Muriel Spark

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Dame Muriel Sarah Spark (nata Muriel Sarah Camberg; Edimburgo, 1º febbraio 1918[1]Civitella in Val di Chiana, 13 aprile 2006) è stata una scrittrice britannica.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata Muriel Sarah Camberg, a Edimburgo, da padre ebreo e madre cristiana, frequentò la scuola superiore femminile James Gillespie (James Gillespie's High School for Girls). Nel 1934-1935 si diplomò al corso di "corrispondenza commerciale e scrittura riassuntiva" al Heriot-Watt College. Insegnò brevemente inglese e successivamente lavorò come segretaria in un grande magazzino.

Nel 1937, sposò Sidney Oswald Spark, e lo seguì in Rhodesia (ora Zimbabwe), dove nacque l'unico figlio. Il matrimonio naufragò in breve. Muriel Spark tornò in Gran Bretagna nel 1944 e durante la seconda guerra mondiale lavorò per i servizi segreti.

La sua carriera letteraria ebbe inizio solo dopo la guerra, quando iniziò a scrivere, utilizzando il cognome da sposata, poesie e pezzi di critica letteraria. Nel 1947 divenne redattrice del Poetry Review. Nel 1954, decise di convertirsi al cattolicesimo: successivamente parlò della conversione come di un elemento fondamentale nel suo divenire una scrittrice di romanzi. Penelope Fitzgerald, contemporanea di Muriel Spark e anche lei romanziera, osservò come la Spark "aveva fatto notare che non aveva scritto romanzi prima della conversione ... questa le aveva permesso di guardare all'esistenza umana nel suo insieme, cosa necessaria per una romanziera" [2]. In un'intervista con John Tusa sulla BBC Radio 4, Muriel Spark, parlando della sua conversione e dell'effetto che aveva avuto sul suo modo di scrivere, disse: "Ero appena un po' preoccupata, titubante. Sarà giusto, non sarà giusto? Posso scrivere un romanzo su questo — sarà stupido, non lo sarà? E in qualche modo con la religione — se una cosa non ha niente a che fare con l'altra, non lo so - ma non sembra così, che ho appena preso confidenza...". Graham Greene e Evelyn Waugh la sostennero nella decisione.

Il suo primo romanzo, The Comforters, fu pubblicato nel 1957, ma fu Gli anni fulgenti di Miss Brodie (The Prime of Miss Jean Brodie) (1961) a darle fama, per l'originalità dell'argomento e del modo di scrivere della Spark, che utilizza spesso l'espediente di salto nel tempo, tra passato e futuro, della narrazione. La James Gillespie's High School, dalla scrittrice frequentata in gioventù, fece da modello per la Marcia Blaine School del romanzo. In The Comforters (descritto da Sir Frank Kermode come "un libro di straordinaria originalità") il protagonista sa di far parte di un romanzo, e in The Prime of Miss Jean Brodie le storie dei personaggi vanno dal passato al futuro contemporaneamente. Kermode descrisse il tema ricorrente dei romanzi della Spark come "la domanda è come il diavolo possa esistere in un mondo creato da un Dio buono".

Nel 1965 il suo romanzo La porta di Mandelbaum, ambientato in Israele, ricevette il James Tait Black Memorial Prize[3].

Dopo aver vissuto a New York per alcuni anni, Muriel Spark si trasferì a Roma, dove incontrò l'artista e scultrice Penelope Jardine nel 1968. Nei primi anni settanta le due amiche si sistemarono in Toscana e vissero nel paese di Oliveto, del quale nel 2005 Spark ottenne la cittadinanza onoraria.

Il soggiorno in Italia e la familiarità con la sua cultura e i suoi luoghi ispirano il romanzo Diana maligna del 1976, ambientato a Nemi.

Muriel Spark vinse il premio US Ingersoll Foundation TS Eliot Award nel 1992 e il Premio David Cohen nel 1997[4].

Fu insignita del titolo di Dama di Commenda dell'Impero Britannico nel 1993, in riconoscimento dei servigi resi al paese con la sua produzione letteraria.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

La convivenza con Penelope Jardine riportò alla luce dicerie sulle presunte relazioni saffiche della Spark,[5] risalenti al tempo in cui risiedeva a New York, benché sia la Spark che i suoi amici le abbiano sempre smentite.

A pochi giorni dalla morte,[6] il 22 aprile 2006, il Daily Mail rese noto che l'unico figlio di Muriel Spark, Robin, non aveva partecipato al funerale della madre in Toscana. La Spark lo aveva lasciato in Rhodesia all'età di sei anni, quando era rientrata in Inghilterra e, sebbene avesse affermato che, all'epoca, era sua intenzione portarlo con sé in Inghilterra, il figlio in realtà era tornato in Gran Bretagna con il padre solo 18 mesi dopo ed era cresciuto con i nonni materni in Scozia. Da qui aveva avuto origine un rapporto conflittuale con la madre.

