Intersessualità

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La bandiera Intersex (simbolo che rappresenta le persone intersessuali)

Intersessualità è un termine ombrello usato per descrivere quelle persone che hanno caratteri sessuali primari e/o secondari non definibili come esclusivamente maschili o femminili. Secondo l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, le persone intersessuali hanno un corpo che "non corrisponde alla definizione tipica dei corpi maschili o femminili"[1].

Le persone intersessuali sono nate con caratteri sessuali che non rientrano nelle tipiche nozioni binarie del corpo maschile o femminile[2]; dunque, l'intersessualità non può essere acquisita. Esistono diverse forme di intersessualità che possono comprendere variazioni fisiche rispetto ai genitali, alle gonadi, ai marker genetici, agli ormoni, ai cromosomi, agli organi riproduttivi e a tutto l'aspetto somatico del genere sessuale di una persona. Non tutte le forme di intersessualità sono visibili alla nascita: alcune, come quella ormonale, sono visibili esclusivamente dalla pubertà in poi; altre ancora, come quella cromosomica, sono forme di intersessualità invisibili che possono essere scoperte esclusivamente tramite determinati esami medici. Per questo motivo, capita, a volte, che una persona intersessuale non sia neanche a conoscenza della propria condizione di intersessualità.

Riguardo alla diffusione solitamente viene citato lo studio di Anne Fausto-Sterling, che stimava un'incidenza dell'1,7% sulla popolazione mondiale[3]. Studi successivi, ricalibrando la definizione di intersessuale, hanno indicato la percentuale dello 0.018%[4]. Il numero di nati con genitali ambigui è infatti tra 1:4500 e 1:2000 (0.02%–0.05%)[5].

Nonostante queste variazioni generalmente non minaccino la salute fisica delle persone interessate (solo in alcune circostanze sono correlati problemi di salute), spesso le persone con queste variazioni biologiche subiscono, o hanno subito, una pesante medicalizzazione per via delle implicazioni della loro condizione rispetto al genere sociale.[2]

Tipologie e incidenza

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Le varianti vanno dai soli eterosomi allo sviluppo dei genitali, con una sintomatologia molto varia. L'ISNA (Società Intersessuale del Nord America), sulla scorta di una ricerca[6] effettuata dalla professoressa di biologia e di studi di genere Anne Fausto-Sterling, include queste variazioni sessuali, con le seguenti approssimazioni statistiche:[7]

Stati intersessuali

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Alterazioni corticosurrenali

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Alterazioni dell'apparato urogenitale

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Per i casi non dovuti a cause esterne note (idiopatia), si stima un caso su 110.000 nascite, mentre non vi è stima per cause dovute al trattamento medico (ad esempio progestina somministrata alla madre durante la gestazione).

Infine, stime diverse della popolazione intersessuale:

  • Numero totale di persone i cui corpi differiscono dal maschio o dalla femmina standard: uno in 100 nascite
  • Il numero totale di persone a cui viene "normalizzata" attraverso chirurgia l'apparenza genitale: uno o due in 1.000 nascite

Controversie sulle definizioni

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Dibattuta la definizione precisa di intersessualità. Anche le condizioni elencate nello studio di Anne Fausto-Sterling, da lei tutte catalogate come condizioni "intersex", non sono riconosciute universalmente come tali; in particolare, la sindrome di Klinefelter, la sindrome di Turner e la sindrome adrenogenitale a insorgenza tardiva.

Secondo lo psicologo Leonard Sax, il termine intersessualità è da usarsi:[11]

«...in quelle situazioni in cui il sesso cromosomico è in contraddizione con il sesso fenotipico o nelle quali il fenotipo sessuale non è classificabile come maschile o come femminile»

Ermafroditismo

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Per simili motivi, il termine intersessualità non è considerato sinonimo di ermafroditismo o di pseudoermafroditismo, ma è un termine più ampio. Viceversa, viene criticato l'uso del termine ermafrodita per indicare persone intersessuali,[12] in quanto "parola fuorviante".

Disturbi della differenziazione sessuale

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Lo stesso termine intersessualità, per alcune associazioni, andrebbe cambiato in disturbo della differenziazione sessuale (o disturbo dello sviluppo sessuale, "disorders of sex development" in inglese, abbreviato in DSD), in quanto il termine intersessualità sarebbe di definizione imprecisa e con una connotazione negativa.[13] Secondo altre associazioni, invece, è vero il contrario, in quanto ritengono che, usando la sigla DSD piuttosto che il termine intersessualità, si ponga l'accento sugli aspetti clinici della questione, che descrivono parzialmente l'esperienza delle persone intersessuate[14] e che la sostituzione dei due termini sia un errore frutto anche di interessi personali.[15]

Con il termine disturbi della differenziazione sessuale si indica un ampio ventaglio di situazioni in cui lo sviluppo nella direzione del sesso avviene in modo incompleto o ambiguo.

La differenziazione sessuale è un processo che, nel genere umano, incomincia con la fecondazione, nella quale si determina il sesso, e termina sul finire della pubertà, con lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari (per le femmine: telarca e mestruazioni; per i maschi: barba e cambiamenti della voce; per entrambi: peluria pubica e cambiamenti dell'odore, delle forme corporee e dei genitali).

Altre definizioni sono state proposte in alternativa al termine disordini come ad esempio variazioni.[16]

Qui di seguito, un elenco ragionato seguendo la classificazione ICD-10 del 2007 dell'OMS delle situazioni che rientrano nei DSD o in un quadro di intersessualità.

