Bagnone
Bagnone (Bagnòn in dialetto della Lunigiana, Bondelia in Latino) è un comune italiano di 1 678 abitanti della provincia di Massa-Carrara.
Nell'alta Lunigiana, il comune di Bagnone fa parte del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Territorio
[modifica | modifica wikitesto]Il paese è attraversato dal torrente Bagnone, affluente di sinistra del Magra. Nasce sul Monte Sillara a 1861 m s.l.m. e i suoi principali affluenti sono il Redivalle, il Banolecchia, la Tanagorda, l'Acquetta, il Mangiola, La Fiumenta e la Pandeza.[5] Il tratto che attraversa il paese è caratterizzato da alcune piccole cascatelle. Nel torrente è praticata la pesca sportiva con la mosca[6] e nei mesi invernali o dopo periodi piovosi è possibile praticare il kayak[5][7].
Il paese è distinto in due nuclei: in alto l'abitato di Gutula, che sorge sulla sommità di un ripido colle e su cui domina il castello dei conti Noceti; in basso il Borgo affacciato sul torrente da cui trae il nome.
Clima
[modifica | modifica wikitesto]In base alla media trentennale di riferimento (1961-1990), la temperatura media del mese più freddo, gennaio, è di +4,3 °C; quella del mese più caldo, luglio, si attesta a +21,8 °C[8].
- Classificazione sismica: zona 2 (sismicità medio-alta), Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003
- Classificazione climatica: zona E, 2316 GR/G
- Diffusività atmosferica: media, Ibimet CNR 2002
Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]Come testimonia D. Domenico Cattaneo[9] l'origine del nome in latino fu prima Bondelia e successivamente Bagnonum[10]. Il nome del paese deriva dall'omonimo torrente che scorre non lontano dal castello, attorno al quale sorse il nucleo originario dell'abitato. Il castello aveva una funzione di controllo della viabilità del fondovalle, importante per la presenza del fascio viario della via Francigena ed era in comunicazione visiva con le analoghe strutture fortificate.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Epoca antica e Medioevo
[modifica | modifica wikitesto]Il territorio fu abitato sin dall'età della pietra e il ritrovamento di una statua stele a Treschietto dimostra la presenza umana durante l'età del bronzo.
Epoca longobarda e franca
[modifica | modifica wikitesto]Durante l'epoca longobarda il territorio corrispondente all'attuale comune di Bagnone fu parte del Ducato di Tuscia e successivamente, in seguito all'invasione franca e alla riorganizzazione amministrativa su base comitale operata nel 781 da Carlo Magno, della Marca di Tuscia.
Nel 951 Oberto I, conte palatino e di Luni, di origine longobarda, fu investito da Berengario II della Marca Obertenga che comprendeva oltre a gran parte della Lombardia, dell'Emilia, dell'Oltregiogo e della Liguria orientale, anche la Lunigiana e la Garfagnana. Bagnone viene nominato per la prima volta proprio durante il suo governo, in un documento del 963 con il quale l’imperatore Ottone I rinnova la protezione ai Vescovi-Conti di Luni. Oberto ebbe due figli: Adalberto I, capostipite delle casate dei Cavalcabò e dei Pallavicino e Oberto II, a cui passò il titolo di conte di Luni. Da quest'ultimo nacquero Ugo, marchese di Milano, Alberto Azzo I, conte di Luni e capostipite degli Este, Berta, moglie di re Arduino d'Ivrea e Oberto Obizzo I.[11]
I Malaspina
[modifica | modifica wikitesto]Il borgo di Bagnone è menzionato una seconda volta in una bolla di Papa Callisto II del 1124 e nella pace stipulata quello stesso anno grazie alla mediazione dei consoli lucchesi tra Andrea, vescovo di Luni e Alberto detto "il Malaspina" dopo sette anni di guerra dovuta alla costruzione di un castello sul monte Caprione. Alberto, pronipote di Oberto Obizzo I, fu l'Eponimo della casata dei Malaspina, famiglia che ricoprirà un ruolo di primo piano nelle vicende storiche dell'intero comprensorio lunigianese.
Nel 1221, previa conferma imperiale da parte di Federico I, Corrado l'Antico e il nipote Opizzino si accordarono per dividersi il patrimonio familiare dei Malaspina: al primo furono assegnati i possedimenti alla destra idrografica del Magra e al secondo quelli alla sinistra. I due furono i fondatori rispettivamente dei rami dello "Spino Secco" e dello "Spino Fiorito", così chiamati in ragione dei loro stemmi, il primo ghibellino, il secondo guelfo.[12]
Nel 1351, sotto il dominio dei Malaspina di Filattiera, Bagnone divenne un feudo indipendente.
