Medaglia di benemerenza per i volontari della campagna dell'Africa Orientale 1935-1936

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Medaglia di benemerenza per i volontari della campagna dell'Africa Orientale 1935-1936

Regno d'Italia
Tipomedaglia di benemerenza
Statuscessato
IstituzioneRoma, 26 ottobre 1939
CessazioneRoma, 16 ottobre 2010
Motivo della cessazioneabrogazione del decreto istitutivo
Concessa amilitari delle Forze armate dello Stato, nonché al personale della Croce Rossa Italiana, ai militarizzati e civili che si erano arruolati volontariamente al seguito di reparti operanti
Concessa peraver preso parte in modo degno di encomio alle operazioni per la campagna dell'Africa Orientale 1935-36 o compiuti servizi in mare od in volo connessi con la campagna stessa
CampagnaAfrica Orientale 1935-1936
ModellistaPublio Morbiducci
Firma modellistaP. MORBIDUCCI
Gradibronzo
Medaglie, decorazioni e ordini cavallereschi italiani

Nastro della medaglia.

La medaglia di benemerenza per i volontari della campagna dell'Africa Orientale 1935-1936 fu istituita dal governo italiano con R.D. n. 2163 del 1939[1] che estese la concessione della medaglia di benemerenza per i volontari della guerra italo-austriaca 1915-1918 a tutti coloro che si erano arruolati volontariamente ed avevano preso parte alla campagna dell'Africa Orientale 1935-1936 in modo degno di encomio. La medaglia è stata abolita nel 2010 [2].

Criteri di eleggibilità[modifica | modifica wikitesto]

La concessione fu estesa ai militari delle Forze armate dello Stato, nonché al personale della Croce Rossa Italiana, ai militarizzati e civili al seguito di reparti operanti che avevano preso parte alle operazioni per la campagna dell'Africa Orientale 1935-36 o compiuti servizi in mare od in volo connessi con la campagna stessa; a costoro si applicarono le disposizioni riguardanti la concessione della medaglia di benemerenza per i volontari della guerra Italo-austriaca 1915-18, con le seguenti varianti.

La medaglia fu concessa a coloro che erano partiti per l'A. O. in seguito a domanda o a richiesta comunque fatta in seguito a richiamo dal congedo dietro loro domanda e a coloro che, trovandosi già in Africa Orientale e avendo compiuto gli obblighi di ferma o di rafferma coloniale o avendo maturato diritto alla licenza, chiesero ed ottennero, in vista della particolare situazione creatasi, di rimanere nell'Africa Orientale.

In ogni caso era necessario:

  • essere stato in A. O. durante il periodo dal 3 ottobre 1935 al 5 maggio 1936;
  • aver partecipato alle operazioni belliche, oppure compiuto servizi in mare od in volo connessi con la campagna A. O., in modo degno di encomio.

La partecipazione volontaria doveva risultare da un documento idoneo o, in mancanza di questo, dalla dichiarazione del comandante del corpo, attestante che l'interessato aveva chiesto oppure era stato interpellato prima di partire per l'A. O. oppure che aveva chiesto di rimanere nell'Africa Orientale nei casi indicati sopra.

Il richiamo dal congedo era comprovato dalla relativa variazione matricolare sullo stato di servizio, foglio matricolare o altro documento idoneo.

La partecipazione alla campagna in modo degno di encomio era comprovata da almeno una delle seguenti decorazioni o distinzioni onorifiche, concesse al richiedente in conseguenza della campagna A. O.:

Erano esclusi dalla concessione coloro che, pur possedendone i titoli, erano ritenuti, a giudizio delle autorità competenti al rilascio, indegni di fregiarsene per avere nel frattempo riportato condanne penali o per gravi motivi d'ordine morale.

Concessione[modifica | modifica wikitesto]

Per ottenere la medaglia di volontario gli aventi diritto dovevano, entro un anno dalla data di pubblicazione del decreto istitutivo, farne domanda all'ente dal quale dipendevano che, dopo averla istruita e munita del prescritto parere, provvedeva a trasmetterla al:

Il Ministero competente, accertato il diritto, procedeva alle relative concessioni mediante rilascio di brevetto; successivamente avrebbe dovuto essere conferita anche la medaglia, ma ciò non avvenne.

Insegne[modifica | modifica wikitesto]

Il nastro è largo 37 mm., di colore cremisi con al centro 5 segmenti (3 azzurri e 2 neri) del nastrino della medaglia commemorativa delle operazioni militari in Africa Orientale.

Un apposito diploma veniva rilasciato dall'autorità competente.

Le caratteristiche di conio (forma, dimensioni ed incisioni) della medaglia avrebbero dovuto essere stabilite con successivo decreto Reale, che non fu mai promulgato, per cui ne esistono diverse varianti prodotte da ditte private che la realizzarono apportando modifiche secondarie alla medaglia istituita per i volontari della prima guerra mondiale: sul verso fu aggiunta la scritta "A.O." ed un fascio littorio, oppure "A.O.I.", variati o eliminati i millesimi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Regio decreto n. 2163 del 26 ottobre 1939, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 37 del 14 febbraio 1940
  2. ^ Decreto legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, art. 1. c. 1, Abrogazione di disposizioni legislative statali, a norma dell'articolo 14, comma 14-quater, della legge 28 novembre 2005, n. 246, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 292 del 15 dicembre 2010, supplemento ordinario n. 276.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuseppe Morittu, Guerre e decorazioni 1848-1945, Padova, Bolzonella s.n.c, 1982.
  • Costantino Scarpa, Paolo Sézanne, Le decorazioni del Regno di Sardegna e del Regno d'Italia, (due volumi), Uffici storici Esercito - Marina - Aeronautica, 1982-1985.
  • Roberto Manno, Duecento anni di medaglie. I segni del valore e della partecipazione ad eventi storici dal 1793 al 1993, Hobby & Work Publishing, 1995, ISBN 88-7133-191-5, 9788871331911.
  • Alessandro Brambilla, Le medaglie italiane negli ultimi 200 anni, (due tomi), Milano, 1997 [1985].
  • Ercole Ercoli, Le Medaglie al Valore, al Merito e Commemorative - Militari e Civili nei Regni di Sardegna, d'Italia e nella Repubblica Italiana - 1793-1976, Milano, I.D.L., 1976.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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