la città di Cesena. La voce popolare vuole che sia proprio Cia (cioè Marzia Ordelaffi) la donna che compare nello stemma del Comune di Palazzuolo.

Nel 1362 il territorio di Palazzuolo entrò a far parte della Repubblica fiorentina. Con la vicina Firenzuola, costituì il nucleo della Romagna toscana. Da allora Palazzuolo seguì il destino della Repubblica di Firenze e fu infeudato alla famiglia fiorentina degli Strigelli.

Al plebiscito del 1860 per l'annessione della Toscana al Regno di Sardegna i "sì" non ottennero la maggioranza degli aventi diritto (437 su un totale di 996), anzi gran parte degli abitanti non si recò alle urne, sintomo dell'opposizione all'annessione[8].

Il 24 settembre 1944 fu liberata dalla 1ª Divisione britannica[9].

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 7 febbraio 1957.[10]

«D'azzurro, al castello finestrato e murato di nero, chiuso con porta al naturale; ad un busto di donna uscente dal castello, fra due torri. Ornamenti esteriori da Comune.[11]»

La donna raffigurata nello scudo è probabilmente Cia Ordelaffi (1317-1381), signora consorte di Cesena e Forlì e una delle più note figure di donne combattenti della storia d'Italia, oggi simbolo di coraggio e resistenza di queste terre.

Il gonfalone, concesso con D.P.R. del 15 aprile 1957, è un drappo partito di bianco e di azzurro.[10]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

  • Villa di Gruffieto, antica villa di fine XVII secolo, situata in mezzo al bosco tra Palazzuolo e Marradi, è oggi completamente restaurata. Il complesso è costituito dalla villa, di notevoli dimensioni e di forma articolata, una cappella per il culto religioso, un fabbricato adibito a dimora dei contadini con stalle e locali di servizio, un fabbricato rurale adibito a fienile e stalla, una burraia e un ulteriore edificio ove sono localizzati il forno e un seccatoio delle castagne. Vi hanno soggiornato personaggi illustri, come il poeta Dino Campana e il politico umanista Gaspare Finali.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[12]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati ISTAT al 1 gennaio 2020 la popolazione straniera residente era di 28 persone.[13]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Musei[modifica | modifica wikitesto]

Panoramica del paese

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

  • Luglio 1ª Domenica "Sagra del Tortello"
  • Luglio 3º o 4º fine settimana "Festa della birra"
  • Giugno - Luglio - Agosto ogni 2ª Domenica del Mese "Hobby Senio"
  • Agosto - fine settimana di Ferragosto "Sagra del Cinghiale"
  • Agosto 7 e 28 - Tradizionale Fiera di Merci e Bestiame
  • Ottobre - tutte le domeniche "Sagra del Marrone e dei frutti del sottobosco"
  • Novembre - ultimo fine settimana "Trail del Cinghiale"

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Industria e Servizi[modifica | modifica wikitesto]

Turismo[modifica | modifica wikitesto]

Nel territorio comunale ci sono oltre 116 km di sentieri per escursioni, lungo i quali si allineano due punti panoramici e due rifugi[14].

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Palazzuolo sul Senio, insieme ai comuni di Marradi e di Firenzuola, viene collocato nel Mugello, con la denominazione di Alto Mugello.

La raccolta delle castagne nel bosco di Palazzuolo

Cronologia sindaci[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1860 al 1925[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1860 1862 Giuseppe Amerigo Strigelli Gonfaloniere
1863 Carlo Naldoni Gonfaloniere
1864 Gaetano Zavagli Gonfaloniere
1865 1870 Francesco Vivoli Sindaco
1870 1878 Giuseppe Amerigo Strigelli Sindaco
1879 1888 Leopoldo Vernaccini Sindaco
1888 Antonio Tismondi Commissario prefettizio
1888 1889 Vitale Montevecchi Sindaco facente funzioni
febbraio 1890 1891 Ottavio Visani Scozzi Sindaco facente funzioni
maggio 1892 dicembre 1893 Ferdinando Galeotti Sindaco facente funzioni
febbraio 1894 novembre 1894 Luigi Naldoni Sindaco facente funzioni
dicembre 1894 febbraio 1895 Alessandro Ghezzi Sindaco facente funzioni
marzo 1895 aprile 1895 Ferdinando Galeotti Sindaco facente funzioni
ottobre 1895 aprile 1899 Luigi Naldoni Sindaco (giugno-settembre 1895:
sindaco facente funzioni)
aprile 1899 luglio 1899 Ottavio Visani Scozzi Sindaco facente funzioni
luglio 1899 giugno 1918 Lodovico Bianconcini Strigelli Sindaco
giugno 1918 aprile 1920 Ferdinando Galeotti Sindaco
giugno 1920 ottobre 1920 Lodovico Pancrazio Commissario prefettizio
1921 1922 Ettore Alpi Sindaco
novembre 1922 maggio 1923 Pietro Bianconi Commissario prefettizio
maggio 1923 ottobre 1924 Alberto Nocentini Sindaco
ottobre 1924 maggio 1925 Antonio Zavagli Sindaco

