Marzio Ginetti

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Marzio Ginetti
cardinale di Santa Romana Chiesa
Ritratto del cardinale Ginetti
 
Incarichi ricoperti
 
Nato7 febbraio 1586 a Velletri
Ordinato presbiteroin data sconosciuta
Nominato vescovo9 giugno 1653 da papa Innocenzo X
Consacrato vescovo6 luglio 1653 dal cardinale Francesco Barberini
Creato cardinale19 gennaio 1626 da papa Urbano VIII
Pubblicato cardinale30 agosto 1627 da papa Urbano VIII
Deceduto1º marzo 1671 (85 anni) a Roma
 

Marzio Ginetti (Velletri, 7 febbraio 1586Roma, 1º marzo 1671) è stato un cardinale e vescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Di famiglia nobile, figlio di Giovambattista Ginetti e Olimpia Ponzianelli, da giovanissimo si recò a Roma per completare i suoi studi. Entrò nella curia romana come ciambellano d'onore di papa Paolo V. Nel 1607 divenne abbreviatore di parco maggiore ed entrò in relazioni con il cardinale Maffeo Barberini, il futuro papa Urbano VIII. Nel 1609 è referendario della Segnatura Apostolica, poi votante. Ebbe incarichi nella sede suburbicaria di Sabina, prima come presidente, poi come vicario del cardinale Odoardo Farnese, per il quale fu anche vicario della diaconia di Santa Maria in Via Lata. Ottenne anche i posti di auditore del camerlengo di Santa Romana Chiesa e di segretario della Sacra Consulta.

Papa Urbano VIII lo creò cardinale in pectore nel concistoro del 19 gennaio 1626. Il 5 febbraio dello stesso anno lo nominò prefetto del Palazzo apostolico e della Corte pontificia. Fu pubblicato nel concistoro del 30 agosto 1627 e il 6 ottobre dello stesso anno ricevette la diaconia di Santa Maria Nuova. Fu nominato vicario di Roma il 2 ottobre 1629. Il 6 febbraio 1634 optò per la diaconia di Sant'Angelo in Pescheria.

Ebbe in seguito incarichi diplomatici, come legato in Austria, a Bologna e a Ferrara.

Il 14 marzo 1644 optò per la diaconia di Sant'Eustachio. Lo stesso anno prese parte al conclave che elesse papa Innocenzo X, quindi optò per l'ordine dei cardinali preti ed ebbe successivamente i titoli di Santa Maria degli Angeli il 17 ottobre 1644, di San Pietro in Vincoli il 19 febbraio 1646 e di Santa Maria in Trastevere il 23 settembre 1652.

Intanto fu promosso a diversi incarichi nei dicasteri romani: prefetto delle Sacre Congregazioni dei Vescovi e Regolari, dei Riti e dell'Immunità Religiosa.

Il 9 giugno 1653 optò per l'ordine dei cardinali vescovi ed ebbe la sede suburbicaria di Albano. Dopo aver partecipato al conclave che elesse papa Alessandro VII nel 1655, ottenne il 2 luglio 1663 la sede suburbicaria di Sabina, di cui era stato vicario in gioventù.

L'11 ottobre 1666 divenne vice decano del collegio cardinalizio ed ebbe quindi la sede suburbicaria di Porto e Santa Rufina. Partecipò in seguito ai conclavi che elessero papa Clemente IX nel 1667 e papa Clemente X nel 1670.

Morì nel 1671 e fu sepolto nella chiesa romana di Sant'Andrea della Valle.

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Segretario della Congregazione della Sacra Consulta Successore
Giovanni Battista Agucchi 16 dicembre 1623 - 30 agosto 1627 Giambattista Spada
Predecessore Prefetto del Palazzo Apostolico Successore
Laudivio Zacchia 5 febbraio 1626 - 30 agosto 1627 Fausto Poli
Predecessore Maestro di Camera della Corte Pontificia Successore
Laudivio Zacchia 5 febbraio 1626 - 30 agosto 1627 Francesco Adriano Ceva
Predecessore Prefetto della Congregazione dei Confini Successore
- 1º ottobre 1627 - 2 ottobre 1629 Bernardino Spada
Predecessore Cardinale diacono di Santa Maria Nuova Successore
Ippolito Aldobrandini 6 ottobre 1627 - 6 febbraio 1634 Giulio Gabrielli
Predecessore Vicario generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma Successore
Giovanni Garzia Mellini 2 ottobre 1629 - 1º marzo 1671 Gaspare Carpegna
Predecessore Cardinale diacono di Sant'Angelo in Pescheria Successore
Ippolito Aldobrandini 6 febbraio 1634 - 14 marzo 1644 Girolamo Colonna
Predecessore Prefetto della Congregazione dei Vescovi e Regolari Successore
Antonio Barberini, O.F.M.Cap. 28 marzo 1635 - 1º marzo 1671 Francesco Maria Brancaccio
Predecessore Legato pontificio di Ferrara Successore
Ciriaco Rocci 19 novembre 1640 - 30 novembre 1642 Antonio Barberini, O.S.Io.Hieros.
Predecessore Cardinale diacono di Sant'Eustachio Successore
Alessandro Cesarini 14 marzo - 17 ottobre 1644 Carlo di Ferdinando de' Medici
Predecessore Prefetto della Congregazione dell'Immunità Ecclesiastica Successore
Giovanni Battista Pamphilj 15 settembre 1644 - 1º marzo 1671 Federico Borromeo
Predecessore Cardinale presbitero di Santa Maria degli Angeli Successore
Ernest Adalbert von Harrach 17 ottobre 1644 - 19 febbraio 1646 Niccolò Albergati-Ludovisi
Predecessore Cardinale presbitero di San Pietro in Vincoli Successore
Bernardino Spada 19 febbraio 1646 - 23 settembre 1652 Giovanni Battista Maria Pallotta
Predecessore Prefetto della Congregazione per la Residenza dei Vescovi Successore
Antonio Barberini, O.F.M.Cap. 11 settembre 1646 - 1º marzo 1671 Francesco Maria Brancaccio
Predecessore Cardinale presbitero di Santa Maria in Trastevere Successore
Giulio Cesare Sacchetti 23 settembre 1652 - 9 giugno 1653 Girolamo Colonna
Predecessore Cardinale vescovo di Albano Successore
Federico Baldissera Bartolomeo Cornaro 9 giugno 1653 - 2 luglio 1663 Giovanni Battista Maria Pallotta
Predecessore Prefetto della Congregazione dell'Indice dei Libri Proibiti Successore
Bernardino Spada 10 novembre 1661 - 1º marzo 1671 Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
Predecessore Prefetto della Congregazione dei Riti Successore
Giulio Cesare Sacchetti 28 giugno 1663 - 1º marzo 1671 Antonio Barberini, O.S.Io.Hieros.
Predecessore Cardinale vescovo di Sabina Successore
Giulio Cesare Sacchetti 2 luglio 1663 - 11 ottobre 1666 Francesco Maria Brancaccio
Predecessore Cardinale vescovo di Porto e Santa Rufina Successore
Francesco Barberini 11 ottobre 1666 - 1º marzo 1671 Francesco Maria Brancaccio
Predecessore Sottodecano del Collegio Cardinalizio Successore
Francesco Barberini 11 ottobre 1666 - 1º marzo 1671 Francesco Maria Brancaccio
Controllo di autoritàVIAF (EN33077313 · ISNI (EN0000 0000 6136 3615 · BAV 495/90418 · CERL cnp00604321 · GND (DE12945236X · WorldCat Identities (ENviaf-33077313