Classificazione ICD 10

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IV - Disturbi endocrini, nutrizionali e metabolici

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XVII - Malformazioni congenite, deformazioni e anormalità cromosomiche

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  • Q56 Sesso indeterminato e pseudoermafroditismo esclusi pseudoermafroditismi surrenalici e specifiche anomalie cromosomiche (Q96-Q99)

Q90-Q99 Anormalità cromosomiche non altrimenti classificate

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Le seguenti malattie cromosomiche, pur rientrando nella genetica sessuale, non correlano necessariamente con problemi di differenziazione sessuale.

  • Q96 Sindrome di Turner esclusa la Sindrome di Noonan Q87.1
  • Q97 Altre anomalie cromosomiche con fenotipo femminile non altrimenti classificabili
    • Q97.0 Cariotipo 47, XXX
    • Q97.1 Femmine con più di tre cromosomi X
    • Q97.2 Mosaicismo di linee cellulari con un numero di cromosomi X diversi
    • Q97.3 Cariotipo 46, XY con fenotipo femminile
    • Q97.8 e Q97.9 Altre anomalie cariotipiche con fenotipo femminile
  • Q98 Altre anomalie cromosomiche con fenotipo maschile non altrove classificate
  • Q99 Altre anomalie eterosomiche non altrimenti classificabili
    • Q99.0
      • Chimera 46, XX/46, XY
      • Chimera 46, XX/46, XY con ermafroditismo vero
    • Q99.1
      • Cariotipo 46, XX con ermafroditismo vero
      • Cariotipo 46, XX con streak gonadici
      • Cariotipo 46, XY con streak gonadici
      • Disgenesia gonadica pura
    • Q99.2 Sindrome dell'X fragile
    • Q99.8 e Q99.9 altre anomalie cromosomiche non altrimenti descritte

Le associazioni di intersessuali si battono contro la prassi di sottoporre individui appena nati che presentano anomalie genitali a operazioni chirurgiche e cure ormonali per omologare queste persone a uno dei due sessi accettati, senza dare una possibilità agli stessi di esprimere la propria opinione in un campo così importante per la salute fisica e mentale dell'individuo.[17]

In effetti, sono noti casi di bambini intersessuali operati a pochi mesi dalla nascita e assegnati al sesso femminile, che, una volta raggiunta l'età adulta, hanno mostrato caratteristiche sessuali secondarie e comportamentali marcatamente maschili (o viceversa) con costi umani, sociali e sanitari altissimi.

  1. ^ unfe.org, https://www.unfe.org/wp-content/uploads/2017/05/UNFE-Intersex.pdf.
  2. ^ a b Intersex ovvero le Variazioni delle Caratteristiche del Sesso, su intersexesiste.com. URL consultato l'11 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2021).
  3. ^ isna.org, https://isna.org/faq/frequency/.
  4. ^ Leonard Sax, How common is intersex? a response to Anne Fausto-Sterling, in Journal of Sex Research, vol. 39, n. 3, agosto 2002, pp. 174–178, DOI:10.1080/00224490209552139, ISSN 0022-4499 (WC · ACNP), PMID 12476264. Alt URL.
  5. ^ Selma Feldman Witchel, Disorders of Sex Development, in Best Practice & Research. Clinical Obstetrics & Gynaecology, vol. 48, 2018, pp. 90–102, DOI:10.1016/j.bpobgyn.2017.11.005, ISSN 1521-6934 (WC · ACNP), PMC 5866176, PMID 29503125.
    «"The estimated frequency of genital ambiguity is reported to be in the range of 1:2000–1:4500"»
  6. ^ (EN) Anne Fausto-Sterling, (2000). "Sexing the Body: Gender Politics and the Construction of Sexuality". New York: Basic Books.
  7. ^ (EN) How common is intersex?.
  8. ^ (EN) Androgen Insensitivity Syndrome, Partial, su peacehealth.org, PaceHealth. URL consultato l'8 luglio 2007 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).
  9. ^ Sindrome Adreno Genitale, su telethon.it. URL consultato il 7 luglio 2007 (archiviato dall'url originale il 31 luglio 2007).
  10. ^ La Sindrome Adreno Genitale. URL consultato il 16 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2012).
  11. ^ (EN) Leonard Sax,(2002): "How common is intersex? a response to Anne Fausto-Sterling.". Journal of Sex Research 39 (3): 174-178. 08.04.2007. su encyclopedia.com.
  12. ^ (EN) Intersex Society of North America, Una persona che è intersex non è un ermafrodita, su isna.org. URL consultato l'8 luglio 2007.
  13. ^ (EN) Why is ISNA using "DSD"?. e From "Intersex" to "DSD": Toward a Queer Disability Politics of Gender.
  14. ^ Why is OII not using the term DSD or "Disorders of Sex Development"? (archiviato dall'url originale il 2 settembre 2007).
  15. ^ Fact Sheet on DSD activism (with footnotes) (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2007). e Cheryl Chase and Disorders of Sex Development (DSD) (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2007).
  16. ^ Diamond M, Beh HG (27 luglio 2006). Variations of Sex Development Instead of Disorders of Sex Development. (archiviato dall'url originale il 21 agosto 2008).
  17. ^ I diritti delle persone intersex, su Intersex esiste. URL consultato il 26 gennaio 2021.
  • Vanessa Baird, Le diversità sessuali, Carocci, 2003, Roma, pp. 163. Codice ISBN 88-430-2578-3
  • (a cura di) Domenico Di Ceglie, Straniero nel mio corpo. Sviluppo atipico nell'identità di genere e salute, FrancoAngeli editore, 1ª edizione 2003, pp. 272, Codice ISBN 88-464-4551-1.
  • (EN) Anne Fausto-Sterling: "The Five Sexes, Revisited". The Sciences (July/August) pp. 18–23, 2000
  • Jeffrey Eugenides, Middlesex (romanzo), Mondadori, ISBN 880458436X, ISBN 9788804584360

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Informazioni sull'intersessualità e risorse per persone nate intersessuali

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