Podestà dal 1925 al 1944[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
settembre 1925 maggio 1926 Marino Marchetti Commissario prefettizio
luglio 1926 dicembre 1926 Cesare Visani Scozzi Podestà
marzo 1927 Marino Marchetti Commissario prefettizio
dicembre 1927 agosto 1929 Cesare Visani Scozzi Podestà
agosto 1929 dicembre 1934 Angiolo Fabroni Commissario prefettizio
dicembre 1934 giugno 1936 Angiolo Fabroni Podestà
giugno 1936 aprile 1937 Francesco Scalini Scala Commissario prefettizio
maggio 1937 settembre 1939 Francesco Scalini Scala Podestà
settembre 1939 dicembre 1943 Alberto Nocentini Podestà
gennaio 1944 novembre 1944 Remo Chiariotti Commissario prefettizio
novembre 1944 Mario Quercia Commissario prefettizio

Dal novembre 1944 ad oggi[modifica | modifica wikitesto]

Primo cittadino Partito Giunta/Coalizione Mandato Elezione
Inizio Fine
Odoardo Strigelli novembre 1944 maggio 1945
Luigi Barlotti maggio 1945 novembre 1945
Felice Lombardi novembre 1945 novembre 1946
Francesco Pagliazzi novembre 1946 marzo 1948
Luigi Meucci marzo 1948 maggio 1949
Siro Curti maggio 1949 giugno 1951
Ettore Alpi 1951 1956
Francesco Costa 1957 1975
Bruno Cavini Democrazia Cristiana 1975 24 aprile 1995
Roberto Campomori Centro-sinistra 24 aprile 1995 14 giugno 1999
Andrea Casini Centro-sinistra 14 giugno 1999 14 giugno 2004
Paola Cavini Lista civica 15 giugno 2004 8 giugno 2009
Cristian Menghetti Centro-sinistra 8 giugno 2009 27 maggio 2019
Gian Piero Moschetti Lista civica 27 maggio 2019 in carica

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Le frazioni – I 13 Castelli dissolti nel tempo, su prolocopalazzuolo.it. URL consultato il 23 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2020).
  2. ^ Programma delle alienazioni degli immobili comunali per l'anno 2013: cimitero di Visano, su comune.palazzuolo-sul-senio.fi.it. URL consultato il 23 marzo 2020.
  3. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  4. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  5. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  6. ^ Vedi, nel Dizionario d'ortografia e di pronunzia, "Palazzuolo" Archiviato il 22 luglio 2015 in Internet Archive. e "Senio" Archiviato il 22 luglio 2015 in Internet Archive..
  7. ^ Comuni in Città Metropolitana di Firenze per Popolazione, su tuttitalia.it. URL consultato il 18 luglio 2015.
  8. ^ Nidia Danelon Vasoli, Il plebiscito in Toscana nel 1860, Firenze, Olschki, 1968, in cui si fa riferimento anche al casi di Castiglion Fibocchi e Radda in Chianti.
  9. ^ Liberazione di Palazzuolo sul Senio e Marradi, 25 settembre 1944, su bibliotecasalaborsa.it. URL consultato il 13 gennaio 2023.
  10. ^ a b Palazzuolo sul Senio, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 18 marzo 2023.
  11. ^ Comune di Palazzuolo sul Senio, Statuto comunale, Art. 3 Stemma e gonfalone.
  12. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  13. ^ Stranieri residenti al 1º gennaio, su dati.istat.it. URL consultato il 21 settembre 2020.
  14. ^ Stefano Salomoni, Le mille opportunità di un territorio georeferenziato, in Il nuovo Diario-Messaggero, 24 ottobre 2015.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN235689399 · WorldCat Identities (ENlccn-n2002161920