La Formula 4 è una categoria automobilistica varata dalla FIA nel 2013, con l'obiettivo di definire una categoria internazionale propedeutica alla Formula 3, spazio fino ad ora occupato da categorie nazionali o monomarca.
Esisteva già un'altra categoria automobilistica britannica denominata Formula 4 sotto l'egida del British Racing Drivers' Club (BRDC), ma con regole diverse e un'organizzazione nazionale: in pratica una delle tante categorie che la FIA punta a sostituire e unificare con la nuova F4.
Per favorire il passaggio dai kart alle vetture di formula il regolamento FIA si basa principalmente sul contenimento dei costi, tanto che la vettura deve costare al massimo, 40.000 euro, pronta per la gara[1]. La vettura senza motore dovrebbe costare al massimo 33.000 euro[2], con standard di sicurezza pari a una F.3, ed è a discrezione degli organizzatori, del singolo campionato, valutare se scegliere un unico fornitore o ammettere tutti quelli che sono in grado di produrla secondo i regolamenti e rimanendo entro i costi previsti[1]. Il motore scelto per ciascuna serie nazionale deve essere monomarca, con una potenza massima da 140 a 160 CV, dovrebbe costare al massimo 7.000 euro e poter garantire una percorrenza di 10.000 km senza necessità di revisioni[1][2].
In Italia, anche a causa della soppressione del campionato nazionale di F.3, la CSAI lavorò per varare un campionato di F.4 a partire dal 2014, imponendo inizialmente al contempo un aumento della potenza dei motori all'altra categoria propedeutica, la Formula Abarth[3], per evitare di porre le due serie in concorrenza. Alla fine però il campionato di Formula Abarth venne soppresso e la serie di fatto venne sostituita proprio dalla Formula 4 italiana.
A differenza dalla formula Abarth le regole FIA ammettono al via anche piloti con licenza nazionale C che non abbiano ancora compiuto i 16 anni, mentre il format dei singoli eventi, previsto dalla FIA, assomigliava a quello della F. Abarth: si svolge nell'arco di 3 giorni con 2 sessioni di prove libere oltre a un'altra sessione di qualificazione, per permettere ai piloti di fare pratica, e 3 gare della durata massima di 30 minuti[1].
Nel 2013 si sviluppò il motore, derivato proprio da quello della Formula Abarth, un FIAT 4 cilindri turbo di 1400 cm³, la cui potenza di 180 CV sarebbe stata ridotta secondo i dettami FIA[2]. Per la vettura, i costruttori che presentarono un progetto furono Tatuus, già costruttore delle F. Abarth e Dallara, produttore di vetture per svariate categorie dalla F.3 alla Indycar.
A causa dei limiti di costo si prevedeva una estrema attenzione ai tempi di fabbricazione di ogni particolare e un volume di vendite di un centinaio di esemplari in 2 anni per raggiungere il punto di pareggio economico[2], quindi sarà necessario lo sviluppo di più di un singolo campionato per raggiungere questo obiettivo.
La scelta del telaio cadde sulla Tatuus e il campionato italiano fu organizzato su 7 eventi tra maggio e ottobre, di cui l'ultimo all'estero a Barcellona[4][5]. Per le gomme il regolamento le limita a un treno nuovo e uno usato per le prove libere, oltre a 3 gomme anteriori e 3 posteriori nuove per il resto dell'evento comprese le gare, il fornitore scelto fu Pirelli che garantì un prezzo di 640 euro più IVA per ogni treno.[6].
Il secondo campionato italiano svolto nel 2015, articolato su 7 appuntamenti competitivi e 2 di test collettivi, ha visto il raddoppio del montepremi arrivando a 100.000 euro, al quale si aggiunse lo stage al Supercorso Federale Aci Sport, disponibile per i primi tre piloti italiani classificati a fine campionato, anche la partecipazione è aumentata da 22 a 28 concorrenti[7].
A partire dal 2015 l'ADAC Sport organizza il campionato tedesco di Formula 4, in sostituzione della Formula ADAC, articolandolo su 8 eventi di cui 2 al di fuori della Germania. Le vetture scelte per il campionato sono le stesse del campionato italiano: le Tatuus a motore Abarth[8]. Dal 2015 in poi vengono creati campionati FIA di Formula 4 in diverse zone del mondo, dettagliati nelle tabelle seguenti: