Ayaz Mütallibov
| Ayaz Mütallibov | |
|---|---|
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| 1º Presidente dell'Azerbaigian | |
| Durata mandato | 5 febbraio 1991 - 6 marzo 1992 – 14-18 maggio 1992 |
| Capo del governo | Hasan Hasanov Rahim Huseynov |
| Predecessore | carica creata |
| Successore | Yaqub Mammadov (ad interim) Abülfaz Elçibay |
| Primo Segretario del Partito Comunista dell'Azerbaigian | |
| Durata mandato | 24 gennaio 1990 – 16 settembre 1991 |
| Predecessore | Abdurrahman Vazirov |
| Successore | carica abolita |
| Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Socialista Sovietica Azera | |
| Durata mandato | 27 gennaio 1989 – 26 gennaio 1990 |
| Presidente | Suleiman Tatliev Elmira Gafarova |
| Predecessore | Hasan Sayidov |
| Successore | Hasan Hasanov |
| Dati generali | |
| Partito politico | Partito Comunista dell'Azerbaigian (fino al 1991) Indipendente (1991-2003) Partito Socialdemocratico Azero (2003-2022) |
| Firma | 
|
Ayaz Niyazi oglu Mütallibov (in azero Ayaz Niyazi oğlu Mütəllibov; in russo Аяз Ниязи оглы Муталибов?, Ajaz Nijazi ogly Mutalibov; Baku, 12 maggio 1938 – Baku, 27 marzo 2022[1]) è stato un politico azero.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Baku nel 1938, dopo essersi diplomato, nei primi anni '60, entra nel mondo dell'industria. Nel 1977 si avvia alla carriera politica venendo eletto Secondo Segretario del Partito Comunista dell'Azerbaigian. Due anni dopo diventa Ministro dell'industria leggera della Repubblica Socialista Sovietica Azera. Nel 1982 è nominato Vice-Presidente del Consiglio dei Ministri.[2] Ricopre la carica di vicepresidente del Consiglio fino al gennaio 1989, quando diventa primo ministro.
Nel maggio 1990 viene nominato presidente della Repubblica Socialista Sovietica Azera. Nello stesso anno, per sua stessa iniziativa, il Paese adotta una dichiarazione d'indipendenza diventando Repubblica e Mütallibov diventa il primo presidente dell'Azerbaigian. Nell'agosto 1991, riguardo al tentato colpo di Stato in Unione Sovietica, dichiara di approvare il colpo di Stato, che nel frattempo fallisce, dando vita agli eventi che portarono poi alla dissoluzione dell'Unione Sovietica.[2] Nel settembre seguente scioglie il Partito Comunista Azero.
Nel gennaio 1992 scoppia la prima guerra del Nagorno Karabakh e nel febbraio seguente avviene il massacro di Xocalı, con oltre 600 vittime civili e migliaia di dispersi. Mütallibov diventa il capro espiatorio e viene accusato di poca protezione nei confronti dei cittadini di Xocalı e di scarsa presa nella gestione del Paese. Poco tempo dopo presentò le sue dimissioni e dichiarò che il massacro non era mai avvenuto, anzi che si trattasse di una messa in scena orchestrata per screditarlo di fronte alla comunità internazionale; in pratica sostenne la posizione dell'esercito dell'Armenia, la quale affermava che la popolazione era stata invitata da una settimana a lasciare la cittadina e che la maggior parte dei civili cadde sotto fuoco azero giacché nel corridoio umanitario aperto per farli defluire in Azerbaigian si erano infilati molti soldati disertori.[2][3][4]
Dal 1992 al luglio 2012 è vissuto in esilio a Mosca.[5] Nel 2012 il presidente İlham Əliyev gli ha concesso di ritornare in patria.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (RU) Аяз Муталлибов будет похоронен на Аллее почетного захоронения - ОБНОВЛЕНО, su Vesti.az. URL consultato il 28 marzo 2022.
- ^ a b c Emanuele Cassano, AZERBAIGIAN: Criminale o padre della nazione? La strana storia di Mutalibov, su East Journal, 6 marzo 2013. URL consultato il 1º aprile 2024.
- ^ (EN) The Truth About Khojaly • MassisPost, su MassisPost, 2 marzo 2020. URL consultato il 1º aprile 2024.
- ^ Ayaz Mutalibov- Khojaly: un tragico destino, su 2duerighe. URL consultato il 1º aprile 2024.
- ^ Associated Press, Azerbaijan's first president returns from exile - Jul. 09, 2012, su Kyiv Post, 9 luglio 2012. URL consultato il 1º aprile 2024.
- ^ (EN) Azerbaijan: Controversial Return of Indicted Ex-Leader, su iwpr.net. URL consultato il 1º aprile 2024.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Ayaz Mutalibov, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
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| Controllo di autorità | VIAF (EN) 32917628 · ISNI (EN) 0000 0000 5122 374X · LCCN (EN) nr95032097 · GND (DE) 123954770 |
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