NGC 6352
NGC 6352 Ammasso globulare | |
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NGC 6352 | |
Scoperta | |
Scopritore | James Dunlop |
Data | 1826 |
Dati osservativi (epoca J2000) | |
Costellazione | Altare |
Ascensione retta | 17h 25m 29.1s |
Declinazione | -48° 25′ 22″ |
Distanza | 18600 a.l. (5702 pc) |
Magnitudine apparente (V) | 7,8 |
Dimensione apparente (V) | 7,1' |
Caratteristiche fisiche | |
Tipo | Ammasso globulare |
Classe | XI |
Altre designazioni | |
C 81, ESO 228-SC003, GCL 64 | |
Mappa di localizzazione | |
Categoria di ammassi globulari |
NGC 6352 (noto anche come C 81) è un ammasso globulare visibile nella costellazione dell'Altare.
Osservazione
[modifica | modifica wikitesto]Si individua 1,5° a nord-ovest della stella α Arae, subito a sud della coda dello Scorpione; si trova in pieno nella fascia luminosa della Via Lattea. Si può individuare, seppure con difficoltà, con un binocolo in un cielo molto nitido; le prime stelle, di magnitudine 13,4, possono iniziare ad essere risolte solo con un telescopio da 150–200 mm di apertura. Nei dintorni di quest'oggetto sono presenti ricchi campi stellari.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]NGC 6352 è uno degli ammassi globulari meno concentrati, essendo di classe XI su una scala da I a XII; la sua età è invece stimata sui 14,5 miliardi di anni, similmente ad altri ammassi più famosi come 47 Tucanae, di cui sembra possedere anche una simile metallicità. A tal proposito va ricordato che quest'ammasso è uno dei più ricchi in metalli che si conoscano: se in genere le stelle degli ammassi globulari hanno una quantità di ferro (relativa all'idrogeno) di 1/100 rispetto alla quantità del Sole, questo sembra averne circa 1/50, vale a dire 50 volte più ricco in ferro della gran parte dei globulari conosciuti.
NGC 6352 è inoltre uno degli ammassi più interni, trovandosi nella parte dell'alone galattico interno, e dista dal centro galattico circa 10.800 anni luce.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Opere generali
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Stephen James O'Meara, Deep Sky Companions: The Caldwell Objects, Cambridge University Press, 2003, ISBN 0-521-55332-6.
- (EN) Jay M. Pasachoff, Atlas of the Sky, in Stars and Planets, New York, NY, Peterson Field Guides, 2000, ISBN 0-395-93432-X.
- (EN) Sir Patrick Caldwell-Moore, Firefly: Atlas of the Universe, Firefly Books Limited, 2003, ISBN 1-55297-819-2.
Carte celesti
[modifica | modifica wikitesto]- Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume II - The Southern Hemisphere to +6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-15-8.
- Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0, 2ª ed., Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-933346-90-5.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su NGC 6352
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Catalogo NGC/IC online, su ngcicproject.org. URL consultato il 7 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).
- (EN) Catalogo NGC/IC on-line, su ngcicproject.org.
- (EN) Dati di NGC 6352 - SIMBAD, su simbad.u-strasbg.fr. (dettagli identificatori, misure)
- (EN) Dati di NGC 6352 - NASA Extragalactic Database, su ned.ipac.caltech.edu.
- (EN) Dati di NGC 6352 - SEDS, su spider.seds.org.
- (EN) Dati di NGC 6352 - VizieR Service, su vizier.u-strasbg.fr.
- (EN) Immagini di NGC 6352 - Aladin, su aladin.u-strasbg.fr.
- (EN) Immagini di NGC 6352 - SkyView, su skyview.gsfc.nasa.gov.