NGC 3195

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NGC 3195
Nebulosa planetaria
La Nebulosa NGC 3195
Scoperta
ScopritoreJohn Herschel
Data1835
Dati osservativi
(epoca J2000.0)
CostellazioneCamaleonte
Ascensione retta10h 09m 20.9s
Declinazione-80° 51′ 30.7″
Coordinate galattiche296°; -20°
Magnitudine apparente (V)11,5
Dimensione apparente (V)40" x 30"
Caratteristiche fisiche
TipoNebulosa planetaria
Galassia di appartenenzaVia Lattea
Caratteristiche rilevanticlasse 3;
magn. stella centrale: 15,3
Altre designazioni
PK296-20.1
Mappa di localizzazione
NGC 3195
Categoria di nebulose planetarie

Coordinate: Carta celeste 10h 09m 20.9s, -80° 51′ 30.7″

NGC 3195 (nota anche come C 109) è una nebulosa planetaria situata nella costellazione del Camaleonte. È la nebulosa planetaria più meridionale che si conosca all'interno della Via Lattea[1].

Osservazione[modifica | modifica wikitesto]

È una nebulosa molto conosciuta, visibile quasi esclusivamente dall'emisfero australe della Terra. Si può individuare 1,5 gradi a WSW della bella coppia di stelle δ 1,2 Cha, sulla linea che la congiunge alla ζ Chamaeleontis; occorre un telescopio di almeno 120-150mm di apertura per poter osservare questa nebulosa, che si presenta come un dischetto chiaro debolmente allungato in senso nord-sud, apparentemente privo di dettagli significanti. La stella centrale, quella che ha originato l'oggetto, è di quindicesima magnitudine, il che non favorisce il reperimento di questa nebulosa.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Le osservazioni allo spettroscopio hanno rivelato che la nebulosa si avvicina a noi alla velocità di circa 16 km/s, mentre l'involucro nebuloso si espande nello spazio a 40km/s.[2] Il suo diametro è stimato in circa 1 anno luce.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ SIMBAD Astronomical Database, su Results for NGC 3195. URL consultato il 17 aprile 2007.
  2. ^ Stephen James O'Meara, Deep Sky Companions: The Caldwell Objects, Cambridge University Press, 2003, ISBN 0-521-55332-6.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Libri[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Stephen James O'Meara, Deep Sky Companions: The Caldwell Objects, Cambridge University Press, 2003, ISBN 0-521-55332-6.

Carte celesti[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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