Stock Car Brasil
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Stock Car Brasil | |
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Categoria | Automobilismo |
Nazione | Brasile |
Prima edizione | 1979 |
Piloti | 34 (2013) |
Squadre | 17 (2013) |
Pneumatici | P |
Pilota campione (2012) | ![]() |
Squadra campione (2012) | ![]() |
Sito web ufficiale | Sito ufficiale |
La Stock Car Brasil, nota anche come Stock Car V8, è una serie per vetture turismo che si disputa in Brasile.
Indice
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Inizi[modifica | modifica wikitesto]
La serie nasce nel 1979, in alternativa alla Divisione 1, nella quale il dominio della Chevrolet stava facendo perdere l'interesse del pubblico e degli sponsor. Così la General Motors ha creato una nuova categoria, con prestazioni standardizzate e miglioramenti per tutti.
Anni 1980[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1982 si corrono per la prima volta due gare sul circuito di Estoril, in Portogallo. Nel 1987 vengono introdotte nuove carenature che migliorano l'aerodinamica e la sicurezza.
Anni 1990[modifica | modifica wikitesto]


Nel 1991 cambia il regolamento, per cui le gare si disputano in due "manche", con due piloti per vettura, ma scema l'interesse fra pubblico, sponsor e reti televisive. Nel 1994 si ritorna alle gare con un solo pilota per vettura e la Chevrolet Omega diventa il modello standard. Come strategia di marketing, i biglietti per le corse sono resi gratuiti. Questo decennio ha visto il dominio di Ingo Hoffmann, che ha vinto otto titoli.
Anni 2000[modifica | modifica wikitesto]
Dal 2000 si usò per la prima volta un telaio tubolare.
Dal 2003 i motori passano da quattro a otto cilindri.
Nel 2005 si corse per la prima volta sul circuito di Buenos Aires, in Argentina. Nello stesso anno debuttò la Mitsubishi. Nel 2006 debuttò la Volkswagen e si adottò un nuovo sistema di punteggio simile a quello NASCAR: alla fine della stagione regolare i 10 migliori piloti partecipavano alla Super Final, una serie di quattro gare. Nel 2007 debuttò la Peugeot.
Anni 2010[modifica | modifica wikitesto]
Dal 2010 si utilizza l'etanolo come carburante e i motori sono a iniezione elettronica.
Nel 2012 viene soppressa la Super Final e cambia anche il sistema di punteggio, con i primi venti classificati per gara che vanno a punti.
Sistema di punteggio[modifica | modifica wikitesto]
Posizione | 1° | 2° | 3° | 4° | 5° | 6° | 7° | 8° | 9° | 10° | 11° | 12° | 13° | 14° | 15° | 16° | 17° | 18° | 19° | 20° |
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Punti | 22 | 20 | 18 | 17 | 16 | 15 | 14 | 13 | 12 | 11 | 10 | 9 | 8 | 7 | 6 | 5 | 4 | 3 | 2 | 1 |
Albo d'oro[modifica | modifica wikitesto]
Incidenti mortali[modifica | modifica wikitesto]
- Nel 1985 Zeca Greguricinski morì a causa di un incendio a seguito di un incidente sul circuito di Interlagos;
- Nel giugno 2001, Laércio Justino morì sull'Autódromo Internacional Nelson Piquet (Brasilia) dopo aver perso il controllo della vettura ed essersi schiantato all'entrata della pit lane;
- Il 9 dicembre 2007 Rafael Sperafico morì in un incidente sul circuito di Interlagos in una gara della serie Stock Car Light.
- Il 3 aprile 2011 Gustavo Sondermann morì dopo essere stato colpito da più vetture, in particolare da Pedro Boesel alla curva del caffè
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