Nel 1471 i fiorentini occuparono il paese, imprigionarono Cristiano Malaspina e annessero il borgo alla Repubblica di Firenze.
Epoca moderna e contemporanea
[modifica | modifica wikitesto]Bagnone seguì poi le vicende del Granducato di Toscana dove rimase fino all'età napoleonica.
Nel 1815 ritornò al Granducato di Toscana, ma nel 1849 fu annesso al ducato di Parma e vi rimase fino all'Unità d'Italia nel 1859.
Inserito nella provincia di Massa e Carrara, il comune raggiunse l'attuale estensione territoriale nel 1894 con l'annessione della frazione di Orturano.[13]
Nel 1904 o 1905 il mezzadro Antonio Bassignani intento all'aratura di un campo di proprietà dei conti Noceti rinvenne un meteorite ferroso nei pressi della località Ca' d'Bernard. Il meteorite rimase accantonato presso il campo per molti anni finché nel 1967 fu portato da Lorenzo Ruschi Noceti dapprima nel Castello di Bagnone e poi posto all'attenzione dell'Istituto di Mineralogia e Petrografia dell'Università di Pisa che lo identificò e decise di acquistarlo. Composto prevalentemente da ottaedrite, con i suoi 48 kg di peso è tuttora il più grande rinvenuto in Italia. Si trova oggi conservato in due grossi frammenti al Museo civico di storia naturale di Milano e al Museo di storia naturale dell'Università di Pisa.[14]
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma è d'argento, a tre torri d'oro, attraversanti su una fascia di rosso, accompagnate nel cantone destro del capo da un crescente e tre stelle d'oro, e nel cantone sinistro da una mano di carnagione che stringe un crescente. Le torri ricordano le tre comunità che formarono il vicariato di Bagnone: Bagnone, Castiglion del Terziere e Capodiponte. Le figure che circondano le torri ricordano l'influenza esercitata dall'antica città di Luni sui territori della Val di Magra.
Il gonfalone è un drappo di azzurro.[15]
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa di Sant'Andrea - Lusana
- Chiesa di Sant'Andrea Apostolo - Gabbiana
- Chiesa di San Giacomo Apostolo - Collesino
- Chiesa di San Giovanni Battista - Treschietto
- Chiesa dei Santi Ippolito e Cassiano - Pieve
- Chiesa di San Leonardo - Castiglione del Terziere
- Chiesa di Santa Maria - Bagnone
- Chiesa di Santa Maria Assunta - Mochignano di Sopra
- Chiesa di Santa Maria Assunta - Mochignano di Sotto
- Chiesa di Santa Maria Assunta - Orturano
- Chiesa di Santa Maria Assunta - Vico
- Chiesa di San Matteo - Iera
- Chiesa di San Michele Arcangelo - Corvarola
- Chiesa di San Niccolò - Bagnone
- Chiesa di San Pietro - Corlaga
- Chiesa di San Tommaso - Pastina
- Convento degli Agostiniani - Bagnone
- Convento della Santissima Annunziata - Bagnone
- Oratorio del Transito di San Giuseppe - Orturano
- Capellania di San Leonardo - Compione
- Oratorio della Visitazione di Maria - Agnetta
- Oratorio di Sant'Anna - Stazzone
- Oratorio di Sant'Antonio da Padova - Canneto
- Oratorio di San Biagio - Iera
- Oratorio di Santa Croce - Monterole
- Oratorio di San Giacomo - Biglio
- Oratorio di San Niccolò - Bagnone
- Oratorio di San Rocco - Bagnone
- Oratorio di San Rocco - Corvarola
- Oratorio di San Terenzio - Pieve
- Oratorio di Santa Zita e Santa Barbara - Valle
Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]Bagnone
[modifica | modifica wikitesto]- Casa Bertozzi
- Casa Bicchierai
- Casa Cortesini
- Casa del Pubblico Soccorso