Muriel Spark inviava denaro ad intervalli regolari per mantenere il figlio, costretto a lavorare duramente senza successo nel corso degli anni. Sydney Spark, marito di Muriel e padre di Robin, sposato il 3 settembre 1937, si era rivelato, appena pochi mesi dopo il matrimonio, un maniaco depressivo incline a reazioni violente. Robin nacque nel luglio 1938, ma già nel 1940 Muriel si separò dal marito e nel 1944 tornò in Gran Bretagna. Madre e figlio litigarono duramente negli anni successivi quando Robin, di fede ebraica, volle che anche la nonna defunta fosse riconosciuta come ebrea. La cattolica osservante Spark reagì furiosamente e accusò il figlio di volersi fare pubblicità per emergere come artista.[7] Una volta, mentre autografava uno dei suoi ultimi libri ad Edimburgo, rispose ad una domanda di un giornalista che chiedeva se avrebbe incontrato il figlio, dicendo "Penso ormai di conoscere il modo migliore per evitarlo".[8][9][10]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Narrativa[modifica | modifica wikitesto]

Varia[modifica | modifica wikitesto]

  • Tribute to Wordsworth (a cura di Muriel Spark e Derek Stanford) (1950)
  • Child of Light (uno studio di Mary Shelley) (1951)
  • The Fanfarlo and Other Verse (1952)
  • Selected Poems of Emily Brontë (1952)
  • John Masefield (biografia) (1953)
  • Emily Brontë: her life and work (di Muriel Spark e Derek Stanford) (1953)
  • My Best Mary (una selezione di lettere di Mary Wollstonecraft Shelley, a cura di Muriel Spark e Derek Stanford) (1953)
  • The Brontë letters (1954)
  • Letters of John Henry Newman (a cura di Muriel Spark e Derek Stanford) (1957)
  • The Go-away Bird (storie brevi) (1958)
  • Voices at Play (brevi storie e commedie) (1961)
  • Doctors of Philosophy (commedia) (1963)
  • Collected Poems (1967)
  • Collected Stories (1967)
  • Un bellissimo orologio (The Very Fine Clock)[11] (libro per bambini, illustrazioni di Edward Gorey) (1968)
  • Bang-bang You're Dead (storie brevi) (1982)
  • Going up to Sotheby's (componimenti poetici) (1982)
  • The School on the Links (autobiografia) (1991); trad. it. La vera Miss Brodie, Adelphi, 2006
  • Curriculum Vitae (autobiografia) (1992)
  • Complete Short Stories (2001)
  • All the Poems (2004)
  • You Should Have Seen the Mess (storie brevi)

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Dama di Commenda dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria

Film tratti dalle sue opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Jenny Turner, Dame Muriel Spark, su The Guardian, 17 aprile 2006. URL consultato il 23 dicembre 2023.
  2. ^ Hal Hager, "About Muriel Spark," Muriel Spark, The Prime of Miss Jean Brodie, (New York: HarperPerennial, 1999) 141.
  3. ^ (EN) Fiction winners, su ed.ac.uk. URL consultato il 30 giugno 2020.
  4. ^ (EN) Albo d'oro, su davidcohenprize.com. URL consultato il 30 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2022).
  5. ^ The New York Observer's MondoWeiss: How The New Yorker Made Muriel Spark's Reputation, su web.archive.org, 21 ottobre 2006. URL consultato il 17 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2006).
  6. ^ silviaronchey.it, https://www.silviaronchey.it/articolo/1/703/Addio-a-Muriel-Spark-maestra-dironia-e-di-perfidia/.
  7. ^ A far cry from Morningside, in The Scotsman, 23 aprile 2006. URL consultato l'8 aprile 2007 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2012)..
  8. ^ Readings, n. 5, Edinburgh, Book Festival, 2004 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2007)..
  9. ^ Bard Mitzvah, in San Diego Reader, 2 luglio 1998. URL consultato il 20 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2014)..
  10. ^ Anna Millar e Murdo MacLeod, Spark's son: I won't cash in on mum, in The Scotsman, Edinburgh, 14 maggio 2006 (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2007).
  11. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r Catalogo SBN, su sbn.it. URL consultato il 6 settembre 2012.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Discovered: a lost chapter in L'chaim of Miss Jean Brodie, in Jewish Chronicle, 13 marzo 1998, p. 1.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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