Indy NXT

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Indy NXT
CategoriaMonoposto
NazioneBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Prima edizione1986 (originale)
2002 (sanzionata IndyCar)
CostruttoriBandiera dell'Italia Dallara
MotoriBandiera del Regno Unito AER
PneumaticiBandiera degli Stati Uniti F Firestone
Pilota campione
(2023)
Bandiera della Danimarca Christian Rasmussen
Squadra campione
(2023)
Bandiera degli Stati Uniti HMD Motorsports con Dale Coyne Racing
Sito web ufficialewww.indycar.com/indynxt
NoteNomi precedenti:
Indy Pro Series
Indy Lights
Stagione dell'anno corrente
Indy NXT 2024

La Indy NXT (precedentemente nota come Indy Lights) è una serie automobilistica propedeutica organizzata dalla IndyCar Series.

In precedenza, un'altra serie di nome Indy Lights aveva svolto lo stesso ruolo per la CART e si corse dal 1986 al 1990 con il nome di American Racing Series e dal 1991 al 2001 con il nome di Dayton Indy Lights. Il primo campione di questa categoria fu l'italiano Fabrizio Barbazza.

L'attuale serie sanzionata dalla IndyCar è stata fondata nel 2002 come Infiniti Pro Series come un modo per introdurre nuovi talenti in IndyCar, con il nome Indy Lights che è ritornato nel 2008 quando CART e IndyCar si sono unite. Per il 2023 è stato annunciato un rebranding con il nome Indy NXT.

L'appuntamento più importante in calendario è la Freedom 100, che si disputa sull'ovale di Indianapolis il venerdì precedente la 500 Miglia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'edizione 2007 della Freedom 100

L'attuale serie è stata fondata nel 2002 per far crescere giovani talenti da convogliare in seguito nella IndyCar. Il motore era una versione modificata del V8 da 3.5L montato sulla Infiniti Q45, in combinazione con un telaio Dallara. La serie inizialmente ha faticato parecchio ad attrarre nuovi piloti e spesso molte gare hanno visto la partecipazione di meno di 10 concorrenti. Tuttavia, grazie all'introduzione di alcune corse su tracciato stradale dal 2005, molte delle nuove promesse americane come Marco Andretti e Phil Giebler hanno partecipato saltuariamente alla serie. Nel 2006 l'incremento dei premi ha portato a uno schieramento di almeno 16 vetture, con appuntamenti divisi a metà tra circuiti ovali e stradali, e una gara indipendente dal circuito IndyCar in occasione del Gran Premio degli Stati Uniti di F1 a Indianapolis. La serie era denominata fino al 2006 Menards Infiniti Pro Series, quando sia la Menards che la Nissan, proprietaria del marchio Infiniti, abbandonarono la sponsorizzazione della serie. Fino al 2008 si è chiamata Indy Pro Series ed in seguito è stata rinominata Firestone Indy Lights. Nel 2014 Cooper Tires è diventata fornitore ufficiale di pneumatici della serie al posto di Firestone, che è tornata a partire dal 2023.[1] Nel novembre 2022 viene cambiato il nome in Indy NXT.[2]

Grand Prix of Indianapolis 2023

Albo d'oro[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Pilota Team Telaio Motore
CART American Racing Series
1986 Bandiera dell'Italia Fabrizio Barbazza Arciero Racing March Buick
1987 Bandiera del Belgio Didier Theys Truesports March Buick
1988 Bandiera della Svizzera Jon Beekhuis Enterprise Racing March Buick
1989 Bandiera degli Stati Uniti Mike Groff Leading Edge Motorsport March Buick
1990 Bandiera del Canada Paul Tracy Landford Racing March Buick
CART Indy Lights Series
1991 Bandiera del Belgio Eric Bachelart Landford Racing March Buick
1992 Bandiera degli Stati Uniti Robbie Buhl Leading Edge Motorsport March Buick
1993 Bandiera degli Stati Uniti Bryan Herta Tasman Motorsports Lola Buick
1994 Bandiera del Regno Unito Steve Robertson Tasman Motorsports Lola Buick
1995 Bandiera del Canada Greg Moore Forsythe Racing Lola Buick
1996 Bandiera del Canada David Empringham Forsythe Racing Lola Buick
1997 Bandiera del Brasile Tony Kanaan Tasman Motorsports Lola Buick
1998 Bandiera del Brasile Cristiano Da Matta Tasman Motorsports Lola Buick
1999 Bandiera della Spagna Oriol Servià Dorricott Racing Lola Buick
2000 Bandiera della Nuova Zelanda Scott Dixon PacWest Lights Lola Buick
2001 Bandiera degli Stati Uniti Townsend Bell Dorricott Racing Lola Buick
IRL Infiniti Pro Series
2002 Bandiera degli Stati Uniti A.J. Foyt IV A.J. Foyt Enterprises Dallara Infiniti
2003 Bandiera del Regno Unito Mark Taylor Panther Racing Dallara Infiniti
2004 Bandiera del Brasile Thiago Medeiros Sam Schmidt Motorsports Dallara Infiniti
2005 Bandiera della Nuova Zelanda Wade Cunningham Brian Stewart Racing Dallara Infiniti
IRL Indy Pro Series
2006 Bandiera del Regno Unito Jay Howard Sam Schmidt Motorsports Dallara Nissan
2007 Bandiera del Regno Unito Alex Lloyd Sam Schmidt Motorsports Dallara Nissan
INDYCAR Indy Lights
2008 Bandiera del Brasile Raphael Matos AGR-AFS Racing Dallara Nissan
2009 Bandiera degli Stati Uniti J. R. Hildebrand AGR-AFS Racing Dallara Nissan
2010 Bandiera della Francia Jean-Karl Vernay Sam Schmidt Motorsports Dallara Nissan
2011 Bandiera degli Stati Uniti Josef Newgarden Sam Schmidt Motorsports Dallara Nissan
2012 Bandiera della Francia Tristan Vautier Sam Schmidt Motorsports Dallara Nissan
2013 Bandiera degli Stati Uniti Sage Karam Schmidt Peterson Motorsports Dallara Nissan
2014 Bandiera della Colombia Gabby Chaves Belardi Auto Racing Dallara Nissan
2015 Bandiera degli Stati Uniti Spencer Pigot Juncos Racing Dallara Mazda
2016 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Ed Jones Carlin Motorsport Dallara Mazda
2017 Bandiera degli Stati Uniti Kyle Kaiser Juncos Racing Dallara Mazda
2018 Bandiera del Messico Patricio O'Ward Andretti Autosport Dallara Mazda
2019 Bandiera degli Stati Uniti Oliver Askew Andretti Autosport Dallara Mazda
2020 Stagione cancellata per la pandemia di COVID-19
2021 Bandiera degli Stati Uniti Kyle Kirkwood Andretti Autosport Dallara AER
2022 Bandiera della Svezia Linus Lundqvist HMD Motorsports Dallara AER
INDYCAR Indy NXT
2023 Bandiera della Danimarca Christian Rasmussen HMD con Dale Coyne Racing Dallara AER

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Marshall Pruett, Indy Lights conferma il passaggio a Firestone per il 2023, su racer.com, 22 giugno 2022. URL consultato il 29 settembre 2022.
  2. ^ Marco Cortesi, L'Indy Lights si trasforma in IndyNXT, su www.italiaracing.net, 3 novembre 2022. URL consultato il 3 novembre 2022.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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