- Casa della Santina
- Casa Di Negro
- Casa Moreni
- Casa Querni
- La Pialastra
- Palazzo Bicchierai
- Palazzo Cartegni
- Palazzo Cortesini
- Palazzo dei Vecchi Mulini
- Palazzo del Vecchio Municipio
- Palazzo delle Carceri
- Palazzo Focacci
- Palazzo Francia
- Palazzo Quartieri
- Palazzo Querni
- Palazzo Raffaelli Bellegotti
- Palazzo Ruggeri
- Palazzo Valenti
- Ponte della Pialastra
- Ponte Vecchio
- Teatro Comunale F. Quartieri, Franco Oliva (1940)
- Villa Quartieri
- Villa Venuti
Canale
[modifica | modifica wikitesto]- Casa Bernabovi
Castiglione del Terziere
[modifica | modifica wikitesto]- Palazzo Porcellotti
- Palazzo Turriani
Grecciola
[modifica | modifica wikitesto]- Villa Simonini
Nezzana
[modifica | modifica wikitesto]- Casa degli Orti
Pagazzana
[modifica | modifica wikitesto]- Villa Di Negro
Pastina
[modifica | modifica wikitesto]- Casa Chiodini
Architetture militari
[modifica | modifica wikitesto]- Castello di Bagnone
- Castello di Castiglione del Terziere
- Castello di Corlaga (Palazzo Biagini)
- Castello di Corvarola
- Castello di Iera
- Castello di Treschietto
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[16]
Frazioni
[modifica | modifica wikitesto]Il comune di Bagnone presenta numerose frazioni in aggiunta al nucleo storico principale qui ordinate per popolazione: Treschietto (138 abitanti), Vico (100), Corlaga (92), Orturano (71), Iera (64), Pastina (53), Groppo (49), Valle-Montale (38), Lusana (33), Stazzone (31), Agnetta (31), Pieve (29), Corvarola (23), Collesino (22), Canneto (22), Leugio (20), Mochignano di Sopra (20), Mochignano di Sotto (20), Monterole (19), Nezzana (19), Gabbiana (18), Castiglione del Terziere (17), Vespeno (16), Canale (9), Compione (6), Cassolana (5), Biglio (4).[17] Altri 392 abitanti risiedono in case sparse.[18]
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Archivio storico comunale
[modifica | modifica wikitesto]L'archivio storico del Comune di Bagnone è caratterizzato da una singolare ricchezza e varietà di documenti conservati, i quali sono relativi ad un'area territoriale molto più ampia di quella attualmente delimitata dai confini comunali. La ragione di ciò è da ricondurre al ruolo svolto da Castiglione del Terziere prima e da Bagnone poi quale sede di una cancelleria comunitativa e quindi punto nevralgico di un tessuto ramificato che comprendeva tra le sue maglie una striscia di territorio che da Rocca Sigillina giungeva ad Albiano e si distendeva ad oriente sino a Codiponte[19][20].
Biblioteca
[modifica | modifica wikitesto]La biblioteca civica "G. B. Cartegni" è stata aperta nel 1975 ed ha un notevole patrimonio librario[21].
Museo Archivio della Memoria
[modifica | modifica wikitesto]Il Museo Archivio della Memoria è suddiviso in due sezioni, una didattica multimediale dedicata al Novecento e una documentale, ubicata presso l'archivio storico comunale[22].
Cucina
[modifica | modifica wikitesto]Il piccolo comune toscano ha una lunga tradizione di coltivazione della cipolla nella zona di Treschietto, da cui prende il nome. Inoltre sono da ricordare altre specialità della Lunigiana come i Testaroli, la Torta d'erbi, la Barbotta, lo Sgabeo, la Bomba di riso, la torta di patate, la torta di zucca e patate, la torta di porri, le bistecchine d'agnello, la torta di mandorle, i tortelli alla bagnonese, le lasagne bastarde, la patona.
Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]Frazioni
[modifica | modifica wikitesto]Il comune di Bagnone si estende su di un territorio molto ricco di borghi medioevali. Le frazioni possono essere distinte in tre gruppi geografici:
- le frazioni poste sulla direttrice del torrente Bagnone (o dei suoi affluenti), vale a dire Corlaga (con Stazzone,contea di Agnetta e Leugio), Mochignano (Sopra e Chiesa), Vico (con Chiesa, Valle, Montale, Monterole e Canneto), Treschietto (con Palestro), Iera, Compione e la solitaria Collesino;
- le frazioni poste in direzione del comune di Licciana Nardi, ovvero Pastina, Pieve (con Groppo e Vespeno), Castiglione del Terziere, Corvarola, Gabbiana (con Baratti e Cassolana) e Lusana;
- le frazioni poste sulla collina che sovrasta il capoluogo: Biglio, Orturano (con Canale) e la località di Nezzana dipendente da Bagnone.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
18 giugno 1988 | 26 maggio 1990 | Edamo Barbieri | Democrazia Cristiana | Sindaco | [23] |
26 maggio 1990 | 24 aprile 1995 | Edamo Barbieri | Democrazia Cristiana, Partito Popolare Italiano | Sindaco | [23] |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Piero Pierini | centro-destra (liste civiche) | Sindaco | [23] |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Piero Pierini | centro-destra (liste civiche) | Sindaco | [23] |
26 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Gianfranco Lazzeroni | Democratici di Sinistra | Sindaco | [23] |
8 giugno 2009 | 27 maggio 2014 | Gianfranco Lazzeroni | lista civica Vivere per Bagnone | Sindaco | [23] |
27 maggio 2014 | 28 maggio 2019 | Carletto Marconi | lista civica Vivere per Bagnone | Sindaco | [23] |
28 maggio 2019 | 14 giugno 2021 | Carletto Marconi | lista civica Bagnone nel Cuore | Sindaco | [23] [24] |
14 giugno 2021 | 4 ottobre 2021 | Daniele Lombardi | lista civica Bagnone nel Cuore | Vicesindaco reggente | [23] |
4 ottobre 2021 | in carica | Giovanni Guastalli | lista civica Bagnone nel Cuore | Sindaco | [23] |
Sport
[modifica | modifica wikitesto]Infrastrutture
[modifica | modifica wikitesto]Campo sportivo comunale "A. Negrari", capienza 390 spettatori.
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]-
Il castello Malaspina
XIV secolo -
Oratorio di San Niccolò
X secolo -
Bagnone, la rocca
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Bagnone, paese
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Cascata del Bagnone
-
Teatro F. Quartieri
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Ponte medievale sul Bagnone
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Portale di accesso
-
Portale di accesso
-
Piazza Roma
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Monumento a F.Quartieri
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Monumento ai Caduti
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Piazza Roma
-
Portici del centro storico
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron Editore, 1981, p. 38.
- ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ a b Il torrente Bagnone - terredilunigiana.com
- ^ Il torrente Bagnone Archiviato il 19 maggio 2006 in Internet Archive. - itinerari.toscana.to
- ^ Kayak nel torrente Bagnone Archiviato l'8 giugno 2008 in Internet Archive. - valtarokayak.it
- ^ Tabella climatica Bagnone[collegamento interrotto]
- ^ Domenico Cattaneo, Istorica descrizione dell'insigne terra di Bagnone antico e moderno, 1736.
- ^ www.bagnonemia.com, su bagnonemia.com. URL consultato il 19 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2015).
- ^ A. G. Hollett, op. cit., p. 5.
- ^ A. G. Hollett, op. cit., p. 6.
- ^ Bagnone - cenni storici, su comune.bagnone.ms.it. URL consultato il 3 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).
- ^ https://www.mindat.org/loc-309402.html
- ^ Immagine del gonfalone municipale.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ https://www.comuniecitta.it/frazioni-del-comune-di-bagnone-45002
- ^ http://italia.indettaglio.it/ita/toscana/massacarrara_bagnone_casesparse.html
- ^ Archiweb Massa-Carrara, su archiwebmassacarrara.com (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2016).
- ^ Inventario della sezione preunitaria, su ast.sns.it.
- ^ Biblioteca civica "G. B. Cartegni" [collegamento interrotto], su reprobi.erasmo.it.
- ^ Museo Archivio della Memoria, su museoarchiviodellamemoria.it.
- ^ a b c d e f g h i j http://amministratori.interno.it/
- ^ deceduto in carica
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Adriana G. Hollett, Bagnone e i suoi Signori, Carrara, 2009.
- Eugenio Branchi, Storia della Lunigiana feudale, vol. 1-3, Pistoia, Forni, 1897-1898.
- Gioacchino Volpe, Lunigiana medievale: storia di vescovi signori, di istituti comunali, di rapporti tra Stato e Chiesa nelle città italiane nei secoli XI-XV, Firenze, La Voce, 1923.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikinotizie contiene notizie di attualità su Bagnone
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Bagnone
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.bagnone.ms.it.
- Bagnóne, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 243873780 · LCCN (EN) n91033673 · J9U (EN, HE) 987007567494005171 |
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